sabato 23 dicembre 2017

Sabato delle Quattro Tempora d'Avvento

La Stazione ha luogo a San Pietro a motivo delle sacre Ordinazioni che la Chiesa Romana celebrava anticamente nella notte dal Sabato alla Domenica, e la Basilica Vaticana era la più adatta ad accogliere la folla del popolo.


INTROITUS
Ps 79:4; 79:2.- Veni, et osténde nobis fáciem tuam, Dómine, qui sedes super Chérubim: et salvi érimus.  ~~  Ps 79:2.- Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Ioseph.  ~~  Glória  ~~  Veni, et osténde nobis fáciem tuam, Dómine, qui sedes super Chérubim: et salvi érimus.

Ps 79:4; 79:2.- Vieni, o Signore, e mostraci il tuo volto, Tu che sei assiso fra i Cherubini; e saremo salvi.  ~~  Ps 79:2.- Ascolta, o pastore d'Israele, che guidi Giuseppe come un gregge.  ~~  Gloria a ~~  Vieni, o Signore, e mostraci il tuo volto, Tu che sei assiso fra i Cherubini; e saremo salvi.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Deus, qui cónspicis, quia ex nostra pravitáte afflígimur: concéde propítius; ut ex tua visitatióne consolémur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
O Signore, che ci vedi umiliati dalle nostre iniquità; concedici benigno di essere consolati dalla tua venuta: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Isaíæ Prophétæ.
Isa 19:20-22
In diebus illis: Clamábunt ad Dóminum a facie tribulántis, et mittet eis salvatórem et propugnatórem, qui líberet eos. Et cognoscétur Dóminus ab Ægýpto, et cognóscent Ægýptii Dóminum in die illa: et colent eum in hóstiis et in munéribus: et vota vovébunt Dómino, et solvent. Et percútiet Dóminus Ægýptum plaga, et sanábit eam: et revertántur ad Dóminum, et placábitur eis, et sanábit eos Dóminus, Deus noster.

In quei giorni alzeranno la voce al Signore contro l'oppressore, ed Egli manderà loro un Salvatore, un difensore a liberarli. E il Signore sarà conosciuto dall'Egitto, e gli Egiziani in quel giorno conosceranno il Signore, e lo onoreranno con sacrifici e .offerte, faran dei voti e li adempiranno, e il Signore percuoterà l'Egitto, farà la piaga e la risanerà. E torneranno al Signore, il quale si placherà e li sanerà.

GRADUALE
Ps 18:7; 18:2
A summo cœlo egréssio eius: et occúrsus eius usque ad summum eius.
V. Cœli enárrant glóriam Dei: et opera mánuum eius annúntiat firmaméntum.

Da un estremo dei cieli sorge e fino all'altro estremo compie il suo giro.
V. I cieli narrano la gloria del Signore, e il firmamento canta le opere della sua mano.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Concéde, quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui sub peccáti iugo et vetústa servitúte deprímimur; exspectáta unigéniti Fílii tui nova nativitáte liberémur: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
O Signore, concedici che, gementi sotto il giogo del peccato per antica servitù, siamo liberati dall'aspettata nuova nascita dell'Unigenito tuo Figlio: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Isaíæ Prophétæ
Isa 35:1-7
Hæc dicit Dóminus: Lætábitur desérta et ínvia, et exsultábit solitúdo, et florébit quasi lílium. Gérminans germinábit, et exsultábit lætabúnda et laudans: glória Líbani data est ei: decor Carméli et Saron, ipsi vidébunt glóriam Dómini, et decórem Dei nostri. Confortáte manus dissolútas, et génua debília roboráte. Dícite pusillánimis: Confortámini, et nolíte timére: ecce, Deus vester ultiónem addúcet retributiónis: Deus ipse véniet, et salvábit vos. Tunc aperiéntur óculi cæcórum, et aures surdórum patébunt. Tunc sáliet sicut cervus claudus, et apérta erit lingua mutórum: quia scissæ sunt in desérto aquæ, et torréntes in solitúdine. Et quæ erat árida, erit in stagnum, et sítiens in fontes aquárum: ait Dóminus omnípotens.

