domenica 8 dicembre 2019

Gosos all'Immacolata


Sempre forte e viva fu (ed ancora è) la devozione del popolo sardo verso la Madre di Dio la quale sotto vari titoli è venerata in ogni angolo dell’Isola dalle metropolitane alle più modeste chiesuole di campagna. In prima linea fu inoltre il Regno di Sardegna nella difesa e perorazione della dottrina del Concepimento di Nostra Signora senza il peccato originale: nel 1632 fu formalmente formulato il Voto dell’Immacolata e nel 1656, nel riconfermarlo, il Regno Sardo si pose sotto il Patronato della Vergine purissima concepita senza il peccato originale. Per onorare la nostra Patrona riproduciamo e proponiamo al Lettore questi gosos settecenteschi del Licheri a Lei dedicati.



D’eternas lughes bestida
perfettissima aurora,
serenissima Segnora
senza culpa cuncepida.

Sole privilegiadu
de dogni attrivida nue
pro esser su tronu inue
Deus s’est intronizzadu,
alma chi no hat gustadu
de sa frutta proibida.

Passat in sa Cuncezione
senza culpa originale
a sa forma razionale,
de sa forma de embrione
pro divina ordinazione
de sa grazia prevenida.

Sa sapienzia chi perdesit
Eva cun imprudenzia
pro Divina Providenzia
a Maria descendesit,
e Segnora la fattesit
de sa morte e de sa vida.

Eva su chelu serresit
e Maria lu aberesit,
Eva su mundu perdesit
e Maria lu riacquistesit,
Eva sa morte nos desit
e Maria eterna vida.

In sa prima aspirazione
de sos alentos vitales
sos favores celestiales
Bos preservan de lesione
dandebos esenzione
de sa pena istatuida.

Inter ispinas resplendet
custu lizu angelicale,
ca sa culpa originale
a Maria non cumprendet,
giachi Deus la pretendet
de ogni mancia pulida.

Impignat pro cust’onore
su Babbu s’onnipotenzia,
su Fizu sa sapienza
e s’Ispiritu s’amore,
cuncurrinde a su favore
s’alta Trinidade unida.

D’eterne luci rivestita,
perfettissima aurora,
serenissima Signora
senza colpa concepita.

Sole eletto
fra le nubi,
per essere il trono dove
Dio s’è intronizzato,
anima che non ha gustato
della frutta proibita.

Passa nella Concezione
senza colpa originale
alla forma razionale
dalla forma d’embrione,
per divina ordinazione
dalla grazia prevenuta.

La sapienza che perdette
Eva con imprudenza,
per divina provvidenza
in Maria discese
e Signora la fece
della morte e della vita

Eva il cielo chiuse
e Maria l’ha riaperto,
Eva il mondo perse
e Maria l’ha riacquistato,
Eva la morte ci ha dato
e Maria l’eterna vita.

Nella prima aspirazione
degli aneliti vitali,
i favori celestiali
vi preservan da lesione,
dandovi esenzione
dalla pena stabilita.

Fra le spine risplende
quale giglio angelicale,
ché la colpa originale
Maria non comprende,
giacché Dio la pretende
d’ogni macchia pulita.

Impegna per quest’onore
il Padre l’onnipotenza,
il Figlio la sapienza
e lo Spirito l’amore,
concorre a tal favore
l’alta Trinità unita.


(Giovanni Dore, Gosos e Ternuras, Vol. I, Nuoro, 1983, p. 36. Traduzione letterale a cura di Giuliano Zoroddu)

martedì 12 novembre 2019

San Diego, confessore

San Diego nacque a San Nicolas del Puerto, nella diocesi di Siviglia, in Spagna nell'anno 1400. Fin da piccolo fu introdotto alla santità sotto la guida di un pio sacerdote. Più tardi, per poter servire più integralmente a Dio, entrò come fratello laico nel convento di Arizzafa abbracciando la regola di san Francesco d'Assisi. Si sottomise con gioia al legame dell' obbedienza e dell' osservanza delle regole; curò molto la contemplazione; fu così pieno della luce di Dio che parlava delle cose di Dio in modo meraviglioso, come ispirato, lui che non aveva nessuna istruzione. Preso dal desiderio del martirio, andò nelle Canarie, dove ebbe molto a soffrire, e dove con parole e con l'esempio convertì molti infedeli alla fede di Cristo. Fu poi destinato come fratello infermiere nel convento di Ara Coeli, a Roma, ed esercitò con grande amore quell'incarico. Ebbe anche il dono delle guarigioni. Morì, piamente, ad Alcalà, il 13 novembre 1463. Sisto V, riconosciuti i suoi molti miracoli, lo inserì nel catalogo dei santi il 10 luglio 1588.


