Te Deum
laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum
Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes
Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim
et Séraphim * incessábili voce proclámant:
(Si china
il capo) Sanctus,
Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt
cæli et terra * majestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus *
Apostolórum chorus,
Te Prophetárum
* laudábilis númerus,
Te Mártyrum
candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem
terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem *
imménsæ majestátis;
Venerándum
tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque
* Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ,
* Christe.
Tu Patris *
sempitérnus es Fílius.
(Si china il capo) Tu, ad liberándum
susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis uterum.
Tu, devícto
mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram
Dei sedes, * in glória Patris.
Judex créderis
* esse ventúrus.
(Il seguente
verso si canta o recita in ginocchio) Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni,
* quos pretióso sánguine redemísti.
Ætérna fac cum
Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac
pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, *
et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos
dies * benedícimus te.
Et laudámus
nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.
Dignáre,
Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére
nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat
misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine,
sperávi: * non confúndar in ætérnum.
|
Ti lodiamo, o
Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno
Padre, * venera tutta la terra.
A te gli
Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i
Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:
Santo, Santo,
Santo * è il Signore Dio degli eserciti.
I cieli e la
terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli
Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti
* il lodevole numero,
Te dei Martiri
* il candido esercito esalta.
Te per tutta
la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre *
d'immensa maestà;
L'adorabile
tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il
Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo,
* sei il Re della gloria.
Tu, del Padre
* sei l'eterno Figlio.
Tu
incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.
Tu, spezzando
il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso
alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo
che ritornerai * qual Giudice.
Te quindi
supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo
sangue.
Fa' che siamo
annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il
tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e
innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno *
ti benediciamo;
Chiniamo il
capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il
tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.
Degnati, o
Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di
noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra
di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in
te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
|
|
V. Benedicamus Patrem et
Fílium, cum Sancto Spíritu.
R. Laudémus et
superexaltémus eum in sæcula.
V. Dómine, exaudi orationem
meam.
R. Et clamor meus ad te
veniat.
V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.
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V. Benediciamo il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo.
R. Lodiamolo ed esaltiamolo
nei secoli.
V. Signore, esaudisci la mia
preghiera.
R. E il mio grido giunga a
te.
V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
|
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Orémus.
Deus, cujus
misericórdiæ non est númerus, et bonitatis infinítus est thesaurus: piissimæ
maiestati tua pro collatis donis gratias agimus, tuam semper cleméntiam
exorantes; ut, qui peténtibus postulata concédis, eósdem non déserens, ad premia
futúra dispónas.
Deus, qui
corda fidélium Sancti Spiritus illustratióne docuisti: da nobis in eódem
Spiritu recta sapere; et de ejus semper consolatióne gaudére.
Deus, qui
néminem in te sperantem, nimium affligi permittis, sed pium précibus præstas
auditum: pro postulatiónibus nostris votísque suscéptis gratias agimus, te
piissime deprecantes, ut a cunctis semper muniamur advérsis. Per Christum
Dóminum nostrum. Amen.
|
Preghiamo
O Dio, la cui
misericordia è immensurabile e il cui tesoro di bontà è infinito; ringraziamo
la tua piissima maestà per i doni che ci ha concessi, sempre supplicando la
tua clemenza, perché non abbandonando coloro che hai esaudito, li disponga ai
premi futuri.
Dio, che hai
ammaestrato i cuori dei tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo:
concedici di gustare ciò che è bene nello stesso Spirito e di godere sempre
della sua consolazione.
Dio, che non
permetti siano oltremodo afflitti coloro che sperano in te, ma presti pietoso
ascolto alle preghiere: ti ringraziamo per le richieste e i voti nostri che
hai accolto e ti supplichiamo di essere sempre difesi da ogni avversità. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
|
Blog di informazione e divulgazione storica, liturgica, artistica e culturale sulla Tradizione di Santa Romana Chiesa in Sardegna.
lunedì 31 dicembre 2018
“Te Deum” di ringraziamento per l’anno trascorso
mercoledì 26 dicembre 2018
Durante l'Ottava della Natività del Signore
La
Santa Chiesa per otto giorni medita sul grande mistero d’amore del Natale del
Signore. Dio Figlio, il Verbo eterno per cui fu fatto il mondo, ha assunto la
natura umana, si è fatto bambino nel seno purissimo di Maria ed è nato in una
povera stalla. Tutto per la nostro Redenzione, per liberarci dal giogo mortale
del peccato originale. Da ciò impariamo che Dio non è lontano né è un concetto
astratto: Egli si è rivelato a noi e si è rivelato tangibilmente nella materia,
nella carne. Apprendiamo inoltre quali debbano essere le virtù del Cristiano:
umiltà, modestia, purezza, obbedienza, mortificazione.