Ecco ciò che dice il Signore: Il deserto, la terra senza vie, sarà piena di letizia, la solitudine tripudierà, fiorirà come giglio. Si coprirà di fiori, esulterà, canterà piena di gioia: a lei sarà data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron: essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Fortificate le mani deboli, rinfrancate le ginocchia tremanti; dite ai pusillanimi: «Fatevi coraggio, non temete: ecco il vostro Dio, Egli farà le meritate vendette: Dio stesso verrà e vi salverà».Allora gli occhi dei ciechi si apriranno, si apriranno le orecchie dei sordi. Lo zoppo salterà come un cervo, sarà sciolta la lingua dei muti. Le acque sgorgheranno nel deserto, i torrenti nella solitudine; e la terra che fu arida diventerà un lago, la terra riarsa avrà abbondanza di sorgenti.

GRADUALE
Ps 18:6; 18:7
In sole pósuit tabernáculum suum: et ipse tamquam sponsus procédens de thálamo suo.
V. A summo cœlo egréssio eius: et occúrsus eius usque ad summum eius.

Nei cieli pose una stanza per il sole; che ne esce come uno sposo dalla sua alcova.
V. Da un estremo dei cieli sorge, e fino all'altro estremo compie il suo giro.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Indignos nos, quaesumus, Dómine, fámulos tuos, quos actiónis própriæ culpa contrístat, unigéniti Fílii tui advéntu lætífica: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
O Signore, te ne preghiamo, rallegra con la venuta del tuo Unigenito Figlio noi tuoi servi, rattristati dalle nostre azioni colpevoli: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Isaíæ Prophétæ.
Is 40:9-11
Hæc dicit Dóminus: Super montem excélsum ascénde tu, qui evangelízas Sion: exálta in fortitúdine vocem tuam, qui evangelízas Ierúsalem: exálta, noli timére. Dic civitátibus Iuda: Ecce, Deus vester: ecce, Dóminus Deus in fortitúdine véniet, et bráchium eius dominábitur: ecce, merces eius cum eo, et opus illíus coram illo. Sicut pastor gregem suum pascet: in bráchio suo congregábit agnos, et in sinu suo levábit, Dóminus, Deus noster.

Così parla il Signore: Ascendi sopra un alto monte, tu che porti a Sion la buona novella, alza con forza la tua voce, tu che porti la buona novella a Gerusalemme, grida forte; non temere, di' alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio, ecco il Signore Dio viene, con gran potenza, il suo braccio trionferà. Ha con sé la mercede, davanti agli occhi l'opera sua. Come un pastore pascerà il suo gregge, raccoglierà gli agnelli nelle sue braccia, li porterà nel suo seno». Egli il Signore Dio nostro.

GRADUALE
Ps 79:20; 79:3
Dómine, Deus virtútum, convérte nos: et osténde fáciem tuam, et salvi érimus
V. Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni, ut salvos fácias nos.

Signore, Dio degli eserciti, ristòraci; volgi sereno il tuo volto, e saremo salvi,
V. Suscita, o Signore, la tua potenza e vieni a salvarci.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut Fílii tui ventúra sollémnitas et præséntis nobis vitæ remédia cónferat, et praemia ætérna concédat. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
Ti supplichiamo, Signore Dio onnipotente, affinché la vicina solennità del tuo Unigenito ci porti gli aiuti per la vita presente, e ci conceda le ricompense eterne. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Isaíæ Prophétæ.
Is 45:1-8.
Hæc dicit Dóminus christo meo Cyro, cuius apprehéndi déxteram, ut subiíciam ante fáciem eius gentes, et dorsa regum vertam, et apériam coram eo iánuas, et portæ non claudéntur. Ego ante te ibo: et gloriósos terræ humiliábo: portas aereas cónteram, et vectes férreos confríngam. Et dabo tibi thesáuros abscónditos et arcána secretórum: ut scias, quia ego Dóminus, qui voco nomen tuum, Deus Israël. Propter servum meum Iacob, et Israël electum meum, et vocávi te nómine tuo: assimilávi te, et non cognovísti me. Ego Dóminus, et non est ámplius: extra me non est Deus: accínxi te, et non cognovísti me: ut sciant hi, qui ab ortu solis, et qui ab occidénte, quóniam absque me non est. Ego Dóminus, et non est alter, formans lucem et creans ténebras, fáciens pacem et creans malum: ego Dóminus faciens omnia hæc. Roráte, coeli, désuper, et nubes pluant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem: et iustítia oriátur simul: ego Dóminus creávi eum.

