lunedì 31 luglio 2017

NOTE SUL CULTO DI SANT'IGNAZIO DI LOYOLA A SASSARI


Oggi che la Chiesa universale ricorda sant'Ignazio di Loyola: anche noi desideriamo ricordare il particolare legame che egli ebbe con la Chiesa turritana e con l'arcivescovo e Padre Tridentino Salvatore Alepus, nonché col Maestro Razionale Alessio Fontana, nominato a tal carica da Carlo V per l'intera Sardegna.
Il santo iberico trattò personalmente con l'Alepus e se quest'ultimo non vide a Sassari il Collegio tanto auspicato, che sarebbe stato ancor più dotato e ricco di quello messinese, vide almeno dal Cielo - nel 1559 - poco dopo la morte di Ignazio, i primi gesuiti venire a Sassari, sostenuti dal padre Diego Lainez, di animo buono e santo, e degno successore dell'intrepido Ignazio.
Nella città di Sassari i primi gesuiti si installarono nell'episcopio, ospiti dell'arcivescovo, poi nel convento voluto da donna Caterina Montanyans e mai aperto, dove ampliarono la struttura gotica e officiarono nella cappella annessa; poi nella grandiosa casa professa che ancora oggi si ammira, addossata alla chiesa di Gesù-Maria (vel Santa Caterina), primo esempio in Sardegna di architettura rinascimentale.
Il culto verso il santo, a Sassari e nell'Isola, è sempre stato sostenuto dai gesuiti e dal clero secolare da loro educato. A Sassari la sua opera educatrice si è esplicata nelle grandi fondazioni del Collegio Massimo di Sassari e, per intervento dei suoi successori e di Antonio Canopolo, nel Convitto-Seminario voluto da quest'ultimo. Le ultime tradizioni gesuitiche - nonostante le vicissitudini storiche della Compagnia - rimasero a Sassari sino al 1848, quando gli ultimi padri furono cacciati con violenza dal Convitto del Canopolo e - specialmente - dall'Università.
Non volendo entrare in questioni storiografiche inadatte a questa sede, vogliamo ringraziare sant'Ignazio che con la sua 'profezia' (quando gli fu chiesto se Sassari avrebbe avuto un Collegio rispose: Dio a suo tempo provvederà), ha donato alla città turritana la prima sede di studi sarda e una schiera di santi gesuiti che hanno onorato nei secoli la nostra Diocesi e un grande cenacolo di cultura ancora ardente.
Ricordiamo, infine, per santità i padri Salvatore Pischedda e Sebastiano de Campo, ma anche il giovane Giuseppe Maria Orrù, giglio di purezza. Tutti e tre attendono gli onori degli altari.


MD

Sant'Ignazio di Loyola Confessore

Dal Martirologio Romano: "A Roma il natale di sant'Ignazio, Sacerdote e Confessore, Fondatore della Compagnia di Gesù, uomo illustre per santità e per miracoli, e zelantissimo nel dilatare ovunque la religione cattolica: dal Sommo Pontefice Pio undecimo fu dichiarato Patrono celeste di tutti gli Esercizi spirituali".


INTROITUS
Philipp 2:10-11.- In nómine Iesu omne genu fléctitur, coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Iesus Christus in glória est Dei Patris  ~~  Ps 5:12-13.- Gloriabúntur in te omnes, qui díligunt nomen tuum: quóniam tu benedíces iusto.  ~~  Glória  ~~  In nómine Iesu omne genu fléctitur, coeléstium, terréstrium et infernórum: et omnis lingua confiteátur, quia Dóminus Iesus Christus in glória est Dei Patris

