lunedì 27 agosto 2018

San Giuseppe Calasanzio, Confessore

San Giuseppe Calasanzio nato nel 1557 a Prealta nell'Aragona, compiuti ottimi studi teologi, nel 1583 viene ordinato sacerdote e chiamato in varie Diocesi a predicare le missioni, la qual cosa diede frutti copiosissimi nei costumi emendati, nella disciplina ecclesiastica ristabilita, nelle fazioni riconciliate. Nel 1592 si recò a Roma e qui, davanti a un gruppo di ragazzini malandati, comprese che Dio lo chiamava a curarene l'educazione. Nel 1597 presso santa Dorotea in Trastevere, aprì la prima scuola popolare gratuita in Europa. Decise quindi di fondare l'ordine dei Chierici regolari poveri delle Scuole pie della Madre di Dio (Scolopi). Passò al Signore il 25 agosto 1648. Benedetto XIV lo iscrisse fra i Beati (1748) e Clemente XIII fra i Santi (1767). Pio XII lo ha proclamato Patrono presso Dio di tutte le scuole popolari cristiane del mondo (1948).


INTROITUS
Ps 33:12.- Veníte, fílii, audíte me: timorem Dómini docébo vos. ~~ Ps 33:2.- Benedícam Dóminum in omni témpore: semper laus eius in ore meo. ~~ Glória ~~ Veníte, fílii, audíte me: timorem Dómini docébo vos.


Ps 33:12.- Venite, figli, e datemi ascolto: vi insegnerò il timor di Dio. ~~ Ps 33:2.- Benedirò il Signore in ogni tempo e avrò sempre sulle labbra la sua lode. ~~ Gloria ~~ Venite. O figli, datemi ascolto: vi insegnerò il timor di Dio. 


Gloria


ORATIO

Orémus.
Deus, qui per sanctum Ioséphum Confessórem tuum, ad erudiéndam spíritu intellegéntiæ ac pietátis iuventútem, novum Ecclésiæ tuæ subsídium providére dignátus es: præsta, quaesumus; nos, eius exémplo et intercessióne, ita fácere et docére, ut praemia consequámur ætérna.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, per mezzo del tuo santo confessore Giuseppe desti alla tua Chiesa un nuovo aiuto per formare la gioventù nella pietà e nella scienza; fa' che, a sua imitazione e per sua intercessione, così operiamo ed insegniamo da conseguire le eterne ricompense. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Sap 10:10-14
Iustum dedúxit Dóminus per vias rectas, et osténdit illi regnum Dei, et dedit illi sciéntiam sanctórum: honestávit illum in labóribus, et complévit labóres illíus. In fraude circumveniéntium illum áffuit illi, et honéstum fecit illum. Custodívit illum ab inimícis, et a seductóribus tutávit illum, et certámen forte dedit illi, ut vínceret et sciret, quóniam ómnium poténtior est sapiéntia. Hæc vénditum iustum non derelíquit, sed a peccatoribus liberávit eum: descendítque cum illo in fóveam, et in vínculis non derelíquit illum, donec áfferret illi sceptrum regni, et poténtiam advérsus eos, qui eum deprimébant: et mendáces osténdit, qui maculáverunt illum, et dedit illi claritátem ætérnam, Dóminus, Deus noster.

Il Signore guidò per diritte vie il giusto, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la conoscenza delle cose sante, ne prosperò le fatiche e ne coronò i lavori con frutti abbondanti. lo assisté tra le frodi di chi lo raggirava e lo fece ricco. Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle insidie, gli porse vittoria in aspra lotta, perché esperimentasse, che di tutto trionfa la pietà. Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dai peccatori e con lui discese nel carcere, ed anche tra le catene non lo lasciò, finché non gli ebbe portato lo scettro del regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: dimostrò bugiardi i suoi accusatori e gli procurò eterna gloria, il Signore Dio nostro.

GRADUALE
Ps 36:30-31
Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium.
V. Lex Dei eius in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus eius.

La bocca del giusto esprime sapienza e la sua lingua parla giudizio.
V. Ha nel cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non sono esitanti.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Iac 1:12.
Beátus vir, qui suffert tentatiónem: quóniam, cum probátus fúerit, accípiet corónam vitæ. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Beato l'uomo che sopporta la tentazione; perché dopo essere stato provato, avrà la corona di vita. Alleluia.


