lunedì 30 ottobre 2017

San Saturnino Martire, Patrono principale della Città e Arcidiocesi di Cagliari

Dal Martirologio Romano: “A Cagliari, in Sardegna, san Saturnino Martire, il quale fu decapitato nella persecuzione di Diocleziano, sotto il Preside Barbaro”.


INTROITUS
Ps 20, 2-3.- In virtute tua, Domine, lætabitur iustus: et super salutare tuum exsultabit vehementer: desiderium animæ eius tribuisti ei. ~~ Ps. ibid., 4.- Quoniam prævenisti eum in benedictionibus dulcedinis: posuisti in capite eius coronam de lapide pretioso. ~~ Gloria  ~~ In virtute tua, Domine, lætabitur iustus: et super salutare tuum exsultabit vehementer: desiderium animæ eius tribuisti ei.

Ps 20, 2-3.- Signore, il giusto gioisce della tua potenza, quanto esulta per la tua salvezza: hai soddisfatto il desiderio del suo cuore ~~ Ps. ibid., 4.- O Signore, lo hai prevenuto con fauste benedizioni: gli ponesti sul capo una corona di pietre preziose. ~~ Gloria  ~~ Signore, il giusto gioisce della tua potenza, quanto esulta per la tua salvezza: hai soddisfatto il desiderio del suo cuore

Gloria

ORATIO
Oremus
Omnipotens et misericors Deus, qui in confessione veræ fidei beatum Satirninum Martyrem tuum mirabili constantia roborasti: cocnede novis famulis tuis, ejus intercedentibus meritis tibi soli in omnibus firmiter adhærere. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Onnipotente e misericordioso  Iddio, che nella confessione della vera  fede hai reso forte con una ammirabile costanza il beato Martire Saturnino: per l’intercessione dei suoi meriti, concedi a noi tuoi servi di fortemente aderire a te solo in ogni cosa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiæ
Sap. 10, 10-14
Iustum deduxit Dominus per vias rectas, et ostendit illi regnum Dei, et dedit illi scientiam sanctorum: honestavit illum in laboribus, et complevit labores illius. In fraude circumveniuntium illum affuit illi, et honestum fecit illum. Custodivit illum ab inimicis, et a seductoribus tutavit illum, et certament forte dedit illi, ut vinceret, et sciret, quoniam omnium potentior est sapientia. Hæc venditum iustum non dereliquit, sed a peccatoribus liberavit eum: descenditque cum illo in foveam, et in vinculis non dereliquit illum, donec afferret illi sceptrum regni, et potentiam adversus eos, qui eum deprimebant: et mendaces ostendit, qui maculaverunt illum, et dedit illi claritatem æternam, Dominus Deus noster.

Il Signore condusse per diritti sentieri il giusto, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; gli diede successo nelle sue fatiche e moltiplicò i frutti del suo lavoro. o assistette contro l'avarizia dei suoi avversari e lo fece ricco; lo custodì dai nemici, lo protesse da chi lo insidiava, gli assegnò la vittoria in una lotta dura, perché sapesse che la sapienza è più potente di tutto. Egli non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato. Scese con lui nella prigione, non lo abbandonò mentre era in catene, finché gli procurò uno scettro regale e potere sui propri avversari, smascherò come mendaci i suoi accusatori e gli diede una gloria eterna il Signore Iddio nostro.

GRADUALE
Ps 111, 1-2
Beatus vir, qui timet Dominum: in mandatis eius cupit nimis.
V. Potens in terra erit semen eius: generatio rectorum benedicetur.

Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
V. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia
Ps 20,4
Posuisti, Domine, in capite eius coronam de lapide pretioso. Alleluia

Alleluia, alleluia
Gli ponesti sul capo una corona di pietre preziose. Alleluia

EVANGELIUM
Sequentia sancti Evangelii secundum Matthæum
Mt. 10, 34-42
In illo tempore: Dixit Iesus discipulis suis: Nolite arbitrari quia pacem venerim mittere in terram: non veni pacem mittere, sed gladium: veni enim separare hominem adversus patrem suum, et filiam adversus matrem suam, et nurum adversus socrum suam: et inimici hominis, domestici eius. Qui amat patrem aut matrem plus quam me, non est me dignus: et qui amat filium aut filiam super me, non est me dignus. Et qui non accipit crucem suam, et sequitur me, non est me dignus. Qui invenit animam suam, perdet illam: et qui perdiderit animam suam propter me, inveniet eam. Qui recipit vos, me recipit et qui me recipit, recipit eum qui me misit. Qui recipit prophetam in nomine prophetæ, mercedem prophetæ accipiet: et qui recipit justum in nomine iusti, mercedem iusti accipiet. Et quicumque potum dederit uni ex minimis istis calicem aquæ frigidæ tantum in nomine discipuli: amen dico vobis, non perdet mercedem suam.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa”.

OFFERTORIUM
Ps 8, 6-7
Gloria et honore coronasti eum: et constituisti eum super opera manuum tuarum, Domine.

Di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato, o Signore, potere sulle opere delle tue mani.

SECRETA
Muneribus nostris, quæsumus, Domine, precibusque susceptis: et cœlestis nos munda mysteriis, et clementer exaudi. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Accolte, o Signore, le nostre offerte e le nostre preghiere, mondaci, tene preghiamo, per mezzo dei celesti misteri ed esaudiscici con clemenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Mt 16, 24
Qui vult venire post me, abneget semetipsum, et tollat crucem suam, et sequatur me.

Chi vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

POSTCOMMUNIO
Oremus
Da, quæsumus, Domine, Deus noster: ut sicut tuorum commemoratione sanctorum temporali gratulamur officio; ita perpetuo lætemur aspectu. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Concedici, te ne preghiamo, o Signore Iddio nostro, di allietarci della vista perpetua dei tuoi Santi, così come con questo officio ci allietiamo qui in terra della loro commemorazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


domenica 29 ottobre 2017

Nostro Signore Gesù Cristo Re: Re delle anime e Re della società civile


«Con la Nostra apostolica autorità istituiamo la festa di nostro Signore Gesù Cristo Re, stabilendo che sia celebrata in tutte le parti della terra l'ultima domenica di ottobre, cioè la domenica precedente la festa di tutti i Santi. Similmente ordiniamo che in questo medesimo giorno, ogni anno, si rinnovi la consacrazione di tutto il genere umano al Cuore santissimo di Gesù [...] Ci sembrò poi più d’ogni altra opportuna a questa celebrazione l’ultima domenica del mese di ottobre, nella quale si chiude quasi l’anno liturgico, così infatti avverrà che i misteri della vita di Gesù Cristo, commemorati nel corso dell’anno, terminino e quasi ricevano coronamento da questa solennità di Cristo Re, e prima che si celebri e si esalti la gloria di Colui che trionfa in tutti i Santi e in tutti gli eletti. [...] Col tributare questi onori alla dignità regia di nostro Signore, si richiamerà necessariamente al pensiero di tutti che la Chiesa, essendo stata stabilita da Cristo come società perfetta, richiede per proprio diritto, a cui non può rinunziare, piena libertà e indipendenza dal potere civile, e che essa, nell’esercizio del suo divino ministero di insegnare, reggere e condurre alla felicità eterna tutti coloro che appartengono al Regno di Cristo, non può dipendere dall’altrui arbitrio. Di più, la società civile deve concedere simile libertà a quegli ordini e sodalizi religiosi d’ambo i sessi, i quali, essendo di validissimo aiuto alla Chiesa e ai suoi pastori, cooperano grandemente all’estensione e all’incremento del regno di Cristo, sia perché con la professione dei tre voti combattono la triplice concupiscenza del mondo, sia perché con la pratica di una vita di maggior perfezione, fanno sì che quella santità, che il divino Fondatore volle fosse una delle note della vera Chiesa, risplenda di giorno in giorno vieppiù innanzi agli occhi di tutti. La celebrazione di questa festa, che si rinnova ogni anno, sarà anche d’ammonimento per le nazioni che il dovere di venerare pubblicamente Cristo e di prestargli obbedienza riguarda non solo i privati, ma anche i magistrati e i governanti: li richiamerà al pensiero del giudizio finale, nel quale Cristo, scacciato dalla società o anche solo ignorato e disprezzato, vendicherà acerbamente le tante ingiurie ricevute, richiedendo la sua regale dignità che la società intera si uniformi ai divini comandamenti e ai principî cristiani, sia nello stabilire le leggi, sia nell'amministrare la giustizia, sia finalmente nell'informare l'animo dei giovani alla santa dottrina e alla santità dei costumi. Inoltre non è a dire quanta forza e virtù potranno i fedeli attingere dalla meditazione di coteste cose, allo scopo di modellare il loro animo alla vera regola della vita cristiana. Poiché se a Cristo Signore è stata data ogni potestà in cielo e in terra; se tutti gli uomini redenti con il Sangue suo prezioso sono soggetti per un nuovo titolo alla sua autorità; se, infine, questa potestà abbraccia tutta l'umana natura, chiaramente si comprende, che nessuna delle nostre facoltà si sottrae a tanto impero». (Pio XI, Quas Primas, 11 dicembre 1925) 