Philipp 2:10-11.Nel nome di Gesù si deve piegare ogni ginocchio in cielo, in terra e nell'inferno, ed ogni lingua deve confessare che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.  ~~  Ps 5:12-13.-  In te si glorino quanti amano il tuo nome, perché Tu benedici il giusto.  ~~  Gloria  ~~  Nel nome di Gesù si deve piegare ogni ginocchio in cielo, in terra e nell'inferno, ed ogni lingua deve confessare che il Signore Gesù Cristo è nella gloria di Dio Padre.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui ad maiórem tui nóminis glóriam propagándam, novo per beátum Ignátium subsídio militántem Ecclésiam roborásti: concéde; ut, eius auxílio et imitatióne certántes in terris, coronári cum ipso mereámur in coelis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che mediante il beato Ignazio, per la maggior gloria de tuo nome rafforzasti la Chiesa militante con un nuovo presidio; fa' che, col suo aiuto e a sua imitazione, combattendo in terra, meritiamo di essere con lui coronati in cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
2 Tim 2:8-10; 3:10-12
Caríssime: Memor esto, Dóminum Iesum Christum resurrexísse a mórtuis ex sémine David, secúndum Evangélium meum, in quo labóro usque ad víncula, quasi male óperans: sed verbum Dei non est alligátum. Ideo ómnia sustíneo propter eléctos, ut et ipsi salútem consequántur, quæ est in Christo Iesu, cum glória coelésti. Tu autem assecútus es meam doctrínam, institutiónem, propósitum, fidem, longanimitátem, dilectiónem, patiéntiam, persecutiónes, passiónes: quália mihi facta sunt Antiochíæ, Icónii et Lystris: quales persecutiónes sustínui, et ex ómnibus erípuit me Dóminus. Et omnes, qui pie volunt vívere in Christo Iesu, persecutiónem patiéntur.

Carissimo: Ricordati che il Signore Gesù Cristo, progenie di Davide, è risuscitato da morte, secondo il mio Vangelo, per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore, ma la parola di Dio non si incatena. Perciò io sopporto ogni cosa per amore degli eletti, affinché essi pure conseguano la salute che è in Cristo Gesù, con la gloria celeste. Ma tu segui bene la "mia dottrina, la mia condotta, i propositi, la fede, la longanimità, l'amore, la pazienza, le persecuzioni, i patimenti, che soffersi ad Antiochia, ad Iconio, a Listri; persecuzioni che ho sostenuto e dalle quali tutte mi ha liberato il Signore. Tutti coloro infatti che vogliono vivere piamente in Gesù Cristo, patiranno persecuzioni.

GRADUALE
Ps 91:13; 91:14
Iustus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini.
Ps 91:3
Ad annuntiándum mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.

Il giusto fiorisce come palma; cresce come cedro del Libano nella casa del Signore.
V. Per celebrare la tua misericordia al mattino, e la tua fedeltà nella notte.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Iac 1:12
Beátus vir, qui suffert tentatiónem: quóniam, cum probátus fúerit, accípiet corónam vitæ. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Beato l'uomo che supera la prova; perché dopo essere stato provato, avrà la corona di vita. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 10:1-9
In illo témpore: Designávit Dóminus et álios septuagínta duos: et misit illos binos ante fáciem suam in omnem civitátem et locum, quo erat ipse ventúrus. Et dicébat illis: Messis quidem multa, operárii autem pauci. Rogáte ergo Dóminum messis, ut mittat operários in messem suam. Ite: ecce, ego mitto vos sicut agnos inter lupos. Nolíte portáre saeculum neque peram neque calceaménta; et néminem per viam salutavéritis. In quamcúmque domum intravéritis, primum dícite: Pax huic dómui: et si ibi fúerit fílius pacis, requiéscet super illum pax vestra: sin autem, ad vos revertétur. In eádem autem domo manéte, edéntes et bibéntes quæ apud illos sunt: dignus est enim operárius mercéde sua. Nolíte transíre de domo in domum. Et in quamcúmque civitátem intravéritis, et suscéperint vos, manducáte quæ apponúntur vobis: et curáte infírmos, qui in illa sunt, et dícite illis: Appropinquávit in vos regnum Dei.