EVANGELIUM
Sequéntia
  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 18:1-5
In illo témpore: Accessérunt discípuli ad Iesum, dicéntes: Quis, putas, maior est in regno coelorum? Et ádvocans Iesus parvulum, státuit eum in médio eórum et dixit: Amen, dico vobis, nisi convérsi fuéritis et efficiámini sicut párvuli, non intrabitis in regnum coelórum. Quicúmque ergo humiliáverit se sicut párvulus iste, hic est maior in regno coelorum. Et qui suscéperit unum párvulum talem in nómine meo, me súscipit.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli chiesero: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?». E Gesù, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie nel mio nome un fanciullo come questo, accoglie me».

OFFERTORIUM
Ps 9:17
Desidérium páuperum exaudívit Dóminus: præparatiónem cordis eórum audívit auris tua.

Hai udito, o Signore, il desiderio del povero. Tu ne intendi il cuore e gli porgi l'orecchio.

SECRETA
Atáre tuum, Dómine, munéribus cumulamus oblatis: ut eius nobis fiant supplicatione propitia, cuius nos donasti patrocínio adiuvári.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, accumuliamo sul tuo altare le nostre offerte; per le preghiere di colui che ci desti come protettore, esse ti siano accette. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Marc 10:14
Sínite párvulos veníre ad me, et ne prohibuéritis eos: tálium est enim regnum Dei.

Lasciate che i pargoli vengano a me, e non impediteglielo; poiché di essi è il regno dei cieli.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sanctificáti, Dómine, salutári mystério: quaesumus; ut, intercedénte sancto Iosépho Confessóre tuo, ad maius semper proficiámus pietátis increméntum.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Santificati da questo salutare sacramento, ti preghiamo, o Signore, che, per intercessione del tuo beato confessore Giuseppe, ne profittiamo per crescere nella pietà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

giovedì 23 agosto 2018

Vigilia di san Bartolomeo Apostolo


La Santa Chiesa si prepara nella penitenza (manifestata dal viola dei paramenti) a celebrare la memoria del santo Apostolo Bartolomeo che per l’annunzio del Vangelo della salvezza si spinse fino in Armenia dove per il nome di Gesù Cristo fu scorticato dai pagani. La Chiesa nella liturgia ricorda come gli Apostoli furono oltremodo ricoperti della divine benedizioni, onde furono innalzati al disopra di tutti gli uomini e costituiti loro principi e giudici.  Si esalta inoltre il loro amore sovrannaturale per il Signore Crocifisso, la cui verità salvifica annunziarono alla genti fino alla coraggiosa effusione del sangue. 


  
INTROITUS
Ps 1:10-11.- Ego autem, sicut olíva fructífera in domo Dómini, sperávi in misericórdia Dei mei: et exspectábo nomen tuum, quóniam bonum est ante conspéctum sanctórum tuorum. ~~ Ps 1:3. - Quid gloriáris in malítia: qui potens es in iniquitáte? ~~ Glória ~~ Ego autem, sicut olíva fructífera in domo Dómini, sperávi in misericórdia Dei mei: et exspectábo nomen tuum, quóniam bonum est ante conspéctum sanctórum tuorum.

Ps 1:10-11.- Io sono come olivo fecondo nella casa del Signore; ho sperato nella misericordia del mio Dio e confiderò nel tuo nome, parchè è buono nel cospetto dei tuoi santi. ~~ Ps 1:3. - Perché ti glorii nella malizia, tu, che sei potente nell'iniquità? ~~ Gloria ~~ Io sono come olivo fecondo nella casa del Signore; ho sperato nella misericordia del mio Dio e confiderò nel tuo nome, parchè è buono nel cospetto dei tuoi santi.

