domenica 6 maggio 2018

Quinta Domenica di Pasqua

La Santa Chiesa festeggia ancora la Resurrezione del Signore, ma già annunzia l'imminente mistero dell'Ascensione dello stesso Signore nei cieli. Il Figlio ritorna al Padre: anche noi, redenti dal Cristo, abbiamo come scopo della nostra vita quello di andare al Padre seguendo la via regale della Croce secondo i doveri di stato di ciascuno, praticando, non però con ipocrita esteriorità, la religione e evangelica. 


INTROITUS
Is 48:20.- Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, allelúia: annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia, allelúia  ~~  Ps 65:1-2.- Iubiláte Deo, omnis terra, psalmum dícite nómini eius: date glóriam laudi eius.  ~~  Glória  ~~  Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, allelúia: annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia, allelúia

Is 48:20.- Con voce di gioia narrate e questo fate ascoltare, alleluia: fatelo giungere agli estremi del mondo: Dio ha liberato il popolo suo, alleluia, alleluia.  ~~  Ps 65:1-2.- O terra tutta, acclamate al Signore, cantate la gloria al suo Nome, in sua gloria elevate la lode.  ~~  Gloria  ~~  Con voce di gioia narrate e questo fate ascoltare, alleluia: fatelo giungere agli estremi del mondo: Dio ha liberato il popolo suo, alleluia, alleluia.

ORATIO
Orémus.
Deus, a quo bona cuncta procédunt, largíre supplícibus tuis: ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta sunt; et, te gubernánte, eadem faciámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, dal quale derivano tutti i beni, rispondi alle nostre suppliche: e concedi a noi di pensare, con la tua ispirazione, ciò che è giusto e di compierlo, sotto la tua guida. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Iacóbi Apóstoli.
Iac 1:22-27
Caríssimi: Estóte factóres verbi, et non auditóres tantum: falléntes vosmetípsos. Quia si quis audítor est verbi et non factor: hic comparábitur viro consideránti vultum nativitátis suæ in spéculo: considerávit enim se et ábiit, et statim oblítus est, qualis fúerit. Qui autem perspéxerit in legem perfectam libertátis et permánserit in ea, non audítor obliviósus factus, sed factor óperis: hic beátus in facto suo erit. Si quis autem putat se religiósum esse, non refrénans linguam suam, sed sedúcens cor suum, huius vana est relígio. Relígio munda et immaculáta apud Deum et Patrem hæc est: Visitáre pupíllos et viduas in tribulatióne eórum, et immaculátum se custodíre ab hoc saeculo.

Carissimi: Mettete in pratica la parola di Dio, non vi limitate ad ascoltarla, ingannando voi stessi. Perché chi ascolta la parola e non la mette in pratica è simile ad un uomo che guarda in uno specchio il suo volto e, dopo essersi mirato, se ne va e lo dimentica subito. Chi invece, avendo considerato attentamente la legge perfetta della libertà, e avendo perseverato nel mirarla, ne è divenuto, non uditore immemore, ma praticante: costui sarà beato nel suo operare. Se uno ritiene di essere religioso e non tiene a freno la sua lingua, illude se stesso, e la sua religione è vana. La religione pura e immacolata agli occhi di Dio Padre consiste in questo: nel visitare gli orfani e le vedove nelle loro tribolazioni, e nel non lasciarsi contaminare dal mondo.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Surréxit Christus, et illúxit nobis, quos rédemit sánguine suo. Allelúia.
Ioann. 16:28
Exívi a Patre, et veni in mundum: íterum relínquo mundum, et vado ad Patrem. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto da morte, la sua luce brilla su di noi, egli ci ha redenti nel suo sangue. Alleluia.
Io sono uscito dal Padre, e sono venuto nel mondo: ora lascio il mondo, e ritorno al Padre. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 16:23-30
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Amen, amen, dico vobis: si quid petiéritis Patrem in nómine meo, dabit vobis. Usque modo non petístis quidquam in nómine meo: Pétite, et accipiétis, ut gáudium vestrum sit plenum. Hæc in provérbiis locútus sum vobis. Venit hora, cum iam non in provérbiis loquar vobis, sed palam de Patre annuntiábo vobis. In illo die in nómine meo petétis: et non dico vobis, quia ego rogábo Patrem de vobis: ipse enim Pater amat vos, quia vos me amástis, et credidístis quia ego a Deo exívi. Exívi a Patre et veni in mundum: íterum relínquo mundum et vado ad Patrem. Dicunt ei discípuli eius: Ecce, nunc palam loquéris et provérbium nullum dicis. Nunc scimus, quia scis ómnia et non opus est tibi, ut quis te intérroget: in hoc crédimus, quia a Deo exísti.

In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli: In verità, in verità vi dico: qualunque cosa domanderete al Padre nel mio nome, ve la concederà. Fino adesso non avete chiesto nulla nel mio nome: chiedete, e otterrete, affinché il vostro gaudio sia completo. Vi ho detto queste cose per mezzo di parabole. Ma viene il tempo che non vi parlerò più per mezzo di parabole, ma vi parlerò apertamente del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome, e non vi dico che io pregherò il Padre per voi: poiché lo stesso Padre vi ama perché avete amato me e avete creduto che sono uscito da Dio. Uscii dal Padre e venni nel mondo: ed ora lascio il mondo e torno al Padre. Gli dicono i suoi discepoli: Ecco che ora parli chiaramente e senza parabole. Adesso conosciamo che tu sai tutto, e non hai bisogno che alcuno ti interroghi: per questo crediamo che tu sei venuto da Dio.


Credo


OFFERTORIUM
Ps 65:8-9; 65:20
Benedícite, gentes, Dóminum, Deum nostrum, et obaudíte vocem laudis eius: qui pósuit ánimam meam ad vitam, et non dedit commovéri pedes meos: benedíctus Dóminus, qui non amóvit deprecatiónem meam et misericórdiam suam a me, allelúia.

Benedite, popoli, il nostro Dio, e fate udire il canto della sua lode: Egli ha posto la nostra anima tra i viventi e non ha reso incerto il nostro piede. Benedetto sia dunque il Signore, che non ha ripudiato la mia preghiera, e non ha tolto da me il suo amore, alleluia.

SECRETA
Súscipe, Dómine, fidélium preces cum oblatiónibus hostiárum: ut, per hæc piæ devotiónis offícia, ad coeléstem glóriam transeámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accetta, Signore, con l'offerta del sacrificio, le preghiere dei tuoi fedeli: e per l'efficacia di questo santo rito possiamo giungere alla gloria celeste. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO PASCHALIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes:

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo tempo in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

COMMUNIO
Ps 95:2.
Cantáte Dómino, allelúia: cantáte Dómino et benedícite nomen eius: bene nuntiáte de die in diem salutáre eius, allelúia, allelúia.

Cantate al Signore, alleluia: cantate e benedite il suo Nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza, alleluia, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Tríbue nobis, Dómine, coeléstis mensae virtúte satiátis: et desideráre, quæ recta sunt, et desideráta percípere. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
A noi rinvigoriti dalla mensa celeste, concedi, o Signore, di desiderare il bene, e di ottenerlo a misura del nostro desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.