INTROITUS
Isa
9:6.- Puer natus est nobis, et fílius datus est
nobis: cuius impérium super húmerum eius: et vocábitur nomen eius magni
consílii Angelus. ~~ Ps
97:1.-Cantáte Dómino cánticum novum, quia
mirabília fecit. ~~ Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum.
Amen ~~ Puer natus est nobis, et fílius datus est nobis: cuius
impérium super húmerum eius: et vocábitur nomen eius magni consílii Angelus.
Isa
9:6.- Ci è nato un Bambino e ci è stato dato un
Figlio, il cui impero poggia sugli omeri suoi: il suo nome sarà Angelo del gran
consiglio. ~~ Ps
97:1.-Cantate al Signore un cantico nuovo:
poiché ha fatto cose mirabili. ~~ Gloria
al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo. Come era nel principio è ora e
sempre nei secoli dei secoli. Amen. ~~ Ci
è nato un Bambino e ci è stato dato un Figlio, il cui impero poggia sugli omeri
suoi: il suo nome sarà Angelo del gran consiglio.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Concéde,
quaesumus, omnípotens Deus: ut nos Unigéniti tui nova per carnem Natívitas
líberet; quos sub peccáti iugo vetústa sérvitus tenet. Per eundem Dominum
nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum.. Amen.
Preghiamo.
Concedici,
Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che la nuova nascita secondo la carne del
tuo Unigenito, liberi noi, che l’antica schiavitù tiene sotto il gioco del
peccato. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
LECTIO
Lectio
Epístolæ beati Pauli Apostoli ad Titum.
Tit
3:4-7
Caríssime:
Appáruit benígnitas et humánitas Salvatóris nostri Dei: non ex opéribus
iustítiæ, quæ fécimus nos, sed secúndum suam misericórdiam salvos nos fecit per
lavácrum regeneratiónis et renovatiónis Spíritus Sancti, quem effúdit in nos
abúnde per Iesum Christum, Salvatorem nostrum: ut, iustificáti grátia ipsíus,
herédes simus secúndum spem vitæ ætérnæ: in Christo Iesu, Dómino nostro.
Carissimo:
Apparsa la bontà e l’umanità del Salvatore, nostro Dio: Egli ci salvò non già
in ragione delle opere di giustizia fatte da noi, ma per la Sua misericordia:
col lavacro di rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, diffuso
largamente su di noi per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore: affinché,
giustificati per la Sua grazia, divenissimo eredi, in speranza, della vita
eterna: in Cristo Gesù Signor nostro.
GRADUALE
Ps
97:3; 97:2
Vidérunt
omnes fines terræ salutare Dei nostri: iubiláte Deo, omnis terra.
V. Notum fecit Dominus salutare suum: ante conspéctum
géntium revelávit iustitiam suam.
Tutti
i confini della terra videro la salvezza del nostro Dio: tutta la terra acclami
a Dio.
V. Il Signore ci fece conoscere la sua salvezza: agli
occhi delle genti rivelò la sua giustizia.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia.
Dies
sanctificátus illúxit nobis: veníte, gentes, et adoráte Dóminum: quia hódie
descéndit lux magna super terram. Allelúia.
Alleluia,
alleluia.
Un
giorno sacro ci ha illuminati: venite, genti, e adorate il Signore: perché oggi
discende gran luce sopra la terra. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ☩ sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc
2:15-20
In
illo témpore: Pastóres loquebántur ad ínvicem: Transeámus usque Béthlehem, et
videámus hoc verbum, quod factum est, quod Dóminus osténdit nobis. Et venérunt
festinántes: et invenérunt Maríam et Ioseph. et Infántem pósitum in præsépio.
