mercoledì 4 aprile 2018

Mercoledì di Pasqua


La Chiesa annunzia ancora e senza stancarsi la Resurrezione del Signore. Lo fa per bocca dell’Apostolo san Pietro, testimone oculare del grande evento sia da solo sia assieme a tutti gli Apostoli presso il lago di Teberiade. La scena evangelica ci faccia imitare l'amore che spinge l'Apostolo a gettarsi in acqua per raggiungere il Maestro Risorto a riva. Anche noi con lo stesso slancio dobbiamo abbandonare il peccatore, morire ad esso e risorgere a nuova vita nella grazia di Dio. 


 PROPRIUM MISSAE
Statio ad sanctum Laurentium extra muros

INTROITUS
Matt 25:34.- Veníte, benedícti Patris mei, percípite regnum, allelúia: quod vobis parátum est ab orígine mundi, allelúja, allelúja, allelúja.  ~~  Ps 95:1.- Cantáte Dómino cánticum novum: cantáte Dómino, omnis terra.  ~~  Glória  ~~  Veníte, benedícti Patris mei, percípite regnum, allelúia: quod vobis parátum est ab orígine mundi, allelúja, allelúja, allelúja. 

Matt 25:34.- Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del Regno, alleluia, per voi preparato sin dall'origine del mondo, alleluia, alleluia, alleluia.  ~~  Ps 95:1.- Canto nuovo cantate al Signore; o terra tutta, cantate al Signore.  ~~  Gloria  ~~  Venite, benedetti dal Padre mio, prendete possesso del Regno, alleluia, per voi preparato sin dall'origine del mondo, alleluia, alleluia, alleluia.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui nos Resurrectiónis Domínicæ ánnua solemnitáte lætíficas: concéde propítius; ut per temporália festa, quæ ágimus, perveníre ad gáudia ætérna mereámur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, che ci rallegri ogni anno con la solennità della Risurrezione; concedici propizio che per queste feste celebrate nel tempo, meritiamo di giungere ai guadi eterni. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Actuum Apostolorum.
Act 3:13-15; 3:17-19
In diébus illis: Apériens Petrus os suum, dixit: Viri Israelítæ, et qui timétis Deum, audíte. Deus Abraham et Deus Isaac et Deus Iacob, Deus patrum nostrórum, glorificávit Fílium suum Iesum, quem vos quidem tradidístis et negástis ante fáciem Piláti, iudicánte illo dimítti. Vos autem sanctum et iustum negástis, et petístis virum homicídam donári vobis: auctórem vero vitæ interfecistis, quem Deus suscitávit a mórtuis, cujus nos testes sumus. Et nunc, fratres, scio, quia per ignorántiam fecístis, sicut et príncipes vestri. Deus autem, quæ prænuntiávit per os ómnium Prophetárum, pati Christum suum, sic implévit. Pænitémini ígitur et convertímini, ut deleántur peccáta vestra.

In quei giorni: Pietro prese a parlare, dicendo: «Uomini Israeliti e voi tutti che temete il Signore, ascoltatemi: Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo Figliuolo Gesù, che voi avete tradito e rinnegato davanti a Pilato, benché questi avesse giudicato di liberarlo. Or voi rinnegaste il Santo e il Giusto, e chiedeste che vi fosse graziato un omicida; voi uccideste l'autore della vita, ma Dio lo risuscitò da morte; di questo noi siamo testimoni. Io però ben so, o fratelli, che lo avete fatto per ignoranza, come pure i vostri capi. Ma Dio cosi ha adempito quello che per bocca di tutti i Profeti aveva predetto: dover patire il suo Cristo. Pentitevi dunque e convertitevi, perché siano cancellati i vostri peccati».

ALLELUIA
Alleluja, alleluja
Ps 117:24; 117:16
Hæc dies, quam fecit Dóminus: exsultémus et lætámur in ea.
V. Déxtera Dómini fecit virtútem, déxtera Dómini exaltávit me. Alleluja, alleluja
Luc 24:34
Surréxit Dóminus vere: et appáruit Petro.