ORATIO
Orémus.
Da, quaesumus, omnípotens Deus: ut beáti Bartholomaei Apóstoli tui, quam prævenímus, veneránda sollémnitas, et devotiónem nobis áugeat et salútem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Fa, Dio onnipotente, che l'augusta solennità, alla quale ci prepariamo, del tuo beato Apostolo Bartolomeo, aumenti in noi la devozione e l'aiuto per la salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 5:2-4; 5:6-9.
Benedíctio Dómini super caput justi. Ideo dedit illi Dóminus hereditátem, et divísit illi partem in tríbubus duódecim: et invénit grátiam in conspéctu omnis carnis. Et magnificávit eum in timóre inimicórum, et in verbis suis monstra placávit. Glorificávit illum in conspéctu regum, et jussit illi coram pópulo suo, et osténdit illi glóriam suam. In fide et lenitáte ipsíus sanctum fecit illum, et elégit eum ex omni carne. Et dedit illi coram præcépta, et legem vitæ et disciplínæ, et excélsum fecit illum. Státuit ei testaméntum ætérnum, et circumcínxit eum zona justítiæ: et índuit eum Dóminus corónam glóriæ.

La benedizione del Signore è sopra il capo del giusto. Pertanto il Signore gli diede un'eredità, e divise per lui una parte nelle dodici tribù: e trova grazia al cospetto di ogni uomo. E lo rese grande con timore dei nemici, e placò le belve con le sue parole. Lo glorificò davanti ai re, e lo comandò davanti al suo popolo, e gli mostrò la sua gloria. Lo fece santo per la fede e la mansuetudine di lui, e lo elesse fra tutti gli uomini. E diede precetti davanti a lui e legge di vita e disciplina, e lo rese eccelso. Stabilì per lui un patto eterno, e gli cinse attorno la cintura della giustizia: ed il Signore gli fece indossare la corona di gloria.

GRADUALE
Ps 1: 13 et 14.
Justus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini.
Ps 1:3
Ad annuntiándum mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.

Il giusto fiorirà come la palma: crescerà come il cedro del Libano nella casa del Signore.
V. Per celebrare al mattino la tua misericordia: e la tua verità nella notte.

EVANGELIUM
Sequentia  sancti Evangelii secundum Joánnem.
Joannes 15:12-16.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Hoc est præcéptum meum, ut diligátis ínvicem, sicut diléxi vos. Majórem hac dilectiónem nemo habet, ut ánimam suam ponat quis pro amícis suis. Vos amíci mei estis, si fecéritis quæ ego præcípio vobis. Jam non dicam vos servos: quia servus nescit, quid fáciat dóminus ejus. Vos autem dixi amícos: quia ómnia, quæcúmque audivi a Patre meo, nota feci vobis. Non vos me elegístis: sed ego elégi vos, et posui vos, ut eátis, et fructum afferátis: et fructus vester maneat: ut, quodcúmque petiéritis Patrem in nómine meo, det vobis.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.

OFFERTORIUM
Ps 8:6-7
Glória et honore coronásti eum: et constituísti eum super ópera mánuum tuárum, Dómine.

Lo hai coronato di gloria e di onore: e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani, o Signore.

SECRETA
Apostólici reveréntia cúlminis offeréntes tibi sacra mystéria, Dómine, quae; sumus: ut beáti Bartholomaei Apóstoli tui suffrágiis, cujus natalícia prævenímus; plebs tua semper et sua vota deprómat, et desideráta percípiat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Mentre ti offriamo i sacri misteri con la reverenza del culmine apostolico, ti preghiamo, o Signore, affinché tramite i suffragi del beato Bartolomeo tuo Apostolo, la cui festa ci prepariamo a celebrare, il tuo popolo ottenga i suoi voti e riceva le cose che desidera. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 20:6
Magna est glória ejus in salutári tuo: glóriam et magnum decórem impónes super eum, Dómine.

Grande è la sua gloria per la salvezza da te avuta: lo ammanterai di gloria e di grande splendore, o Signore.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sancti Apóstoli tui Barholomaei, quaesumus. Dómine, supplicatióne placátus: et veniam nobis tríbue, et remédia sempitérna concéde. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ti preghiamo, o Signore, affinché placato dalla supplica del tuo santo Apostolo Bartolomeo, tu ci conceda il perdono ed attribuisca gli eterni rimedi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


martedì 21 agosto 2018

Santa Giovanna Francesca Fremiot de Chantal, vedova


Jeanne-Françoise Frémyot, baronessa de Chantal, nacque a Digione il 28 gennaio 1572 e diede fin dall’infanzia i segni della futura grande santità. Rimasta vedova, si sottomise alla direzione spirituale del santo Vescovo di Ginevra Francesco di Sales. Con lui fondò l’Ordine della Visitazione. Passò al Signore a Moulins il 13 dicembre 1641. Venne proclamata beata da papa Benedetto XIV il 21 novembre 1751; papa Clemente XIII la canonizzò il 16 luglio 1767. Il suo corpo è sepolto nella chiesa della Visitazione di Annecy, accanto a quello di san Francesco di Sales.
  


