La Santa Chiesa, spronandoci con l’esempio dei Niniviti che mutarono condotta di vita alla predicazione del profeta Giona, ci invita a vivere con maggiore intensità questa ultima parte della Quaresima, avendo come unica meta trovare il Signore Gesù per ricevere il perdono dei nostri peccati e attingere a lui, unica fonte d’acqua viva, la linfa della vera vita nel suo sangue redentore.
INTROITUS
Ps 55:2.- Miserére mihi, Dómine, quóniam conculcávit me homo: tota die bellans tribulávit me. ~~ Ps 55:3.- Conculcavérunt me inimíci mei tota die: quóniam multi bellántes advérsum me. ~~ Miserére mihi, Dómine, quóniam conculcávit me homo: tota die bellans tribulávit me.
Ps 55:2.- Pietà di me, Signore, perché il nemico m'insidia; tutto il giorno mi assale e mi stringe. ~~ Ps 55:3.- Tutto il giorno m'insidiano gli avversari perché son molti che mi combattono. ~~ Pietà di me, Signore, perché il nemico m'insidia; tutto il giorno mi assale e mi stringe.
ORATIO
Orémus.
Sanctífica, quaesumus, Dómine, nostra ieiúnia: et cunctárum nobis indulgéntiam propítius largíre culpárum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, santifica questi nostri digiuni, te ne preghiamo; ed accordaci benigno il perdono delle colpe. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Ionæ Prophétæ.
Ionæ 3:1-10
In diébus illis: Factum est verbum Dómini ad Ionam Prophétam secúndo, dicens: Surge, et vade in Níniven civitátem magnam: et praedica in ea prædicatiónem, quam ego loquor ad te. Et surréxit Ionas, et ábiit in Níniven iuxta verbum Dómini. Et Nínive erat civitas magna itínere trium diérum. Et coepit Ionas introíre in civitátem itínere diéi uníus: et clamávit et dixit: Adhuc quadragínta dies, et Nínive subvertétur. Et credidérunt viri Ninivítæ in Deum: et prædicavérunt ieiúnium, et vestíti sunt saccis a maiore usque ad minórem. Et pervénit verbum ad regem Nínive: et surréxit de sólio suo, et abiécit vestiméntum suum a se, et indútus est sacco, et sedit in cínere. Et clamávit et dixit in Nínive ex ore regis et príncipum eius, dicens: Hómines et iuménta et boves et pécora non gustent quidquam: nec pascántur, et aquam non bibant. Et operiántur saccis hómines et iuménta, et clament ad Dóminum in fortitúdine, et convertátur vir a via sua mala, et ab iniquitáte, quæ est in mánibus eórum. Quis scit, si convertátur et ignóscat Deus: et revertátur a furóre iræ suæ, et non períbimus? Et vidit Deus ópera eórum, quia convérsi sunt de via sua mala: et misértus est pópulo suo Dóminus, Deus noster.
Il Signore parlò di nuovo a Giona e gli disse: «Alzati, va' a Ninive, la gran città, a predicarvi quello che ti dico io». Giona si mosse e andò a Ninive, secondo l'ordine del Signore. Or Ninive era una città grande, di tre giornate per farne il giro. Giona cominciò a penetrare in città, e camminando per una giornata si mise a gridare: «Ancor quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta». I Niniviti credettero a Dio, e ordinarono il digiuno, e si vestiron di sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la cosa al re di Ninive, egli pure si alzò dal suo trono, depose le sue vesti, indossò il sacco e si assise sulla cenere. E fu pubblicato e imposto in Ninive quest'ordine, fatto dal re e dai suoi principi: «Uomini e bestie, buoi e pecore, non tocchino niente, non vadano al pascolo, non bevano acqua. Si copran di sacco gli uomini e gli animali, e gridino con tutta forza al Signore; si converta ciascuno dalla sua cattiva vita e dalle sue opere malvagie. Chi sa che Dio si plachi e ci perdoni; e cessata l'ira della sua giustizia, non ci farà perire!». Dio, visto quanto facevano, e come s'erano convertiti dalla loro cattiva vita, n'ebbe compassione.
GRADUALE
Ps 53:4, 3
Deus, exáudi oratiónem meam: áuribus pércipe verba oris mei.