Alleluia, alleluia
Questo è il giorno che il Signore ha fatto: rallegriamoci ed esultiamo.
V. La destra del Signore ha manifestato la sua potenza; la destra del Signore mi ha esaltato. Alleluia, alleluia.
V. Il Signore è davvero risorto ed è apparso a Pietro.

SEQUENTIA
Víctimæ pascháli laudes ímmolent Christiáni. 
Agnus rédemit oves: Christus ínnocens Patri reconciliávit peccatóres.
Mors et vita duéllo conflixére mirándo: dux vitæ mórtuus regnat vivus.
Dic nobis, María, quid vidísti in via?
Sepúlcrum Christi vivéntis et glóriam vidi resurgéntis.
Angélicos testes, sudárium et vestes.
Surréxit Christus, spes mea: præcédet vos in Galilaeam.
Scimus Christum surrexísse a mórtuis vere: tu nobis, victor Rex, miserére. Amen. Allelúja.

Alla Vittima pasquale, lodi offrano i Cristiani.
L’Agnello ha redento le pecore: Cristo innocente, al Padre ha riconciliato i peccatori.
La morte e la vita si scontrarono in mirabile duello: il Duce della vita, già morto, regna vivo.
Dicci, o Maria, che vedesti per via?
Vidi il sepolcro del Cristo vivente: e la gloria del Risorgente.
I testimoni angelici, il sudario e i lini.
È risorto il Cristo, mia speranza: vi precede in Galilea.
Noi sappiamo che il Cristo è veramente risorto da morte: o Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi. Amen. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Ioánnem
Joannes 21:1-14
In illo témpore: Manifestávit se íterum Jesus discípulis ad mare Tiberíadis. Manifestávit autem sic. Erant simul Simon Petrus et Thomas, qui dícitur Dídymus, et Nathánaël, qui erat a Cana Galilaeæ, et fílii Zebedaei et álii ex discípulis ejus duo. Dicit eis Simon Petrus: Vado piscári. Dicunt ei: Venímus et nos tecum. Et exiérunt et ascendérunt in navim: et illa nocte nihil prendidérunt. Mane autem facto, stetit Jesus in lítore: non tamen cognovérunt discípuli, quia Jesus est. Dixit ergo eis Jesus: Púeri, numquid pulmentárium habétis? Respondérunt ei: Non. Dicit eis: Míttite in déxteram navígii rete, et inveniétis. Misérunt ergo: et jam non valébant illud tráhere præ multitúdine píscium. Dixit ergo discípulus ille, quem diligébat Jesus, Petro: Dóminus est. Simon Petrus cum audísset, quia Dóminus est, túnica succínxit se - erat enim nudus, - et misit se in mare. Alii autem discípuli navígio venérunt - non enim longe erant a terra, sed quasi cúbitis ducéntis, - trahéntes rete píscium. Ut ergo descendérunt in terram, vidérunt prunas pósitas, et piscem superpósitum, et panem. Dicit eis Jesus: Afférte de píscibus, quos prendidístis nunc. Ascéndit Simon Petrus, et traxit rete in terram, plenum magnis píscibus centum quinquagínta tribus. Et cum tanti essent, non est scissum rete. Dicit eis Jesus: Veníte, prandéte. Et nemo audébat discumbéntium interrogáre eum: Tu quis es? sciéntes, quia Dóminus est. Et venit Jesus, et áccipit panem, et dat eis, et piscem simíliter. Hoc jam tértio manifestátus est Jesus discípulis suis, cum resurrexísset a mórtuis.