INTROITUS
Ps 118:75; 118:120.- Cognóvi, Dómine, quia aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.  ~~  Ps 118:1.Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini.  ~~   Glória  ~~   Cognóvi, Dómine, quia aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.

Ps 118:75; 118:120.Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi. ~~   Ps 118:1.- Beati gli uomini di integra condotta, che camminano nella legge del Signore.  ~~   Gloria ~~   Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento la mia carne, io temo i tuoi giudizi.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnípotens et miséricors Deus, qui beátam Ioánnam Francíscam, tuo amóre succénsam, admirábili spíritus fortitúdine per omnes vitæ sémitas in via perfectiónis donásti, quique per illam illustráre Ecclésiam tuam nova prole voluísti: eius méritis et précibus concéde; ut, qui infirmitátis nostræ cónscii de tua virtúte confídimus, coeléstis grátiæ auxílio cuncta nobis adversántia vincámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Dio onnipotente e misericordioso, che facesti avanzare con straordinaria fortezza di spirito nella perfezione in tutti gli stati della vita, la beata Giovanna Francesca accesa del tuo amore e per mezzo di lei, con un nuovo ordine religioso, hai voluto illustrare la tua Chiesa; per i suoi meriti e le sue preghiere, che noi consci della nostra debolezza, sappiamo confidare nella tua potenza, per superare ogni ostacolo con l'aiuto della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Prov 31:10-31
Mulíerem fortem quis invéniet? Procul et de últimis fínibus prétium eius. Confídit in ea cor viri sui, et spóliis non indigébit. Reddet ei bonum, et non malum, ómnibus diébus vitæ suæ. Quæsívit lanam et linum, et operáta est consílio mánuum suárum. Facta est quasi navis institóris, de longe portans panem suum. Et de nocte surréxit, dedítque prædam domésticis suis, et cibária ancíllis suis. Considerávit agrum, et emit eum: de fructu mánuum suárum plantávit víneam. Accínxit fortitúdine lumbos suos, et roborávit bráchium suum. Gustávit, et vidit, quia bona est negotiátio eius: non exstinguétur in nocte lucérna eius. Manum suam misit ad fórtia, et dígiti eius apprehénderent fusum. Manum suam apéruit ínopi, et palmas suas exténdit ad páuperem. Non timébit dómui suæ a frigóribus nivis: omnes enim doméstici eius vestíti sunt duplícibus. Stragulátam vestem fecit sibi: byssus et púrpura induméntum eius. Nóbilis in portis vir eius, quando séderit cum senatóribus terræ. Síndonem fecit et véndidit, et cíngulum tradidit Chananaeo. Fortitúdo et decor induméntum eius, et ridébit in die novíssimo. Os suum apéruit sapiéntiæ, et lex cleméntiæ in lingua eius. Considerávit sémitas domus suæ, et panem otiósa non comédit. Surrexérunt fílii eius, et beatíssimam prædicavérunt: vir eius, et laudávit eam. Multæ fíliæ congregavérunt divítias, tu supergréssa es univérsas. Fallax grátia, et vana est pulchritúdo: mulier timens Dóminum, ipsa laudábitur. Date ei de fructu mánuum suárum, et laudent eam in portis ópera eius.