INTROITUS
Ps 91:13-14.- Iustus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur: plantátus in domo Dómini: in átriis domus Dei nostri. ~~ Ps 91:2.- Bonum est confitéri Dómino: et psállere nómini tuo, Altíssime. ~~ Glória ~~ Iustus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur: plantátus in domo Dómini: in átriis domus Dei nostri.

Ps 91:13-14.- Il giusto fiorirà come una palma: crescerà come il cedro del Libano piantato nella casa del Signore, negli atrii della casa del nostro Dio. ~~ Ps 91:2.- È buono glorificare il Signore, è bello levar salmi al tuo nome, o Altissimo. ~~ Gloria ~~ Il giusto fiorirà come una palma: crescerà come il cedro del Libano piantato nella casa del Signore, negli atrii della casa del nostro Dio.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui dispositióne mirábili infírma mundi éligis, ut fórtia quæque confúndas: concéde propítius humilitáti nostræ; ut, piis beáti Dídaci Confessóris tui précibus, ad perénnem in coelis glóriam sublimári mereámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno, che con mirabile disposizione scegli ciò che vi è di debole nel mondo per confondere ciò che è forte, concedi propizio all'umiltà nostra che, per le preghiere del beato Diego confessore tuo, meritiamo di essere innalzati alla gloria perenne dei cieli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corínthios
1 Cor 4:9-14
Fratres: Spectáculum facti sumus mundo et Angelis et homínibus. Nos stulti propter Christum, vos autem prudéntes in Christo: nos infírmi, vos autem fortes: vos nóbiles, nos autem ignóbiles. Usque in hanc horam et esurímus, et sitímus, et nudi sumus, et cólaphis caedimur, et instábiles sumus, et laborámus operántes mánibus nostris: maledícimur, et benedícimus: persecutiónem pátimur, et sustinémus: blasphemámur, et obsecrámus: tamquam purgaménta huius mundi facti sumus, ómnium peripséma usque adhuc. Non ut confúndant vos, hæc scribo, sed ut fílios meos caríssimos móneo: in Christo Iesu, Dómino nostro.

Fratelli, siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. Scrivo queste cose non per confondervi, ma per ammonirvi come miei carissimi figli in Cristo Gesù Signor nostro.

GRADUALE
Ps 36:30-31
Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium.
V. Lex Dei eius in corde ipsíus: et non supplantabúntur gressus eius.

La bocca del giusto mediterà la sapienza e la sua lingua parlerà giudizio.
V. Legge del suo Dio è nel suo cuore e non sarà incerto il suo incedere

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 111:1
Beátus vir, qui timet Dóminum: in mandátis eius cupit nimis. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Beato l’uomo che teme il Signore: si diletta grandemente nei suoi comandamenti. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 12:32-34
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nolíte timére, pusíllus grex, quia complácuit Patri vestro dare vobis regnum. Véndite quæ possidétis, et date eleemósynam. Fácite vobis sácculos, qui non veteráscunt, thesáurum non deficiéntem in coelis: quo fur non apprópiat, neque tínea corrúmpit. Ubi enim thesáurus vester est, ibi et cor vestrum erit.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perché dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

OFFERTORIUM
Ps 20:2-3
In virtúte tua, Dómine, lætábitur iustus, et super salutáre tuum exsultábit veheménter: desidérium ánimæ eius tribuísti ei.

Il giusto si allieterà, o Signore, della tua potenza ed esulterà con forza per la tua salvezza: hai adempiuto il desiderio della sua anima.

SECRETA
Præsta nobis, quaesumus, omnípotens Deus: ut nostræ humilitátis oblátio et pro tuórum tibi grata sit honóre Sanctórum, et nos córpore páriter et mente puríficet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Iddio onnipotene, fa’, te ne preghiamo, che la oblazione della nostra umiltà in onore dei tuoi Santi ti sia gradita e ci purifichi nella mente e nel corpo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Matt 19:28 et 29.
Amen, dico vobis: quod vos, qui reliquístis ómnia et secúti estis me, céntuplum accipiétis, et vitam ætérnam possidébitis.