In quel tempo: Il Signore scelse anche altri settantadue discepoli e li mandò a due a due innanzi a sé in ogni città e luogo dove egli era per andare. E diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai per la sua mietitura. Andate! Ecco, io vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Non portate né borsa, né sacca, né sandali; e per la strada non salutate nessuno. In qualunque casa entrerete, dite prima di tutto: “Pace a questa casa”. E se ci sarà un figlio di pace riposerà su di lui la pace vostra, altrimenti ritornerà a voi. E nella stessa casa restate, mangiando e bevendo di quel che vi dànno; perché l'operaio è degno della sua mercede. Non girate di casa in casa. E in qualunque città entrerete, se vi accolgono, mangiate di quel che vi sarà messo davanti e guarite gli infermi che ci sono, e dite loro: “Sta per venire a voi il Regno di Dio”».

OFFERTORIUM
Ps 88:25
Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu eius

Con lui staranno la mia fedeltà e il mio amore, e s'innalzerà nel mio Nome la sua forza.

SECRETA
Adsint, Dómine Deus, oblatiónibus nostris sancti Ignátii benígna suffrágia: ut sacrosáncta mystéria, in quibus omnis sanctitátis fontem constituísti, nos quoque in veritáte sanctíficet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Queste oblazioni, o Signore, siano accompagnate dalla benigna intercessione del beato Ignazio, affinché i sacri misteri, che stabilisti fonte di ogni santità, santifichino realmente anche noi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Luc 12:49
Ignem veni míttere in terram: et quid volo, nisi ut accendátur?

Son venuto a portare il fuoco sulla terra, e che altro voglio se non che si accenda?

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Laudis hóstia, Dómine, quam pro sancto Ignátio grátias agentes obtúlimus: ad perpétuam nos maiestátis tuæ laudatiónem, eius intercessióne, pérducat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

Questo sacrificio di lode che ti abbiamo offerto, o Signore, in onore di sant'Ignazio, ci porti, per sua intercessione, a lodarti per sempre in cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

domenica 30 luglio 2017

DOMENICA VIII DOPO PENTECOSTE

La Chiesa vuole oggi inculcare ai fedeli la virtù di prudenza: bisogna essere prudenti come serpenti e al contempo come colombe avendo come unico fine il raggiungimento del Paradiso, fine per cui ogni uomo è stato creato e redento. Corrispondendo all'influsso della Grazia dobbiamo trasformare le nostre vite nella santità dei figli di Dio.


INTROITUS
Ps 47:10-11.- Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ: iustítia plena est déxtera tua.  ~~  Ps 47:2.- Magnus Dóminus, et laudábilis nimis: in civitate Dei nostri, in monte sancto eius.  ~~  Glória  ~~  Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ: iustítia plena est déxtera tua.

Ps 47:10-11.- Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio; la tua lode, come si conviene al tuo nome, si stende fino alle estremità della terra: la tua destra è piena di giustizia.  ~~  Ps 47:2.- Grande è il Signore, e degnissimo di lode nella sua città e nel suo santo monte.  ~~  Gloria  ~~  Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio; la tua lode, come si conviene al tuo nome, si stende fino alle estremità della terra: la tua destra è piena di giustizia.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Largíre nobis, quaesumus, Dómine, semper spíritum cogitándi quæ recta sunt, propítius et agéndi: ut, qui sine te esse non póssumus, secúndum te vívere valeámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Concedici propizio, Te ne preghiamo, o Signore, di pensare ed agire sempre rettamente; cosí che noi, che senza di Te non possiamo esistere, secondo Te possiamo vivere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Romános.
Rom 8:12-17
Fratres: Debitóres sumus non carni, ut secúndum carnem vivámus. Si enim secúndum carnem vixéritis, moriémini: si autem spíritu facta carnis mortificavéritis, vivétis. Quicúmque enim spíritu Dei aguntur, ii sunt fílii Dei. Non enim accepístis spíritum servitútis íterum in timóre, sed accepístis spíritum adoptiónis filiórum, in quo clamámus: Abba - Pater. - Ipse enim Spíritus testimónium reddit spirítui nostro, quod sumus fílii Dei. Si autem fílii, et herédes: herédes quidem Dei, coherédes autem Christi.