Vidéntes autem cognovérunt de verbo, quod dictum erat illis de Púero hoc. Et
omnes, qui audiérunt, miráti sunt: et de his, quæ dicta erant a pastóribus ad
ipsos. María autem conservábat ómnia verba hæc, cónferens in corde suo. Et
revérsi sunt pastóres, glorificántes et laudántes Deum in ómnibus, quæ
audíerant et víderant, sicut dictum est ad illos.
In
quel tempo: I pastori presero a dire tra loro: Andiamo sino a Betlemme a vedere
quello che è accaduto, come il Signore ci ha reso noto. E andati con prontezza,
trovarono Maria, e Giuseppe, e il bambino giacente nella mangiatoia. Dopo aver
visto, raccontarono quanto era stato detto loro di quel bambino. Coloro che li
udirono rimasero meravigliati di ciò che i pastori avevano detto. Intanto Maria
riteneva tutte queste cose, meditandole in cuor suo. E i pastori se ne
ritornarono glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e
veduto, come era stato loro detto.
Credo
OFFERTORIUM
Ps
88:12; 88:15
Tui
sunt coeli et tua est terra: orbem terrárum et plenitúdinem eius tu fundásti:
iustítia et iudícium præparátio sedis tuæ.
Tuoi
sono i cieli, e tua è la terra: tu hai fondato il mondo e quanto vi si
contiene: giustizia ed equità sono le basi del tuo trono.
SECRETA
Obláta,
Dómine, múnera, nova Unigéniti tui Nativitáte sanctífica: nosque a peccatórum
nostrórum máculis emúnda. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium
tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Santifica,
o Signore, con la nuova nascita del tuo Unigénito, i doni offerti, e purificaci
dalle macchie dei nostri peccati. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO
DE NATIVITATE DOMINI
Vere
dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias
ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Quia per incarnáti Verbi
mystérium nova mentis nostræ óculis lux tuæ claritátis infúlsit: ut, dum
visibíliter Deum cognóscimus, per hunc in invisibílium amorem rapiámur. Et ideo
cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia
coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes
È
veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni
luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio:
Poiché mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un
nuovo raggio del tuo splendore, così che mentre visibilmente conosciamo Dio,
per esso veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili. E perciò con gli
Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia
dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine
COMMUNICANTES
DE NATIVITATE
Communicántes,
et diem sacratíssimum celebrántes, quo beátæ Maríæ intemeráta virgínitas huic
mundo édidit Salvatórem: sed et memóriam venerántes, in primis eiúsdem gloriósæ
semper Vírginis Maríæ, Genetrícis eiúsdem Dei et Dómini nostri Iesu Christi:
sed et beati Ioseph eiusdem Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac
Mártyrum tuórum, Petri et Pauli, Andréæ, Iacóbi, Ioánnis,
Thomæ, Iacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei, Simónis et Thaddaei:
Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni, Lauréntii, Chrysógoni, Ioánnis
et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum tuórum; quorum méritis
precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ muniámur auxílio. Per
eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.
Uniti
in una stessa comunione celebriamo il giorno santissimo nel quale l’intemerata
verginità della beata Maria diede a questo mondo il Salvatore; e veneriamo
anzitutto la memoria della stessa gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del
medesimo nostro Dio e Signore Gesù Cristo: del beato Giuseppe Sposo della
stessa Vergine, e dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo,
Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo,
Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo,
Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i
meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti
dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen
COMMUNIO
Ps
97:3
Vidérunt
omnes fines terræ salutáre Dei nostri.
Tutti
i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Præsta,
quaesumus, omnípotens Deus: ut natus hódie Salvátor mundi, sicut divínæ nobis
generatiónis est auctor; ita et immortalitátis sit ipse largítor: Qui tecum vivit
et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Fa,
Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che il Salvatore del mondo, oggi nato, come
è l’autore della nostra divina rigenerazione, così ci sia anche datore
dell’immortalità. Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
domenica 16 dicembre 2018
Quarta Domenica d'Avvento
Fino all’VIII secolo questo giorno era a-liturgico a motivo della
vigilia notturna del Sabato delle Quattro Tempora.