Chi troverà la donna forte? Il pregio di lei è come quello delle cose portate da lungi, dall’estremità della terra. In lei confida  il cuore del suo sposo e non gli manca mai la roba. Essa gli darà sempre gioie e mai dispiaceri per tutto il tempo della sua vita. Essa, procuratasi lana e lino, li lavora con le sue mani capaci. Simile a nave mercantile, fin da lungi fa venire il suo vitto. Si leva che è ancor notte, e appresta il cibo alla sua famiglia, il mangiare alle sue ancelle. Adocchiato un campo, l' ha acquistato; col frutto del suo lavoro vi piantò una vigna. Si cinge i fianchi con energia, e si rafforza le braccia. Avendo provato con gioia e veduto che il suo lavoro le frutta, non fa spegnere neppure durante la notte la sua lucerna. Mette mano alle cose forti e le sue dita maneggiano il fuso. Apre la mano ai miseri e stende le palme ai bisognosi. Non teme per la sua famiglia il freddo o la neve, ché tutti i suoi domestici han doppi vestiti. Essa si fa delle coperte di vari colori, e il suo vestito è di bisso e di porpora. Rinomato nel foro è il suo marito, quando siede tra gli anziani del posto. Essa fabbrica fini vesti di lino e le vende, e dà le cinture al mercante cananeo. Vestita di fortezza e di decoro può andare lieta incontro all'avvenire. Con saggezza apre la sua bocca, e la legge della bontà è nella sua lingua. Sorveglia l'andamento della sua casa e non mangia il pane senza far nulla. Sorgono i suoi figli a proclamarla oltremodo felice e il suo marito a lodarla. Molte figliuole hanno adunato richezza, ma tu le hai superate tutte. L'avvenenza è un inganno, la bellezza è un soffio; la donna timorata di Dio, quella è degna di lode. Date a lei il frutto del suo lavoro, e nel foro riceva lode delle sue opere.

GRADUALE
Ps 44:3; 44:5
Diffúsa est grátia in labiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
V. Propter veritátem et mansuetúdinem et iustítiam: et de ducet te mirabíliter déxtera tua

Sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre
V. Per la verità, la mansuetudine e la giustizia, la tua destra ti guiderà mirabilmente.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 44:5
Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Col tuo splendore e con la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna. Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia    sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 13:44-52
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum coelórum homini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam. Iterum símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in mare et ex omni génere píscium cóngreganti. Quam, cum impléta esset educéntes, et secus litus sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio iustórum, et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis hæc ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «È simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo trovatolo, tiene celato, e, tutto giulivo dell'accaduto, va a vendere quel che ha e compra quel campo. Ancora: Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; trovatane una di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. Il regno dei cieli inoltre è simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, e sedutisi, ripongono in ceste i buoni, e buttan via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: Verranno gli Angeli e toglieranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente: ivi sarà pianto e stridor di denti. Avete intese tutte queste cose?». Gli dicono: «Sì ». Ed Egli a loro: «Per questo ogni scriba istruito nel regno dei cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dalla sua dispensa cose nuove e cose vecchie».

OFFERTORIUM
Ps 44:3
Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum saeculi, allelúia.

Sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. Alleluia

SECRETA
Illo nos amóris igne, quaesumus. Dómine, hæc hóstia salutáris inflámmet: quo beátæ Ioannæ Francíscæ cor veheménter incéndit, et flammis adússit ætérnæ caritátis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, quest'ostia salutare ci infiammi di quell'amore di cui accese il cuore della beata Giovanna Francesca infocato dalle fiamme dell'eterna carità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 44:8
Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.

Amasti la giustizia e l'empietà detestasti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Spíritum nobis, Dómine, tuæ caritátis infúnde: ut, quos coeléstis panis virtúte satiásti, beáta Ioánna Francisca intercedénte, fácias terréna despícere, et te solum Deum pura mente sectári. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Infondici, Signore, lo spirito della tua carità; e, per intercessione della beata Giovanna Francesca, da' a quanti saziasti del pane dei forti di disprezzare i beni terreni e di seguire con mente pura te, solo Dio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

lunedì 20 agosto 2018

San Bernardo Abate, Confessore e Dottore della Chiesa

San Bernardo, nobile Borgognone, nel 1112 con trenta compagni fu accolto da santo Stefano Harding († 1134) nell’abbazia cistercense di Citeaux. Nel chiostro rifulse per la santissima condotta. Nel 1115 fondò l’Abbazia di Chiaravalle che resse fino alla morte. Fu, con san Norberto, accanto a Papa Innocenzo II contro l’Antipapa Anacleto II e contro tutti gli eretici del suo tempo. Redasse la regola dei Templari e, su comando di Eugenio III, suo discepolo a Chiaravalle, predicò la Seconda Crociata nel 1145. Fu detto l’ultimo dei Padri e, per la sua gran devozione, fu definito il Cantore della Vergine. Illustre per dottrina, vita e miracoli, s’addormentò nel Signore il 20 agosto 1153. Papa Alessandro III l'annoverò fra i Santi nel 1174. Il sommo Pontefice Pio VIII poi, nel 1830, con decreto della sacra Congregazione dei Riti, lo dichiarò e confermò Dottore della Chiesa universale.