Fratelli: Noi non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne. Se infatti vivrete secondo la carne, morrete; ma se mediante lo Spirito avrete ucciso le opere della carne, vivrete. Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. Voi infatti non avete ricevuto lo spirito di servitú per ricadere nel timore, ma lo Spirito d’adozione a figli, per il quale gridiamo: Abba, Padre. E lo stesso Spirito rende testimonianza all’ànima nostra che siamo figli di Dio. Ma, se figli, siamo pure eredi: eredi perciò di Dio e coeredi di Cristo.

GRADUALE
Ps 30:3
Esto mihi in Deum protectórem, et in locum refúgii, ut salvum me fácias.
Ps 70:1
Deus, in te sperávi: Dómine, non confúndar in ætérnum.

Sii per me, o Dio, protezione e luogo di rifugio: affinché mi salvi.
V. O Dio, in Te ho sperato: ch’io non sia confuso in eterno, o Signore.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 47:2
Magnus Dóminus, et laudábilis valde, in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius. Allelúia.

Allelúia, allelúia
Grande è il Signore, degnissimo di lode nella sua città e sul suo santo monte. Allelúia.

EVANGELIUM
Sequéntia ☩ sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 16:1-9
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis parábolam hanc: Homo quidam erat dives, qui habébat víllicum: et hic diffamátus est apud illum, quasi dissipásset bona ipsíus. Et vocávit illum et ait illi: Quid hoc audio de te? redde ratiónem villicatiónis tuæ: iam enim non póteris villicáre. Ait autem víllicus intra se: Quid fáciam, quia dóminus meus aufert a me villicatiónem? fódere non váleo, mendicáre erubésco. Scio, quid fáciam, ut, cum amótus fúero a villicatióne, recípiant me in domos suas. Convocátis itaque síngulis debitóribus dómini sui, dicébat primo: Quantum debes dómino meo? At ille dixit: Centum cados ólei. Dixítque illi: Accipe cautiónem tuam: et sede cito, scribe quinquagínta. Deínde álii dixit: Tu vero quantum debes? Qui ait: Centum coros trítici. Ait illi: Accipe lítteras tuas, et scribe octogínta. Et laudávit dóminus víllicum iniquitátis, quia prudénter fecísset: quia fílii huius saeculi prudentióres fíliis lucis in generatióne sua sunt. Et ego vobis dico: fácite vobis amicos de mammóna iniquitátis: ut, cum defecéritis, recípiant vos in ætérna tabernácula.

In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli questa parabola: Vi era un uomo ricco che aveva un fattore, e questi fu accusato presso di lui di avergli dissipato i beni. Allora lo chiamò e gli disse: Che cosa sento dire di te? réndimi conto del tuo operato, perché ormai non potrai piú essere mio fattore. Questi disse fra sé: Cosa farò poiché il padrone mi toglie la fattoria? Non posso zappare, mi vergogno di chiedere l’elemosina. Ma so quello che farò, affinché quando sarò cacciato dalla fattoria, possa essere accolto in casa altrui. Adunati quindi tutti i debitori del suo padrone, diceva al primo: Quanto devi al mio padrone? E questi: Cento orci d’olio. E il fattore: Prendi la tua obbligazione, siediti e scrivi: cinquanta. Poi disse a un altro: E tu, quanto devi? Cento staia di grano. E il fattore: Prendi la tua lettera e segna: ottanta. E il padrone lodò il fattore disonesto che aveva agito con astuzia, poiché i figli del secolo sono piú accorti, fra loro, dei figli della luce. E io dico a voi: fatevi degli amici con le ricchezze dell’iniquità, affinché, quando morrete, gli amici vi accolgano nelle loro eterne dimore.


