San Giuseppe da
Copertino (Lecce), Sacerdote dell'Ordine dei Minori Conventuali e Confessore, fu
ripieno di scienza celeste e di perfetta devozione ed è noto soprattutto per le
prodigiose levitazioni. Passò al Signore il 18 settembre 1663. Dal Papa
Clemente decimoterzo fu ascritto nel numero dei Santi. È invocato come Patrono
degli studenti e degli esaminandi.
INTROITUS
Eccli 1:14-15.- Diléctio Dei honorábilis sapiéntia:
quibus autem apparúerit in visu, díligunt eam in visióne et in agnitióne
magnálium suórum. ~~ Ps 83:2.- Quam
dilécta tabernácula tua, Dómine virtútum! concupíscit, et déficit ánima mea in
átria Dómini. ~~ Glória ~~ Diléctio Dei honorábilis sapiéntia: quibus autem
apparúerit in visu, díligunt eam in visióne et in agnitióne magnálium suórum.
Eccli 1:14-15.- L'amore di Dio è gloriosa sapienza.
Coloro, ai quali si manifesta, subito l'amano appena la conoscono e ne
considerano le meraviglie. ~~ Ps 83:2.-
Quanto amabili sono le tue dimore, o Signore degli eserciti! L'anima mia
spasima ed anela verso il tempio del Signore. ~~ Gloria ~~ L'amore di Dio è
gloriosa sapienza. Coloro, ai quali si manifesta, subito l'amano appena la
conoscono e ne considerano le meraviglie.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui ad unigénitum Fílium tuum
exaltátum a terra ómnia tráhere disposuísti: pérfice propítius; ut, méritis et
exémplo seráphici Confessóris tui Joséphi, supra terrénas omnes cupiditátes
eleváti, ad eum perveníre mereámur: Qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che volesti ogni cosa attratta
all’Unigenito tuo Figlio; concedici propizio che, per i meriti e l'esempio del
tuo serafico confessore Giuseppe, siamo elevati al di sopra delle terrene
cupidigie e possiamo pervenire a Lui:Lui che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad
Corínthios.
1 Cor 13:1-8
Fratres: Si linguis hóminum loquar et
Angelorum, caritátem autem non hábeam, factus sum velut æs sonans aut cýmbalum
tínniens. Et si habúero prophetiam, et nóverim mystéria ómnia et omnem sciéntiam:
et si habúero omnem fidem, ita ut montes tránsferam, caritátem autem non
habúero, nihil sum. Et si distribúere in cibos páuperum omnes facultátes meas,
et si tradídere corpus meum, ita ut árdeam, caritátem autem non habúero, nihil
mihi prodest. Cáritas pátiens est, benígna est: cáritas non æmulátur, non agit
pérperam, non inflátur, non est ambitiósa, non quærit quæ sua sunt, non
irritátur, non cógitat malum, non gaudet super iniquitáte, congáudet autem
veritáti: ómnia suffert, ómnia credit, ómnia sperat, ómnia sústinet. Cáritas
numquam éxcidit: sive prophétiæ evacuabúntur, sive linguæ cessábunt, sive
sciéntia destruétur.
Fratelli, se pure io parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante
o un cembalo squillante. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti
i misteri e tutta la scienza, ed avessi tutta la fede così da trasportare le
montagne, se non ho la carità, io sono niente. E se distribuissi come cibo ai
poveri tutte le mie sostanze, e donassi il mio corpo fino a farmi bruciare, se
non ho la carità, nulla mi giova. La carità è paziente, la carità è benigna, la
carità non è invidiosa; non agisce con ostentazione, non si gonfia di orgoglio,
non agisce indecorosamente, non cerca il proprio tornaconto, non si muove ad
ira, non pensa al torto ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace
della verità; tollera tutto, crede tutto, spera tutto, sopporta tutto. La
carità non viene mai meno; mentre le profezie svaniranno, il dono delle lingue cesserà,
la scienza diverrà inutile.
GRADUALE
Ps 20:4-5
Dómine, prævenísti eum in benedictiónibus
dulcédinis: posuísti in cápite ejus corónam de lápide pretióso.
V. Vitam pétiit a te, et tribuísti ei
longitudinem dierum in saeculum, et in saeculum saeculi.
O Signore, lo hai preceduto con le più
dolci benedizioni, hai posto sul suo capo una corona d'oro puro.
V. Ti ha chiesto vita e l'hai data a lui,
lunghezza di giorni per sempre nei secoli.
ALLELUIA
Allelúja, allelúja
Eccle 11:13.
Oculus Dei respéxit illum in bono, et
eréxit eum ab humilitáte ipsíus, et exaltávit caput ejus. Allelúja.
Alleluia, alleluia.