INTROITUS

Apoc 5:12; 1:6.Dignus est Agnus, qui occísus est, accípere virtútem, et divinitátem, et sapiéntiam, et fortitúdinem, et honórem. Ipsi glória et impérium in sǽcula sæculórum.  ~~  Ps 71:1.- Deus, judícium tuum Regi da: et justítiam tuam Fílio Regis.  ~~   Glória ~~   Dignus est Agnus, qui occísus est, accípere virtútem, et divinitátem, et sapiéntiam, et fortitúdinem, et honórem. Ipsi glória et impérium in sǽcula sæculórum.


Apoc 5:12; 1:6.- L’Agnello che è stato ucciso è degno di ricevere la potenza, la divinità, la sapienza, la fortezza e l’onore. A Lui la gloria e il potere nei secoli dei secoli.  ~~   Ps 71:1.- O Dio, dà il tuo potere al Re: e la tua giustizia al tuo Figlio regale.  ~~   Gloria  ~~  L’Agnello che è stato ucciso è degno di ricevere la potenza, la divinità, la sapienza, la fortezza e l’onore. A Lui la gloria e il potere nei secoli dei secoli.



Gloria



ORATIO

Orémus.

Omnípotens sempitérne Deus, qui in dilécto Fílio tuo, universórum Rege, ómnia instauráre voluísti: concéde propítius; ut cunctæ famíliæ géntium, peccáti vúlnere disgregátæ, ejus suavissímo subdántur império: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.

O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo diletto Figlio, Re universale, hai voluto restaurare tutte le cose, concedi propizio che la grande famiglia umana, disgregata dal peccato, si sottometta al dolcissimo imperio di Lui. Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


LECTIO

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Colossénses.

Col 1:12-20

Fratres: Grátias ágimus Deo Patri, qui dignos nos fecit in partem sortis sanctórum in lúmine: qui erípuit nos de potestáte tenebrárum, et tránstulit in regnum Fílii dilectiónis suæ, in quo habémus redemptiónem per sánguinem ejus, remissiónem peccatórum: qui est imágo Dei invisíbilis, primogénitus omnis creatúra: quóniam in ipso cóndita sunt univérsa in cœlis et in terra, visibília et invisibília, sive Throni, sive Dominatiónes, sive Principátus, sive Potestátes: ómnia per ipsum, et in ipso creáta sunt: et ipse est ante omnes, et ómnia in ipso constant. Et ipse est caput córporis Ecclésiæ, qui est princípium, primogénitus ex mórtuis: ut sit in ómnibus ipse primátum tenens; quia in ipso complácuit omnem plenitúdinem inhabitáre; et per eum reconciliáre ómnia in ipsum, pacíficans per sánguinem crucis ejus, sive quæ in terris, sive quæ in cœlis sunt, in Christo Jesu Dómino nostro.