Credo


OFFERTORIUM
Ps 17:28; 17:32
Pópulum húmilem salvum fácies, Dómine, et óculos superbórum humiliábis: quóniam quis Deus præter te, Dómine?

Tu, o Signore, salverai l’umile popolo e umilierai gli occhi dei superbi, poiché chi è Dio all’infuori di Te, o Signore?

SECRETA
Súscipe, quaesumus, Dómine, múnera, quæ tibi de tua largitáte deférimus: ut hæc sacrosáncta mystéria, grátiæ tuæ operánte virtúte, et præséntis vitæ nos conversatióne sanctíficent, et ad gáudia sempitérna perdúcant. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Gradisci, Te ne preghiamo, o Signore, i doni che noi, partecipi dell’abbondanza dei tuoi beni, Ti offriamo, affinché questi sacrosanti misteri, per opera della tua grazia, ci santífichino nella pratica della vita presente e ci conducano ai gaudii sempiterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 33:9
Gustáte et vidéte, quóniam suávis est Dóminus: beátus vir, qui sperat in eo.

Gustate e vedete quanto soave è il Signore: beato l’uomo che spera in Lui.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sit nobis, Dómine, reparátio mentis et córporis cæléste mystérium: ut, cuius exséquimur cultum, sentiámus efféctum. er Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

O Signore, che questo celeste mistero giovi al rinnovamento dello spirito e del corpo, affinché di ciò che celebriamo sentiamo l’effetto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

sabato 29 luglio 2017

Santa Marta Vergine

Dal Martirologio Romano: “A Tarascona, nella Gallia Narbonese, santa Marta Vergine, sorella dei beati Lazzaro e Maria Maddalena, la quale ospitò nella sua casa il nostro Salvatore”.



Si fa anche la commemorazione dei santi Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice Martiri a Roma al tempo dell'Imperatore Diocleziano.


Santa Beatrice e san Simplicio, Catacombe di Generosa, Roma

PROPRIUM MISSAE


INTROITUS
Ps 44:8 - Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.  ~~  Ps 44:2 - Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema.  ~~  Gloria  ~~  Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.

Ps 44:8 - Hai amato la giustizia, e odiato le cose perverse, perciò il Signore, tuo Dio, ti ha unto tra le tue compagne con l'olio che dà gioia.  ~~  Ps 44:2 - Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema.  ~~  Gloria  ~~  Hai amato la giustizia, e odiato le cose perverse, perciò il Signore, tuo Dio, ti ha unto tra le tue compagne con l'olio che dà gioia.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Exáudi nos, Deus, salutáris noster: ut, sicut de beátæ Marthæ Vírginis tuæ festivitáte gaudémus; ita piæ devotiónis erudiámur affectu. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Ascoltaci, o Dio, nostra salvezza: e mentre ci rallegriamo per la festa della tua santa vergine Marta, impariamo ad amarti con devozione filiale. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Commemoratio Ss. Felicis, Simplicii, Faustini et Beatricis.
Præsta, quaesumus, Dómine: ut, sicut pópulus christiánus Mártyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis temporáli sollemnitáte congáudet, ita perfruátur ætérna; et, quod votis célebrat, comprehéndat efféctu. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Fa', o Signore, che come il popolo cristiano gode della solennità temporale dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice, così abbia a godere dell'eterna felicità, conseguendo quanto celebra con desiderio.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios.
2 Cor 10:17-18; 11, 1-2.
Fratres: Qui gloriatur, in Dómino gloriétur. Non enim, qui seípsum comméndat, ille probátus est; sed quem Deus comméndat. Utinam sustinerétis módicum quid insipiéntiæ meæ, sed et supportáte me: aemulor enim vos Dei æmulatióne. Despóndi enim vos uni viro vírginem castam exhibére Christo.