Questo dice il Signore al suo inviato Ciro, da me preso per mano, per assoggettare davanti a lui le nazioni e porre in fuga i re: aprirò davanti a lui le porte; e le porte resteranno aperte: «Io andrò dinanzi a te; umilierò i grandi della terra, romperò le porte di bronzo, spezzerò le sbarre di ferro. A te darò i tesori nascosti, le ricchezze sepolte; affinché tu sappia che io sono il Signore, il Dio d'Israele che ti chiamo a nome. Per amor del mio servo Giacobbe e d'Israele mio eletto io ti ho scelto, e tu non mi hai conosciuto; io sono il Signore, e non ve n'è altri: fuori di me non v'è Dio. Io ti ho cinto, quando tu non mi conoscevi, affinché si sappia dall'oriente all'occidente che è niente fuori di me. Io sono il Signore e non ve n'è altri. Io creo la luce e formo le tenebre; stabilisco la pace e faccio venire i castighi; io sono il Signore che faccio tutte queste cose». Mandate dall'alto, o cieli, la vostra rugiada, e le nubi piovano il Giusto, la terra si apra e germogli il Salvatore, e nasca insieme la giustizia! Io, il Signore, l'ho creato.

GRADUALE
Ps 79:3,; 79:2; 79:3
Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni, ut salvos fácias nos.
V. Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Ioseph: qui sedes super Chérubim, appáre coram Ephraim, Béniamin, et Manásse.

Signore, suscita la tua potenza, e vieni a salvarci.
V. O Pastore re d'Israele, ascoltaci; Tu che guidi Giuseppe come una pecorella; Tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati ad Efraim, Beniamino e Manasse.

ORATIO
Orémus.
V. Flectámus génua.
R. Leváte.
Preces pópuli tui, quaesumus, Dómine, cleménter exáudi: ut, qui iuste pro peccátis nostris afflígimur, pietátis tuæ visitatióne consolémur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen

Preghiamo.
V. Flettiamo le ginocchia.
R. Alzatevi.
O Signore, esaudisci clemente, te ne preghiamo, le preghiere del tuo popolo, perché l'avvento della tua misericordia conforti noi, giustamente puniti per i nostri peccati: Tu che sei Dio e vivi regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

LECTIO
Lectio Daniélis Prophétæ.
Dan 3:47-51
In diebus illis: Angelus Dómini descéndit cum Azaría et sóciis eius in fornácem: et excússit flammam ignis de fornáce, et fecit médium fornácis quasi ventum roris flantem. Flamma autem effundebátur super fornácem cúbitis quadragínta novem: et erúpit, et incéndit, quos répperit iuxta fornácem de Chaldaeis, minístros regis, qui eam incendébant. Et non tétigit eos omníno ignis, neque contristavit, nec quidquam moléstia íntulit. Tunc hi tres quasi ex uno ore laudábant, et glorificábant, et benedicébant Deum in fornáce, dicéntes:

Allora, l'Angelo del Signore discese tra Azaria ed i suoi compagni nella fornace, ed allontanava da essi la fiamma del fuoco. Egli rese il centro della fornace come un luogo ove soffiasse un vento pieno di rugiada. La fiamma si alzava di quarantanove cubiti; divampò e arse i ministri del re, che erano intenti ad attizzare il fuoco. Il fuoco invece non toccò i tre giovani in modo alcuno, non fece loro alcun male, non li molestò affatto. Allora questi tre, come con una sola bocca, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace, dicendo