Fratelli: Rendiamo grazie a Dio Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce, che ci ha strappati dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del dilettissimo Figlio suo in cui abbiamo redenzione, mediante il sangue di Lui, e remissione dei peccati. Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura, poiché in Lui sono state fatte tutte le cose nel cielo e nella terra, le visibili e le invisibili, sia i troni, sia le dominazioni, sia i principati, sia le potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e per Lui. Egli è prima di tutto, e tutte le cose sussistono in Lui. Ed Egli è il capo del corpo della Chiesa: Egli è il principio, il primo a rinascere di tra i morti, onde abbia il primato in tutte le cose. Poiché fu beneplacito del Padre che in Lui abitasse ogni pienezza, e che per mezzo di Lui e per Lui fossero seco riconciliate tutte le cose, pacificando, mediante il sangue della sua croce, le cose della terra e le cose del cielo, nel Cristo Gesù nostro Signore.


GRADUALE

Ps 71:8; 78:11

Dominábitur a mari usque ad mare, et a flúmine usque ad términos orbis terrárum.

V. Et adorábunt eum omnes reges terræ: omnes gentes sérvient ei.


Egli dominerà da un mare all’altro, e dal fiume fino alle estremità della terra.

V. E lo adoreranno tutti i re della terra: e tutte le nazioni lo serviranno.


ALLELUIA

Allelúja, allelúja.

Dan 7:14.

Potéstas ejus, potéstas ætérna, quæ non auferétur: et regnum ejus, quod non corrumpétur. Allelúja.


Alleluia, alleluia.

Eterno è il suo potere, che non gli sarà mai tolto, ed eterno il suo regno, che non andrà mai distrutto. Alleluia.


EVANGELIUM

Sequéntia    sancti Evangélii secúndum Joánnem.

Joann 18:33-37

In illo témpore: Dixit Pilátus ad Jesum: Tu es Rex Judæórum? Respóndit Jesus: A temetípso hoc dicis, an álii dixérunt tibi de me? Respóndit Pilátus: Numquid ego Judǽus sum? Gens tua et pontífices tradidérunt te mihi: quid fecísti? Respóndit Jesus: Regnum meum non est de hoc mundo. Si ex hoc mundo esset regnum meum, minístri mei útique decertárent, ut non tráderer Judǽis: nunc autem regnum meum non est hinc. Dixit ítaque ei Pilátus: Ergo Rex es tu? Respóndit Jesus: Tu dicis, quia Rex sum ego. Ego in hoc natus sum et ad hoc veni in mundum, ut testimónium perhíbeam veritáti: omnis, qui est ex veritáte, audit vocem meam.


In quel tempo: Pilato disse a Gesù: Sei tu il Re dei Giudei? Gesù gli rispose: Lo dici da te, o altri te l’hanno detto di me? Rispose Pilato: Sono forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani. Che cosa hai fatto? Rispose Gesù: Il mio regno non è di questo mondo; se fosse di questo mondo, i miei ministri certo si adopererebbero perché non fossi dato in potere ai Giudei: dunque il mio regno non è di quaggiù. Allora Pilato gli disse: Dunque tu sei Re? Rispose Gesù: È come dici, io sono re. Per questo sono nato e per questo sono venuto al mondo, a rendere testimonianza alla verità. Chiunque sta per la verità, ascolta la mia voce.



Credo



OFFERTORIUM

Ps 2:8.

Póstula a me, et dabo tibi gentes hereditátem tuam, et possessiónem tuam términos terræ.


Chiedimi, e ti darò in possesso le genti, e in tuo dominio i confini della terra.


SECRETA

Hóstiam tibi, Dómine, humánæ reconciliatiónis offérimus: præsta, quǽsumus; ut, quem sacrifíciis præséntibus immolámus, ipse cunctis géntibus unitátis et pacis dona concédat, Jesus Christus Fílius tuus, Dóminus noster: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.


