La Chiesa già il Venerdì Santo e nella festa del Corpus Domini medita e adora il mistero del Sangue dell'Agnello che ha riscattato l'umanità dalla schiavitù cui l'aveva prostrata il peccato d'Adamo e nel quale fu sancita la nuova ed eterna Alleanza fra Dio e gli uomini. L'odierna specifica festività ha le sue origini nella devozione di san Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, che nel 1822 ne ottenne la celebrazione per la sua Congregazione. Nel 1850 Pio IX la inserì nel Messale Romano, in ringraziamento della vittoria sui rivoluzionari della Repubblica Romana e del suo ritorno a Roma, fissandola alla prima domenica di Luglio. San Pio X la traslò al primo Luglio e Pio XI nel 1933, XIX centenario della Redenzione, la sollevò al rito doppio di prima classe. Una speciale commemorazione del Sangue del Redentore è prevista il Venerdì dopo la quarta domenica di Quaresima.
INTROITUS
Apoc
5:9-10. - Redemísti nos,Dómine, in sánguine tuo, ex omni tribu et lingua
et pópulo et natióne: et fecísti nos Deo nostro regnum ~~ Ps
88:2 - Misericórdias Dómini in ætérnum cantábo: in generatiónem et
generatiónem annuntiábo veritátem tuam in ore meo. ~~ Glória
~~ Redemísti nos,Dómine, in sánguine tuo, ex omni tribu et lingua et
pópulo et natióne: et fecísti nos Deo nostro regnum
Apoc 5:9-10. - Ci hai
redento, Signore, col tuo sangue, da ogni tribù e lingua e popolo e nazione:
hai fatto di noi il regno per il nostro Dio. ~~ Ps 88:2 -
L'amore del Signore per sempre io canterò con la mia bocca: la tua fedeltà io
voglio mostrare di generazione in generazione. ~~
Gloria ~~ Ci hai redento, Signore, col tuo sangue, da ogni tribù e
lingua e popolo e nazione: hai fatto di noi il regno per il nostro Dio.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Omnípotens
sempitérne Deus, qui unigénitum Fílium tuum mundi Redemptórem constituísti, ac
eius Sánguine placári voluísti: concéde, quaesumus, salútis nostræ prétium
sollémni cultu ita venerári, atque a præséntis vitæ malis eius virtúte deféndi
in terris; ut fructu perpétuo lætémur in coelis. Per eundem Dominum nostrum
Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio
onnipotente ed eterno, che hai costituito redentore del mondo il tuo unico
Figlio, e hai voluto essere placato dal suo sangue, concedi a noi che veneriamo
con solenne culto il prezzo della nostra salvezza, di essere liberati per la
sua potenza dai mali della vita presente, per godere in cielo del suo premio
eterno. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
LECTIO
Léctio
Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Hebraeos.
Hebr 9:11-15
Fratres:
Christus assístens Póntifex futurórum bonórum, per ámplius et perféctius
tabernáculum non manufáctum, id est, non huius creatiónis: neque per sánguinem
hircórum aut vitulórum, sed per próprium sánguinem introívit semel in Sancta,
ætérna redemptióne invénta. Si enim sanguis hircórum et taurórum et cinis
vítulæ aspérsus inquinátos sanctíficat ad emundatiónem carnis: quanto magis
sanguis Christi, qui per Spíritum Sanctum semetípsum óbtulit immaculátum Deo,
emundábit consciéntiam nostram ab opéribus mórtuis, ad serviéndum Deo vivénti’?
Et ídeo novi Testaménti mediátor est: ut, morte intercedénte, in redemptiónem
earum prævaricatiónum, quæ erant sub prióri Testaménto, repromissiónem
accípiant, qui vocáti sunt ætérnæ hereditátis, in Christo Iesu, Dómino nostro.
Fratelli,
quando Cristo è venuto come Pontefice dei beni futuri, attraversando un
tabernacolo più grande e più perfetta, che non è opera d'uomo - cioè non di
questo mondo creato - è entrato una volta per sempre nel santuario: non con il
sangue di capri e di vitelli. ma con il proprio sangue, avendoci acquistato una
redenzione eterna. Se infatti il sangue di capri e tori, e le ceneri di una
giovenca, sparse sopra coloro che sono immondi, li santifica, procurando loro
una purificazione della carne; quanto più il sangue di Cristo, che per mezzo di
Spirito Santo si offrì senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza
dalle opere morte, per servire al Dio vivente? Ed è per questo che egli è
mediatore di una nuova alleanza: affinché, essendo intervenuta la sua morte a
riscatto delle trasgressioni commesse sotto l'antica alleanza, coloro che sono
stati chiamati ricevano l'eredità eterna, oggetto della promessa, in Cristo
Gesù nostro Signore.
GRADUALE
1 Ioann 5:6;
5:7-8
Hic est, qui
venit per aquam et sánguinem, Iesus Christus: non in aqua solum, sed in aqua et
sánguine.
V. Tres
sunt, qui testimónium dant in coelo: Pater, Verbum et Spíritus Sanctus; et hi
tres unum sunt. Et tres sunt, qui testimónium dant in terra: Spíritus, aqua et
sanguis: et hi tres unum sunt.