Fratelli, «chi si vanta, si vanti nel Signore»: poiché non chi si raccomanda da sé è approvato, bensì colui che il Signore raccomanda. Vorrei che voi sopportaste un po' di stoltezza da parte mia. Ma si, sopportatemi; poiché sono geloso di voi, della gelosia di Dio, avendovi fidanzati ad un solo sposo, come vergine casta da presentare a Cristo.

GRADUALE
Ps 44:5
Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna.
V. Propter veritátem et mansuetúdinem et iustítiam: et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.

Nello splendore della tua grazia, trionfa, avanza con fiducia e regna!
V. Per la tua fedeltà e mitezza e giustizia la tua destra compirà prodigi.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 44:15; 44:16
Adducántur Regi Vírgines post eam: próximæ eius afferéntur tibi in lætítia. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Le vergini dietro a lei sono condotte al Re, a te sono condotte le sue compagne in allegria. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 10:38-42
In illo témpore: Intrávit Iesus in quoddam castéllum: et múlier quædam, Martha nómine, excépit illum in domum suam: et huic erat soror nómine María, quæ étiam sedens secus pedes Dómini, audiébat verbum illíus. Martha autem satagébat circa frequens ministérium: quæ stetit et ait: Dómine, non est tibi curæ, quod soror mea réliquit me solam ministráre? dic ergo illi, ut me ádiuvet. Et respóndens, dixit illi Dóminus: Martha, Martha, sollícita es et turbáris erga plúrima: porro unum est necessárium. María óptimam partem elégit, quæ non auferétur ab ea.

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, chiamata Marta, lo ricevette in casa sua. E questa aveva una sorella di nome Maria, la quale, postasi a sedere ai piedi del Signore, ne ascoltava la parola. Marta intanto si affannava tra le molte faccende di casa. Fermatasi poi disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi lasci sola a preparare? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, ti affanni ed inquieti per troppe cose. Eppure una sola è necessaria! Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

OFFERTORIUM
Ps 44:10
Fíliæ regum in honóre tuo, ástitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietáte.

Figlie di re ti vengono incontro: siede alla tua destra la regina, ammantata di oro sopraffino.

SECRETA
Accépta tibi sit, Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro tuórum honóre Sanctórum: quorum se méritis de tribulatióne percepísse cognóscit auxílium.Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accetta, o Signore, l'offerta presentata in onore dei tuoi santi dal popolo che ti è consacrato: esso sa che per i loro meriti ha ottenuto il soccorso nella prova.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Ss. Felici, Simplicio, Faustino et Beatrici.
Hóstias tibi, Dómine, pro sanctórum Mártyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis commemoratióne deférimus: supplíciter deprecántes; ut indulgéntiam nobis páriter cónferant et salútem. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Eccoti, Signore queste ostie in memoria dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice; umilmente ti supplichiamo perché ci portino perdono ed anche salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Matt 25:4; 25:6
Quinque prudéntes vírgines accepérunt óleum in vasis suis cum lampádibus: média autem nocte clamor factus est: Ecce, sponsus venit: exíte óbviam Christo Dómino.

Le cinque vergini prudenti portarono anche l'olio nei vasetti, insieme con le loro lucerne. Ma a mezzanotte si levò un clamore: «Ecco, lo sposo! Uscite incontro al Cristo Signore!».

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Satiásti, Dómine, famíliam tuam munéribus sacris: eius, quaesumus, semper interventióne nos réfove, cuius sollémnia celebrámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen.

Preghiamo
Sostieni sempre, o Signore, per l'intercessione della santa di cui celebriamo la festa, questa tua famiglia che hai nutrito con il tuo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.Amen.

