mercoledì 20 dicembre 2017

Mercoledì delle Quattro Tempora di Avvento

La Stazione ha luogo a Santa Maria Maggiore, a motivo del Vangelo dell'Annunciazione che ha fatto per così dire attribuire a questo giorno gli onori d'una vera festa della Santa Vergine.


INTROITUS
Is 45:8. - Roráte, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem  ~~  Ps 18:2. - Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum.  ~~  Glória  ~~  Roráte, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem

Is 45:8. - Piovete dall'alto, o cieli, e mandateci il giusto, o nubi: si apra la terra e dia frutti di salvezza.  ~~  Ps 18:2. - I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento narra l'opera delle sue mani.  ~~  Gloria  ~~  Piovete dall'alto, o cieli, e mandateci il giusto, o nubi: si apra la terra e dia frutti di salvezza.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut redemptiónis nostræ ventúra sollémnitas et præséntis nobis vitæ subsídia cónferat, et ætérnæ beatitúdinis praemia largiátur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
Fa', o Signore, te ne preghiamo, che la vicina solennità della nostra redenzione, ci porti aiuto per la vita presente e ci dia il premio della beatitudine eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Isaíæ Prophétæ
Is 2:2-5.
In diébus illis: Dixit Isaias Prophéta: Erit in novíssimis diébus præparátus mons domus Dómini in vértice móntium, et elevábitur super colles, et fluent ad eum omnes gentes. Et ibunt pópuli multi, et dicent: Veníte et ascendámus ad montem Dómini, et ad domum Dei Iacob, et docébit nos vias suas, et ambulábimus in sémitis eius: quia de Sion exíbit lex, et verbum Dómini de Ierúsalem. Et iudicábit gentes, et árguet pópulos multos: et conflábunt gládios suos in vómeres, et lánceas suas in falces. Non levábit gens contra gentem gládium: nec exercebúntur ultra ad praelium. Domus Iacob, veníte, et ambulémus in lúmine Dómini, Dei nostri.

Allora così disse il Profeta Isaia: «Negli ultimi giorni il monte della casa del Signore sarà fondato sopra le cime dei monti, s'innalzerà sopra le colline, e vi accorreranno tutte le genti, vi andranno molti popoli, e diranno: “Venite, andiamo al monte del Signore, alla casa del Dio di Giacobbe: Egli c'insegnerà le sue vie, e noi le seguiremo”. Ché da Sion verrà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà l'arbitro dei popoli e giudicherà ogni nazione; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri, e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro l'altra; non impareranno più a far la guerra. Casa di Giacobbe, venite: camminiamo nella luce del Signore».

GRADUALE
Ps 23:7; 23:3; 23:4
Tóllite portas, principes, vestras: et elevámini, portæ æternáles: et introíbit Rex glóriæ,
V. Quis ascéndet in montem Dómini? aut quis stabit in loco sancto eius Innocens mánibus et mundo corde.

O principi, aprite le vostre porte, sollevatevi, o porte eterne: ed entrerà il Re della gloria!
V. Chi salirà il monte del Signore? o chi starà nel suo luogo santo? Colui che è innocente di mani e puro di cuore.

ORATIO
Orémus.
Festína, quaesumus, Dómine, ne tardáveris, et auxílium nobis supérnæ virtútis impénde: ut advéntus tui consolatiónibus sublevéntur, qui in tua pietáte confídunt: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Signore, affrettati, te ne preghiamo: non tardare oltre e concedici l'aiuto della tua onnipotenza, affinché dalla gioia della tua venuta, siano consolati quanti confidano in te: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Isaíæ Prophétæ.
Is 7:10-15
In diébus illis: Locútus est Dóminus ad Achaz, dicens: Pete tibi signum a Dómino, Deo tuo, in profúndum inférni, sive in excélsum supra. Et dixit Achaz: Non petam et non tentábo Dóminum. Et dixit: Audíte ergo, domus David: Numquid parum vobis est, moléstos esse homínibus, quia molesti estis et Deo meo? Propter hoc dabit Dóminus ipse vobis signum. Ecce, Virgo concípiet et páriet fílium, et vocábitur nomen eius Emmánuel. Butýrum et mel cómedet, ut sciat reprobare malum et elígere bonum.

