S.
Paolo della Croce, come di Gesù Crocifisso, così di Maria Addolorata fu
devotissimo fin dalla sua prima adolescenza. La continua meditazione dei
patimenti di Gesù e dei dolori di Maria, gl'infuse tanto orrore al peccato, che
per conto suo conservò la battesimale innocenza per tutto il lungo corso della
sua vita; e per combattere il peccato ne. gli altri, si fece zelantissimo
apostolo del Crocifisso e dell'Addolorata. Già più che ottantenne costretto a
letto dall'età e dall'infermità, quando partivano o ritornavano i suoi figli
dalle strepitose missioni di allora, li benediceva con grande effusione,
gl'incoraggiava a combattere satana ed il peccato, ed esclamava commosso: Oh se
avessi trent'anni di meno! Vorrei uscire in campo aperto a combattere questo
mostro esecrando! Ecco l'essenza della devozione all'Addolorata: l'odio al
peccato, che le uccise il Figlio. (da Meditazioni di un Passionista sui dolori di
Maria, Roma, 1938, n.12)
I.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quell'afflizione che il vostro tenero
cuore soffrì nella profezia del vecchio Simeone. Cara Madre, per il vostro
cuore così afflitto impetratemi la virtù dell'umiltà e il dono del santo timor
di Dio. 
Pater, 7 Ave, Gloria
II.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quelle angustie che il vostro
sensibilissimo cuore soffrì nella fuga e dimora in Egitto. Cara Madre, per il
vostro cuore tanto angustiato impetratemi la virtù della liberalità,
specialmente verso dei poveri, e il dono della pietà. Pater, 7 Ave, Gloria
III.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quegli affanni che il sollecito cuor
vostro provò per la perdita del vostro amato Gesù. Cara Madre, per il vostro
cuore sì agitato impetratemi la virtù della castità e il dono della scienza. 
Pater, 7 Ave, Gloria
IV.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quella costernazione che il vostro
materno cuore sentì nell'incontrare Gesù che por tava la Croce. Cara Madre, per
il vostro cuore in tal guisa travagliato impetratemi la virtù della pazienza e
il dono della fortezza. 
Pater, 7 Ave, Gloria
V.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quel martirio che il vostro cuor
generoso sostenne in assistere a Gesù agonizzante. Cara Madre, per il cuor
vostro in tal maniera martirizzato impetratemi la virtù della temperanza e il
dono del consiglio. 
Pater, 7 Ave, Gloria
VI.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per quella ferita che il pietoso cuor vostro
soffrì nella lanciata che squarciò il costato di Gesù e ferì l'amabilissimo suo
Cuore. Cara Madre. per il cuor vostro in tal modo trafitto impetratemi la virtù
della carità fraterna e il dono dell'intelletto. 
Pater, 7 Ave, Gloria
VII.
Vi compatisco, o Addolorata Maria, per lo spasimo che l'amantissimo vostro
cuore sperimentò nella sepoltura di Gesù. Cara Madre, per il sacro vostro cuore
in estremo rammaricato impetratemi la virtù della diligenza e il dono della
sapienza. 
Pater, 7 Ave, Gloria
                                                 SEQUENZA
Stabat
  Mater dolorósa 
Juxta
  Crucem lacrimósa, 
Dum
  pendébat Fílius. 
Cujus
  ánimam geméntem, 
Contristátam
  et doléntem 
Pertransívit
  gládius. 
O
  quam tristis et afflícta 
Fuit
  illa benedícta 
Mater
  Unigéniti! 
Quæ
  mærébat et dolébat, 
Pia
  Mater, dum vidébat 
Nati
  poenas íncliti. 
Quis
  est homo, qui non fleret, 
Matrem
  Christi si vidéret 
In
  tanto supplício? 
Quis
  non posset contristári, 
Christi
  Matrem contemplári 
Doléntem
  cum Fílio? 
Pro
  peccátis suæ gentis 
Vidit
  Jesum in torméntis 
Et
  flagéllis súbditum. 
Vidit
  suum dulcem 
Natum
  Moriéndo desolátum, 
Dum
  emísit spíritum. 
Eja,
  Mater, fons amóris, 
Me
  sentíre vim dolóris 
Fac,
  ut tecum lúgeam. 
Fac,
  ut árdeat cor meum 
In
  amándo Christum Deum, 
Ut
  sibi compláceam. 
Sancta
  Mater, istud agas, 
Crucifixi
  fige plagas 
Cordi
  meo válida. 