Questo è
colui che è venuto con acqua e con sangue: Cristo Gesù; non con acqua soltanto,
ma con acqua e con sangue.
V. In cielo,
tre sono i testimoni: il Padre, il Verbo, lo Spirito Santo; e i tre sono uno.
In terra, tre sono i testimoni: lo Spirito, l'acqua, il sangue; e i tre sono uno
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia.
1 Ioann 5:9
Si
testimónium hóminum accípimus, testimónium Dei maius est. Allelúia.
Alleluia,
alleluia
Se
accettiamo i testimoni umani, Dio è testimonio più grande. Alleluia.
Nelle messe votive, dopo la Settagesima, omessa l'Alleluia, si dice il Tratto
Nelle messe votive, dopo la Settagesima, omessa l'Alleluia, si dice il Tratto
Ephes., 1, 6-8.
Gratificávit nos Deus in
dilécto Fílio suo, in quo habémus redemptiónem per sánguinem eius.
V. Remissiónem peccatórum, secúndum divítias
grátiæ eius, quæ superabundávit in nobis.
Rom. 3, 24-25.
Iustificáti gratis per grátiam
ipsíus, per redemptiónem, quæ est in Christo Jesu.
V. Quem propósuit Deus propitiatiónem per
fidem in sánguine ipsíus.
Dio ci ha dato la grazia nel suo Figlio diletto, nel quale
abbiamo la redenzione mediante il suo sangue.
V. La remissione dei peccati, secondo la ricchezza della sua
grazia, che ha abbondantemente riversata su di noi.
V. Giustificati gratuitamente per la grazia di lui, che è in
Cristo Gesù.
V. Il quale Dio prestabilì come propiziazione mediante la fede,
nel suo sangue.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum
Ioánnem.
Ioann
19:30-35
In illo
témpore: Cum accepísset Iesus acétum, dixit: Consummátum est. Et inclináto
cápite trádidit spíritum. Iudaei ergo - quóniam Parascéve erat -, ut non
remanérent in cruce córpora sábbato - erat enim magnus dies ille sábbati -,
rogavérunt Pilátum, ut frangeréntur eórum crura et tolleréntur. Venérunt ergo
mílites: et primi quidem fregérunt crura et altérius, qui crucifíxus est cum
eo. Ad Iesum autem cum venissent, ut vidérunt eum iam mórtuum, non fregérunt
eius crura, sed unus mílitum láncea latus eius apéruit, et contínuo exívit
sanguis et aqua. Et qui vidit, testimónium perhíbuit; et verum est testimónium
eius.
In quel
tempo, quand'ebbe preso l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». Poi, chinato
il capo, rese lo spirito. Allora i Giudei, essendo la Parasceve, perché i corpi
non rimanessero sulla croce durante il sabato - era, infatti, un gran giorno
quel sabato - chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e portati
via. Andarono, dunque, i soldati e spezzarono le gambe al primo, e anche
all'altro che era stato crocifisso con lui. Quando vennero a Gesù, vedendo che
era già morto, non gli spezzarono le gambe: ma uno dei soldati gli trafisse con
la lancia il costato, e subito ne uscì sangue ed acqua. Colui che ha visto ne
rende testimonianza, e la sua testimonianza è veritiera.
Credo
OFFERTORIUM
1 Cor 10:16
Calix
benedictiónis, cui benedícimus, nonne communicátio sánguinis Christi est? et
panis, quem frángimus, nonne participátio córporis Dómini est?
Il calice
dell'eucarestia che noi benediciamo non è forse comunione del sangue di Cristo?
Il pane che noi spezziamo non è forse comunione col corpo di Cristo?
SECRETA
Per hæc
divína mystéria, ad novi, quaesumus, Testaménti mediatórem Iesum accedámus: et
super altária tua, Dómine virtútum, aspersiónem sánguinis mélius
loquéntem quam Abel, innovémus. Per eundem Dominum nostrum Iesum
Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti,
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Dio
onnipotente, concedi a noi, per questi divini misteri, di accostarci a Gesù,
mediatore della nuova alleanza, e di rinnovare sopra il tuo altare l'effusione
del suo sangue, che ha voce più eloquente del sangue di Abele. Per il medesimo
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO DE
SANCTA CRUCE
Vere dignum
et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris in
ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret: et,
qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum
nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt
Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne
concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur,
súpplici confessióne dicéntes
È veramente
degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti
rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai
procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: così che da dove
venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno
fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano
gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù
celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di
ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Hebr 9:28
Christus
semel oblítus est ad multórum exhauriénda peccáta: secúndo sine peccáto
apparébit exspectántibus se in salútem.
Il Cristo è
stato offerto una volta per sempre: fu quando ha tolto i peccati di lutti. Egli
apparirà, senza peccato, per la seconda volta: e allora darà la salvezza ad
ognuno che lo attende.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Ad sacram,
Dómine, mensam admíssi, háusimus aquas in gáudio de fóntibus Salvatóris:
sanguis eius fiat nobis, quaesumus, fons aquæ in vitam ætérnam saliéntis:
Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Ammessi,
Signore, alla santa mensa abbiamo attinto con gioia le acque dalle sorgenti del
Salvatore: il suo sangue sia per noi sorgente di acqua viva per la vita eterna:
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti
i secoli dei secoli. Amen.