Orémus.
Pro Ss. Felici, Simplicio, Faustino et Beatrici.
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut sanctórum Martyrum tuórum Felícis, Simplícii, Faustíni et Beatrícis coeléstibus mýsteriis celebráta sollémnitas, indulgéntiam nobis tuæ propitiatiónis acquírat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che i celesti misteri celebrati nella solennità dei tuoi santi martiri Felice, Simplicio, Faustino e Beatrice, ci ottengano la tua benigna indulgenza.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


venerdì 28 luglio 2017

Santi Nazario e Celso Martiri, san Vittore I Papa e Martire, sant'Innocenzo I Papa e Confessore

I santi Nazario e Celso furono martirizzati a Milano al tempo di Nerone (o di Diocleziano). I loro corpi furono rinvenuti da sant’Ambrogio nel 395. 


San Vittore, Africano fu papa dal 189 al 199, rafforzò la potestà della Sede Romana, represse le insorgenti eresie e dispose che la Pasqua si celebrasse la Domenica successiva alla pasqua giudaica. Subì il martirio al tempo di Severo Settemio.
  



San Innocenzo I, di Albano Laziale, fu papa dal 401 al 417. Dovette affrontare le invasioni dei Barbari. Condannò il Pelagianesimo. Sollecito di tutte le Chiese, difese san Giovanni Crisostomo e lo ristabilì nella sua Sede condannando i vescovi suoi nemici. 





PROPRIUM MISSAE


INTROITUS
Ps 78:11-12; 78:10. - Intret in conspéctu tuo, Dómine, gémitus compeditórum: redde vicínis nostris séptuplum in sinu eórum: víndica sánguinem Sanctórum tuórum, qui effúsus est.  ~~  Ps 78:1. - Deus, venérunt gentes in hereditátem tuam: polluérunt templum sanctum tuum: posuérunt Ierúsalem in pomórum custódiam.  ~~  Glória ~~  Intret in conspéctu tuo, Dómine, gémitus compeditórum: redde vicínis nostris séptuplum in sinu eórum: víndica sánguinem Sanctórum tuórum, qui effúsus est.

Ps 78:11-12; 78:10. - Signore, il gemito del prigioniero giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici; vendica il sangue versato.  ~~  Ps 78:1. - O Dio, i pagani hanno invaso il tuo retaggio, profanato il tuo santo tempio, ridotto Gerusalemme a un cumulo di macerie.  ~~  Gloria  ~~  Signore, il gemito del prigioniero giunga fino a Te; rendi il settuplo ai nostri nemici; vendica il sangue versato.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Sanctórum tuórum nos, Dómine, Nazarii, Celsi, Vittóris et Innocéntii conféssio beáta commúniat: et fragilitáti nostræ subsídium dignánter exóret. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
La pia professione di fede dei tuoi santi Nazario, Celso, Vittore e Innocenzo ci fortifichi, Signore, e implori soccorso dalla tua pietà alla nostra fragilità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Sap 10:17-20
Réddidit Deus justis mercédem labórum suorum, et deduxit illos in via mirábili: et fuit illis in velaménto diei et in luce stellárum per noctem: tránstulit illos per Mare Rubrum, et transvéxit illos per aquam nímiam. Inimícos autem illórum demérsit in mare, et ab altitúdine inferórum edúxit illos. Ideo justi tulérunt spolia impiórum, et decantavérunt, Dómine, nomen sanctum tuum, et victrícem manum tuam laudavérunt páriter, Dómine, Deus noster.

Iddio rese ai giusti il frutto delle fatiche loro e li condusse per mirabile via: e fu loro ombra di giorno, e di notte brillante stella; li trasportò attraverso il Mar Rosso, oltre acque profonde. E sommerse nel mare i loro nemici, e dal profondo abisso li rigettò sul lido, onde i giusti poterono spogliare gli empi, e inneggiare al santo nome tuo, e ad una voce lodare la tua mano vincitrice, Signore Dio nostro.

GRADUALE
Exodi 15:11
Gloriósus Deus in Sanctis suis: mirábilis in maiestáte, fáciens prodígia.
Ibid., 6.
Déxtera tua, Dómine, glorificáta est in virtúte: déxtera manus tua confrégit inimícos.

Dio è glorioso nei suoi santi; mirabile nella sua maestà, operatore di prodigi.
V. La tua destra, o Signore, si è distinta nella forza; la tua destra ha spezzato i nemici.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Eccli 44:14
Córpora Sanctórum in pace sepúlta sunt, et nómina eórum vivent in generatiónem et generatiónem. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
I corpi dei santi sono sepolti nella pace, i loro nomi vivono di generazione in generazione. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 21:9-19
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Cum audiéritis proelia et seditiónes, nolíte terréri: opórtet primum hæc fíeri, sed nondum statim finis. Tunc dicebat illis: Surget gens contra gentem, et regnum advérsus regnum. Et terræmótus magni erunt per loca, et pestiléntiæ, et fames, terrorésque de coelo, et signa magna erunt. Sed ante hæc ómnia iniícient vobis manus suas, et persequéntur, tradéntes, in synagógas et custódias, trahéntes ad reges et praesides propter nomen meum: contínget autem vobis in testimónium. Pónite ergo in córdibus vestris non præmeditári, quemádmodum respondeátis. Ego enim dabo vobis os et sapiéntiam, cui non potérunt resístere et contradícere omnes adversárii vestri. Tradémini autem a paréntibus, et frátribus, et cognátis, et amícis, et morte affícient ex vobis: et éritis odio ómnibus propter nomen meum: et capíllus de cápite vestro non períbit. In patiéntia vestra possidébitis ánimas vestras.

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando poi sentirete parlare di guerre e di sommosse, non vi spaventate: così deve prima accadere, ma non verrà subito la fine». Allora disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo, e regno contro regno; vi saranno gran terremoti, e in diversi luoghi pestilenze e carestie, fenomeni spaventevoli e gran segni dal cielo. Ma prima di tutto ciò vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni e vi trascineranno davanti a re e governatori per causa del mio nome; così vi riuscirà di rendermi testimonianza. Mettetevi dunque in cuore di non premeditare la vostra difesa; perché io vi darò parole e sapienza, a cui non potranno resistere né contraddire tutti i vostri avversari. Sarete traditi persino dai genitori e dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte parecchi di voi; e sarete in odio a tutti pel nome mio; ma neppure un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra costanza guadagnerete le anime vostre.

OFFERTORIUM
Ps 67:36
Mirábilis Deus in Sanctis suis: Deus Israël, ipse dabit virtútem et fortitúdinem plebi suæ: benedíctus Deus, allelúia.

Degno di venerazione è Dio nei suoi Santi; Dio d'Israele, Egli dà forza e vigore al suo popolo; Dio sia benedetto, alleluia.

SECRETA
Concéde nobis, omnípotens Deus: ut his munéribus, quæ in sanctórum tuórum Nazarii, Celsi, Victóris et Innocéntii honóre deférimus, et te placémus exhíbitis, et nos vivificémur accéptis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Dio onnipotente, concedici che presentandoti questi doni in onore dei santi Nazario, Celso, Vittore e Innocenzo, ti plachiamo nell'offrirli e siam vivificati nel riceverli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Sap 3:4; 3:5; 3:6
Et si coram homínibus torménta passi sunt. Deus tentavit eos: tamquam aurum in fornáce probávit eos, et quasi holocáusta accépit eos.

E se al cospetto degli uomini han sofferto dei tormenti; è perché Dio li ha provati; li ha provati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come vittime d'olocausto.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sanctórum Nazárii, Celsi, Victóris et Innocéntii, Dómine, intercessióne placátus: præsta, quaesumus; ut, quod temporáli celebrámus actióne, perpétua salvatióne capiámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

Ti supplichiamo, o Signore; placato dall'intercessione dei santi Nazario, Celso, Vittore e Innocenzo, concedici nell'eternità quanto celebriamo nel tempo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.