La Santa Chiesa, conscia della ormai imminente venuta del Salvatore, ricorda ai cristiani il dovere di accoglierlo degnamente. Con il Battista inculca la necessità di spianare nei nostri cuori i colli della superbia, confessando i nostri peccati, raddrizzando la strada della nostra vita verso la salvezza che ci ha apportato ed apporta la bontà del Verbo che si è incarnato nel seno della Vergine per la nostra salvezza.
La Stazione è nella Basilica dei Santi XII Apostoli.
INTROITUS
Isa 45:8.- Rorate, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem ~~ Ps 18:2.- Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum. ~~ Glória ~~ Rorate, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem
Isa 45:8.- Rorate, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem ~~ Ps 18:2.- Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum. ~~ Glória ~~ Rorate, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem
Isa 45:8.- Stillate, o cieli,
dall’alto la vostra rugiada e le nuvole piovano il giusto: si apra la terra e
germogli il Salvatore. ~~ Ps 18:2.- I cieli narrano la gloria di Dio: e il
firmamento annunzia l’opera della sue mani. ~~ Gloria ~~ Stillate, o cieli,
dall’alto la vostra rugiada e le nuvole piovano il giusto: si apra la terra e
germogli il Salvatore.
Nelle domeniche e ferie d’Avvento
non si dice il Gloria
ORATIO
Orémus.
Excita, quaesumus, Dómine, poténtiam tuam, et veni: et magna nobis virtúte succúrre; ut per auxílium grátiæ tuæ, quod nostra peccáta præpédiunt, indulgéntiæ tuæ propitiatiónis accéleret: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Orémus.
Excita, quaesumus, Dómine, poténtiam tuam, et veni: et magna nobis virtúte succúrre; ut per auxílium grátiæ tuæ, quod nostra peccáta præpédiunt, indulgéntiæ tuæ propitiatiónis accéleret: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, Te ne preghiamo, suscita la tua potenza e vieni: soccorrici con la tua grande virtù: affinché con l’aiuto della tua grazia, ciò che allontanarono i nostri peccati, la tua misericordia lo affretti. Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
O Signore, Te ne preghiamo, suscita la tua potenza e vieni: soccorrici con la tua grande virtù: affinché con l’aiuto della tua grazia, ciò che allontanarono i nostri peccati, la tua misericordia lo affretti. Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio Epístolæ beati Pauli Apostoli ad Corinthios
1Cor 4:1-5
Fratres: Sic nos exístimet homo ut minístros Christi, et dispensatóres mysteriórum Dei. Hic iam quaeritur inter dispensatóres, ut fidélis quis inveniátur. Mihi autem pro mínimo est, ut a vobis iúdicer aut ab humano die: sed neque meípsum iudico. Nihil enim mihi cónscius sum: sed non in hoc iustificátus sum: qui autem iúdicat me, Dóminus est. Itaque nolíte ante tempus iudicáre, quoadúsque véniat Dóminus: qui et illuminábit abscóndita tenebrárum, et manifestábit consília córdium: et tunc laus erit unicuique a Deo.
Lectio Epístolæ beati Pauli Apostoli ad Corinthios
1Cor 4:1-5
Fratres: Sic nos exístimet homo ut minístros Christi, et dispensatóres mysteriórum Dei. Hic iam quaeritur inter dispensatóres, ut fidélis quis inveniátur. Mihi autem pro mínimo est, ut a vobis iúdicer aut ab humano die: sed neque meípsum iudico. Nihil enim mihi cónscius sum: sed non in hoc iustificátus sum: qui autem iúdicat me, Dóminus est. Itaque nolíte ante tempus iudicáre, quoadúsque véniat Dóminus: qui et illuminábit abscóndita tenebrárum, et manifestábit consília córdium: et tunc laus erit unicuique a Deo.
Fratelli: Gli uomini ci
devono considerare come ministri di Cristo, e amministratori dei misteri di
Dio. Orbene, ecco ciò che si chiede agli amministratori: che siano fedeli. Poco
importa a me d’essere giudicato da voi o da un tribunale di uomini, anzi
neppure mi giudico da me stesso. Anche se non ho coscienza di alcuna colpa: non
per questo sono giustificato: chi invece mi giudica è il Signore. Perciò non
giudicate prima del tempo, fino a che venga il Signore, che illuminerà i
segreti occulti e farà conoscere i disegni dei cuori: ed allora ognuno avrà da
Dio la sua lode.