HYMNUS.
Dan 3:52-53
Benedíctus es, Dómine, Deus patrum nostrórum. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Et benedíctum nomen glóriæ tuæ, quod est sanctum. Et laudábile et gloriósum in saecula. Benedíctus es in templo sancto glóriæ tuæ. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Benedíctus es super thronum sanctum regni tui. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Benedíctus es super sceptrum divinitátis tuæ. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Benedíctus es, qui sedes super Chérubim, íntuens abýssos. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Benedíctus es, qui ámbulas super pennas ventórum et super undas maris. Et laudábilis et gloriósus in saecula. Benedícant te omnes Angeli et Sancti tui. Et laudent te et gloríficent in saecula. Benedícant te coeli, terra, mare, et ómnia quæ in eis sunt. Et laudent te et gloríficent in saecula. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. Et laudábili et glorióso in saecula. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper: et in saecula sæculórum. Amen. Et laudábili et glorióso in saecula. Benedíctus es, Dómine, Deus patrum nostrórum. Et laudábilis et gloriósus in saecula.

Benedetto sei tu, o Signore, Dio dei padri nostri. Tu sei degno d'eterna lode e gloria. Benedetto il tuo nome glorioso e santo, degno di esser lodato e sopra tutti esaltato per tutti i secoli. Tu sei benedetto nel tempio santo della tua gloria, sei degno di suprema lode e gloria nei secoli. Tu sei benedetto nel trono del tuo regno, sei degno di suprema lode ed esaltazione nei secoli. Tu sei benedetto per lo scettro della tua divinità. E degno di lode e glorioso nei secoli. Sei benedetto tu, che scruti gli abissi e stai assiso sopra i Cherubini, sei degno di lode e di eterna esaltazione. Benedetto sei tu, che voli sulle ali dei venti e sulle onde del mare. E degno di essere lodato e glorificato in eterno. Ti benedicano tutti gli Angeli e Santi tuoi. E ti lodino e glorifichino in eterno. Ti benedicano i cieli, la terra, il mare e tutto quello che in essi si trova. E ti lodino e glorifichino in eterno. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo: a Colui che è degno di lode e di gloria in eterno. Come era nel principio, ora, e sempre nei secoli dei secoli. Amen. A Colui che è degno di lode e di gloria in eterno. Benedetto sei tu, o Signore, Dio dei padri nostri. E degno di essere lodato e glorificato in eterno.

ORATIO
Orémus.
Deus, qui tribus púeris mitigásti flammas ignium: concéde propítius; ut nos fámulos tuos non exúrat flamma vitiórum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che hai rese innocue per i tre giovani le fiamme ardenti, benigno concedici che non veniam bruciati dal fuoco delle nostre passioni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio Epístolæ beati Pauli Apostoli ad Thessalonicénses.
2 Thess 2:1-8
Fratres: Rogámus vos per advéntum Dómini nostri Iesu Christi, et nostræ congregatiónis in ipsum: ut non cito moveámini a vestro sensu, neque terreámini, neque per spíritum, neque per sermónem, neque per epístolam tamquam per nos missam, quasi instet dies Dómini. Ne quis vos sedúcat ullo modo: quóniam nisi vénerit discéssio primum, et revelátus fuerit homo peccáti, fílius perditiónis, qui adversátur, et extóllitur supra omne, quod dícitur Deus aut quod cólitur, ita ut in templo Dei sédeat osténdens se, tamquam sit Deus. Non retinétis, quod, cum adhuc essem apud vos, hæc dicébam vobis? Et nunc quid detíneat, scitis, ut revelétur in suo témpore. Nam mystérium iam operátur iniquitátis: tantum ut, qui tenet nunc, téneat, donec de médio fiat. Et tunc revelábitur ille iníquus, quem Dóminus Iesus interfíciet spíritu oris sui, et déstruet illustratióne advéntus sui.