Ti offriamo, o Signore, la vittima dell’umana riconciliazione; Tu fa, Te ne preghiamo, che Colui stesso che offriamo col presente sacrificio conceda a tutti i popoli i doni dell’unità e della pace: Gesù Cristo tuo Figlio e Signore nostro. Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.



PRÆFATIO DE CHRISTO REGE

Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui unigénitum Fílium tuum, Dóminum nostrum Jesum Christum, Sacerdótem ætérnum et universórum Regem, óleo exsultatiónis unxísti: ut, seípsum in ara crucis hóstiam immaculátam et pacíficam ófferens, redemptiónis humánæ sacraménta perágeret: et suo subjéctis império ómnibus creatúris, ætérnum et universále regnum, imménsæ tuæ tráderet Majestáti. Regnum veritátis et vitæ: regnum sanctitátis et grátiæ: regnum justítiæ, amóris et pacis. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes


È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che il tuo Figlio unigenito, Gesù Cristo nostro Signore, hai consacrato con l’olio dell’esultanza: Sacerdote eterno e Re dell’universo: affinché, offrendosi egli stesso sull’altare della croce, vittima immacolata e pacifica, compisse il mistero dell’umana redenzione; e, assoggettate al suo dominio tutte le creature, consegnasse all’immensa tua Maestà un Regno eterno e universale, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine


COMMUNIO

Ps 28:10; 28:11

Sedébit Dóminus Rex in ætérnum: Dóminus benedícet pópulo suo in pace.


Il Signore siede Re in eterno: il Signore benedice il suo popolo con la pace.


POSTCOMMUNIO

Orémus.

Immortalitátis alimóniam consecúti, quǽsumus, Dómine: ut, qui sub Christi Regis vexíllis militáre gloriámur, cum ipso, in cœlésti sede, júgiter regnáre póssimus:Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.


Preghiamo.

Ricevuto questo alimento d’immortalità, Ti preghiamo, o Signore, affinché quanti ci gloriamo di combattere sotto le insegne del Cristo Re, possiamo regnare per sempre nella celeste dimora con Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.





sabato 28 ottobre 2017

Santi Simone e Giuda Apostoli

Dal Martirologio Romano: «In Persia il natale dei beati Apostoli Simone Cananeo e Taddeo, detto anche Giuda. Di essi Simone predicò il Vangelo nell'Egitto, Taddeo nella Mesopotamia, poi, entrati insieme nella Persia, avendovi convertito a Cristo una innumerevole moltitudine di quel popolo, compirono il martirio».


INTROITUS
Ps 138:17.- Mihi autem nimis honoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum.  ~~  Ps 138:1-2.- Dómine, probásti me et cognovísti me: tu cognovísti sessiónem meam et resurrectiónem meam.  ~~   Glória  ~~   Mihi autem nimis honoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum.

Ps 138:17.- I tuoi amici, O Dio, sono da me sommamente onorati; veramente forte è diventato il loro principato.  ~~  Ps 138:1-2.- Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando siedo e quando sorgo.  ~~   Gloria  ~~  I tuoi amici, O Dio, sono da me sommamente onorati; veramente forte è diventato il loro principato.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui nos per beatos Apóstolos tuos Simónem et Iudam ad agnitiónem tui nóminis veníre tribuísti: da nobis eórum glóriam sempitérnam et proficiéndo celebráre, et celebrándo profícere. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che per mezzo dei beati apostoli Simone e Giuda ci hai dato di venire alla conoscenza del tuo nome; concedici di celebrare con frutto la loro gloria eterna e, celebrandola, di trarne profitto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Ephésios.
Eph 4:7-13
Fratres: Unicuíque nostrum data est grátia secúndum mensúram donatiónis Christi. Propter quod dicit: Ascéndens in altum, captívam duxit captivitátem: dedit dona homínibus. Quod autem ascéndit, quid est, nisi quia et descéndit primum in inferióres partes terræ? Qui descéndit, ipse est et qui ascéndit super omnes coelos, ut impléret ómnia. Et ipse dedit quosdam quidem apóstolos, quosdam autem prophétas, álios vero evangelístas, álios autem pastóres et doctóres, ad consummatiónem sanctórum in opus ministérii, in ædificatiónem córporis Christi: donec occurrámus omnes in unitátem fídei, et agnitiónis Fílii Dei, in virum perféctum, in mensúram ætátis plenitúdinis Christi.

Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono fattoci dal Cristo. Ecco perché è detto: “Asceso in alto, fece schiava la schiavitù: distribuì doni agli uomini". Ma che significa l'essere salito, se non per esser prima disceso anche nell'infime regioni della terra? Colui che discese, è quello stesso che pure ascese sopra tutti i cieli per riempire ogni cosa. Ed egli pertanto altri costituì apostoli, altri profeti, altri evangelisti, altri pastori e dottori, per rendere atti i santi all'opera di ministero, per l'edificazione del Corpo del Cristo; finché arriveremo tutti all'unità della fede, all'intera conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, alla misura della piena maturità del Cristo.

GRADUALE
Ps 44:17-18
Constítues eos príncipes super omnem terram: mémores erunt nóminis tui, Dómine.
V. Pro pátribus tuis nati sunt tibi fílii: proptérea pópuli confitebúntur tibi.

Li metterai come capi in tutta la terra, conserveranno il ricordo del tuo nome, Signore.
V. A posto dei tuoi padri ci saranno i tuoi figli; perciò i popoli ti renderanno lode.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 138:17
Nimis honoráti sunt amíci tui, Deus: nimis confortátus est principátus eórum. Allelúia.

Alleluia, alleluia
I tuoi amici, o Dio, sono sommamente onorati; veramente forte è diventato il loro principato, Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia    sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 15:17-25
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Hæc mando vobis, ut diligátis ínvicem. Si mundus vos odit: scitóte, quia me priórem vobis odio hábuit. Si de mundo fuissétis, mundus quod suum erat dilígeret; quia vero de mundo non estis, sed ego elegi vos de mundo, proptérea odit vos mundus. Mementóte sermónis mei, quem ego dixi vobis: Non est servus maior dómino suo. Si me persecúti sunt, et vos persequántur: si sermónem meum servavérunt, et vestrum servábunt. Sed hæc ómnia fácient vobis propter nomen meum: quia nésciunt eum, qui misit me. Si non veníssent et locútus fuíssem eis, peccátum non háberent: nunc autem excusatiónem non habent de peccáto suo. Qui me odit: et Patrem meum odit. Si ópera non fecíssem in eis, quæ nemo álius fecit, peccátum non háberent: nunc autem et vidérunt et odérunt et me et Patrem meum. Sed ut adimpleátur sermo, qui in lege eórum scriptus est: Quia ódio habuérunt me gratis.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Questo io vi ordino: di amarvi scambievolmente. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se voi foste del mondo, esso amerebbe ciò che è suo; invece, perché non gli appartenete, avendovi io tratti di mezzo al mondo. per questo esso vi odia. Ricordatevi di quella parola che vi dissi: non si dà servo più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi, se hanno osservata la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo ve lo faranno per causa del mio nome; perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ora poi non hanno scusa del loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi compiuto tra loro opere tali che nessun altro mai fece, sarebbero senza colpa; ora però hanno veduto e hanno odiato me e il Padre mio. Ma deve adempiersi la parola scritta nella loro legge: “Mi odiarono senza motivo"».


Credo


OFFERTORIUM
Ps 18:5
In omnem terram exívit sonus eórum: et in fines orbis terræ verba eórum.

In tutto il mondo si è diffusa la loro voce, e la loro parola fino ai confini della terra.