V. Deus, in nómine tuo salvum me fac, et in virtúte tua líbera me.
Signore, esaudisci la mia prece; ascolta le mie parole.
V. O Dio, per il tuo Nome salvami e per la grandezza della tua potenza liberami.
TRACTUS
Ps 102:10
Dómine, non secúndum peccáta nostra, quæ fécimus nos: neque secúndum iniquitátes nostras retríbuas nobis.
Ps 78:8-9.
Dómine, ne memíneris iniquitátum nostrárum antiquárum: cito antícipent nos misericórdiæ tuæ, quia páuperes facti sumus nimis. [Hic genuflectitur]
V. Adiuva nos, Deus, salutáris noster: et propter glóriam nóminis tui, Dómine, líbera nos: et propítius esto peccátis nostris, propter nomen tuum.
Non trattarci, Signore, secondo i nostri errori, non punirci secondo le nostre colpe.
V. Non ricordarti con noi delle colpe antiche: presto ci venga incontro il tuo affetto, perché siamo molto deboli.
V. Aiutaci, o Dio della salvezza: e per la gloria del tuo nome, liberaci, Signore: e perdona i nostri errori per amore del tuo nome.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 7:32-39
In illo témpore: Misérunt príncipes et pharisaei minístros, ut apprehénderent Iesum. Dixit ergo eis Iesus: Adhuc módicum tempus vobíscum sum: et vado ad eum, qui me misit. Quærétis me, et non inveniétis: et ubi ego sum, vos non potéstis veníre. Dixérunt ergo Iudaei ad semetípsos: Quo hic itúrus est, quia non inveniémus eum? numquid in dispersiónem géntium itúrus est, et doctúrus gentes? Quis est hic sermo, quem dixit: Quærétis me, et non inveniétis: et ubi sum ego, vos non potéstis veníre In novíssimo autem die magno festivitátis stabat Iesus, et clamábat, dicens: Siquis sitit, véniat ad me et bibat. Qui credit in me, sicut dicit Scriptúra, flúmina de ventre eius fluent aquæ vivæ. Hoc autem dixit de Spíritu, quem acceptúri erant credéntes in eum.
In quel tempo i principi ed i Farisei mandarono delle guardie per arrestare Gesù. Allora Gesù disse loro: «Ancora• per poco tempo io sto fra voi; poi me ne vado da chi mi ha mandato. Mi cercherete e non mi troverete; e dove son io voi non potete venire». Dicevan perciò tra loro i Giudei: «Dove mai andrà, che non lo troveremo? Andrà forse ai dispersi tra le nazioni, ad insegnare ai pagani? Che significa questo suo dire: Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io sono non potete venire?». Nell'ultimo giorno poi, che è il più solenne della festa, Gesù, ritto in piedi, disse ad alta voce: «Chi ha sete venga a me e beva. Dal seno di chi crede in me, come dice la Scrittura, scaturiranno fiumi d'acqua viva». Diceva questo dello Spirito che dovevano ricevere i credenti in lui.
OFFERTORIUM
Ps 6:5
Dómine, convértere, et éripe ánimam meam: salvum me fac propter misericórdiam tuam.
Ritorna, Signore, libera la mia vita, salvami per il tuo amore.
SECRETA
Concéde nobis, Dómine, Deus noster: ut hæc hóstia salutáris et nostrórum fiat purgátio delictórum, et tuæ propitiátio maiestátis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Signore Dio nostro, questa ostia di salvezza ci purifichi da ogni peccato e renda a noi benevola la tua maestà. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO DE SANCTA CRUCE
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris in ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret: et, qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: così che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps 23:10
Dóminus virtútum ipse est Rex glóriæ.
Il Signore degli Eserciti, Egli è il Re della gloria.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sacraménti tui, quaesumus, Dómine, participátio salutáris, et purificatiónem nobis tríbuat, et medélam. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Ti supplichiamo, o Signore, affinché questa partecipazione al Sacramento di salvezza ci sia di purificazione e di rimedio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORATIO SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra Deo.
Da, quaesumus, Dómine, pópulo tuo salútem mentis et córporis: ut, bonis opéribus inhæréndo, tua semper mereátur protectióne deféndi. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a Dio.
Concedi, o Signore al tuo popolo la salute dell'anima e del corpo, affinché dedicandosi alle opere buone meriti la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.