martedì 16 ottobre 2018

[SARDINIA MARIANA] Il Voto dell’Immacolata

Tutto il popolo cristiano nutriva una tenera fede nell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, ma in modo particolare ne era animata la Spagna, grazie soprattutto alla predicazione Francescana. Animato da un tale entusiasmo dei suoi sudditi, Filippo III inviava a Paolo V una supplica affinché venisse a definire dommaticamente questa verità della Santa Fede Cattolica. Sotto l’alto patronato dell’Immacolata furono posti tutti i Regni delle Spagne, fra cui il nostro di Sardegna. Nel 1632 quindi, le Corti generali presiedute dal viceré di Sardegna e vescovo di Alghero don Gaspare Prieto stabilirono di offrire a Dio in tributo d’onore verso la Madre sua un pubblico e solenne giuramento di credere, insegnare e difendere sempre la dottrina della sua Concezione Immacolata. La cerimonia fu celebrata nella Cattedrale di Cagliari il 7 marzo 1632 alla presenza dei Tre Stamenti del Regno. Il Voto fu riconfermato nel 1656 quando l’Immacolata fu proclamata Patrona dell’Isola.
  
Immacolata Concezione, Cattedrale di Alghero

La formula, pronunziata dal Viceré, recitava:

Noi, don Gaspare Prieto, per la grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica, Vescovo di Alghero, e per Sua Maestà Presidente e Capitano Generale, sì in nome proprio e dei tre Stamenti, che di tutti gli abitanti di questo Regno di Sardegna, confessiamo e di tutto cuore affermiamo il vero e naturale concepimento della Santissima Vergine Maria, Madre di nostro Signore Gesù Cristo e nostra Signora, nel primo istante che l'anima benedetta di lei fu creata ed unita al suo sacro corpo, in nessuna maniera fu tocco dalla comune colpa di origine cui vanno soggetti gli altri figliuoli d'Adamo; ma che anzi, fin dal primo momento della sua creazione, fu sempre immacolata, pura, bella, aggradevole e santa agli occhi di Dio, e così promettiamo, facciamo voto  giuriamo a Dio onnipotente, alla Purissima Vergine in onore della sua Concezione, ed al nostro Santo Padre Urbano VIII ed a tutti i suoi Successori nella Sede Apostolica, per questi quattro santi Evangeli che tocchiamo e baciamo, di credere, in ogni tempo e luogo, tenere, insegnare e difendere la naturale e vera concezione della Vergine purissima senza peccato originale; di non insegnare il contrario né in parole né in iscritto, né in qualsivoglia altra maniera,  e di non permettere altresì che altri lo insegni: anzi procureremo di attenerci sempre a quanto i nostri predecessori, seguendo le norme di Serenissimi Re di Aragona, di gloriosa ricordanza, hanno ognora osservato e comandato osservarsi, e di far sì che i fedeli cristiani di questo Regno di Sardegna siano istruiti in così santa, pia e lodevole dottrina, e che per tale la riconoscano sempre e la difendano a maggior gloria di Dio Signor nostro, della Vergine Purissima Maria, Madre sua e Signora nostra, e al servizio della Santa Chiesa Romana, ad esaltazione della Santa Fede Cattolica ed a salvezza delle anime nostre. Così sia. 




[Fonte: Damiano Filia, Sardegna Cristiana, Volume II]