INTROITUS
Eccli 15:5.- In médio Ecclésiæ apéruit os eius: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum.  ~~  Ps 91:2.- Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tuo, Altíssime.
  ~~  Glória  ~~  In médio Ecclésiæ apéruit os eius: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum.

Eccli 15:5.- Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo coprì col manto della gloria.  ~~  Ps 91:2.- È bene cantare la gloria al Signore: e lodare, Altissimo, il tuo Nome.  ~~  Gloria  ~~  Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo coprì col manto della gloria.

Gloria


ORATIO

Orémus.
Deus, qui pópulo tuo ætérnæ salútis beátum Bernárdum minístrum tribuísti: præsta, quaesumus; ut, quem Doctórem vitæ habúimus in terris, intercessórem habére mereámur in coelis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, tu hai concesso al tuo popolo quale ministro di salvezza il beato Bernardo; colui che in terra ci è stato dottore, meritiamo di averlo intercessore in cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO 

Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 39:6-14 Iustus cor suum tradet ad vigilándum dilúculo ad Dóminum, qui fecit illum, et in conspéctu Altíssimi deprecábitur. Apériet os suum in oratióne, et pro delíctis suis deprecábitur. Si enim Dóminus magnus volúerit, spíritu intellegéntiæ replébit illum: et ipse tamquam imbres mittet elóquia sapiéntiæ suæ, et in oratióne confitébitur Dómino: et ipse díriget consílium eius et disciplínam, et in abscónditis suis consiliábitur. Ipse palam fáciet disciplínam doctrínæ suæ, et in lege testaménti Dómini gloriábitur. Collaudábunt multi sapiéntiam eius, et usque in saeculum non delébitur. Non recédet memória eius, et nomen eius requirétur a generatióne in generatiónem. Sapiéntiam eius enarrábunt gentes, et laudem eius enuntiábit ecclésia.

Il giusto volge il suo cuore a cercare Iddio suo Fattore, e al cospetto dell’Altissimo si pone in preghiera. Apre la sua bocca all'orazione e chiede misericordia per i suoi peccati. Quando piace al Sommo Iddio, lo riempie dello Spirito d'intelligenza; ed egli spande come pioggia gl'insegnamenti della sua sapienza, e dà lode al Signore nell'orazione: ed egli mette in pratica i consigli e i documenti di Lui, e medita gli occulti suoi giudizi. Egli espone pubblicamente la dottrina che ha appresa, e ripone il suo vanto nella Legge del Signore. Molti celebreranno la sua sapienza, e non sarà dimenticata in eterno. Non perirà la sua memoria, e il suo nome vivrà di età in età. Le genti racconteranno la sua sapienza, e l'assemblea celebrerà le sue lodi.
GRADUALE
Ps 36:30-31 Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium.
V. Lex Dei eius in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus eius.

La bocca del giusto esprime sapienza e la sua lingua parla giudizio. V. Ha nel cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non sono esitanti.
ALLELUIA 

Allelúia, allelúia
Ps 45:9 Amávit eum Dóminus, et ornávit eum: stolam glóriæ índuit eum. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Il Signore lo ha amato e l’ha colmato d'onore: lo ha rivestito di una veste di gloria. Alleluia.


