giovedì 21 settembre 2017

San Matteo Apostolo ed Evangelista

Il santo Apostolo ed Evangelista Matteo, chiamato anche Levi, prima della vocazione da parte del Signore era un pubblicano, esattore delle tasse da parte di Romani. Verso il 40 scrisse il suo Vangelo in ebraico, che poi da lui stesso fu tradotto in greco. La tradizione lo dice Martire in Etiopia durante l'offerta del Santo Sacrificio. Le sue reliquie si venerano nella Primaziale di Salerno.


INTROITUS
Ps 36:30-31.- Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium: lex Dei eius in corde ipsíus. ~~ Ps 36:1.- Noli æmulári in malignántibus: neque zeláveris faciéntes iniquitátem. ~~ Glória ~~ Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium: lex Dei eius in corde ipsíus.

Ps 36:30-31.- La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio. ~~ Ps 36:1.- Non invidiare i malvagi e non essere geloso degli operatori di iniquità. ~~ Gloria ~~ La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Beáti Apóstoli et Evangelístæ Matthaei, Dómine, précibus adiuvémur: ut, quod possibílitas nostra non óbtinet, eius nobis intercessióne donétur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, ci aiutino le preghiere del santo apostolo ed evangelista Matteo: e ciò che da soli non possiamo ottenere ci sia dato per la sua intercessione.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Ezechiélis Prophétæ.
Ezech 1:10-14
Similitúdo vultus quátuor animálium: fácies hóminis, et fácies leónis a dextris ipsórum quátuor: fácies autem bovis a sinístris ipsórum quátuor, et fácies áquilæ désuper ipsórum quátuor. Fácies eórum et pénnæ eórum exténtæ désuper: duæ pennæ singulórum iungebántur et duæ tegébant córpora eórum: et unumquódque eórum coram fácie sua ambulábat: ubi erat ímpetus spíritus, illuc gradiebántur, nec revertebántur cum ambulárent. Et similitúdo animálium, aspéctus eórum quasi carbónum ignis ardéntium et quasi aspéctus lampadárum. Hæc erat vísio discúrrens in médio animálium, splendor ignis, et de igne fulgur egrédiens. Et animália ibant et revertebántur in similitúdinem fúlguris coruscántis.

Ecco l'aspetto di ciascuno dei quattro esseri viventi: tutti e quattro avevano faccia di uomo e di leone alla loro destra; tutti e quattro avevano faccia di bove a sinistra; al disopra di tutti e quattro v'era la faccia dell'aquila. Così era il loro aspetto. Le loro ali si stendevano in alto, due ali di ciascuno si univano, e due coprivano il corpo. Ciascuno di essi andava in direzione della sua faccia, andavano dove portava l'impeto dello spirito, e nel camminare non si volgevano indietro. In quanto alla forma di questi esseri viventi, il loro aspetto era come fuoco di carboni ardenti e come lampade accese. Ecco quanto vedevo scorrere nel mezzo di quei viventi: splendore di fuoco, e dal fuoco uscir folgori. Ed essi andavano e venivano a somiglianza di folgori lampeggianti. 

GRADUALE
Ps 111:1-2
Beátus vir, qui timet Dóminum: in mandátis eius cupit nimis.
V. Potens in terra erit semen eius: generátio rectórum benedicétur.

Beato l'uomo che teme il Signore, e molto si compiace nei suoi comandi.
V. Sarà forte sulla terra la sua prole e benedetta la generazione dei giusti.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Te gloriosus Apostolórum chorus laudat, Dómine. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Ti loda, o Signore, il glorioso coro degli apostoli. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 9:9-13
In illo témpore: Vidit Iesus hóminem sedéntem in telónio, Matthaeum nómine. Et ait illi: Séquere me. Et surgens, secútus est eum. Et factum est, discumbénte eo in domo, ecce, multi publicáni et peccatóres veniéntes discumbébant cum Iesu et discípulis eius. Et vidéntes pharisaei, dicébant discípulis eius: Quare cum publicánis et peccatóribus mánducat Magíster vester? At Iesus áudiens,ait: Non est opus valéntibus médicus, sed male habéntibus. Eúntes autem díscite, quid est: Misericórdiam volo, et non sacrifícium. Non enim veni vocáre iustos, sed peccatóres.

In quel tempo, Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco dei gabellieri, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì. E avvenne che mentre egli era in casa di lui a mensa, vennero molti pubblicani e peccatori a mettersi a tavola con Gesù e coi suoi discepoli. E vedendo ciò i Farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia coi pubblicani e coi peccatori il vostro Maestro?». E Gesù, avendo udito, disse: «Non i sani han bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che significhi: “Misericordia voglio e non sacrificio". Perché io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».


Credo


OFFERTORIUM
Ps 20:4-5.
Posuísti, Dómine, in cápite eius corónam de lápide pretióso: vitam pétiit a te, et tribuísti ei, allelúia.

O Signore, gli hai posto in capo una corona di pietre preziose. Ti chiese la vita e tu gliela desti, alleluia.

SECRETA
Supplicatiónibus beáti Matthaei Apóstoli et Evangelístæ, quaesumus, Dómine, Ecclésiæ tuæ commendétur oblátio: cuius magníficis prædicatiónibus erúditur.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen

O Signore, le preghiere del santo apostolo ed evangelista Matteo raccomandino a te l'offerta della tua Chiesa, ammaestrata dai suoi mirabili insegnamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE APOSTOLIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te, Dómine, supplíciter exoráre, ut gregem tuum, Pastor ætérne, non déseras: sed per beátos Apóstolos tuos contínua protectióne custódias. Ut iísdem rectóribus gubernétur, quos óperis tui vicários eídem contulísti præésse pastóres. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

È  veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza innalzare a te, Signore, la nostra preghiera. Ti supplichiamo, Pastore eterno: non abbandonare il tuo gregge, ma per mezzo dei tuoi Santi Apostoli custodiscilo e proteggilo sempre. Continui ad essere governato da quelli che tu stesso hai eletto vicari dell'opera tua, e hai costituito pastori. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua glori

COMMUNIO
Ps 20:6
Magna est glória eius in salutári tuo: glóriam et magnum deI córem ímpones super eum, Dómine.

Grande è la sua gloria, in virtù del tuo aiuto salutare; o Signore, lo hai rivestito di gloria e di splendore.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Percéptis, Dómine, sacraméntis, beáto Matthaeo Apóstolo tuo et Evangelísta interveniénte, deprecámur: ut, quæ pro eius celebráta sunt glória, nobis profíciant ad medélam.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Abbiamo ricevuto il tuo sacramento, Signore e ti preghiamo, per l'intercessione del tuo santo apostolo ed evangelista Matteo, che giovi per la nostra salvezza ciò che abbiamo celebrato in suo onore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.Amen.