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martedì 8 maggio 2018

Apparizione di san Michele Arcangelo

In questo giorno la Chiesa Romana intende ricordare l’Apparizione di san Michele Arcangelo sulla grotta del monte Gargano - cuore dell’odierno santuario di san Michele - nel 490, sotto Papa san Gelasio I, essendo vescovo di Siponto (Manfredonia, Puglia) san Lorenzo Maiorano. Lo stesso spirito beato richiese la dedicazione di quella spelonca, già luogo di culto idolatrico, alla sua venerazione: “Io sono l'Arcangelo Michele - disse in sogno al vescovo Lorenzo -  e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta, io stesso ne sono vigile custode. Là dove si spalanca la roccia, possono essere perdonati i peccati degli uomini [...] Quel che sarà chiesto nella preghiera, sarà esaudito. Quindi dedica la Grotta al culto cristiano”. Il vescovo, dopo un po’ di tempo di esitazioni e timori, dedicò la grotta, che nel corso dei secoli vide pellegrini Santi, Papi, Imperatori e Re, oltre a folte schiere di fedeli. 


INTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius. Allelúia, allelúia.  ~~ Ps 102:1.-Benedic, ánima mea. Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto eius. ~~ Glória ~~ Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius. Allelúia, allelúia.

Ps 102:20.- Benedite il Signore, voi tutti Angeli suoi: gagliardi esecutori dei suoi ordini, pronti ad una sua parola. ~~ Ps 102:1.- Benedici, anima mia, il Signore, e tutto il mio intimo benedica il suo santo nome. Alleluia, alleluia ~~ Gloria  ~~Benedite il Signore, voi tutti Angeli suoi: gagliardi esecutori dei suoi ordini, pronti ad una sua parola. Alleluia, alleluia


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui, miro órdine, Angelórum ministéria hominúmque dispénsas: concéde propítius; ut, a quibus tibi ministrántibus in coelo semper assístitur, ab his in terra vita nostra muniátur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che con ordine meraviglioso distribuisci gli uffici degli Angeli e degli uomini, concedici, propizio, che da coloro che in cielo continuamente servono alla tua presenza, sia difesa in terra la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Apocalýpsis beáti Ioánnis Apóstoli.
Apoc 1:1-5
In diébus illis: Significávit Deus, quæ opórtet fíeri cito, mittens per Angelum suum servo suo Ioánni, qui testimónium perhíbuit verbo Dei, et testimónium Iesu Christi, quæcúmque vidit. Beátus, qui legit et audit verba prophetíæ huius: et servat ea, quæ in ea scripta sunt: tempus enim prope est. Ioánnes septem ecclésiis, quæ sunt in Asia. Grátia vobis et pax ab eo, qui est et qui erat et qui ventúrus est: et a septem spirítibus, qui in conspéctu throni eius sunt: et a Iesu Christo, qui est testis fidélis, primogénitus mortuórum et princeps regum terræ, qui diléxit nos et lavit nos a peccátis nostris in sánguine suo.

In quel tempo: Dio rivelò le cose che presto debbono accadere, inviando per mezzo del suo Angelo il messaggio al suo servo Giovanni, il quale attesta che tutto quello che vide è parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo. Beato chi legge e ascolta le parole di questa profezia: e serba le cose che in essa sono scritte, poiché il tempo è vicino. Giovanni alle sette Chiese che sono nell’Asia. Grazia a voi e pace da parte di Colui che è, era e sta per venire; e dei sette spiriti che sono dinanzi al suo trono, e di Gesù Cristo che è il testimonio fedele, il primogenito tra i morti e il principe dei re della terra, il quale ci amò e ci lavò dai nostri peccati col proprio sangue.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in proelio: ut non pereámus in treméndo iudício. Allelúia.
Concússum est mare et contrémuit terra, ubi Archángelus Míchaël descéndit de coelo. Allelúia. 