EVANGELIUM
Sequéntia
sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 5:13-19 

In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Vos estis sal terræ. Quod si sal evanúerit, in quo saliétur? Ad níhilum valet ultra, nisi ut mittátur foras, et conculcétur ab homínibus. Vos estis lux mundi. Non potest cívitas abscóndi supra montem pósita. Neque accéndunt lucérnam, et ponunt eam sub módio, sed super candelábrum, ut lúceat ómnibus, qui in domo sunt. Si lúceat lux vestra coram homínibus, ut videant ópera vestra bona, et gloríficent Patrem vestrum, qui in coelis est. Nolíte putare, quóniam veni sólvere legem aut prophétas: non veni sólvere, sed adimplére. Amen, quippe dico vobis, donec tránseat coelum et terra, iota unum aut unus apex non præteríbit a lege, donec ómnia fiant. Qui ergo solvent unum de mandátis istis mínimis, et docúerit sic hómines, mínimus vocábitur in regno coelórum: qui autem fécerit et docúerit, hic magnus vocábitur in regno coelórum.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra. E se il sale perde la sua virtù, come lo si riattiverà? Non è più buono che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città posta sopra un monte. Né si accende la lucerna per riporla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia lume a quanti sono in casa. Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti, ma a completare. In verità vi dico che finché non passi il cielo e la terra non passerà un solo iota o un apice solo della Legge, che tutto non sia compiuto. Chi pertanto violerà uno dei minimi di questi comandamenti e insegnerà così agli uomini, sarà tenuto minimo nel regno dei cieli; ma colui che avrà operato ed insegnato, sarà tenuto grande nel regno dei cieli».
OFFERTORIUM
Ps 91:13 

Iustus ut palma florébit: sicut cedrus, quæ in Líbano est, multiplicábitur.

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come un cedro sul Libano.
SECRETA
Sancti Bernardi Confessóris tui atque Doctoris nobis, Dómine, pia non desit orátio: quæ et múnera nostra concíliet; et tuam nobis indulgéntiam semper obtíneat.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, non ci venga mai meno l'intercessione pia del beato Bernardo confessore tuo e dottore, la quale renda a te graditi i nostri doni e sempre ottenga a noi la tua indulgenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Luc 12:42 

Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.

Fedele e saggio è il servitore che il Signore ha preposto alla sua casa: perché al tempo conveniente dia il cibo che spetta a ciascuno.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Ut nobis, Dómine, tua sacrifícia dent salútem: beátus Bernárdus Conféssor tuus et Doctor egrégius, quaesumus, precátor accédat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Interceda per noi, o Signore, il beato Bernardo confessore tuo e dottore egregio, affinché il tuo sacrificio ci porti salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

domenica 19 agosto 2018

Novena a sant'Agostino


Sant’Agostino nacque a Tagaste, nell’Africa, il 13 novembre 354 da santa Monica e da Patrizio e fu iscritto tra i Catecumeni della Chiesa. Negli anni si perse fra le dissolutezze e gli errori, aderendo all’empia setta dei Manichei. Davanti a tanto scempio sua madre versava copiose lacrime per la sua conversione e questi voti furono esauditi quando Agostino, affermato retore, venne a contatto col Vescovo di Milano sant’Ambrogio. Questi lo convertì alla fede cattolica e lo battezzò il 24 aprile 387. Tornato in patria fu ordinato prima sacerdote e poi vescovo. Resse la diocesi di Ippona per trentacinque anni congiungendo alla cura dei suoi fedeli la lotta dura ad ogni eresia e scisma. Rese l’anima a Dio il 28 agosto 430. Il suo corpo dal principio del secolo VI al 718 fu conservato a Cagliari per scamparlo alla furia degli eretici ariani: è pertanto venerato come Patrono secondario dell’Isola di Sardegna.


I. Per quella vivissima consolazione che voi, o glorioso sant’Agostino, arrecaste a santa Monica vostra madre e a tutta quanta la Chiesa, allorquando, animato dall’esempio del romano Vittorino o dai discorsi ora pubblici, ora privati del gran Vescovo di Milano, sant’Ambrogio, e di san Simpliciano e di Alipio, risolveste finalmente di convertirvi, ottenete a noi tutti la grazia di approfittare continuamente degli esempi e dei consigli dei virtuosi, onde arrecare al cielo tanto di gioia con la nostra vita avvenire, quanto di tristezza gli abbiamo cagionato con tanti mancamenti nella nostra vita, passata.
Gloria