GRADUALE
Ps 144:18; 144:21
Prope est Dóminus ómnibus invocántibus eum: ómnibus, qui ínvocant eum in veritáte.
V. Laudem Dómini loquétur os meum: et benedícat omnis caro nomen sanctum eius.
Ps 144:18; 144:21
Prope est Dóminus ómnibus invocántibus eum: ómnibus, qui ínvocant eum in veritáte.
V. Laudem Dómini loquétur os meum: et benedícat omnis caro nomen sanctum eius.
Il Signore è vicino a quanti
lo invocano: a quanti lo invocano sinceramente.
V. La mia bocca dirà la lode del Signore: e ogni mortale benedica il suo santo nome.
V. La mia bocca dirà la lode del Signore: e ogni mortale benedica il suo santo nome.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia,
Veni, Dómine, et noli tardáre: reláxa facínora plebis tuæ Israël. Allelúia.
Allelúia, allelúia,
Veni, Dómine, et noli tardáre: reláxa facínora plebis tuæ Israël. Allelúia.
Alleluia, alleluia,
Vieni, o Signore, non tardare: perdona le colpe di Israele tuo popolo. Alleluia.
Vieni, o Signore, non tardare: perdona le colpe di Israele tuo popolo. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secundum Lucam.
Luc 3:1-6
Anno quintodécimo impérii Tibérii Caesaris, procuránte Póntio Piláto Iudaeam, tetrárcha autem Galilaeæ Heróde, Philíppo autem fratre eius tetrárcha Ituraeæ et Trachonítidis regionis, et Lysánia Abilínæ tetrárcha, sub princípibus sacerdotum Anna et Cáipha: factum est verbum Domini super Ioannem, Zacharíæ filium, in deserto. Et venit in omnem regiónem Iordánis, praedicans baptísmum pæniténtiæ in remissiónem peccatórum, sicut scriptum est in libro sermónum Isaíæ Prophétæ: Vox clamántis in desérto: Paráte viam Dómini: rectas fácite sémitas eius: omnis vallis implébitur: et omnis mons et collis humiliábitur: et erunt prava in dirécta, et áspera in vias planas: et vidébit omnis caro salutáre Dei.
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secundum Lucam.
Luc 3:1-6
Anno quintodécimo impérii Tibérii Caesaris, procuránte Póntio Piláto Iudaeam, tetrárcha autem Galilaeæ Heróde, Philíppo autem fratre eius tetrárcha Ituraeæ et Trachonítidis regionis, et Lysánia Abilínæ tetrárcha, sub princípibus sacerdotum Anna et Cáipha: factum est verbum Domini super Ioannem, Zacharíæ filium, in deserto. Et venit in omnem regiónem Iordánis, praedicans baptísmum pæniténtiæ in remissiónem peccatórum, sicut scriptum est in libro sermónum Isaíæ Prophétæ: Vox clamántis in desérto: Paráte viam Dómini: rectas fácite sémitas eius: omnis vallis implébitur: et omnis mons et collis humiliábitur: et erunt prava in dirécta, et áspera in vias planas: et vidébit omnis caro salutáre Dei.
Nell’anno decimoquinto
dell’impero di Tiberio Cesare, essendo governatore della Giudea Ponzio Pilato,
Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e
della regione Traconítide, e Lisània tetrarca di Abilene, essendo sommi
sacerdoti Anna e Caifa: la parola del Signore venne nel deserto su Giovanni,
figlio di Zaccaria. E costui andò nelle terre intorno al Giordano, predicando
il battesimo di penitenza in remissione dei peccati, come sta scritto nel libro
del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del
Signore: appianate i suoi sentieri: saranno colmate tutte le valli, e i monti e
i colli saranno abbassati: i sentieri tortuosi saranno rettificati e quelli
scabrosi appianati: e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Credo
OFFERTORIUM
Luc 1:28
Ave, María, gratia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui.