In verità vi dico che voi che avete lasciato tutto e mi avete seguito, avrete il centuplo e possiederete la vita eterna

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui coeléstia aliménta percépimus, intercedénte beáto Didaco Confessóre tuo, per hæc contra ómnia advérsa muniámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo


Ti preghiamo, onnipotente Iddio, che i celestiali alimenti che abbiamo assunto ci difendano da ogni avversità mercé l’intercessione di San Diego tuo Confessore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen..


martedì 5 novembre 2019

Florilegio di ricordi per mantenerci costanti nel suffragare le Anime del Purgatorio.


Eccovi alcune massime, che, rilette di tanto in tanto, risveglieranno in noi i bei sentimenti, che ci animeranno a suffragare costantemente e diligentemente le Anime del Purgatorio, e ad acquistare per loro Indulgenze. Esse inoltre manterranno noi stessi inondi da ogni colpa, e ci ecciteranno a purificar sempre meglio colla penitenza le nostre macchie: poiché ci torna a conto il farlo con si poca fatica piuttosto in questo mondo, anziché scontare tutto dopo la morte, quando si dovrà pagare secondo giustizia e senza misericordia. Ecco le massime.



1. Il peccato appare un piccolo male in vita, grande alla morte, immenso dopo la morte.
2. Ogni cosa che faremo per le Anime purganti, Gesù Cristo la riterrà come fatta a Sè.
3. Col suffragare le Anime siamo certi di far piacere al Cuore di Gesù.
4. Se tutti i momenti, che si passano a fare o a dire cosa dipoca utilità, si impiegassero nell'acquistare Indulgenze, quante Anime si salverebbero!
5. Col condurre Anime del Purgatorio a Dio ci assicuriamo intercessori invita ed' in morte.
6. E’ di fede, che le Anime possano intercedere per noi, giunte che sieno per merito nostro in Paradiso.
7. Ogni dolore e patimento, offerto in suffragio delle Anime del Purgatorio, perde della sua agrezza, e diviene più dolce.
8. A schivare il fuoco del Purgatorio giova il liberare le anime degli altri, perché Gesù Cristo disse: Colla misura onde avrete misurato, sarete misurati voi stessi.
9. Nel pregare per i Defunti ponete sempre la Madonna quale Avvocata, e come pegno i meriti di Gesù Cristo, del suo preziosissimo Sangue, e il valore dei santi Sacrifizii.
10. Se voi chiederete con istanza al Cuore di Gesù la gloria del Cielo per le Anime purganti, il divin Cuore la chiederà con istanza al Padre per voi.
11. Chi è mai, il quale, ricordandosi.sempre delle due voragini di fuoco che ci stanno sotto i piedi, scordi poi di batter la via, che conduse al monte santo di Dio?
12. La memoria continua di quanto scontano i nostri conoscenti, sebbene morti da buoni cristiani, in pena dei passatempi, del lusso, della vanità e di altri peccati, c'infonderà quel timore di Dio che forma i Santi.
13. Se il meditar sempre la legge di Dio, il contrariare sempre le vostre voglie naturali, il combatter sempre contro il mondo e il demonio vi stanca, pensate che cosa non vorrebbero fare le Anime purganti, se potessero tornare in questa vita.
14. Fate l'elemosina ai poveri con tre intenzioni, cioè: 1. Per amor di Dio; 2. In suffragio delle Anime purganti; 3. per soddisfare alla divina giustizia pei vostri peccati. In tal modo vi aprirà le porte del Cielo.
15. Dopo aver suffragato le Anime, incaricatele affinché preghino pel Papa, per la Chiesa, per gl'infedeli e per tutti i poveri peccatori.
16. Abbiate voi stesso, ed infondetelo negli altri, specialmente nei giovanetti, un grande orrore al peccato veniale, di cui si spesso si cade, perché non lo si odia come il peccato mortale.
17. Il demonio istiga i mondani a sempre aumentare gli studii di cose curiose ed inutili, affinché i poveri giovanetti non abbiano né tempo ne mente di pensare all'unico necessario.
18. Se impareremo a farci sante, avremo acquistato ricchezze che nemmeno la morte potrà strapparci di mano, ma che dopo di essa, ci saranno rese a mille doppi.
19. Una vita in catene, in un carcere oscuro flagellati, e a pane ed acqua, è un paradiso a confronto del Purgatorio.
20. La pena della lontananza da Dio è quella che più aggrava il castigo delle Anime penanti. Perché subito dopo che vien separata dal corpo, l'anima anela con ansietà, impossibile a descriversi, alla unione con Dio, da cui viene respinta.
21. La cara Madonna e gli Angeli vengono a confortare le Anime del Purgatorio, ma niente le soddisfa del tutto, finché sono separate da Dio.
22. Fissiamo quante volte al giorno vogliamo suffragare le Anime, e in quanti modi ogni settimana e ogni mese; e Dio ce lo rimeriterà a cento doppi.
23. Siamo industriosi, come sono i poveri nel riunir limosine, nell'acquistare Indulgenze per le Anime purganti, sopratutto accostandoci ai santi Sacramenti.
24. È stato calcolato che in tutto il mondo muoiono ogni giorno quasi cento mila persone: quante di esse andranno in Purgatorio? Pregate ogni giorno per gli agonizzanti che in quel giorno debbono morire.
25. Chi gode immeritatamente riputazione di santo, si troverà burlato, se va in Purgatorio, perché non si pregherà per lui credendolo in Paradiso.
26. Nella vita umana, se si fugge un incomodo s'incappa in un altro; ma, se si soffre qualche cosa per le Anime, non accade mai senza un guadagno.
27. Non cessiamo mai dal purificarci, perché la morte è forse alla porta, e tanti muoiono all'improvviso; guai a coloro, che come già le vergini stolte, non sono preparate per l'arrivo dello Sposo.
28. Nella sacra Scrittura è detto, che la carità copre tutta la moltitudine dei peccati. Usiamola dunque abbondantemente per compassione di noi stessi, del nostro prossimo bisognoso, e delle Anime purganti, a cui sempre dovremo applicare il frutto delle nostre opere.
29. San Paolo dice: Sia che mangiate, sia che beviate, o facciate altra cosa, tutto fate a gloria di Dio; e noi aggiungiamo: ricordandoci pure delle Anime purganti.
30. Per ultimo vi raccomando ciò che dice pure san Paolo, che noi siamo tutti un corpo m Gesù Cristo; quindi, se un membro patisce, patiscono tutti i membri; e se un membro gode, godono tutti i membri. Soffriamo dunque qualche cosa per i fedeli della Chiesa purgante, e per i fedeli della militante, e godiamo coi membri della Chiesa trionfante, a cui ci condurranno i meriti di nostro Signore Gesù Cristo. Così sia.

