giovedì 14 settembre 2017

Esaltazione della santa Croce

La festa della Santa Croce del 14 settembre, secondo quando leggiamo nel Martirologio Romano, ha come oggetto il recupero della santa Croce caduta nelle mani dei Persiani da parte dell'imperatore Eraclio nel 692. In realtà questa solennità ebbe origianariamente come oggetto la vera e propria esaltazione (ostensione) del Vero Legno della Croce che si celebrava annualmente  nella basilica costantiniana del Calvario e della Resurrezione (dedicata il 14 settembre 335), in memoria della prima esaltazione che ne fece san Macario vescovo di Gerusalemme quando la Vera Croce fu riportata alla luce da sant'Elena. La Croce prima strumento di tortura e ignominia, pei meriti di Gesù Cristo, divenne la gloria e il trionfo per Lui e per tutti i cristiani, il trono del suo regno, il prezzo della nostra redenzione, la causa della nostra vita soprannaturale della grazia e il pegno della beatitudine celeste. Quindi abbracciamo volentieri, con pazienza e con gioia, la sofferenza, il dolore e le prove della vita. Facciamo bene il segno della croce, che racchiude i due misteri fondamentali della nostra fede e che è valido aiuto contro le tentazioni ed i pericoli dell’anima e del corpo.


INTROITUS
Gal 6:14.- Nos autem gloriári opórtet in Cruce Dómini nostri Iesu Christi: in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus. ~~ Ps 66:2.- Deus misereátur nostri, et benedícat nobis: illúminet vultum suum super nos, et misereátur nostri. ~~ Glória ~~ Nos autem gloriári opórtet in Cruce Dómini nostri Iesu Christi: in quo est salus, vita et resurréctio nostra: per quem salváti et liberáti sumus.

Gal 6:14.- Ci dobbiamo gloriare nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo: in cui è la salvezza, la vita e la nostra resurrezione; per mezzo del quale siamo stati salvati e liberati.  ~~   Ps 66:2.- Dio abbia pietà di noi e ci benedica: faccia brillare su di noi il suo volto e ci usi misericordia.  ~~  Gloria  ~~  Ci dobbiamo gloriare nella Croce di nostro Signore Gesù Cristo: in cui è la salvezza, la vita e la nostra resurrezione; per mezzo del quale siamo stati salvati e liberati.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui nos hodiérna die Exaltatiónis sanctæ Crucis ánnua sollemnitáte lætíficas: præsta, quaesumus; ut, cuius mystérium in terra cognóvimus, eius redemptiónis praemia in coelo mereámur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che ci allieti in questo giorno con l’annua solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, concedici, Te ne preghiamo, che, come conosciamo in terra il mistero della Croce, così in cielo ne godiamo il frutto di redenzione. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Philippénses.
Philipp 2:5-11
Fratres: Hoc enim sentíte in vobis, quod et in Christo Iesu: qui, cum in forma Dei esset, non rapinam arbitrátus est esse se æquálem Deo: sed semetípsum exinanívit, formam servi accipiens, in similitudinem hóminum factus, et hábitu inventus ut homo. Humiliávit semetípsum, factus oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis. Propter quod et Deus exaltávit illum: et donávit illi nomen, quod est super omne nomen: [hic genuflectitur] ut in nomine Iesu omne genu flectátur coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Iesus Christus in glória est Dei Patris.

Fratelli: Abbiate gli stessi sentimenti che ebbe Gesù Cristo: il quale, essendo nella forma di Dio, non considerò questa sua uguaglianza a Dio come una rapina: ma annichilì sé stesso prendendo la forma di servo e, fatto simile agli uomini, apparve come semplice uomo. Umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte, e alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli diede un nome che è sopra ogni altro nome [qui ci si inginocchia] onde nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio in cielo, in terra e nell’inferno, e ogni lingua confessi che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.

GRADUALE
Phil 2:8-9
Christus factus est pro nobis oboediens usque ad mortem, mortem autem crucis.
V. Propter quod et Deus exaltávit illum, et dedit illi nomen, quod est super omne nomen.

Per noi Cristo si è fatto ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.
V. Per questo Dio lo esaltò e gli diede un nome che è sopra ogni altro nome.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Dulce lignum, dulces clavos, dúlcia ferens póndera: quæ sola fuísti digna sustinére Regem coelórum et Dóminum. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
O dolce legno, amati chiodi, che sostenete l’amato peso: tu che sola fosti degna di sostenere il re dei cieli, il Signore. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 12:31-36
In illo témpore: Dixit Iesus turbis Iudæórum: Nunc iudícium est mundi: nunc princeps huius mundi eiiciétur foras. Et ego si exaltátum fuero a terra, ómnia traham ad meipsum. Hoc autem dicébat, signíficans qua morte esset moritúrus. Respóndit ei turba. Nos audívimus ex lege, quia Christus manet in ætérnum: et quómodo tu dicis: Opórtet exaltári Fílium hóminis? Quis est iste Fílius hóminis? Dixit ergo eis Iesus: Adhuc módicum lumen in vobis est. Ambuláte, dum lucem habétis, ut non vos ténebræ comprehéndant: et qui ámbulat in ténebris, nescit, quo vadat. Dum lucem habétis, crédite in lucem, ut fílii lucis sitis.

In quel tempo: Gesù disse alle turbe dei Giudei: Ora si compie la condanna di questo mondo: ora il principe di questo mondo sarà per essere cacciato via. E io, quando sarò innalzato da terra, trarrò tutti a me. Ciò diceva per significare di qual morte sarebbe morto. Gli rispose la turba: Abbiamo appreso dalla legge che il Cristo vive in eterno: come dici allora che il Figlio dell’uomo sarà innalzato? Chi è questo Figlio dell’uomo? Disse allora Gesù ad essi: Ancora un poco è con voi la luce. Camminate mentre avete lume, affinché non vi sorprendano le tenebre: e chi cammina nelle tenebre non sa dove vada. Finché avete la luce, credete nella luce, per essere figli della luce.


Credo


OFFERTORIUM
Prótege, Dómine, plebem tuam per signum sanctæ Crucis ab ómnibus insídiis inimicórum ómnium: ut tibi gratam exhibeámus servitútem, et acceptábile fiat sacrifícium nostrum, allelúia.

O Signore, per il segno della santa Croce, proteggi il tuo popolo dalle insidie di tutti i nemici, affinché ti sia gradito il nostro servizio e accetto il nostro sacrificio. Alleluia.

SECRETA
Iesu Christi, Dómini nostri, Córpore et Sánguine saginándi, per quem Crucis est sanctifícátum vexíllum: quaesumus, Dómine, Deus noster; ut, sicut illud adoráre merúimus, ita perénniter eius glóriæ salutáris potiámur efféctu. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

A noi che dobbiamo essere nutriti dal Corpo e dal Sangue del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale fu santificato il vessillo della Croce, concedi, o Signore Dio nostro, che, come ci permettesti di adorare tale vessillo, così perennemente ne sperimentiamo l’effetto salutare. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE SANCTA CRUCE
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris in ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret: et, qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: così che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo

COMMUNIO
Per signum Crucis de inimícis nostris líbera nos, Deus noster.

Per il segno della Croce, liberaci dai nostri nemici, o Dio nostro.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Adésto nobis, Dómine, Deus noster: et, quos sanctæ Crucis lætári facis honóre, eius quoque perpétuis defénde subsídiis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Assistici, o Signore Dio nostro, e coloro che Tu allieti colla solennità della S. Croce, difendili pure coi tuoi perpetui soccorsi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.