lunedì 18 marzo 2019

San Cirillo Gerosolimitano, Vescovo, Confessore e Dottore


Dal Martirologio Romano del 18 marzo : “A Gerusalemme san Cirillo (313/15-387) Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, il quale, essendo stato dagli Ariani molto ingiuriato per la fede, e più volte cacciato dalla sua Chiesa, finalmente, illustre per gloria di santità, si riposò in pace. Della sua fede intemerata rese poi splendida testimonianza il primo Concilio Ecumenico Costantinopolitano, scrivendone al Papa san Damaso”.
  


INTROITUS
Eccli 15:5.-  In médio Ecclésiæ apéruit os ejus: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum.   ~~   Ps 91:2.-  Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tuo, Altíssime.   ~~   Glória  ~~   In médio Ecclésiæ apéruit os ejus: et implévit eum Dóminus spíritu sapiéntiæ et intelléctus: stolam glóriæ índuit eum.

Eccli 15:5.-  Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo copri col manto della gloria.   ~~   Ps 91:2 .-  È bene cantare la gloria al Signore: e lodare, Altissimo, il tuo Nome.   ~~   Gloria   ~~   Dio gli aprì la bocca in mezzo all'assemblea, lo riempì dello spirito di sapienza e d'intelligenza; lo copri col manto della gloria.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Da nobis, quaesumus, omnípotens Deus, beáto Cyríllo Pontífice intercedénte: te solum verum Deum, et quem misísti Jesum Christum ita cognóscere; ut inter oves, quæ vocem ejus áudiunt, perpétuo connumerári mereámur. Per eundem Dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio onnipotente, per intercessione del beato vescovo Cirillo, fa' che conosciamo te, come solo vero Dio, e Gesù Cristo che hai mandato, così da meritare di essere annoverati per sempre tra le pecore che ascoltano la sua voce. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Commemorazione della feria di Quaresima

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 39:6-14.
Justus cor suum tradet ad vigilándum dilúculo ad Dóminum, qui fecit illum, et in conspéctu Altíssimi deprecábitur. Apériet os suum in oratióne, et pro delíctis suis deprecábitur. Si enim Dóminus magnus volúerit, spíritu intellegéntiæ replébit illum: et ipse tamquam imbres mittet elóquia sapiéntiæ suæ, et in oratióne confitébitur Dómino: et ipse díriget consílium ejus et disciplínam, et in abscónditis suis consiliábitur. Ipse palam fáciet disciplínam doctrínæ suæ, et in lege testaménti Dómini gloriábitur. Collaudábunt multi sapiéntiam ejus, et usque in saeculum non delébitur. Non recédet memória ejus, et nomen ejus requirétur a generatióne in generatiónem. Sapiéntiam ejus enarrábunt gentes, et laudem ejus enuntiábit ecclésia.

Il giusto di buon’ora indirizza il cuore verso Colui che lo ha fatto e si pone dinanzi all’Altissimo in orazione; apre la bocca nella preghiera e prega per i propri peccati. Se il Signore grande vuole, quegli sarà riempito dello spirito d’intelligenza; ed ecco che egli fa piovere le parole della sua sapienza e questi loda il Signore nella preghiera. Egli dirige bene il suo consiglio e la scienza e questi entra nei segreti di Lui. Egli mostra la sua dottrina che erudisce, e si gloria della legge dell’alleanza del Signore. Molti loderanno il suo senno, che non sarà mai più dimenticato; non viene meno la memoria di lui e il suo nome sarà ricercato di generazione in generazione. Le genti racconteranno la sapienza di lui e l’assemblea proclamerà le sue lodi.

GRADUALE
Ps 36:30-31
Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium.
V. Lex Dei ejus in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus ejus.

La bocca del giusto esprime sapienza e la sua lingua parla giudizio.
V. Ha nel cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non sono esitanti.

TRACTUS
Ps 111:1-3
Beátus vir, qui timet Dóminum: in mandátis ejus cupit nimis.
V. Potens in terra erit semen ejus: generátio rectórum benedicétur.
V. Glória et divítiæ in domo ejus: et justítia ejus manet in saeculum saeculi.

Beato l'uomo che teme il Signore, e molto si compiace nei suoi comandi.
V. Sarà forte sulla terra la sua prole e benedetta la generazione dei giusti.
V. Nella sua casa gloria e ricchezza, la sua giustizia sta per sempre.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 10:23-28.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Cum persequéntur vos in civitáte ista, fúgite in áliam. Amen, dico vobis, non consummábitis civitátes Israël, donec véniat Fílius hóminis. Non est discípulus super magístrum nec servus super Dominum suum. Súfficit discípulo, ut sit sicut magíster ejus: et servo, sicut dóminus ejus. Si patremfamílias Beélzebub vocavérunt; quanto magis domésticos ejus? Ne ergo timuéritis eos. Nihil enim est opértum, quod non revelábitur: et occúltum, quod non sciétur. Quod dico vobis in ténebris, dícite in lúmine: et quod in aure audítis, prædicáte super tecta. Et nolíte timére eos, qui occídunt corpus, ánimam autem non possunt occídere: sed pótius timéte eum, qui potest et ánimam et corpus pérdere in gehénnam.

In quel tempo disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando vi perseguiteranno in questa città, fuggite in un'altra. In verità vi dico: non avrete finito di percorrere tutte le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del padrone. Basta al discepolo essere come il maestro, e al servo come il padrone. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone di casa, tanto più i suoi servi. Non li temete dunque. Nulla v'è di nascosto che non s'abbia da rivelare e niente di segreto che non s'abbia a sapere. Quel che vi dico nelle tenebre, voi ditelo in piena luce, e quello che vi è sussurrato nell'orecchio predicatelo sui tetti. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può mandare in perdizione anima e corpo nell'inferno».


Credo


OFFERTORIUM
Ps 91:13
Justus ut palma florébit: sicut cedrus, quæ in Líbano est, multiplicábitur.

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come un cedro sul Libano.

SECRETA
Réspice, Dómine, immaculátam hóstiam, quam tibi offérimus: et præsta; ut, méritis beáti Pontíficis et Confessóris tui Cyrílli, eam mundo corde suscípere studeámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Benigno guarda, o Signore, l'ostia immacolata, che ti offriamo, e, per i meriti del beato vescovo e confessore tuo Cirillo, fa' che ci studiamo di riceverla con cuore puro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Commemorazione della feria di Quaresima

COMMUNIO
Luc 12:42
Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.

Fedele e saggio è il servitore che il Signore ha preposto alla sua casa: perché al tempo conveniente dia il cibo che spetta a ciascuno.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sacraménta Córporis et Sánguinis tui, quæ súmpsimus, Dómine Jesu Christe: beáti Cyrílli Pontíficis précibus, mentes et corda nostra sanctíficent; ut divínæ consórtes natúræ éffici mereámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. men.

Preghiamo.
O Signore Gesù Cristo, il sacramento del corpo e del sangue tuo ora ricevuto, per le preghiere del beato vescovo Cirillo, santifichi le nostre menti ed i nostri cuori, affinché possiamo diventare partecipi della divina natura: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Commemorazione della feria di Quaresima