SECRETA
Glóriam, Dómine, sanctórum Apostolórum tuórum Simónis et Iudæ perpétuam venerántes: quaesumus; ut eam, sacris mystériis expiati, dígnius celebrémus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Fa', o Signore, che venerando la gloria eterna dei santi apostoli Simone e Giuda, meritiamo di celebrarla ancor più degnamente, dopo esserci purificati coi sacri misteri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE APOSTOLIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te, Dómine, supplíciter exoráre, ut gregem tuum, Pastor ætérne, non déseras: sed per beátos Apóstolos tuos contínua protectióne custódias. Ut iísdem rectóribus gubernétur, quos óperis tui vicários eídem contulísti præésse pastóres. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza innalzare a te, Signore, la nostra preghiera. Ti supplichiamo, Pastore eterno: non abbandonare il tuo gregge, ma per mezzo dei tuoi Santi Apostoli custodiscilo e proteggilo sempre. Continui ad essere governato da quelli che tu stesso hai eletto vicari dell'opera tua, e hai costituito pastori. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l'inno della tua gloria

COMMUNIO
Matt 19:28
Vos, qui secúti estis me, sedébitis super sedes, iudicántes duódecim tribus Israël.

Voi che mi avete seguito, sederete su troni a giudicare le dodici tribù d'Israele.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Percéptis, Dómine, sacraméntis, supplíciter exorámus: ut, intercedéntibus beátis Apóstolis tuis Simóne et Iuda, quæ pro illórum veneránda gérimus passióne, nobis profíciant ad medélam. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ricevuti i sacramenti, ti supplichiamo, o Signore, che, in grazia dei beati apostoli Simone e Giuda, ci sia di rimedio ciò che compiamo in onore del loro venerando martirio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


mercoledì 25 ottobre 2017

Santi Gavino, Proto e Gianuario Martiri Turritani

Proto, vescovo, e Gianurio, diacono, furono inviati a Torres in Sardegna da Papa san Caio. Qui, in ottemperanza ai decreti dioclezianei, furono in vari modi vessati dal preside Barbaro. Infine costretti in carcere furono affidati alla custodia del milite turritano Gavino. Questi convertito dall'esempio dei due Confessori per la professione della fede fu giustiziato il 25 ottobre del 303. Proto e Gianuario ebbero la stessa sorte, in terra ed in cielo. 
I tre Martiri Turritani sono Patroni principali dell'Arcidiocesi e Provincia Ecclesiastica Turritana e di tutto il Logudoro.


INTROITUS
Ps 17,50.- Turris fortitudinis factus es, Domine, Sanctis tuis qui dilexertunt te: ideo fortiter confessi sunt tibi in nationibus, et nomini tuo psalmum dixerunt.  ~~  Ps 17, 2-3.- Diligam te, Domine, fortitudo mea. Dominus firmamentum meum, et refugium meum, et liberator meus.  ~~  Glória  ~~  Turris fortitudinis factus es, Domine, Sanctis tuis qui dilexertunt te: ideo fortiter confessi sunt tibi in nationibus, et nomini tuo psalmum dixerunt.

Ps 17,50.-  Torre inespugnabile sei stato, o Signore, per i tuoi Santi che ti hanno amato: pertanto ti hanno confessato tra i popoli e hanno cantato inni di gioia al tuo nome.  ~~  Ps 17, 2-3.-  Ti amerò, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore  ~~  Gloria  ~~  Torre inespugnabile sei stato, o Signore, per i tuoi Santi che ti hanno amato: pertanto ti hanno confessato tra i popoli e hanno cantato inni di gioia al tuo nome.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui beatos Martyres tuos Gavinum, Protum et Januarium fidei dilatandæ studio, et pretiosa tui nominis confessione mirabiles effecisti: tribue, quæsumus;ut eorum tibi imitatione placeamus, quorum nos donasti patrocinio gubernari. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che per lo zelo dela diffusione della Fede e la confessione del tuo nome hai fatto mirabili i tuoi beati Martiri Gavino, Proto e Gianurio: concedici di piacerti nell’imitazione di coloro che ci hai donato come Patroni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Thessalonicenses
1 Thess 2:1-9
Ipsi scitis, fratres, introitum nostrum ad vos, quia non inanis fuit: sed ante passi, et contumeliis affecti (sicut scitis) in Philippis, fiduciam habuimus in Deo nostro, loqui ad vos Evangelium Dei in multa sollicitudine. Exhortatio enim nostra non de errore, neque de immunditia, neque in dolo, sed sicut probati sumus a Deo ut crederetur nobis Evangelium: ita loquimur non quasi hominibus placentes, sed Deo, qui probat corda nostra. Neque enim aliquando fuimus in sermone adulationis, sicut scitis: neque in occasione avaritiæ: Deus testis est: nec quærentes ab hominibus gloriam, neque a vobis, neque ab aliis. Cum possemus vobis oneri esse ut Christi apostoli: sed facti sumus parvuli in medio vestrum, tamquam si nutrix foveat filios suos. Ita desiderantes vos, cupide volebamus tradere vobis non solum Evangelium Dei, sed etiam animas nostras : quoniam carissimi nobis facti estis. Memores enim estis, fratres, laboris nostri, et fatigationis: nocte ac die operantes, ne quem vestrum gravaremus, prædicavimus in vobis Evangelium Dei.

Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata vana. Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. E il nostro appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né abbiamo usato frode alcuna; ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Mai infatti abbiamo pronunziato parole di adulazione, come sapete, né avuto pensieri di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura delle proprie creature. Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio.

GRADUALE
1Pet. 4, 13-14
Communicantes Christi passionibus gaudete, ut et in revelatione gloriæ ejus gaudeatis exsultantes..
V. Si exprobramini in nomine Christi, beati eritis : quoniam quod est honoris, gloriæ, et virtutis Dei, et qui est ejus Spiritus, super vos requiescit.

Nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.
V. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi.

ALLELUIA
Alleluia, alleluia
Apoc. 12, 11
Ipsi vicerunt eum propter sanguinem Agni, et propter verbum testimonii sui, et non dilexerunt animas suas usque ad mortem. Alleluia

Alleluia, alleluia
Essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia    sancti Evangélii secúndum Joánnem.
Joannes 12, 24-16
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis Amen, amen dico vobis, nisi granum frumenti cadens in terram, mortuum fuerit, ipsum solum manet : si autem mortuum fuerit, multum fructum affert. Qui amat animam suam, perdet eam ; et qui odit animam suam in hoc mundo, in vitam æternam custodit eam. Si quis mihi ministrat, me sequatur, et ubi sum ego, illic et minister meus erit. Si quis mihi ministraverit, honorificabit eum Pater meus.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà».


Credo


OFFERTORIUM
Isai 56, 7
Adducam eos in montem sanctum meum, et lætificabo eos in domo rationis meæ; holocausta eorum et victimæ eorum placebunt mihi super altari meo.

Li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saliranno graditi sul mio altare.

SECRETA
Munera plebis tuæ, quæsumus, Domine, beatorum Martyrum tuorum Gavini, Proti et Januarii fiant grata suffragiis: ut pro quorum trimphis tuo nomini deferuntur, ipsorum digna perficiantur et meritis.Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Le offerte del tuo popolo, o Signore, ti siano grate pei suffragi dei tuoi beati Martiri Gavino, Proto e Gianuario: onde ciò che ti al tuo nome è offerto, per i loro meriti siano resi più degni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Joannes 12, 26
Qui mihi ministrat, me sequatur, et ubi sum ego, illic et minister meus erit.

Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Deus, qui in præclaræ confessionis præmium, beatos Martyres tuos Gavinum, Protum et Januarium ad perennem in cælis gloriam sublimasti: eorum nobis intercessione concede; ut cujus in mensa cælesti pignus accepimus, ejusdem gloriæ participes esse mereamur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Dio, che in premio della preclara confessione hai sublimato alla celeste gloria i tuoi beati Martiri Gavino, Proto e Gianurio, concedici per la loro intercessione, di partecipare alla quella gloria del cui celeste pegno abbiamo partecipato in questa mensa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.