domenica 27 maggio 2018

[SARDINIA MARIANA] Nostra Signora delle Grazie, Salvatrice di Sassari

Il 9 maggio e l’ultima domenica di Maggio la Chiesa di Sassari celebra la solennità che il Proprium isolano denomina “Beatae Mariae Virginis Matris gratiarum”, Nostra Signora delle Grazie, il cui simulacro si trova nel convento minorita di san Pietro di Silki. Esso fu rivenuto nel settembre del 1472 in occasione della predicazione che colà vi tenne il beato Bernardino da Feltre (1439-1494). Per l’insufficiente capienza della chiesa, fu eretto un pulpito posticcio. Una delle sue colonne - poi detta colonna del Miracolo - cadde su una madre col suo figliolo. Il beato ordinò di scavare nel basamento della colonna crollata e fu rinvenuta una Madonna col Bambino detta fin da subito “della Grazia”. Oggetto di una fortissima devozione diffusa in tutta la Provincia, sempre viva lungo i secoli a motivo delle copiosissime grazie ricevute, il 9 maggio 1909 la venerata Effigie, fu solennemente incoronata da Monsignor Pietro Balestra dei Minori Conventuali, Arcivescovo di Cagliari, delegato del Capitolo Vaticano, che officiò pure le altre cerimonie a causa della malattia che impediva Monsignor Emilio Parodi, Arcivescovo di Sassari. Nel maggio del 1943 Monsignor Arcangelo Mazzotti, dei Minori Conventuali, Arcivescovo Turritano, [a cui padre Agostino Gemelli dovette la conversione] a seguito di una bomba che cadde rovinosamente nei pressi della stazione ferroviaria, chiese alla Vergine che alla città di Sassari fossero risparmiati i bombardamenti, che martoriarono invece Cagliari, pronunziando il celebre Voto. “Non essendo possibile riportare in processione la Madonna alla sua dimora abituale, ho disposto che il Simulacro venga trasportato in spalla dai vostri parroci che rappresentano i fedeli di tutta la città, senza corteo. Vuol dire che se la Madonna salverà la città a Lei dedicata e devota dai bombardamenti, ogni anno per sempre ogni sabato precedente l'ultima domenica di maggio, Nostra Signora verrà al Duomo ove confluiranno i pellegrini da tutte le parrocchie e la sera della domenica, con l'accompagnamento del Vescovo Turritano e di tutto il clero, oltre al popolo, il Simulacro sarà accompagnato al Santuario di San Pietro in una solenne processione, quella che oggi non possiamo fare”. Nostra Signora fece il miracolo - per tre volte, come risulta dalle testimonianze, il progettato bombardamento fu vanificato ora da una tempesta ora da un contrordine - e allora l’Arcivescovo nel 1944 decretò il Voto perpetuo e la festa connessa, che ancora oggi devotamente si celebrano: “La Madonna ha mantenuto la parola, adesso manteniamo la nostra”.


INTROITUS
Sedulius.- Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui coelum terrámque regit in saecula sæculórum. (T.P. Alleluia, alleluia)  ~~  Ps 44:2.- Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi.  ~~  Glória  ~~  Salve, sancta Parens, eníxa puérpera Regem: qui coelum terrámque regit in saecula sæculórum. (T.P. Alleluia, alleluia)  

Sedulius.- Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno. (T.P. Alleluia, alleluia)  ~~  Ps 44:2.- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero mentre al Sovrano canto il mio poema.  ~~  Gloria  ~~  Salve, o Madre santa, tu hai partorito il Re gloriosamente; egli governa il cielo e la terra per i secoli in eterno. (T.P. Alleluia, alleluia)