Fratelli: Or riguardo alla venuta del Signore nostro e alla nostra riunione per muovergli incontro, vi preghiamo di non lasciarvi smuovere né atterrire da false ispirazioni, o da discorso, o da lettera spacciata per nostra, per l'idea che sia imminente il giorno del Signore. Che nessuno v'inganni in alcun modo, poiché quel giorno non verrà se prima non sia avvenuta l'apostasia e non si sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario che si innalza sopra tutto quello che dicesi Dio, od è oggetto di venerazione, fino ad assidersi nel tempio di Dio proclamandosi Dio. Non vi ricordate come, quando ero ancor presso di voi, vi dicevo queste cose? E voi ben sapete chi or lo trattiene, perché non si manifesti che a suo tempo. Già il mistero dell'iniquità è in azione; solamente v'è chi lo tratterrà finché non sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù ucciderà col fiato della sua bocca e annienterà con lo splendore della sua venuta.

GRADUALE
Ps:79:2-3
Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Ioseph.
V. Qui sedes super Chérubim, appáre coram Ephraim, Béniamin, et Manásse.
V. Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni: ut salvos fácias nos.

O Pastore re d'Israele, ascoltaci; Tu che guidi Giuseppe come una pecorella.
V. Tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati a Efraim, Beniamino e Manasse.
V. Suscita, Signore, la tua potenza, e vieni a salvarci.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secundum Lucam.
Luc 3:1-6
Anno quintodécimo impérii Tibérii Caesaris, procuránte Póntio Piláto Iudaeam, tetrárcha autem Galilaeæ Heróde, Philíppo autem fratre eius tetrárcha Ituraeæ et Trachonítidis regionis, et Lysánia Abilenæ tetrárcha, sub princípibus sacerdotum Anna et Cáipha: factum est verbum Domini super Ioannem, Zacharíæ filium, in deserto. Et venit in omnem regiónem Iordánis, praedicans baptísmum pæniténtiæ in remissiónem peccatórum, sicut scriptum est in libro sermónum Isaíæ Prophétæ: Vox clamántis in desérto: Paráte viam Dómini: rectas fácite sémitas eius: omnis vallis implébitur: et omnis mons et collis humiliábitur: et erunt prava in dirécta, et áspera in vias planas: et vidébit omnis caro salutáre Dei.

L’anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato procuratore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, suo fratello Filippo tetrarca dell' Iturea e della Traconítide, e Lisania tetrarca dell'Abiléne, sotto i gran sacerdoti Anna e Caifa, la parola del Signore si fece udire a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli andò in tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di penitenza per la remissione dei peccati, come sta scritto nel libro dei discorsi del profeta Isaia: «Voce di colui che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni valle sarà colmata, ogni monte, ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diventeranno diritte, le vie scabrose diventeranno piane; e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio».

OFFERTORIUM
Zach 9:9
Exsúlta satis, fília Sion, praedica, fília Ierúsalem: ecce, Rex tuus venit tibi sanctus et Salvátor.

Esulta con tutte le tue forze, o figlia di Gerusalemme; ecco, viene a te il tuo santo Re e Salvatore.

SECRETA
Sacrifíciis præséntibus, quaesumus, Dómine, placátus inténde: ut et devotióni nostræ profíciant et salúti. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Signore, guarda benigno queste offerte; affinché giovino alla nostra pietà e alla nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 18:6-7
Exsultávit ut gigas ad curréndam viam: a summo coelo egréssio eius, et occúrsus eius usque ad summum eius.

Esultò come atleta che si accinge alla corsa; da un estremo dei cieli è il suo sorgere e fino all'altro estremo il suo giro.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quaesumus, Dómine, Deus noster: ut sacrosáncta mystéria, quæ pro reparatiónis nostræ munímine contulísti; et præsens nobis remédium esse fácias et futúrum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore Dio nostro, ti preghiamo perché questi sacri doni che tu ci hai elargito per la nostra redenzione, ci siano di rimedio nel presente e nel futuro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.