San Luigi IX, Re dei Francesi dal 1226 alla morte, resse la Francia con un buon governo tutto ispirato al Vangelo di Cristo. Per ben due volte e da solo prese la Croce e andò a combattere gli Infedeli. Proprio durante la Crociata del 1270, contratta la peste, si spense a Cartagine, il 25 agosto. Bonifacio VIII lo proclamò Santo. Il Terz'Ordine di san Francesco, cui appartenne, lo ha per Patrono.
INTROITUS
Ps 36:30-31- Os iusti
meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium: lex Dei eius in corde
ipsíus. ~~ Ps 36:1- Noli æmulári in
malignántibus: neque zeláveris faciéntes iniquitátem. ~~ Glória
~~ Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur
iudícium: lex Dei eius in corde ipsíus.
Ps 36:30-31.- La
bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con
rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio. ~~ Ps
36:1- Non invidiare i malvagi e non essere geloso degli operatori di
iniquità. ~~ Gloria ~~ La
bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con
rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui
beátum Ludovícum Confessórem tuum de terréno regno ad coeléstis regni glóriam
transtulísti: eius, quaesumus, méritis et intercessióne; Regis regum Iesu
Christi, Fílii tui, fácias nos esse consórtes: Qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che
dal terreno trasferisti al glorioso regno celeste il tuo beato confessore
Luigi; concedici, te ne preghiamo, di divenire anche noi, per i suoi meriti e
la sua intercessione, coeredi del Re dei re, Gesù Cristo, Figlio tuo: Lui che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio libri
Sapiéntiæ.
Sap 10:10-14
Iustum
dedúxit Dóminus per vias rectas, et osténdit illi regnum Dei, et dedit illi
sciéntiam sanctórum: honestávit illum in labóribus, et complévit labóres
illíus. In fraude circumveniéntium illum áffuit illi, et honéstum fecit illum.
Custodívit illum ab inimícis, et a seductóribus tutávit illum, et certámen
forte dedit illi, ut vínceret et sciret, quóniam ómnium poténtior est
sapiéntia. Hæc vénditum iustum non derelíquit, sed a peccatóribus liberávit
eum: descendítque cum illo in fóveam, et in vínculis non derelíquit illum,
donec afférret illi sceptrum regni, et poténtiam advérsus eos, qui eum
deprimébant: et mendáces osténdit, qui maculavérunt illum, et dedit illi
claritátem ætérnam, Dóminus, Deus noster.
Il Signore
guidò per diritte vie il giusto, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la
conoscenza delle cose sante, ne prosperò le fatiche e ne coronò i lavori con
frutti abbondanti. Lo assisté tra le frodi di chi lo raggirava e lo fece ricco.
Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle insidie, gli porse vittoria in aspra
lotta, perché esperimentasse, che di tutto trionfa la pietà. Essa non abbandonò
il giusto venduto, ma lo salvò dai peccatori e con lui discese nel carcere, ed
anche tra le catene non lo lasciò, finché non gli ebbe portato lo scettro del
regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: dimostrò bugiardi i suoi
accusatori e gli procurò eterna gloria, il Signore Dio nostro.
GRADUALE
Ps 91:13;
91:14
Iustus ut
palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini.
Ps 91:3
Ad annuntiandum
mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.
Il giusto
fiorisce come palma; cresce come cedro del Libano nella casa del Signore.
V. Per
celebrare la tua misericordia al mattino, e la tua fedeltà nella notte.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia
Iac 1:12
Beátus vir,
qui suffert tentatiónem: quóniam, cum probatus fúerit, accipiet corónam vitæ.
Allelúia.
Alleluia,
alleluia.
Beato l'uomo
che supera la prova; perché dopo essere stato provato, avrà la corona di
vita. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Lucam.
Luc 19:12-26
In illo
témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Homo quidam nóbilis ábiit
in regionem longínquam accípere sibi regnum, et revérti. Vocátis autem decem
servis suis, dedit eis decem mnas, et ait ad illos: Negotiámini, dum vénio.