In quei giorni, il Signore parlò ad Achaz, dicendo: «Chiedi per te un segno al Signore tuo Dio, o nella profondità dell'abisso, o nell'alto dei cieli». E rispose Achaz: «Non lo chiederò: non tenterò il Signore». E Isaia disse: «Ascoltate, dunque, casa di Davide: non vi basta stancare gli uomini, che stancate anche il mio Dio? Per questo, il Signore stesso darà a voi un segno: ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, e sarà chiamato Emmanuele. Panna e miele egli mangerà, fino a che non sappia riprovare il male e scegliere il bene».

GRADUALE
Ps 144:18; 144:21
Prope est Dóminus ómnibus invocántibus eum: ómnibus qui ínvocant eum in veritáte.
V. Laudem Dómini loquétur os meum: et benedícat omnis caro nomen sanctum eius.

Dio è vicino a tutti quelli che lo chiamano, a chiunque lo chiama in verità.
V. La mia bocca dica la lode del Signore, e ogni carne benedica il suo santo nome.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secundum Lucam.
Luc 1:26-38
In illo tempore: Missus est Angelus Gábriel a Deo in civitatem Galilaeæ, cui nomen Názareth, ad Vírginem desponsátam viro, cui nomen erat Ioseph, de domo David, et nomen Vírginis María. Et ingréssus Angelus ad eam, dixit: Ave, grátia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus. Quæ cum audísset, turbáta est in sermóne eius: et cogitábat, qualis esset ista salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María, invenísti enim grátiam apud Deum: ecce, concípies in útero, et páries fílium, et vocábis nomen eius Iesum. Hic erit magnus, et Fílius Altíssimi vocábitur, et dabit illi Dóminus Deus sedem David, patris eius: et regnábit in domo Iacob in ætérnum, et regni eius non erit finis. Dixit autem María ad Angelum: Quómodo fiet istud, quóniam virum non cognósco? Et respóndens Angelus, dixit ei: Spíritus Sanctus supervéniet in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi. Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, vocábitur Fílius Dei. Et ecce, Elísabeth, cognáta tua, et ipsa concépit fílium in senectúte sua: et hic mensis sextus est illi, quæ vocátur stérilis: quia non erit impossíbile apud Deum omne verbum. Dixit autem María: Ecce ancílla Dómini, fiat mihi secúndum verbum tuum.

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazareth, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l'udiva, fu turbata alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». L'angelo le rispose, dicendo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anch'essa un figlio nella sua vecchiaia ed è già al sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo la tua parola».

OFFERTORIUM
Is 35:4.
Confortámini, et iam nolite timére: ecce enim, Deus noster retríbuet iudícium: ipse véniet, et salvos nos fáciet.

Fatevi coraggio; non abbiate più timore: ecco che il nostro Dio farà giustizia. Egli verrà e ci salverà.

SECRETA
Acépta tibi sint, quaesumus, Dómine, nostra ieiúnia: quæ et expiándo nos tua grátia dignos effíciant, et ad sempiterna promíssa perdúcant. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, ti siano accetti i nostri digiuni, e, espiando i peccati, ci rendano degni della tua grazia e ci facciano conseguire le promesse eterne. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Is 7:14
Ecce, Virgo concípiet et páriet fílium: et vocábitur nomen eius Emmánuel.

Ecco, una Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio: che sarà chiamato Emanuele.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Salutáris tui, Dómine, munere satiáti, súpplices deprecámur: ut, cuius lætámur gustu, renovémur efféctu. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, saziati del tuo salutare dono, ti supplichiamo che il mistero, della cui soavità ci siamo rallegrati, ci rinnovi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.