Alleluia, alleluia.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, affinché non periamo nel tremendo giudizio. Alleluia.
Il mare fu sconvolto, e la terra tremò, allorché Michele Arcangelo discese dal cielo. Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 18:1-10
In illo témpore: Accessérunt discípuli ad Iesum, dicéntes: Quis, putas, maior est in regno coelórum? Et ádvocans Iesus parvulum, statuit eum in médio eórum et dixit: Amen, dico vobis, nisi convérsi fuéritis et efficiámini sicut párvuli, non intrábitis in regnum cælorum. Quicúmque ergo humiliáverit se sicut párvulus iste, hic est maior in regno coelórum. Et qui suscéperit unum párvulum talem in nómine meo, me súscipit. Qui autem scandalizáverit unum de pusíllis istis, qui in me credunt, expédit ei, ut suspendátur mola asinária in collo eius, et demergátur in profúndum maris. Væ mundo a scándalis! Necésse est enim, ut véniant scándala: verúmtamen væ hómini illi, per quem scándalum venit! Si autem manus tua vel pes tuus scandalízat te, abscíde eum et próiice abs te: bonum tibi est ad vitam íngredi débilem vel cláudum, quam duas manus vel duos pedes habéntem mitti in ignem ætérnum. Et si óculus tuus scandalízat te, érue eum et próiice abs te: bonum tibi est cum uno óculo in vitam intráre, quam duos óculos habéntem mitti in gehénnam ignis. Vidéte, ne contemnátis unum ex his pusíllis: dico enim vobis, quia Angeli eórum in coelis semper vident fáciem Patris mei, qui in coelis est.

In quel tempo: Si presentarono a Gesù i discepoli e gli dissero: Chi ritieni tu il più grande nel regno dei cieli? E Gesù, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo ad essi e rispose: In verità vi dico che, se non vi convertirete e non diverrete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Quindi, chiunque si farà piccolo come questo fanciullo, questi sarà il più grande nel regno dei cieli. E chiunque accoglierà nel nome mio un fanciullo come questo, accoglie me stesso. Chi poi scandalizzerà uno di questi piccoli, che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina d’asino e fosse immerso nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali. Poiché è inevitabile che vi siano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale viene lo scandalo. Che se la tua mano e il tuo piede ti è di scandalo, troncali e gettali via da te: è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che essere gettato nel fuoco eterno con tutte e due le mani o i piedi. E se il tuo occhio ti è di scandalo, levatelo e gettalo via da te: è meglio per te entrare nella vita con un solo occhio, che essere gettato nel fuoco della geenna con due occhi. Guardatevi dal disprezzare qualcuno di questi piccoli: vi dico che i loro Angeli nei cieli vedono sempre il volto del Padre mio che è nei cieli.


Credo


ùOFFERTORIUM
Apoc 8:3; 8:4
Stetit Angelus iuxta aram templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et ascéndit fumus aromátum in conspéctu Dei. Alleluia.

L’Angelo si fermò presso l’altare del tempio, tenendo un turibolo d’oro in mano, e gli fu dato molto incenso: e il fumo degli aromi salì al cospetto di Dio. Alleluia.

SECRETA
Hóstias tibi, Dómine, laudis offérimus, supplíciter deprecántes: ut easdem, angélico pro nobis interveniénte suffrágio, et placátus accípias, et ad salútem nostram proveníre concédas.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ostie di lode Ti offriamo, o Signore, pregandoti supplichevoli: affinché, per intercessione degli Angeli, le accetti propizio e le renda proficue alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Dan 3:58
Benedícite, omnes Angeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite et superexaltáte eum in saecula. Alleluia.

Benedite il Signore, Angeli tutti del Signore: cantate inni e esaltatelo nei secoli. Alleluia.


POSTCOMMUNIO
Orémus.
Beáti Archángeli tui Michaelis intercessióne suffúlti: súpplices te, Dómine, deprecámur; ut, quod ore prosequimur, contingamus et mente. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Sostenuti dall’intercessione del tuo beato Michele Arcangelo: supplici Ti preghiamo, o Signore, affinché di quanto abbiamo ricevuto con la bocca, conseguiamo l’effetto nell’anima. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.







sabato 24 marzo 2018

San Gabriele Arcangelo

Gabriele, che significa “Potenza di Dio”, è l’Arcangelo che apparve al Profeta Daniele rivelandogli il mistero e il tempo della venuta del Messia. Quando questi tempi furono compiuti apparve anche a Zaccaria per annunziargli la prossima nascita di Giovanni Battista. E dopo sei mesi si presentò a Maria, vergine di Nazareth fidanzata a Giuseppe, per proporle da parte di Dio l'onore di divenir la Madre del Verbo. Alcuni hanno identificato con Gabrile l’Angelo che annunziò ai pastori di Betlemme la nascita del Cristo Signore e l’Angelo che confortò Gesù nel Getsemani durante l’agonia.
La festa di san Gabriele Arcangelo fu estesa a tutta la Chiesa da Benedetto XV.


INTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli ejus: poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus, ad audiéndam vocem sermónum ejus.   ~~   Ps 102:1.-  Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto ejus.   ~~   Glória   ~~   Benedícite Dóminum, omnes Angeli ejus: poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus, ad audiéndam vocem sermónum ejus.

Ps 102:20.- Angeli di Dio, benedite il Signore, voi potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.  ~~  Ps 102:1.- Anima mia, benedici il Signore, benedica il mio cuore il suo santo Nome.   ~~   Gloria  ~~   Angeli di Dio, benedite il Signore, voi potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui inter céteros Angelos, ad annuntiándum incarnatiónis tuæ mystérium, Gabriélem Archángelum elegísti: concéde propítius; ut, qui festum ejus celebrámus in terris, ipsíus patrocínium sentiámus in coelis: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che fra gli altri angeli per annunziare il mistero della tua Incarnazione hai scelto l'arcangelo Gabriele: concedici benigno che, come ne celebriamo in terra la festa, così ne sentiamo in cielo il patrocinio: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione della feria di Quaresima.

LECTIO
Léctio Daniélis Prophétæ.
Dan 9, 21-26.
In diébus illis: Ecce, vir Gábriël, quem víderam m visióne a princípio, cito volans tétigit me in témpore sacrifícii vespertíni. Et dócuit me et locútus est mihi dixítque: Dániel, nunc egréssus sum, ut docérem te et intellégeres. Ab exórdio precum tuárum egréssus est sermo: ego autem veni, ut indicárem tibi, quia vir desideriórum es: tu ergo animadvérte sermónem et intéllege visiónem. Septuagínta hebdómades abbreviátæ sunt super pópulum tuum et super urbem sanctam tuam, ut consummétur prævaricátio, et finem accípiat peccatum, et deleátur iníquitas, et adducátur justítia sempitérna, et impleátur visio et prophetia, et ungátur Sanctus sanctórum. Scito ergo et animadvérte: Ab éxitu sermónis, ut íterum ædificétur Jerúsalem, usque ad Christum ducem, hebdómades septem et hebdómades sexagínta duæ erunt: et rursum ædificábitur platéa et muri in angustia temporum. Et post hebdómades sexagínta duas occidétur Christus: et non erit ejus pópulus, qui eum negatúrus est. Et civitátem et sanctuárium dissipábit populus cum duce ventúro: et finis ejus vástitas, et post finem belli statúta desolátio.

In quei giorni, ecco Gabriele, l’uomo che avevo visto prima nella visione, con volo rapido mi si avvicinò nell’ora dell’offerta della sera. Venne e parlò con me e disse: «Daniele, sono uscito ora per farti comprendere. All’inizio della tua supplica una parola è uscita e io sono venuto ad annunziarla poiché tu sei prediletto. Fa’ attenzione alla parola e penetra l’apparizione. Settanta settimane sono state fissate per il tuo popolo e per la tua santa città, finché non sia finita l’empietà e si colmi il peccato e si espii l’iniquità e si faccia venire eterna giustizia e sia sigillata la visione e il profeta e sia unta una santità delle santità. E sappi e comprendi: Dalla pronuncia del verdetto sul ritorno e sulla costruzione i Gerusalemme fino al Cristo duce sette settimane. Ed entro sessantadue settimane di nuovo si ricostruiranno piazza e fosse, e ciò per la situazione critica dei tempi. E dopo sessantadue settimane sarà eliminato il Cristo, e non sarà più suo il popolo che lo rinnegherà. E la città e il santuario distruggerà il popolo di un capo che verrà e la sua fine avverrà mediante una inondazione e sino alla fine vi sarà lotta, devastazioni decise.

GRADUALE
Ps 102:20 et 1.
Benedícite Dóminum, omnes Angeli ejus: poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus.
V. Benedic, ánima mea, Dóminum, et ómnia interióra mea nomen sanctum ejus.

Benedite il Signore, suoi angeli, valorosi che eseguite i suoi comandi.
V. Anima mia, benedici il Signore, e tutto il mio interno benedica il nome santo suo.