Luc 1:28
Ave, María, gratia plena; Dóminus tecum: benedícta tu in muliéribus, et benedíctus fructus ventris tui.
Ave, Maria, piena di grazia:
il Signore è con te: tu sei benedetta tra le donne, e benedetto è il frutto del
ventre tuo.
SECRETA
Sacrifíciis præséntibus, quaesumus, Dómine, placátus inténde: ut et devotióni nostræ profíciant et salúti. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Sacrifíciis præséntibus, quaesumus, Dómine, placátus inténde: ut et devotióni nostræ profíciant et salúti. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Signore, Te ne preghiamo,
guarda benigno alle presenti offerte: affinché giovino alla nostra devozione e
alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
COMMUNIO
Is 7:14
Ecce, Virgo concípiet et páriet fílium: et vocábitur nomen eius Emmánuel.
Is 7:14
Ecce, Virgo concípiet et páriet fílium: et vocábitur nomen eius Emmánuel.
Ecco la Vergine concepirà e
partorirà un figlio: e si chiamerà Emanuele.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sumptis munéribus, quaesumus, Dómine: ut, cum frequentatióne mystérii, crescat nostræ salútis efféctus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Orémus.
Sumptis munéribus, quaesumus, Dómine: ut, cum frequentatióne mystérii, crescat nostræ salútis efféctus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Assunti i tuoi doni, o Signore, Ti preghiamo, affinché frequentando questi misteri cresca l’effetto della nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Assunti i tuoi doni, o Signore, Ti preghiamo, affinché frequentando questi misteri cresca l’effetto della nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
lunedì 10 dicembre 2018
Traslazione dell'Alma Casa della beata Vergine Maria
Il Signore
ha concesso all’Italia, “sinus
Ecclesiae”, l’insigne privilegio di custodire la Casa della beata
Vergine Maria, nella quale si compì l’Incarnazione del Verbo di Dio e dove il
Redentore passò i trent’anni della sua vita privata. La Santa Casa, sottratta
dagli Angeli al potere degli Infedeli, fu prima trasportata miracolosamente
dapprima in Dalmazia tra il 9 e il 10 maggio 1291, poi, sotto Celestino V,
collocata in un campo di Loreto (Ancona). Testimone dell’evento, il 10 dicembre
1294 fu san Nicola da Tolentino. Per custodirla, col concorso della Cristianità
tutta con a capo i Sommi Pontefici, fu edificata la stupenda Basilica meta di
frequenti e ben frequentati pellegrinaggi.
Il 10
dicembre si fa anche la commemorazione di san Melchiade (o Milziade) che fu papa
dal 311 al 314, quando alla Chiesa, trionfante della persecuzione, venne
riconosciuta la Libertà.
PROPRIUM MISSAE
INTROITUS
Gen. 28, 17.- Terribilis est locus iste: hic domus Dei est et
porta cœli: et vocabitur aula Dei. ~~ Ps. 83, 2-3.-
Quam dilecta tabernacula tua, Domine virtutum!
Concupiscit et deficit anima mea in atria Domini. ~~ Gloria ~~ Terribilis est
locus iste: hic domus Dei est et porta cœli: et vocabitur aula Dei.
Gen. 28, 17.- Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la
casa di Dio, questa è la porta del cielo. ~~ Ps. 83, 2-3.-
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli
eserciti! L'anima mia languisce e brama gli atri del Signore. ~~ Gloria ~~ Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa
è la porta del cielo.
Gloria
ORATIO
Oremus.
Deus, qui beatæ Mariæ Virginis domum per incarnati Verbi mysterium
misericorditer consecrasti, eamque in sinu Ecclesiæ tuæ collocasti:condcede, ut
segregati a tabernaculis peccatorum, digni efficiamur habitatores domus sanctæ
tuæ. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo
O Dio, che hai consacrata la Casa della beata Vergine Maria per mezzo del
mistero del Verbo incarnato e la hai collocata nel seno della tua Chiesa:
concedici che, segregati dalle case del peccato, siamo fatti degni abitatori
della tua santa casa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Si fa la Commemorazione della Feria d’Avvento, quindi con un’unica
conclusione, la Commemorazione di san Melchiade, papa e martire:
Gregem tuum, Pastor ætérne, placátus inténde: et, per beátum Melchíadem
Mártyrem tuum atque Summum Pontíficem, perpétua protectióne custódi; quem
totíus Ecclésiæ præstitísti esse pastórem. Per Dominum nostrum Iesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
O eterno Pastore, volgi lo sguardo benigno sul tuo gregge e custodiscilo
con una continua protezione, per intercessione del tuo martire e sommo
Pontefice san Melchiade, che hai costituito pastore di tutta la Chiesa. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Lectio libri Sapientiæ
Eccli. 24, 11-13 et 15-20.