Cives autem eius óderant eum: et misérunt legatiónem post illum, dicéntes:
Nólumus hunc regnáre super nos. Et factum est, ut redíret accépto regno: et
iussit vocári servos, quibus dedit pecúniam, ut sciret, quantum quisque
negotiátus esset. Venit autem primus, dicens: Dómine, mna tua decem mnas
acquisívit. Et ait illi: Euge, bone serve, quia in módico fuísti fidélis, eris
potestátem habens super decem civitátes. Et alter venit, dicens: Dómine, mna
tua fecit quinque mnas. Et huic ait: Et tu esto super quinque civitátes. Et
alter venit, dicens: Dómine, ecce mna tua, quam hábui repósitam in sudário:
tímui enim te, quia homo austérus es: tollis, quod non posuísti, et metis, quod
non seminásti. Dicit ei: De ore tuo te iúdico, serve nequam. Sciébas, quod ego
homo austérus sum, tollens, quod non pósui, et metens, quod non seminávi: et
quare non dedísti pecúniam meam ad mensam, ut ego véniens cum usúris útique
exegíssem illam? Et astántibus dixit: Auferte ab illo mnam et date illi, qui
decem mnas habet. Et dixérunt ei: Dómine, habet decem mnas. Dico autem vobis:
Quia omni habénti dábitur, et abundábit: ab eo autem, qui non habet, et, quod
habet, auferétur ab eo.
In quel
tempo, disse Gesù ai suoi discepoli questa parabola: «Un nobiluomo partì per un
lontano paese a ricevere l'investitura d'un regno, e ritornare. Perciò chiamati
a sé i suoi dieci servi, diede loro dieci mine e disse loro: “Negoziatele sino
al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini gli volevano male: e gli spedirono dietro
un'ambasciata, dicendo: “Non vogliamo che costui regni su di noi". E
avvenne che, tornato dopo preso il regno, fece chiamare a sé i suoi servi ai
quali aveva dato il danaro, per sapere che traffico ne avessero fatto. E il
primo venne a dire: “Signore, la tua mina ne ha fruttate dieci”. Ed egli disse:
“Bravo, servo fedele, perché sei stato fedele nel poco abbi potere su dieci
città”. Poi venne il secondo e disse: “Signore, la tua mina ne ha fruttate
cinque". E rispose. anche a questo; “Anche tu comanda a cinque città”. Poi
venne un altro a dirgli: “Signore, eccoti la tua mina che ho tenuta involta in
una pezzuola, perché ho avuto paura di te che sei uomo duro: prendi quello che
non hai messo e mieti quello che non hai seminato". Ed il padrone a lui:
“Dalla tua bocca ti giudico, servo iniquo! Sapevi che sono uomo severo, che
prendo quel che non ho messo, e mieto quello che non ho seminato; e perché
allora non hai messo il mio danaro alla banca: ed io, al ritorno, l'avrei
riscosso coi frutti?". E disse agli astanti: “Toglietegli la mina e datela
a colui che ne ha dieci". Ma gli fecero osservare: “Signore, ne ha
dieci". E io vi dico: “A chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto
anche quello che ha”».
OFFERTORIUM
Ps 88:25
Véritas mea
et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu eius.
Con lui
staranno la mia fedeltà e il mio amore e s'innalzerà nel mio Nome la sua forza.
SECRETA
Præsta,
quaesumus, omnípotens Deus: ut, sicut beátus Ludovícus Conféssor tuus, spretis
mundi oblectaméntis, soli Regi Christo placére stúduit; ita eius orátio nos
tibi reddat accéptos. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum,
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Fa', te ne
preghiamo, o Dio onnipotente, che come il beato Luigi confessore tuo,
disprezzate le lusinghe del mondo, si studiò di piacere al solo Re, Cristo,
così la sua orazione ci renda a te graditi. Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Matt 24:46-47
Beátus
servus, quem, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántem: amen, dico vobis,
super ómnia bona sua constítuet eum.
Beato è quel
servo se il padrone, quando ritorna, lo troverà al lavoro: in verità, vi dico,
lo preporrà a tutti i suoi beni.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Deus, qui
beátum Confessórem tuum Ludovícum mirificásti in terris, et gloriósum in coelis
fecísti: eúndem, quaesumus, Ecclésiæ tuæ constítue defensórem. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Dio,
che hai fatto illustre in terra il tuo beato confessore Luigi e lo hai fatto
glorioso in cielo; te ne preghiamo, rendilo difensore della tua Chiesa. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.