venerdì 25 ottobre 2019

Sant'Evaristo, papa e martire

Sant'Evaristo, quarto dopo San Pietro, resse la Chiesa Romana dal 97 al 105, sotto Traiano. Di lui ci dice riferisce il Breviario: "ripartì fra i preti i titoli delle chiese della città di Roma, e ordinò che sette diaconi assistessero il vescovo mentre compiva il ministero della predicazione. Egli decretò ancora, che, secondo la tradizione apostolica, il matrimonio si celebrasse pubblicamente e vi si unisse la benedizione del sacerdote. Governò la Chiesa nove anni e tre mesi, e creò in quattro ordinazioni nel mese di Dicembre, diciassette preti, due diaconi e quindici vescovi. Ebbe la corona del martirio, e fu sepolto ai Vaticano presso la tomba del Principe degli Apostoli il 26 Ottobre



INTROITUS
Joannes 21:15-17.- Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. ~~ Ps 29:2.- Exaltábo te, Dómine, quóniam suscepísti me, nec delectásti inimícos meos super me.  ~~  Glória  ~~  Si díligis me, Simon Petre, pasce agnos meos, pasce oves meas. 

Joannes 21:15-17.- Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.  ~~  Ps 29:2.- Ti voglio esaltare, Signore, perché mi hai salvato, né hai fatto che gioisca colui che mi ha in odio.  ~~  Gloria  ~~  Se mi ami, Simon Pietro, pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore. 


Gloria


ORATIO
Orémus.
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Evaristum Martyrem tuum atque Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo con una continua protezione, per intercessione del tuo Martire e Sommo Pontefice Evaristo, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Petri Apóstoli.
l Pet 5:1-4; 5:10-11.
Caríssimi: Senióres, qui in vobis sunt, obsécro consénior et testis Christi passiónum, qui et ejus, quæ in futúro revelánda est, glóriæ communicátor: páscite qui in vobis est gregem Dei, providéntes non coácte, sed spontánee secúndum Deum, neque turpis lucri grátia, sed voluntárie; neque ut dominántes in cleris, sed forma facti gregis ex ánimo. Et, cum appáruerit princeps pastórum, percipiétis immarcescíbilem glóriæ corónam. Deus autem omnis grátiæ, qui vocávit nos in ætérnam suam glóriam in Christo Jesu, módicum passos ipse perfíciet, confirmábit solidabítque. Ipsi glória et impérium in saecula sæculórum. Amen.

Carissimi: Sacerdote anch'io e teste della Passione di Cristo e chiamato ad aver parte alla futura gloria, io scongiuro i sacerdoti che sono tra voi: Pascete il gregge di Dio, che vi è affidato, governandolo non per forza, ma volentieri per amor di Dio; non per il vil guadagno, ma con animo generoso; non come dominatori delle Chiese, ma come sinceri modelli del gregge; e così, quando apparirà il principe dei pastori, riceverete l'incorruttibile corona della gloria. Il Dio di ogni grazia, il quale ci ha chiamati in Gesù Cristo all'eterna sua gloria, con un po' di patire vi perfezionerà, vi conforterà, vi confermerà. A Lui impero e gloria in eterno. Amen.

GRADUALE  
Ps 106:32; 106:31
Exáltent eum in Ecclésia plebis: et in cáthedra seniórum laudent eum.
V. Confiteántur Dómino misericórdiæ ejus; et mirabília ejus fíliis hóminum.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo e lo lodino dalla cattedra degli anziani.
V. Celebrino il Signore le sue misericordie, le meraviglie da lui operate in favore dei figli degli uomini.

ALLELUIA
Allelúja, allelúja
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam. Allelúja.

Alleluia, alleluia
Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! Alleluia

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 16:13-19
In illo témpore: Venit Jesus in partes Cæsaréæ Philíppi, et interrogábat discípulos suos, dicens: Quem dicunt hómines esse Fílium hóminis? At illi dixérunt: Alii Joánnem Baptístam, alii autem Elíam, alii vero Jeremíam aut unum ex prophétis. Dicit illis Jesus: Vos autem quem me esse dícitis? Respóndens Simon Petrus, dixit: Tu es Christus, Fílius Dei vivi. Respóndens autem Jesus, dixit ei: Beátus es, Simon Bar Jona: quia caro et sanguis non revelávit tibi, sed Pater meus, qui in coelis est. Et ego dico tibi, quia tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam, et portæ ínferi non prævalébunt advérsus eam. Et tibi dabo claves regni coelórum. Et quodcúmque ligáveris super terram, erit ligátum et in coelis: et quodcúmque sólveris super terram, erit solútum et in coelis.

In quel tempo, Gesù, venuto nella zona di Cesarea di Filippo, interrogava i suoi discepoli: «Chi dicono che sia il Figlio dell'uomo?». Ed essi risposero: «Alcuni Giovanni il. Battista, altri Elia, altri ancora Geremia, o uno dei profeti». Disse loro Gesù: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù, in risposta, gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, poiché non la carne e il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io dico a te che tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. E ti darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato anche nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto anche nei cieli».

OFFERTORIUM
Jer 1:9-10
Ecce, dedi verba mea in ore tuo: ecce, constítui te super gentes et super regna, ut evéllas et destruas, et ædífices et plantes.

Ecco che le mie parole pongo sulla tua bocca: ecco che io ti prepongo a nazioni e a regni per svellere ed abbattere, per edificare e piantare. 

SECRETA
Oblátis munéribus, quaesumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut, et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te gubernánte, pastóres. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa, affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori siano graditi al tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Matt 16:18
Tu es Petrus, et super hanc petram ædificábo Ecclésiam meam.

Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa! 

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quaesumus, Dómine, tuam placátus Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat et in religiónis integritáte persístat. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e mantenga integra la sua fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

domenica 20 ottobre 2019

Preghiera ai Ss. Martiri Gavino, Proto e Ginuario

Qui la storia dei Santi Martiri Turritani
Qui la Messa propria


Trittico dei Martiri Turritani, Chiesa di San Giovanni, Bonorva
[foto da lanuovasardegna.it]


O benedetti Martiri di Gesù Cristo, Gavino, Proto e Gianuario, che avete santificato la nostra terra col vostro esempio e col vostro sangue sparso per la fede, guardate benigni quanti ricorrono alla vostra protezione. Voi, o San Gavino, otteneteci di imitare la prontezza e la generosità con le quali avete abbracciato la fede; voi, San Proto, d’imitare il vostro ardente apostolato; voi, San Gianuario, la vostra verginale purezza; e tutti otteneteci l’invitto coraggio col quale avete confessato Gesù Cristo dinnanzi ai pericoli, ai tormenti e alla morte: affinché con una vita di fede, di purezza e di apostolato, possiamo anche noi meritare il premio infinito che Iddio riserva ai suoi fedeli. Così sia.

Sua Eccellenza Monsignor Cleto Cassani, Arcivescovo di Sassari  e Primate di Sardegna e Corsica, concede 100 giorni di indulgenza per ogni volta che si reciterà questa preghiera.

Sant'Ilarione abate


Dal Breviario Romano: Ilarione, nato da genitori pagani a Tabate in Palestina, mandato ad Alessandria per gli studi, vi si distinse per virtù e talento; e, abbracciata la religione di Gesù Cristo, fece meravigliosi progressi nella fede e nella carità. Si portava frequentemente in chiesa, era assiduo al digiuno e alla preghiera; disprezzava tutte le attrattive della voluttà e i desideri di beni terreni. Essendo allora il nome di Antonio assai celebre nell'Egitto, si diresse verso ii deserto affin di vederlo; e nei due mesi che passò presso di lui, ne apprese tutto il tenore di vita. Tornato a casa e trovati morti i genitori, distribuì i suoi beni ai poveri; e, a quindici anni non ancora compiuti, se ne tornò nella solitudine, dove si costruì una piccola capanna, che poteva appena contenerlo, e dove dormiva per terra. Il sacco ond'era coperto, una volta indossatolo, non lo lavò o mutò più, dicendo ch'era superflua cercare pulizia in un cilizio. Dedicava molto tempo alla lettura e meditazione delle sacre lettere. Viveva di pochi fichi e del succo di erbe; e li prendeva soltanto dopo il tramonto del sole. La sua continenza era perfetta e la sua umiltà straordinaria. Con queste ed altre virtù superò diverse orribili tentazioni del diavolo, e scacciò i demoni dai corpi d'un'infinità di persone in molte contrade del mondo. All'età di ottant'anni, dopo aver edificati molti monasteri, e resosi illustre per miracoli, cadde malato; e la violenza del male avendolo ridotto all'estremo, diceva: “Esci, che temi? esci, anima mia, perché esiti? hai servito Cristo quasi per settant'anni, e temi la morte?”. In queste parole rese lo spirito.

 

Si fa anche la commemorazione delle “sante Orsola e sue Compagne, le quali, per la religione cristiana e per il costante amore alla verginità uccise dagli Unni, finirono la vita col martirio” (Martirologio Romano).


INTROITUS
Ps 36:30-31.- Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium: lex Dei eius in corde ipsíus.  ~~  Ps 36:1.- Noli æmulári in malignántibus: neque zeláveris faciéntes iniquitátem.  ~~  Glória  ~~  Os iusti meditábitur sapiéntiam, et lingua eius loquétur iudícium: lex Dei eius in corde ipsíus.

Ps 36:30-31.- La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.  ~~  Ps 36:1.- Non invidiare i malvagi e non essere geloso degli operatori di iniquità.  ~~  Gloria  ~~  La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Intercessio nos, quaesumus Domine, beati Hilarionis Abbatis commendet: ut, quod nostris meritis non valemus, eius patrocinio assequamur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
L’intercessione del Beato Ilarione Abate ci sia d’appoggio presso di Te, o Signore, affinché per il suo patrocinio otteniamo ciò che non possiamo conseguire con i nostri meriti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro Ss. Ursula et Sociabus mm
Da nobis, quǽsumus, Dómine, Deus noster, sanctárum Vírginum et Mártyrum tuárum Ursulæ et Sociárum eius palmas incessábili devotióne venerári: ut, quas digna mente non póssumus celebráre, humílibus saltem frequentémus obséquiis.

Signore Dio nostro, concedici, te ne preghiamo, di celebrare con incessante devozione la vittoria delle tue sante vergini e martiri Orsola e le sue compagne, così che non potendole venerare secondo il merito, almeno con umile ossequio le festeggiamo.

de S. Maria
Concéde nos fámulos tuos, quæsumus, Dómine Deus, perpétua mentis et corporis sanitáte gaudére: et, gloriósa beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, a præsénti liberári tristítia, et ætérna pérfrui lætítia.

Signore, te ne preghiamo, concedi ai tuoi servi perpetua salute di anima e di corpo; e, per intercessione della beata Vergine Maria, concedici di essere liberati dai mali presenti e di godere delle gioie eterne.

Pro papa
Deus, ómnium fidélium pastor et rector, fámulum tuum N. , quem pastórem Ecclésiæ tuæ præésse voluísti, propítius réspice: da ei, quæsumus, verbo et exémplo, quibus præest, profícere; ut ad vitam, una cum grege sibi crédito, pervéniat sempitérnam. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Dio, pastore e guida di tutti i fedeli, guarda benigno il tuo servo N. che hai voluto come pastore a capo della tua Chiesa: concedigli che con la parola e con l'esempio possa giovare a quelli che governa e giungere alla vita eterna insieme al gregge che gli fu affidato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiæ.
Eccli 45:1-6
Diléctus Deo et homínibus, cuius memória in benedictióne est. Símilem illum fecit in glória sanctórum, et magnificávit eum in timóre inimicórum, et in verbis suis monstra placávit. Gloríficávit illum in conspéctu regum, et iussit illi coram pópulo suo, et osténdit illi glóriam suam. In fide et lenitáte ipsíus sanctum fecit illum, et elégit eum; ex omni carne. Audívit enim eum et vocem ipsíus, et indúxit illum in nubem. Et dedit illi coram præcépta, et legem vitæ et disciplínæ.

Fu amato da Dio e dagli uomini: il suo ricordo è benedizione. Lo rese glorioso come i santi e lo rese grande a timore dei nemici. Per la sua parola fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò una parte della sua gloria. Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine; lo scelse fra tutti i viventi. Gli fece udire la sua voce; lo introdusse nella nube oscura e gli diede a faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e di intelligenza

GRADUALE
Ps 20:4-5
Dómine, prævenísti eum in benedictiónibus dulcédinis: posuísti in cápite eius corónam de lápide pretióso.
V. Vitam pétiit a te, et tribuísti ei longitúdinem diérum in saeculum saeculi.

Lo hai prevenuto, Signore,con dolci benedizioni: hai posto sul suo capo una corona di gemme preziose.
V. Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa, lunghi giorni in eterno, senza fine.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 91:13
Iustus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Il giusto fiorirà come un giglio e crescerà come un cedro del Libano. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia     sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 12:35-40
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Sint lumbi vestri præcíncti, et lucernæ ardéntes in mánibus vestris, et vos símiles homínibus exspectántibus dóminum suum, quando revertátur a núptiis: ut, cum vénerit et pulsáverit, conféstim apériant ei. Beáti servi illi, quos, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántes: amen, dico vobis, quod præcínget se, et fáciet illos discúmbere, et tránsiens ministrábit illis. Et si vénerit in secúnda vigília, et si in tértia vigília vénerit, et ita invénerit, beáti sunt servi illi. Hoc autem scitóte, quóniam, si sciret paterfamílias, qua hora fur veníret, vigiláret útique, et non síneret pérfodi domum suam. Et vos estóte paráti, quia, qua hora non putátis, Fílius hóminis véniet.

In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: «I vostri fianchi sian cinti ed accese nelle vostre mani le lucerne, come coloro che aspettano il loro padrone quando torni da nozze, per aprirgli appena giunge e picchia. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà desti. In verità vi dico, che, cintosi, li farà sedere a tavola e si metterà a servirli. E se giungerà alla seconda vigilia e se giungerà alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate pero che se il padrone conoscesse in qual ora viene il ladro, veglierebbe senza dubbio, e non si lascerebbe sfondare la casa. E anche voi tenetevi pronti, perché, nell'ora che non pensate, verrà il Figlio dell'uomo.

OFFERTORIUM
Ps 20:3; 20:4
Desidérium ánimæ eius tribuísti ei, Dómine, et voluntáte labiórum eius non fraudásti eum: posuísti in cápite eius corónam de lápide pretióso.

Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, non hai respinto il voto delle sue labbra e hai posto sul suo capo una corona di gemme preziose.

SECRETA
Sacris altáribus, Dómine, hóstias superpósitas sanctus Hilario Abbas, quaesumus, in salútem nobis proveníre depóscat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Per intercessione del santo abate Ilarione, o Signore, queste offerte deposte sull'altare giovino alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Pro Ss. Ursula et Sociabus mm
Inténde, quǽsumus, Dómine, múnera altáribus tuis pro sanctárum Virginum et Mártyrum tuárum Ursulæ et Sociárum eius festivitáte propósita: ut, sicut per hæc beáta mystéria illis glóriam contulísti; ita nobis indulgéntiam largiáris.

Guarda benigno, o Signore, te ne preghiamo, questi doni offerti sull'altare in onore delle tue sante vergini e martiri Orsola e le sue compagne, affinché come in grazia di questi misteri a loro conferisti gloria, così a noi conceda perdono.

de S. Maria
Tua, Dómine, propitiatióne, et beátæ Maríæ semper Vírginis intercessióne, ad perpétuam atque præséntem hæc oblátio nobis profíciat prosperitátem et pacem.

Per la tua clemenza, Signore, e per l'intercessione della beata sempre vergine Maria, l'offerta di questo sacrificio giovi alla nostra prosperità e pace nella vita presente e nella futura.

Pro papa
Oblátis, quaeumus, Dómine, placáre munéribus: et fámulum tuum N. , quem pastórem Ecclésiæ tuæ præésse voluísti, assídua protectióne gubérna. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, accogli benigno i doni che ti offriamo e guida con una incessante protezione il tuo servo N. che hai voluto come pastore a capo della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Luc 12:42.
Fidélis servus et prudens, quem constítuit dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.

Fedele e saggio è il servitore che il Signore ha preposto alla sua casa: perché al tempo conveniente dia il cibo che spetta a ciascuno.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Prótegat nos, Dómine, cum tui perceptióne sacraménti beátus Hilario Abbas, pro nobis intercedéndo: ut et conversatiónis eius experiámur insígnia, et intercessiónis percipiámus suffrágia. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ci protegga, o Signore, insieme al tuo sacramento che abbiamo ricevuto l'intercessione del beato Ilarione abate; affinché della sua vita seguiamo gli esempi e della sua protezione sentiamo gli effetti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Pro Ss. Ursula et Sociabus mm
Præsta nobis, quǽsumus, Dómine: intercedéntibus sanctis Virgínibus et Martýribus tuis Ursula et Sociábus eius: ut, quod ore contíngimus, pura mente capiámus.

Concedi a noi, Signore, per l'intercessione delle tue sante vergini e martiri Orsola e le sue compagne, di ricevere con anima pura ciò che tocchiamo con la bocca.

de S. Maria
Sumptis, Dómine, salútis nostræ subsídiis: da, quæsumus, beátæ Maríæ semper Vírginis patrocíniis nos ubíque prótegi; in cuius veneratióne hæc tuæ obtúlimus maiestáti.

Ricevuti i misteri della nostra salvezza, ti preghiamo, o Signore, di essere ovunque protetti dalla beata sempre vergine Maria, ad onore della quale abbiamo presentato alla tua maestà questo sacrificio.

Pro papa
Hæc nos, quæsumus, Dómine, divíni sacraménti percéptio prótegat: et fámulum tuum N., quem pastórem Ecclésiæ tuæ præésse voluísti; una cum commísso sibi grege, salvet semper et múniat. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ci protegga, o Signore, questo divino sacramento che abbiamo ricevuto: e salvi sempre e sostenga, insieme al gregge che gli fu affidato, il tuo servo N. che hai voluto come pastore a capo della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.