TRACTUS
Luc 1:28, 42, 31 et 35.
Ave, María, grátia plena; Dóminus tecum.
V. Benedícta tu in muliéribus: et benedíctus fructus ventris tui.
V. Ecce, concípies et páries Fílium, et vocábis nomen ejus Emmánuel.
V. Spíritus Sanctus supervéniet in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi.
V. Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, vocábitur Fílius Dei.

Ave, Maria, piena di grazia; il Signore è con te.
V. Tu sei benedetta fra le donne e Benedetto è il frutto del tuo grembo.
V. Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio e lo chiamerai Emmanuele.
V. Lo Spirito Santo verrà su te e la Potenza dell’Altissimo ti avvolgerà con la sua ombra.
V. Per questo colui che nascerà da te sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 1:26-38.
In illo témpore: Missus est Angelus Gábriel a Deo in civitátem Galilaeæ, cui nomen Názareth, ad Vírginem desponsátam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David. et nomen Vírginis María. Ei ingréssus Angelus ad eam, dixit: Ave, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Quæ cum audísset, turbáta est in sermóne ejus: et cogitábat, qualis esset ista salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María, invenísti enim grátiam apud Deum: ecce, concípies in útero et páries fílium, et vocábis nomen ejus Jesum. Hic erit magnus, et Fílius Altíssimi vocábitur, et dabit illi Dóminus Deus sedem David, patris ejus: et regnábit in domo Jacob in aetérnum, et regni ejus non erit finis. Dixit autem María ad Angelum: Quómodo fiet istud, quóniam virum non cognósco? Et respóndens Angelus, dixit ei: Spíritus Sanctus supervéniet in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi. Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, vocábitur Fílius Dei. Et ecce, Elísabeth, cognáta tua, et ipsa concépit fílium in senectúte sua: et hic mensis sextus est illi, quæ vocátur stérilis: quia non erit impossíbile apud Deum omne verbum. Dixit autem María: Ecce ancílla Dómini, fiat mihi secúndum verbum tuum.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazareth, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l'udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». L'angelo le rispose, dicendo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anch'essa un figlio nella sua vecchiaia ed è già al sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo la tua parola».

OFFERTORIUM
Apoc 8:3 et 4.
Stetit Angelus juxta aram templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et ascéndit fumus aromátum in conspéctu Dei.

Un angelo presso l'altare del Tempio apparve reggendo un turibolo d'oro, e gli furono dati molti profumi, l'aroma salì alla presenza di Dio.

SECRETA
Accéptum fiat in conspéctu tuo, Dómine, nostræ servitútis munus, et beáti Archángeli Gabriélis orátio: ut, qui a nobis venerátur in terris, sit apud te pro nobis advocátus in coelis. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Sia gradita al tuo cospetto, o Signore, per intercessione del beato arcangelo Gabriele, l'offerta di noi tuoi servi; affinché venerandolo in terra, sia nostro avvocato presso di te in cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione della feria di Quaresima.

COMMUNIO
Dan 3:58.
Benedicite, omnes Angeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite et superexaltáte eum in saecula.

Angeli di Dio, benedite il Signore, inneggiate ed esaltatelo in eterno.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Córporis tui et Sánguinis sumptis mystériis, tuam, Dómine, Deus noster, deprecámur cleméntiam: ut, sicut, Gabriéle nuntiánte, incarnatiónem tuam cognóvimus; ita, ipso adjuvante, incarnationis ejúsdem benefícia consequámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Dopo aver ricevuto i misteri del tuo corpo e del tuo sangue, imploriamo la tua clemenza, o Signore; affinché, come dall'annuncio di Gabriele abbiamo conosciuto la tua Incarnazione, così mediante le sue preghiere ne raggiungiamo i benefici: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Si fa la commemorazione della feria di Quaresima.

martedì 24 ottobre 2017

San Raffaele Arcangelo

L'Arcangelo Raffaele - il cui nome significa "Medicina di Dio" - appare nel libro di Tobia, come compagno di viaggio e aiuto di Tobia. Secondo la tradizione, cristallizzata nel Vangelo della festa, è l'Angelo che muoveva le acque della Piscina Probatica. Egli, come ci insegna san Bonaventura, “ci libera dall'infermità dello spirito ... dalla schiavitù del diavolo, penetrandoci della memoria della passione di Cristo, ...  dalla pena di trovarci in opposizione con Dio, pena che abbiamo incorso offendendo questo Dio, e ciò inducendoci a pregare con insistenza” (Sermo 5, De Sanctis Angelis). Già celebrata in diverse Diocesi, la festa di questo Arcangelo fu estesa a tutta la Chiesa da Benedetto XV.


INTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.  ~~   Ps 102:1.- Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto eius.  ~~   Glória  ~~   Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: poténtes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.

Ps 102:20.- Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola.  ~~  Ps 102:1.- Benedici il Signore, anima mia, e quanto è in me benedica il suo santo nome.  ~~   Gloria  ~~   Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui beátum Raphaélem Archángelum Tobíæ fámulo tuo cómitem dedísti in via: concéde nobis fámulis tuis; ut eiúsdem semper protegámur custódia et muniámur auxílio. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
O Dio, che ha dato come come compagno di viaggio al tuo servo Tobia il beato Raffaele Arcangelo: concedi a noi tuoi servi di essere sempre protetti dalla sua custodia e difesi dal suo aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LECTIO
Léctio libri Tobíæ.
Tob 12:7-15
In diébus illis: Dixit Angelus Ráphaël ad Tobíam: Sacraméntum regis abscóndere bonum est: ópera autem Dei reveláre et confitéri honoríficum est. Bona est orátio cum jejúnio, et eleemósyna magis quam thesáuros auri recóndere: quóniam eleemósyna a morte liberat, et ipsa est, quæ purgat peccáta et facit invenire misericórdiam et vitam ætérnam. Qui autem faciunt peccátum et iniquitátem, hostes sunt ánimæ suæ. Manifésto ergo vobis veritátem, et non abscóndam a vobis occúltum sermónem. Quando orábas cum lácrimis, et sepeliébas mórtuos, et derelinquébas prándium tuum, et mórtuos abscondébas per diem in domo tua, et nocte sepeliébas eos, ego óbtuli oratiónem tuam Dómino. Et quia accéptus eras Deo, necésse fuit, ut tentátio probáret te. Et nunc misit me Dóminus, ut curárem te, et Saram uxórem fílii tui a dæmónio liberárem. Ego enim sum Raphaël Angelus, unus ex septem, qui astámus ante Dóminum.

In quel tempo, disse l’Angelo Gabriele a Tobia: «È bene tenere nascosti i In quel tempo, disse l’Angelo Raffaele a Tobia: «È bene tenere nascosti i segreti del re, ma è cosa lodevole rivelare ed annunziare le opere di Dio. Buona cosa è l’orazione col digiuno e l’elemosina più che mettere da parte tesori d’oro, imperocché  essa purga i peccati e fa trovare la misericordia e la vita eterna. Ma quelli che commettono il peccato e l’iniquità sono nemici dell’anima propria. Io pertanto manifesto a voi la verità e non terrò nascosto a voi questo mistero. Quando tu facevi orazione con lacrime e seppellivi i morti e lasciavi il tuo pranzo e nascondevi di giorno i morti in casa tua e nottetempo li seppellivi, io presentai al Signore la tua orazione. E perché tu eri caro a Dio, fu necessario che la tentazione ti provasse. E adesso il Signore mi ha mandato a guarirti e a liberare dal demonio Sara, moglie del tuo figliuolo. Imperocché io sono l’Angelo Raffaele, uno dei sette che stiamo dinnanzi al Signore».

GRADUALE
Tob 8:3
Angelus Dómini Raphaël apprehéndit et ligávit daemonem.
Ps 146:5.
Magnus Dóminus noster, et magna virtus ejus.

Raffaele, Angelo di Dio, afferrò e legò il demonio.
V. Grande è il nostro Dio e grande è la sua potenza.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 137:1-2.
In conspéctu Angelórum psallam tibi: adorábo ad templum sanctum tuum, et confitébor nómini tuo, Dómine. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
A te voglio cantare davanti agli angeli, mi prostrerò nel tuo tempio santo e renderò grazie al tuo nome. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia    sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 5:1-4
In illo témpore: Erat dies festus Iudæórum, et ascéndit Iesus Ierosólymam. Est autem Ierosólymis Probática piscína, quæ cognominátur hebráice Bethsaida, quinque pórticus habens. In his iacébat multitúdo magna languéntium, cæcórum, claudórum, aridórum exspectántium aquæ motum. Angelus autem Dómini descendébat secúndum tempus in piscínam, et movebátur aqua. Et, qui prior descendísset in piscínam post motiónem aquæ, sanus fiebat, a quacúmque detinebátur infirmitáte.