In omnibus requiem quæsivi,et in hereditate Domini morabor. Tunc præcepit
et dixit mihi Creator omnium: et qui creavit me, requievit in tabernaculo meo,
et dixit mihi: In Iacob inhabita, et in Israel hereditare, et in electis meis
mitte radices. Et sic in Sion firmata
sum, et in civitate sanctificara similiter requievi, et in Ierusalem potestas
mea. Et radicavi in populo honorificato, et in parte Dei mei hereditas illius, et in plenitudine
sanctorum detentio mea. Quasi cedrus exaltata sum in Libano, et quasi cypressus
in monte Sion. Quasi palma exaltata sum in Cades, et quasi plantatio rosæ in
Iericho. Quasi oliva speciosa in campis, et quasi platanus exaltata sum iuxta
aquam in plateis. Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi: quasi
mirrha electa dedi suavitatem odoris.
Fra tutti questi luoghi cercai un luogo di riposo e fisserò la mia dimora
nell’eredità del Signore. Allora il creatore dell'universo mi diede un
ordine, Colui che mi creò stabilì la mia
tenda e mi disse: Abita con Giacobbe e
prendi in eredità Israele. Prima dei secoli, fin dal principio, io sono stata
creata; per tutta l'eternità non verrò meno. Ho officiato nel Santo
Tabernacolo, davanti a lui ho esercitato il mio ministero. Così mi sono
stabilita in Sion, nella città amata ho posto il luogo del mio riposo: in
Gerusalemme è il mio potere.Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore, sua eredità. Mi innalzai come un cedro sul Libano,
come un cipresso sul monte Sion. Sono cresciuta come una palma di Cades, come i
roseti di Gerico, come un ulivo maestoso nei campi; sono cresciuta come un
platano nel piano vicino all’acqua. Come cinnamomo e balsamo ho diffuso
profumo; come mirra scelta ho sparso soave odore.
GRADUALE
Ps. 20,4
Unam petii a Domino, hanc requiram, ut inhabitem in domo Domini omnibus
diebus vitæ meæ.
V. Ut videam voluptatem Domini, et visitem templum
eius.
Una cosa sola chiesi al Signore e questa ricerco: abitare nella casa del
Signore tutti i giorni della mia vita.
V. Per vedere la bellezza del Signore e visitare il
suo tempio.
ALLELUIA
Alleluia, alleluia.
Ps. 83,5
Beati, qui habitant in domo tua,
Domine: in sæcula sæculorum laudabunt te. Alleluia.
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che abitano la tua casa, Signore: sempre cantamo le tue
lodi! Alleluia.
EVANGELIUM
Sequentia ✠ Sancti Evangelii secundum Lucam
Luc. 1, 26-38
In illo tempore: Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galilæe,
cui nomen Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Ioseph, et
nomen Virginis Maria. Et ingressus Angelus ad eam dixit: Ave, gratia plena,
Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Quæ cum audisset,turbata est in
sermone eius: et cogitabat qualis esset ista salutatio. Et ait Angelus ei: Ne
timeas, Maria, invenisti enim gratiam apud Deum: ecce, concipies in utero et
paries Filium, et vocabis nomen eius Iesus. Hic erit magnus, et Filius
Altissimi vocabitur, et dabit illi Dominus Deus sedem David, patris eius: et
regnabit in domo Iacob in æternum, et regni eius non erit finis. Dixit autem
Maria ad Angelum: Quomodo fiet istud, quoniam virum non cognosco? Et respondens
Angelus, dixit ei: Spiritus Sanctus superveniet in te,et virtus Altissimi
obumbrabit tibi. Ideoque et quos nascetur ex te Sanctum, vocabitur Filius Dei.