Tui
  Nati vulneráti, 
Tam
  dignáti pro me pati, 
Poenas
  mecum dívide. 
Fac
  me tecum pie flere, 
Crucifíxo
  condolére, 
Donec
  ego víxero. 
Juxta
  Crucem tecum stare 
Et
  me tibi sociáre 
In
  planctu desídero. 
Virgo
  vírginum præclára. 
Mihi
  jam non sis amára: 
Fac
  me tecum plángere. 
Fac,
  ut portem Christi mortem, 
Passiónis
  fac consórtem 
Et
  plagas recólere. 
Fac
  me plagis vulnerári, 
Fac
  me Cruce inebriári 
Et
  cruóre Fílii. 
Flammis
  ne urar succénsus, 
Per
  te, Virgo, sim defénsus 
In
  die judícii. 
Christe,
  cum sit hinc exíre. 
Da
  per Matrem me veníre 
Ad
  palmam victóriæ. 
Quando
  corpus moriétur, 
Fac,
  ut ánimæ donétur 
Paradísi
  glória. 
Amen. 
 | 
  
Sta la Madre dolorosa 
presso il legno
  lacrimosa 
mentre pende il
  Figlio; 
e quell'anima gemente, 
contristata e insiem
  dolente, 
una spada penetra. 
Quanto triste e al
  duol soggetta 
fu mai quella
  benedetta 
Madre all'Unigenito! 
E piangeva e si doleva 
Madre pia, mentre
  vedeva 
del Figliuol gli
  spasimi. 
Chi n'avrebbe il
  ciglio asciutto 
se vedesse in tanto
  lutto 
quella Madre tenera? 
Chi non resta
  contristato 
contemplando col suo
  Nato 
spasimar la Vergine? 
Pel fallir delle sue
  genti 
Gesù vide fra'
  tormenti, 
dai flagelli lacero. 
Ella vide il Figlio
  amato 
negli estremi desolato 
esalar lo spirito. 
Madre, orsù, fonte
  d'amore, 
fa ch'io senta il tuo
  dolore, 
fammi teco piangere. 
Fa che avvampi il
  cuore mio 
nell'amor di Cristo
  Dio. 
affinché io
  piacciagli. 
Santa Madre, deh!
  m'appaga 
di Gesù l'acerba piaga 
forte in cuore
  infiggimi. 
Del trio Figlio sì
  piagato 
ch'ha per me tanto
  penato 
il dolor dividimi. 
Fa che teco, o Madre,
  io pianga 
e il trafitto Dio
  compianga 
finché duri il vivere. 
Presso il Legno con te
  starmi 
ed a Te, Madre,
  associarmi 
nel pianto desidero. 
Tra le vergini
  preclara, 
volermi essere amara 
fammi teco piangere. 
Fa ch'io pensi a la
  sua morte, 
del suo duolo sia
  consorte, 
le sue piaghe io
  veneri. 
Fa ch'io sia con Lui
  piagato, 
della Croce sia
  inebriato, 
del suo sangue vivido. 
Perché sia dal fuoco
  illeso 
per Te, Vergin, sia
  difeso 
nel dì del giudizio. 
Giunto, o Cristo, al
  mio partire 
Per tua Madre, deh
  venire 
Fammi alla vittoria. 
Quando il corpo morto
  fia, 
fa che all'alma data
  sia 
la celeste gloria! 
Amen. 
 | 
 
V.
Ora pro nobis, Virgo dolorosissima.
R.
Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
V. Prega per noi, Vergine addoloratissima.
R. Affinché siam fatti degni delle promesse di Cristo. 
Oremus
Interveniat
pro nobis, quaesumus, Domine Jesu Christe nunc et in hora mortis nostrae apud
tuam clementiam beata Virgo Maria Mater tua, cujus sacratissimam animam in hora
tuae Passionis doloris gladius pertransivit. Per te, Jesu Christe, Salvator
mundi, qui cum Patre et Spiritu Sancto vivis et regnas per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo
Interceda per noi, presso la tua clemenza, te ne preghiamo,
Signore Gesù Cristo, adesso e nell'ora della nostra morte, la beata Vergine
Maria Madre tua, la cui anima sacratissima fu nell'ora della tua passione
trapassata dalla spada del dolore. Per te, Gesù Cristo Salvatore del mondo, che
col Padre e la Spirito Santo vivi e regni nei secoli dei secoli. Così sia.      