In quel tempo, essendovi una festa dei Giudei, Gesù salì a Gerusalemme. V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaida, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.

OFFERTORIUM
Apoc 8:3; 8:4
Stetit Angelus iuxta aram templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et ascéndit fumus aromátum in conspéctu Dei.

L’Angelo stette accanto all’altare del tempio con in mano un turibolo d’oro ed a lui fu dato molto incenso e il fumo degli aromi salì al cospetto del Signore

SECRETA
Hóstias tibi, Dómine, laudis offérimus, supplíciter deprecántes: ut eásdem, angélico pro nobis interveniénte suffrágio, et placátus accípias, et ad salútem nostram proveníre concédas. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ostie di lode Ti offriamo, o Signore, pregandoTi supplichevoli: affinché, per intercessione degli Angeli, le accetti propizio e le renda proficue alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Dan 3:58
Benedícite, omnes Angeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite et superexaltáte eum in saecula.

Voi tutti Angeli del Signore,benedite il Signore: innegiate a lui ed esaltatelo nei secoli.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Dirigere dignáre, Dómine Deus, in adiutórium nostrum sanctum Raphaélem Archángelum: et, quem tuæ maiestáti semper assístere crédimus, tibi nostras exíguas preces benedicéndas assígnet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo
Degnati, o Signore, di dirigere in nostro aiuto il Santo Arcangelo Raffaele: colui che crediamo assistere sempre alla tua maestà, ti affidi le nostre umili preci per benedirle. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



lunedì 2 ottobre 2017

Santi Angeli Custodi

Dal Catechismo Maggiore di san Pio X:
« Si dicono Custodi gli Angeli che Dio ha destinato per custodirci e guidarci nella strada della salute [...] L' Angelo Custode: 1. ci assiste con buone ispirazioni, e, col ricordarci i nostri doveri, ci guida nel cammino del bene; 2. offerisce a Dio le nostre preghiere e ci ottiene le sue grazie [...] Da quello che insegna la Chiesa intorno agli Angeli Custodì, dobbiamo ricavare il frutto di essere continuamente riconoscenti alla divina bontà per averci dato gli Angeli a custodi, ed anche a' medesimi Angeli per la cura amorosa che si prendono di noi. [...]  La nostra riconoscenza verso gli Angeli Custodi deve consistere in quattro cose: 1. rispettare la loro presenza e non contristarli con verun peccato; 2. seguire prontamente i buoni sentimenti che, per mezzo loro, Iddio eccita nei nostri cuori; 3. fare le nostre preghiere colla maggior divozione, affinché le gradiscano, e le offeriscano a Dio; 4. invocarli sovente e con fiducia ne' nostri bisogni, e specialmente nelle tentazioni»


INTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: potentes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.  ~~  Ps 102:1.- Bénedic, ánima mea, Dómino: et ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto eius.  ~~  Glória  ~~  Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: potentes virtúte, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.

Ps 102:20.- Angeli di Dio, benedite il Signore, voi potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.  ~~  Ps 102:1.- Anima mia, benedici il Signore, benedica il mio cuore il suo santo Nome.  ~~  Gloria ~~  Angeli di Dio, benedite il Signore, voi potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui ineffábili providéntia sanctos Angelos tuos ad nostram custódiam míttere dignáris: largíre supplícibus tuis; et eórum semper protectióne deféndi, et ætérna societáte gaudére.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che con provvidenza ineffabile ti degni di inviare i tuoi angeli a nostra custodia: concedi a noi, che ti supplichiamo, di essere sempre difesi dalla loro protezione, e di goderne l'eterna compagnia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Exodi.
Exod 23:20-23
Hæc dicit Dóminus Deus: Ecce, ego mittam Angelum meum, qui præcédat te, et custódiat in via, et intróducat in locum, quem parávi. Obsérva eum, et audi vocem eius, nec contemnéndum putes: quia non dimíttet, cum peccáveris, et est nomen meum in illo. Quod si audiéris vocem eius et féceris ómnia, quæ loquor, inimícus ero inimícis tuis et affligam affligéntes te: præcedétque te Angelus meus.

Così dice il Signore Iddio: «Ecco io mando il mio Angelo avanti a te, che ti protegga durante il viaggio e ti conduca al luogo che ti ho preparato. Onoralo, ascolta la sua parola, non essere a lui ribelle; perché egli non perdonerà le tue opere malvagie; in lui infatti è il mio nome. Se ascolterai la sua voce, e farai quanto dirò, io sarò nemico dei tuoi nemici e avversario di chi ti avversa; poiché il mio Angelo ti precederà».

GRADUALE
Ps 90:11-12
Angelis suis Deus mandávit de te, ut custódiant te in ómnibus viis tuis.
V. In mánibus portábunt te, ne umquam offéndas ad lápidem pedem tuum.

Il Signore  ha comandato ai suoi angeli di custodirti in ogni tua via.
V. Ti porteranno sulle loro mani, onde il tuo piede non urti nel sasso.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 102:21.
Benedícite Dómino, omnes virtútes eius: minístri eius, qui fácitis voluntátem eius. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Benedite il Signore voi tutte, o sue schiere, ministri di lui, esecutori della sua volontà. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia   sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 18:1-10
In illo témpore: Accessérunt discípuli ad Iesum, dicéntes: Quis, putas, maior est in regno coelórum? Et ádvocans Iesus parvulum, statuit eum in médio eórum et dixit: Amen, dico vobis, nisi convérsi fuéritis et efficiámini sicut párvuli, non intrábitis in regnum cælorum. Quicúmque ergo humiliáverit se sicut párvulus iste, hic est maior in regno coelórum. Et qui suscéperit unum párvulum talem in nómine meo, me súscipit. Qui autem scandalizáverit unum de pusíllis istis, qui in me credunt, expédit ei, ut suspendátur mola asinária in collo eius, et demergátur in profúndum maris. Væ mundo a scándalis! Necésse est enim, ut véniant scándala: verúmtamen væ hómini illi, per quem scándalum venit! Si autem manus tua vel pes tuus scandalízat te, abscíde eum et próiice abs te: bonum tibi est ad vitam íngredi débilem vel cláudum, quam duas manus vel duos pedes habéntem mitti in ignem ætérnum. Et si óculus tuus scandalízat te, érue eum et próiice abs te: bonum tibi est cum uno óculo in vitam intráre, quam duos óculos habéntem mitti in gehénnam ignis. Vidéte, ne contemnátis unum ex his pusíllis: dico enim vobis, quia Angeli eórum in coelis semper vident fáciem Patris mei, qui in coelis est.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli chiesero: «Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?». E Gesù, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli. Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, costui, è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie nel mio nome un fanciullo come questo, accoglie me. Chi, invece, scandalizzerà uno di questi piccoli, che credono in me, è meglio per lui che gli sia appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che ci siano scandali; ma guai all'uomo a causa del quale avviene lo scandalo. Ora, se la tua mano o il tuo piede ti sono motivo di scandalo, troncali e gettali via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che, avendo due mani e due piedi, essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, strappalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che, avendo due occhi, essere gettato nella Geénna del fuoco. Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli, nei cieli, vedono sempre il volto del Padre mio, che è nei cieli».

OFFERTORIUM
Ps 102:20-21
Benedícite Dóminum, omnes Angeli eius: minístri eius, qui fácitis verbum eius, ad audiéndam vocem sermónum eius.

Angeli di Dio, benedite il Signore, voi, suoi ministri, che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.

SECRETA
Súscipe, Dómine, múnera, quæ pro sanctórum Angelórum tuórum veneratióne deférimus: et concéde propítius; ut, perpétuis eórum præsídiis, a præséntibus perículis liberémur et ad vitam perveniámus ætérnam.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accogli, O Signore, i doni offerti in onore dei tuoi santi angeli; e concedici propizio, per la loro continua protezione, di essere salvi dai pericoli presenti e di raggiungere la vita eterna.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Dan 3:58
Benedícite, omnes Angeli Dómini, Dóminum: hymnum dícite et superexaltáte eum in saecula.

Angeli di Dio, benedite il Signore, inneggiate a lui ed esaltatelo in eterno.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Súmpsimus, Dómine, divína mystéria, sanctórum Angelórum tuórum festivitáte lætántes: quaesumus; ut eórum protectióne ab hóstium iúgiter liberémur insídiis, et contra ómnia advérsa muniámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, abbiamo ricevuto i divini misteri nella lieta festa dei tuoi santi angeli; concedici che per la loro protezione, siamo sempre liberi dagli assalti dei nemici e difesi contro ogni avversità.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.