II. Per quella fervorosa riconoscenza onde, appena convertito, vi deste a studiare la divina legge tanto da noi violata, e ad eccitare negli altri l’amore e la stima con gli ammirabili trattati dell’Anima, della Provvidenza o della Vita felice; quindi appena rigenerato alla grazia per mezzo del santo battesimo, intuonaste unitamente a sant’Ambrogio un inno affatto nuovo, il quale non respira che la fede la più viva, o la carità la più ardente, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre riconoscenti a tutti i favori del cielo, onde impegnare l’Altissimo a diffonderne sopra di noi una copia sempre maggiore.
Gloria

III. Per quell’ardentissimo zelo onde in tutto il tempo di vostra vita vi applicaste a confutare e a convertire ogni sorta di eretici e specialmente i Manichei ch’erano stati i maestri ed i complici delle vostre giovanili licenze, ottenete a noi tutti la grazia di procurare con ogni sforzo la conversione dei cattivi, e il miglioramento dei buoni, per così riparare gli scandali che potessimo aver dati con il nostro viver poco conforme alla fede santissima che professiamo.
Gloria

IV. Per quell’umiltà profondissima onde voi, o glorioso sant’Agostino, vi riputaste sempre indegno, non solo d’ogni ecclesiastica dignità, ma ancora della sacerdotale ordinazione; e per quella fedeltà inalterabile, con cui, ordinato, vostro malgrado, dal santo vescovo Valerio, disimpegnaste tutti gli uffici a voi affidati di predicatore, di vicario, e osservaste tutto le regole del nuovo Ordine monastico da voi instituito, ottenete a noi tutti la grazia di riputarci sempre immeritevoli di qualunque carica, di qualunque distinzione, e di adempiere sempre esattamente tutti gli obblighi del nostro stato.
Gloria

V. Per quell’abbondanza di lumi soprannaturali, dei quali foste arricchito, o glorioso sant’Agostino, per cui diveniste il flagello più terribile di tutti i nemici del Cristianesimo, il maestro di tutti i sapienti, l’anima di tutti i Concilii, l’oracolo di tutta la Chiesa, fino ad essere da san Paolino chiamato il Sole della terra, o da Sulpizio un’ape industriosa che mentre nutrisce con il suo miele tutti i fedeli, uccide col suo pungiglione tutti gli eretici, ottenete a noi tutti la grazia di impiegare sempre lo nostre forze corporali o spirituali a sostenere o difendere la verità della fede, e procurar sempre maggiore la dilatazione e la gloria della comun madre la Chiesa.
Gloria

VI. Per quella custodia singolare che voi aveste, o glorioso sant’Agostino, della vostra purità e dell’altrui riputazione, per cui, dopo la vostra conversione, non soffriste mai la compagnia di persone mormoratrici, ottenete a noi tutti la grazia di odiare e di fuggire tutto quello che potesse contaminare anche leggermente la nostra coscienza o l’altrui fama.
Gloria

VII. Per quell’ammirabile sollecitudine con cui voi, o glorioso sant’Agostino, rivedeste nella vostra vecchiaia tutto quante le vostre opere e ritrattaste in apposito libro tutte le sentenze che vi sembravano meno esatte, o per quella vivissima carità, onde nell’assedio che desolava la vostra carissima Ippona, domandaste al Signore la grazia d’essere,come il divino pastore, sacrificato per la salute delle proprio pecore, ottenete a noi tutti la grazia di emendare con prontezza ogni errore, di sopportar con rassegnazione tutte le avversità della terra,e d’esser sempre disposti a perdere anche la vita poi bene dei nostri fratelli, onde partecipare con voi all’eterna beatitudine del paradiso.
Gloria

. Oro pro nobis, sancte Augustine.
. Ut digni efficiamur promissinibus Christi.

. Prega per noi, sant’Agostino.
. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo.

Oremus
Adésto supplicatiónibus nostris, omnípotens Deus: et, quibus fidúciam sperándæ pietátis indúlges, intercedénte beáto Augustíno Confessóre tuo atque Pontífice, consuétae misericórdiæ tríbue benígnus efféctum. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Preghiamo.
Signore Dio onnipotente, porgi ascolto alle nostre preci, e a noi, cui ispirasti fiducia di ottenere pietà, per intercessione del tuo beato confessore e vescovo Agostino, dona benigno l'effetto della tua consueta misericordia. Per Cristo nostro Signore Gesù. Amen.