Il convento
dei Minori di San Pietro di Silki in Sassari conserva una Madonnina ma dalla
grande potenza, la Vergine delle Grazie. Il simulacro fu rivenuto nel settembre
del 1472 in occasione della predicazione che colà vi tenne il beato Bernardino
da Feltre (1439-1494). Per l’insufficiente capienza della chiesa, fu eretto un
pulpito posticcio. Una delle sue colonne - poi detta colonna del Miracolo -
cadde su una madre col suo figliolo. Il beato ordinò di scavare nel basamento
della colonna crollata e fu rinvenuta una Madonna col Bambino detta fin da
subito “della Grazia”. Oggetto di una fortissima devozione diffusa in tutta la
Provincia, sempre viva lungo i secoli a motivo delle copiosissime grazie
ricevute, il 9 maggio 1909 la venerata Effigie, fu solennemente incoronata da
Monsignor Pietro Balestra dei Minori Conventuali, Arcivescovo di Cagliari,
delegato del Capitolo Vaticano, che officiò pure le altre cerimonie a causa
della malattia che impediva Monsignor Emilio Parodi, Arcivescovo di Sassari.
Nel maggio del 1943 Monsignor Arcangelo Mazzotti, dei Minori Conventuali,
Arcivescovo Turritano, a seguito di una bomba che cadde rovinosamente nei
pressi della stazione ferroviaria, chiese alla Vergine che alla città di
Sassari fossero risparmiati i bombardamenti, che martoriarono invece Cagliari,
pronunziando il celebre Voto. “Non essendo possibile riportare in processione
la Madonna alla sua dimora abituale, ho disposto che il Simulacro venga
trasportato in spalla dai vostri parroci che rappresentano i fedeli di tutta la
città, senza corteo. Vuol dire che se la Madonna salverà la città a Lei
dedicata e devota dai bombardamenti, ogni anno per sempre ogni sabato
precedente l'ultima domenica di maggio, Nostra Signora verrà al Duomo ove
confluiranno i pellegrini da tutte le parrocchie e la sera della domenica, con
l'accompagnamento del Vescovo Turritano e di tutto il clero, oltre al popolo,
il Simulacro sarà accompagnato al Santuario di San Pietro in una solenne
processione, quella che oggi non possiamo fare”. Nostra Signora fece il
miracolo - per tre volte, come risulta dalle testimonianze, il progettato
bombardamento fu vanificato ora da una tempesta ora da un contrordine - e
allora l’Arcivescovo nel 1944 decretò il Voto perpetuo e la festa connessa, che
ancora oggi devotamente si celebrano: “La Madonna ha mantenuto la parola,
adesso manteniamo la nostra”.
ALLA MADONNA DELLE GRAZIE
INNO DEL CONGRESSO
del 1934
INNO DEL CONGRESSO
del 1934
nel
XXV dell’incoronazione
Tu Madre di Grazia – sul trono di
gloria
Assisa Regina – del Dio Signor
Ogni alma redenta – ridice la storia
Materna potenza – prodigi d’amor.
Rit. Benedici, potente Regina,
al tuo popol che invoca pietà,
ai tuoi figli lo sguardo recliana,
o Signora di nostra Città.
Nel secolo triste – di guerra, di stenti,
Se sparge rovina – il morbo fatal
Tu sola, Madonna, - con mani
potenti,
Ne scampi, ritorni – lo spirto
vital.
Rit. Benedici …
Disceser le turbe – dal piano e dai
colli,
Rigonfie di fede – frementi d’amor,
Giuraron i grandi – ridisser le
folle
Eterno ricordo – di tanto favor
Rit. Benedici …
Pregaron i santi – dai vasti
pensieri,
Le fulgide glorie – di nostra città,
Dispersi pel mondo - gli illustri pionieri
Portaron dovunque – virtù, civiltà.
Rit. Benedici