In quel giorno Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul lago di Tiberiade, ed ecco in qual modo. Erano insieme Simon Pietro e Tommaso, detto Didimo, e Natanaele di Cana in Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli. Dice loro Simon Pietro: «Vado a pescare». E gli altri: «Veniamo anche noi con te». Uscirono adunque ed entrarono in barca, ma quella notte non presero nulla. Or sul far dell'alba, Gesù si presentò sulla riva; ma i discepoli non lo riconobbero per Gesù. Ed egli disse loro: «Figliuoli, avete niente da mangiare?». Gli risposero: «No». Ed egli a loro: «Gettate le reti sul lato destro della barca, e troverete». Le gettarono e non potevano neppur più ritirarle per la gran quantità di pesci. Disse allora a Pietro il discepolo da Gesù prediletto: «È il Signore!». E Simon Pietro, sentito che era il Signore, si cinse la veste ché s'era spogliato, e si buttò in mare. E gli altri discepoli, tirando la rete piena di pesci, vennero colla barca, non eran lontani dalla terra che duecento cubiti. E quando furono a terra, videro preparata della brace accesa con sopra del pesce e del pane. Disse loro Gesù: «Portate qua i pesci che avete presi ora». Simon Pietro salì nella barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si strappò. Disse loro Gesù: «Su via, mangiate». Ma nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?» sapendo che era il Signore. E Gesù, avvicinatosi, prese il pane e lo diede loro, e cosi fece del pesce. Così per la terza volta Gesù si manifestò ai suoi discepoli, risuscitato che fu da morte.


Credo


OFFERTORIUM
Ps 77:23-25
Portas coeli apéruit Dóminus: et pluit illis manna, ut éderent: panem coeli dedit eis: panem Angelórum manducávit homo, allelúja.

Il Signore aprì le porte del cielo e su di loro fece piovere la manna per nutrirli e diede loro il pane del cielo; l'uomo mangiò il pane degli angeli, alleluia.

SECRETA
Sacrifícia, Dómine, paschálibus gáudiis immolámus: quibus Ecclésia tua mirabíliter et páscitur et nutrítur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen

O Signore, in questi gaudi pasquali ti offriamo i sacrifici, di cui la tua Chiesa mirabilmente si pasce e si nutre. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO PASCHALIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hac potíssimum die gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo giorno in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

INFRA ACTIONEM
Communicántes, et diem sacratíssimum celebrántes Resurrectiónis Dómini nostri Jesu Christi secúndum carnem: sed et memóriam venerántes, in primis gloriósæ semper Vírginis Maríæ, Genetrícis eiúsdem Dei et Dómini nostri Jesu Christi: sed et beati Joseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac Mártyrum tuórum, Petri et Pauli, Andréæ, Jacóbi, Joánnis, Thomæ, Jacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei, Simónis et Thaddaei: Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni, Lauréntii, Chrysógoni, Joánnis et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum tuórum; quorum méritis precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ muniámur auxílio. Per eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.

Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo ella resurrezione secondo la carne di nostro Signore Gesù Cristo: di più veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesù Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen.

Hanc igitur oblatiónem servitutis nostræ, sed et cunctae famíliæ tuæ, quam tibi offérimus pro his quoque, quos regeneráre dignatus es ex aqua et Spíritu Sancto, tríbuens eis remissionem omnium peccatórum, quaesumus, Dómine, ut placátus accípias: diésque nostros in tua pace dispónas, atque ab ætérna damnatióne nos éripi, et in electórum tuórum iúbeas grege numerári. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.

Ti preghiamo, dunque, o Signore, di accettare placato questa offerta di noi tuoi servi e di tutta la tua famiglia che a Te rivolgiamo per coloro che Ti sei degnato di rigenerare con l’acqua e con lo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati;fa che i nostri giorni scorrano nella tua pace e che noi veniamo liberati dall’eterna dannazione e annoverati nel gregge dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

COMMUNIO
Rom 6:9
Christus resúrgens ex mórtuis iam non móritur, allelúia: mors illi ultra non dominábitur, allelúia, allelúja.

Risorto da morte, il Cristo ormai non muore più, alleluia; sopra di Lui la morte non ha più potere, alleluia, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Ab omni nos, quaesumus, Dómine, vetustáte purgátos: sacraménti tui veneránda percéptio in novam tránsferat creatúram: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Concedici, o Signore, che purificati da ogni miseria dell'uomo vecchio, questa pia partecipazione al sacramento pasquale, ci trasformi nel nuovo: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.