Dio guarda con benevolenza il misero, lo fa
sorgere dalla sua umiliazione, gli solleva la testa. Alleluia
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 22:1-14
In illo témpore: Loquebátur Jesus
princípibus sacerdótum et pharisaeis in parábolis, dicens: Símile factum est
regnum coelórum hómini regi, qui fecit núptias fílio suo. Et misit servos suos
vocáre invitátos ad núptias, et nolébant veníre. Iterum misit álios servos,
dicens: Dícite invitátis: Ecce, prándium meum paravi, tauri mei et altília
occísa sunt, et ómnia paráta: veníte ad núptias. Illi autem neglexérunt: et
abiérunt, álius in villam suam, álius vero ad negotiatiónem suam: réliqui vero
tenuérunt servos ejus, et contuméliis afféctos occidérunt. Rex autem cum
audísset, irátus est: et, missis exercítibus suis, pérdidit homicídas illos et
civitátem illórum succéndit. Tunc ait servis suis: Núptiæ quidem parátæ sunt,
sed, qui invitáti erant, non fuérunt digni. Ite ergo ad éxitus viárum et,
quoscúmque invenéritis, vocáte ad núptias. Et egréssi servi ejus in vias,
congregavérunt omnes, quos invenérunt, malos et bonos: et implétæ sunt núptiæ
discumbéntium. Intrávit autem rex, ut vidéret discumbéntes, et vidit ibi
hóminem non vestítum veste nuptiáli. Et ait illi: Amice, quómodo huc intrásti
non habens vestem nuptiálem? At ille obmútuit. Tunc dixit rex minístris:
Ligátis mánibus et pédibus ejus, míttite eum in ténebras exterióres: ibi erit
fletus et stridor déntium. Multi enim sunt vocati, pauci vero elécti.
In quel tempo, Gesù parlava in parabole ai
capi dei sacerdoti e ai farisei, dicendo: «Il regno dei cieli è simile ad un
re, che celebrò le nozze del figlio suo. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli
invitati alle nozze, ma essi non volevano venire. E di nuovo mandò altri servi,
dicendo: "Annunciate agli invitati: Ecco, ho preparato il mio banchetto: i
buoi e gli animali ingrassati sono stati uccisi, e tutto è pronto: venite alle
nozze". Ma essi non ne tennero conto e se ne andarono chi al suo podere,
chi ai propri affari; gli altri poi presero i suoi servi, li oltraggiarono e li
uccisero. Udendo questo, il re si sdegnò; e mandò i suoi eserciti a sterminare
quegli omicidi e ad incendiare la loro città. Quindi disse ai servi: "Le
nozze sono pronte, ma gli invitati non ne erano degni. Andate, dunque, nei
crocicchi delle strade, e quanti incontrerete, invitateli alle nozze". E i
servi, usciti per le vie, raccolsero tutti quelli che vi trovarono: cattivi e
buoni; e la sala del convito fu piena di commensali. Il re entrò allora per
vedere quelli che erano a mensa; e vide un uomo che non indossava l'abito di
nozze e gli disse: "Amico, come mai sei entrato qui senza la veste nuziale?"
Quello non aprì bocca. Allora il re disse ai servi: “Legatelo mani e piedi, e
gettatelo nelle tenebre esteriori: dove sarà pianto e stridore di denti”.
Poiché molti sono chiamati, ma pochi gli eletti».
OFFERTORIUM
Ps 34:13
Ego autem, cum mihi molésti essent,
induébar cilício. Humiliábam in jejúnio ánimam meam: et orátio mea in sinu meo
convertétur.
Quando eran malati mi vestivo di sacco, mi
maceravo nel digiuno e la mia preghiera si ripercuoteva nel mio seno.
SECRETA
Laudis tibi, Dómine, hóstias immolámus in
tuórum commemoratióne Sanctórum: quibus nos et præséntibus éxui malis
confídimus et futúris. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Ti offriamo, o Signore, un sacrificio di
lode in memoria dei tuoi santi, e per esso speriamo di essere liberati dai mali
presenti e futuri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
COMMUNIO
Ps 68:30-31
Ego sum pauper et dolens: salus tua, Deus,
suscépit me. Laudábo nomen Dei cum cantico: et magnificábo eum in laude.
Son povero e sofferente; o Dio, mi sostenga
il tuo aiuto. Loderò il nome di Dio con un cantico, gli darò gloria con inni di
lode.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refécti cibo potúque coelésti, Deus noster,
te súpplices exorámus: ut, in cujus hæc commemoratióne percépimus, ejus
muniámur et précibus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
Preghiamo.
Ristorati dal cibo e dalla bevanda celeste,
ti supplichiamo, o Signore Dio nostro sia nostra difesa la preghiera del santo,
nella cui festa abbiamo partecipato a questi doni. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.