Et ecce, Elisabeth, cognata tua, et ipsa concepit filium in senectute sua: et
hic est mensis sextus illi, quæ vocatur sterilis: quia non erit impossibile
apud Deum omne verbum. Dixit autem Maria: Ecce ancilla Domini,fiat mihi
secundum verbum tuum.
In quel tempo, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della
Galilea, chiamata Nazaret, a una Vergine, promessa sposa di un uomo della casa
di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,
disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le
donne». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un
tale saluto. L'Angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia
presso Dio. Ecco concepirai un Figliuolo, lo darai alla luce e lo chiamerai
Gesù. Sarà grande e chiamato Figliuolo dell'Altissimo; il Signore Iddio gli
darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e
il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'Angelo: «Come è possibile?
Non conosco uomo». Le rispose l'Angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su
te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà
dunque Santo e chiamato Figliuolo di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente,
nella sua vecchiaia, ha concepito un figliuolo e questo è il sesto mese per
lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria
disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto»
Credo
OFFERTORIUM
Ps. 5,8
Introibo in domum tuam, adorabo ad templum sanctum tuum, et confitebor
nomini tuo.
Entrerò nella tua casa; mi prostrerò nel tuo santo tempio e glorificherò
il tuo nome.
SECRETA
Accipe, quæsumus, Domine, munera in hac sacra domo dignanter oblata: et,
beatæ Mariæ Virginis suffragantibus meritis, ad nostræ salutis auxilium
provenire concede. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum.
Amen.
Accetta, o Signore, queste doni offerti in questa sacra casa e, con
l’appoggio dei meriti della beata Vergine Maria, concedici di giungere
all’aiuto della nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli. Amen.
Si fa la Commemorazione della Feria d’Avvento, quindi con un’unica
conclusione, la Commemorazione di san Melchiade, papa e martire:
Oblátis munéribus, quǽsumus, Dómine, Ecclésiam tuam benígnus illúmina: ut,
et gregis tui profíciat ubique succéssus, et grati fiant nómini tuo, te
gubernánte, pastóres. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Per i doni che ti offriamo, o Signore, illumina benigno la tua Chiesa,
affinché ovunque il tuo gregge progredisca e, docili alla tua guida, i pastori
siano graditi al tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
PRÆFATIO DE BEATA MARIA
VIRGINE
Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique
grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in Festivitate
beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et
Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória
permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Jesum Christum, Dóminum nostrum. Per
quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes.
Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant.
Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in
ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno
Iddio: Te, nella Festività della beata sempre Vergine Maria, lodiamo,
benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello
Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce
eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli
Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù
celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di
ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Prov. 8, 34-35
Beatus, qui audit me, et qui vigilat ad fores meas cotidie, et observat
ad postes ostii mei.qui me invenenerit, inveniet vitam, et hauriet salutem a
Domino.
Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per
custodire attentamente la soglia.
POSTCOMMUNIO
Oremus
Quæsumus, Domine, Deus noster:ut sacrosanta mysteria, quæ pro
reparationis nostræ munimine contulisti, intercedente beata Maria semper
Virgine, et presens nobis remedium faciat et futurum. Per Dominum nostrum Iesum
Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo
Ti preghiamo, Signore Iddio nostro, che questi sacrosanti misteri, che ci
donasti come riparo della nostra riparazione, mediante l’intercessione della
beata sempre Vergine Maria, ci siano rimedio al presente e nel futuro. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si fa la Commemorazione della Feria d’Avvento, quindi con un’unica
conclusione, la Commemorazione di san Melchiade, papa e martire:
Refectióne sancta enutrítam gubérna, quǽsumus, Dómine, tuam placátus
Ecclésiam: ut, poténti moderatióne dirécta, et increménta libertátis accípiat
et in religiónis integritáte persístat. Per Dominum nostrum Iesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
Guida benevolmente, o Signore, la tua Chiesa, nutrita con questo santo
ristoro: diretta dal tuo potente governo, essa goda di una crescente libertà e
mantenga integra la sua fede. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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