Gloria


ORATIO

Oremus
Bonorum omnium largitor Deus, qui Genitricis dilecti Filii tui speciosam Imaginem miris prodigiis et gratiis clarificare voluisti:concede, quæsumus; ut, eiusdem beatæ Mariæ Virginis Matris Gratiarum intercessione, ad cælestem patriam feliciter perducamur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo
Dio, largitore di ogni bene, che hai voluto far risplendere con mirabili prodigi e grazie la speciosa Immagine della Madre del tuo Figlio: concedici, te ne preghiamo, che per l’intercessione della medesima Beata Vergine Maria Madre delle Grazie, giungiamo felicemente alla patria del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Lectio libri Sapientiæ
Prov. 8, 22-35 Dóminus possedit me in inítio viárum suárum, ántequam quidquam fáceret a princípio. Ab ætérno ordináta sum, et ex antíquis, ántequam terra fíeret. Nondum erant abýssi, et ego iam concépta eram: necdum fontes aquárum erúperant: necdum montes gravi mole constíterant: ante colles ego parturiébar: adhuc terram non fécerat et flúmina et cárdines orbis terræ. Quando præparábat coelos, áderam: quando certa lege et gyro vallábat abýssos: quando aethera firmábat sursum et librábat fontes aquárum: quando circúmdabat mari términum suum et legem ponébat aquis, ne transírent fines suos: quando appendébat fundaménta terræ. Cum eo eram cuncta compónens: et delectábar per síngulos dies, ludens coram eo omni témpore: ludens in orbe terrárum: et delíciæ meæ esse cum filiis hóminum. Nunc ergo, filii, audíte me: Beáti, qui custódiunt vias meas. Audíte disciplínam, et estóte sapiéntes, et nolíte abiícere eam. Beátus homo, qui audit me et qui vígilat ad fores meas cotídie, et obsérvat ad postes óstii mei. Qui me invénerit, invéniet vitam et háuriet salútem a Dómino.

Il Signore mi possedette dal principio delle sue azioni, prima delle sue opere, fin d’allora. Fui stabilita dall’eternità e fin dalle origini, prima che fosse fatta la terra. Non erano ancora gli abissi e io ero già concepita: non scaturivano ancora le fonti delle acque: i monti non posavano ancora nella loro grave mole; io ero generata prima che le colline: non era ancora fatta la terra, né i fiumi, né i cardini del mondo. Quando preparava i cieli, io ero presente: quando cingeva con la volta gli abissi: quando in alto dava consistenza alle nubi e in basso dava forza alle sorgenti delle acque: quando fissava i confini dei mari e stabiliva che le acque non superassero i loro limiti: quando gettava le fondamenta della terra. Ero con Lui e mi dilettava ogni giorno e mi ricreavo in sua presenza e mi ricreavo nell’universo: e le mie delizie sono lo stare con i figli degli uomini. Dunque, o figli, ascoltatemi: Beati quelli che battono le mie vie. Udite l’insegnamento, siate saggi e non rigettatelo: Beato l’uomo che mi ascolta e veglia ogni giorno all’ingresso della mia casa, e sta attento sul limitare della mia porta. Chi troverà me, troverà la vita e riceverà la salvezza dal Signore.
GRADUALE
Benedicta et venerabilis es, Virgo Maria, quae sine tactu pudoris inventa es mater Salvatoris
V. Virgo Dei Genitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit viscera factus homo.

Benedetta e venerabile sei, Vergine Maria: senza ledere la tua verginità sei divenuta Madre del Salvatore.
V. Vergine Madre di Dio, colui che tutto il mondo non può contenere si è rinchiuso nel tuo seno, fattosi Uomo.

Nel tempo fra l'anno, dopo il Graduale si dice
Alleluia, alleluia.
Per te, Dei Genitrix, nobis est vita perdita data: quae de caelo suscepisti prolem, et mundo genuisti Salvatorem. Alleluia.

Alleluia, alleluia.
Per te, o Madre Dio, ci è stata data la vita che avevamo perduto: per te che ha ricevuto il Figlio dal cielo e ha generato per il mondo il Salvatore. Alleluia.