(da "Filotea per i defunti"; IMPRIMATUR: In Curia Archiep., Mediolani, die 18 octobris 1901. S. A. M. MANTEGAZZA, Ep. Famag., Vie. gen. su purgatorio.altervista.org)

venerdì 25 ottobre 2019

Sant'Evaristo, papa e martire

Sant'Evaristo, quarto dopo San Pietro, resse la Chiesa Romana dal 97 al 105, sotto Traiano. Di lui ci dice riferisce il Breviario: "ripartì fra i preti i titoli delle chiese della città di Roma, e ordinò che sette diaconi assistessero il vescovo mentre compiva il ministero della predicazione. Egli decretò ancora, che, secondo la tradizione apostolica, il matrimonio si celebrasse pubblicamente e vi si unisse la benedizione del sacerdote. Governò la Chiesa nove anni e tre mesi, e creò in quattro ordinazioni nel mese di Dicembre, diciassette preti, due diaconi e quindici vescovi. Ebbe la corona del martirio, e fu sepolto ai Vaticano presso la tomba del Principe degli Apostoli il 26 Ottobre



INTROITUS
Joannes 21:15-17.- Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. ~~ Ps 29:2.- Exaltábo te, Dómine, quóniam suscepísti me, nec delectásti inimícos meos super me.  ~~  Glória  ~~  Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. 

Joannes 21:15-17.- Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.  ~~  Ps 29:2.- Ti voglio esaltare, Signore, perché mi hai salvato, né hai fatto che gioisca colui che mi ha in odio.  ~~  Gloria  ~~  Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 


Gloria


ORATIO
Orémus.
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Evaristum Martyrem tuum atque Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo con una continua protezione, per intercessione del tuo Martire e Sommo Pontefice Evaristo, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Petri Apóstoli.
l Pet 5:1-4; 5:10-11.
Caríssimi: Senióres, qui in vobis sunt, obsécro consénior et testis Christi passiónum, qui et ejus, quæ in futúro revelánda est, glóriæ communicátor: páscite qui in vobis est gregem Dei, providéntes non coácte, sed spontánee secúndum Deum, neque turpis lucri grátia, sed voluntárie; neque ut dominántes in cleris, sed forma facti gregis ex ánimo. Et, cum appáruerit princeps pastórum, percipiétis immarcescíbilem glóriæ corónam. Deus autem omnis grátiæ, qui vocávit nos in ætérnam suam glóriam in Christo Jesu, módicum passos ipse perfíciet, confirmábit solidabítque. Ipsi glória et impérium in saecula sæculórum. Amen.

Carissimi: Sacerdote anch'io e teste della Passione di Cristo e chiamato ad aver parte alla futura gloria, io scongiuro i sacerdoti che sono tra voi: Pascete il gregge di Dio, che vi è affidato, governandolo non per forza, ma volentieri per amor di Dio; non per il vil guadagno, ma con animo generoso; non come dominatori delle Chiese, ma come sinceri modelli del gregge; e così, quando apparirà il principe dei pastori, riceverete l'incorruttibile corona della gloria. Il Dio di ogni grazia, il quale ci ha chiamati in Gesù Cristo all'eterna sua gloria, con un po' di patire vi perfezionerà, vi conforterà, vi confermerà. A Lui impero e gloria in eterno. Amen.

GRADUALE  
Ps 106:32; 106:31
Exáltent eum in Ecclésia plebis: et in cáthedra seniórum laudent eum.
V. Confiteántur Dómino misericórdiæ ejus; et mirabília ejus fíliis hóminum.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo e lo lodino dalla cattedra degli anziani.
V. Celebrino il Signore le sue misericordie, le meraviglie da lui operate in favore dei figli degli uomini.

ALLELUIA
Allelúja, allelúja
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam. Allelúja.

Alleluia, alleluia
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 16:13-19
In illo témpore: Venit Jesus in partes Cæsaréæ Philíppi, et interrogábat discípulos suos, dicens: Quem dicunt hómines esse Fílium hóminis? At illi dixérunt: Alii Joánnem Baptístam, alii autem Elíam, alii vero Jeremíam aut unum ex prophétis. Dicit illis Jesus: Vos autem quem me esse dícitis? Respóndens Simon Petrus, dixit: Tu es Christus, Fílius Dei vivi. Respóndens autem Jesus, dixit ei: Beátus es, Simon Bar Jona: quia caro et sanguis non revelávit tibi, sed Pater meus, qui in coelis est. Et ego dico tibi, quia tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam, et portæ ínferi non prævalébunt advérsus eam. Et tibi dabo claves regni coelórum. Et quodcúmque ligáveris super terram, erit ligátum et in coelis: et quodcúmque sólveris super terram, erit solútum et in coelis.

In quel tempo, Gesù, venuto nella zona di Cesarea di Filippo, interrogava i suoi discepoli: «Chi dicono che sia il Figlio dell'uomo?». Ed essi risposero: «Alcuni Giovanni il. Battista, altri Elia, altri ancora Geremia, o uno dei profeti». Disse loro Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù, in risposta, gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, poiché non la carne e il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io dico a te che tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. E ti darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato anche nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».

OFFERTORIUM
Jer 1:9-10
Ecce, dedi verba mea in ore tuo: ecce, constítui te super gentes et super regna, ut evéllas et destruas, et ædífices et plantes.

Ecco che le mie parole pongo sulla tua bocca: ecco che io ti prepongo a nazioni e a regni per svellere ed abbattere, per edificare e piantare. 

SECRETA
Oblátis munéribus, quaesumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut, et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te gubernánte, pastóres. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa, affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori siano graditi al tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam.

Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! 

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quaesumus, Dómine, tuam placátus Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat et in religiónis integritáte persístat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e mantenga integra la sua fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.