Nel tempo pasquale, omesso il Graduale, si dice
Alleluia, alleluia.
Num 17, 8 Virga Iesse floruit: Virgo Deum et nomine genuit: pacem Deus reddit, in se reconcilians ima summis. Alleluia.
Luc 1, 28 et 42
Ave gratia plena; Dominus tecum: benedicta tu in mulieribus. Alleluia.

Alleluia, alleluia.
È fiorito il tronco di Iesse: la Vergine ha generato l’Uomo-Dio. Iddio ha restaurato la pace, riconciliando in sé le cose somme e quelle infime. Alleluia.
Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia
sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 10:38-42 In illo témpore: Intrávit Iesus in quoddam castéllum: et múlier quædam, Martha nómine, excépit illum in domum suam: et huic erat soror nómine María, quæ étiam sedens secus pedes Dómini, audiébat verbum illíus. Martha autem satagébat circa frequens ministérium: quæ stetit et ait: Dómine, non est tibi curæ, quod soror mea réliquit me solam ministráre? dic ergo illi, ut me ádiuvet. Et respóndens, dixit illi Dóminus: Martha, Martha, sollícita es et turbáris erga plúrima: porro unum est necessárium. María óptimam partem elégit, quæ non auferétur ab ea.

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, chiamata Marta, lo ricevette in casa sua. E questa aveva una sorella di nome Maria, la quale, postasi a sedere ai piedi del Signore, ne ascoltava la parola. Marta intanto si affannava tra le molte faccende di casa. Fermatasi poi disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi lasci sola a preparare? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, ti affanni ed inquieti per troppe cose. Eppure una sola è necessaria! Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

Credo


OFFERTORIUM 

Ier. 18, 20
Recordare, Virgo Mater, in conspectu Dei, ut loquaris pro nobis bona, et ut avertat indignationem suam a nobis.  (T.P. Alleluia)  

Ricordati, o Vergine Madre di Dio, quando sarai al cospetto del Signore, di intercedere per noi presso Dio, perché distolga da noi la giusta sua collera (T.P. Alleluia)  
SECRETA
Sanctifica, Domine, quæsumus, oblata libamina: et beatæ Dei Genitricis Mariæ saluberrima intercessione, nobis salutaria fore concede. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.Amen.

Santifica, te ne preghiamo, o Signore, le libazioni che ti offriamo: per la saluberrima intercessione della beata Madre di Dio Maria concedi che ci siano giovevoli alla salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE BEATA MARIA VIRGINE 

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Et te in Festivitate beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre, benedícere et prædicáre. Quæ et Unigénitum tuum Sancti Spíritus obumbratióne concépit: et, virginitátis glória permanénte, lumen ætérnum mundo effúdit, Iesum Christum, Dóminum nostrum. Per quem majestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admitti jubeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Te, nella festività della beata sempre Vergine Maria, lodiamo, benediciamo ed esaltiamo. La quale concepì il tuo Unigenito per opera dello Spirito Santo e, conservando la gloria della verginità, generò al mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Regina mundi dignissima, Maria, Virgo perpetua, intercede pro nostra pace et salute, quæ genuisti Christum Dominum, Salvatorem omnium.  (T.P. Alleluia)  

O nobilissima Regina del mondo, Maria sempre Vergine, intercedi per la nostra pace e salute,tu che generasti Cristo Signore, Salvatore di tutti.  (T.P. Alleluia)   

POSTCOMMUNIO

Oremus
Adiuvet nos, quæsumus, Domine, gloriosæ beatæ tuæ Genitricis semperque Virginis Mariæ intercessio veneranda: ut nos perpetuis cumulavit beneficiis; a cunctis periculis absolutos, sua faciat pietate concordes: Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo.
Ci aiuti, o Signore, l’intercessione venerabile della tua gloriosa Madre di Dio e sempre Vergine Maria: essa nella sua pietà renda concordi noi, che ha arricchito di perpetui benefici: Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen