mercoledì 9 maggio 2018

Vigilia dell'Ascensione del Signore


La Santa Madre Chiesa si prepara a celebrare la grande solennità dell'Ascensione del Signore, ma questa Vigilia non ha nulla di penitenziale, anzi è tutta giocondità a motivo della Redenzione operata dal Cristo morto e risorto. Si usano i paramenti bianchi, si canta il Gloria, non sono prescritti il digiuno e l'astinenze. La liturgia ci racconta di come Gesù, prima di salire al Cielo, istituisca la Chiesa con una sua gerarchia, per condurre i fedeli alla salvezza. 



INTROITUS
Is 48:20.- Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, allelúia: annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia, allelúia  ~~  Ps 65:1-2.- Iubiláte Deo, omnis terra, psalmum dícite nómini eius: date glóriam laudi eius.  ~~  Glória  ~~  Vocem iucunditátis annuntiáte, et audiátur, allelúia: annuntiáte usque ad extrémum terræ: liberávit Dóminus pópulum suum, allelúia, allelúia

Is 48:20.- Con voce di gioia narrate e questo fate ascoltare, alleluia: fatelo giungere agli estremi del mondo: Dio ha liberato il popolo suo, alleluia, alleluia.  ~~  Ps 65:1-2.- O terra tutta, acclamate al Signore, cantate la gloria al suo Nome, in sua gloria elevate la lode.  ~~  Gloria  ~~  Con voce di gioia narrate e questo fate ascoltare, alleluia: fatelo giungere agli estremi del mondo: Dio ha liberato il popolo suo, alleluia, alleluia.


Gloria 


ORATIO
Orémus.
Deus, a quo bona cuncta procédunt, largíre supplícibus tuis: ut cogitémus, te inspiránte, quæ recta sunt; et, te gubernánte, eadem faciámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, dal quale derivano tutti i beni, rispondi alle nostre suppliche: e concedi a noi di pensare, con la tua ispirazione, ciò che è giusto e di compierlo, sotto la tua guida. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Ephésios.
Eph 4:7-13
Fratres: Unicuíque nostrum data est grátia secúndum mensúram donatiónis Christi. Propter quod dicit: Ascéndens in altum, captívam duxit captivitátem: dedit dona homínibus. Quod autem ascéndit, quid est, nisi quia et descéndit primum in inferióres partes terræ? Qui descéndit, ipse est et qui ascéndit super omnes coelos, ut impléret ómnia. Et ipse dedit quosdam quidem apóstolos, quosdam autem prophétas, álios vero evangelístas, álios autem pastóres et doctóres, ad consummatiónem sanctórum in opus ministérii, in ædificatiónem córporis Christi: donec occurrámus omnes in unitátem fídei, et agnitiónis Fílii Dei, in virum perféctum, in mensúram ætátis plenitúdinis Christi.

Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono fattoci dal Cristo. Ecco perché è detto: “Asceso in alto, fece schiava la schiavitù: distribuì doni agli uomini". Ma che significa l'essere salito, se non per esser prima disceso anche nelle infime regioni della terra? Colui che discese, è quello stesso che pure ascese sopra tutti i cieli per riempire ogni cosa. Ed egli pertanto altri costituì apostoli, altri profeti, altri evangelisti, altri pastori e dottori, per rendere atti i santi all'opera di ministero, per l'edificazione del Corpo del Cristo; finché arriveremo tutti all'unità della fede, all'intera conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, alla misura della piena maturità del Cristo.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Surréxit Christus, et illúxit nobis, quos rédemit sánguine suo. Allelúia.
Ioann. 16:28
Exívi a Patre, et veni in mundum: íterum relínquo mundum, et vado ad Patrem. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto da morte, la sua luce brilla su di noi, egli ci ha redenti nel suo sangue. Alleluia.
Io sono uscito dal Padre, e sono venuto nel mondo: ora lascio il mondo, e ritorno al Padre. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioannes 17:1-11
In illo témpore: Sublevátis Iesus oculis in coelum, dixit: Pater, venit hora, clarífica Fílium tuum, ut Fílius tuus claríficet te: sicut dedísti ei potestátem omnis carnis, ut omne, quod dedísti ei, det eis vitam ætérnam. Hæc est autem vita ætérna: ut cognóscant te, solum Deum verum, et quem misísti Iesum Christum. Ego te clarificávi super terram: opus consummávi, quod dedísti mihi, ut fáciam: et nunc clarífica me tu, Pater, apud temetípsum, claritáte, quam hábui, priúsquam mundus esset, apud te. Manifestávi nomen tuum homínibus, quos dedísti mihi de mundo. Tui erant, et mihi eos dedísti; et sermónem tuum servavérunt. Nunc cognovérunt, quia ómnia, quæ dedísti mihi, abs te sunt: quia verba, quæ dedísti mihi, dedi eis: et ipsi accepérunt, et cognovérunt vere, quia a te exivi, et credidérunt, quia tu me misísti. Ego pro eis rogo, non pro mundo rogo, sed pro his, quos dedísti mihi: quia tui sunt: et mea ómnia tua sunt, et tua mea sunt: et clarificátus sum in eis. Et iam non sum in mundo, et hi in mundo sunt, et ego ad te vénio.

In quel tempo; levando gli occhi al Cielo, Gesù disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il tuo Figlio, onde anche il tuo Figlio glorifichi te, secondo il potere che Gli hai dato sopra ogni uomo, con il donare la vita eterna a coloro che gli hai affidati. E la vita eterna consiste in questo: che conoscano te, solo vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l'opera che mi hai data da fare; ed ora, Padre, glorifica me presso di te con quella gloria che ebbi presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi affidasti, traendoli dal mondo; erano tuoi e li desti a me, ed essi hanno osservata la tua parola. Ora sanno che tutto quello che mi hai dato viene da te, perché le parole che comunicasti a me, le ho loro trasmesse, ed essi le hanno accolte, e veramente hanno riconosciuto che io sono venuto da Dio, ed han creduto che tu mi hai mandato. Per essi io prego; non prego per il mondo, ma per quelli che mi hai affidati, perché son tuoi. Ed ogni cosa mia è tua, ed ogni tua è mia. In essi io sono stato glorificato. Io ormai non sono più nel mondo; ma essi restano nel mondo, mentre io vengo a te».

OFFERTORIUM
Ps 65:8-9; 65:20
Benedícite, gentes, Dóminum, Deum nostrum, et obaudíte vocem laudis eius: qui pósuit ánimam meam ad vitam, et non dedit commovéri pedes meos: benedíctus Dóminus, qui non amóvit deprecatiónem meam et misericórdiam suam a me, allelúia.

Benedite, popoli, il nostro Dio, e fate udire il canto della sua lode: Egli ha posto la nostra anima tra i viventi e non ha reso incerto il nostro piede. Benedetto sia dunque il Signore, che non ha ripudiato la mia preghiera, e non ha tolto da me il suo amore, alleluia.

SECRETA
Súscipe, Dómine, fidélium preces cum oblatiónibus hostiárum: ut, per hæc piæ devotiónis offícia, ad coeléstem glóriam transeámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Accetta, Signore, con l'offerta del sacrificio, le preghiere dei tuoi fedeli: e per l'efficacia di questo santo rito possiamo giungere alla gloria celeste. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO PASCHALIS
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes:

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo tempo in cui, nostro Agnello pasquale, si è immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

COMMUNIO
Ps 95:2.
Cantáte Dómino, allelúia: cantáte Dómino et benedícite nomen eius: bene nuntiáte de die in diem salutáre eius, allelúia, allelúia.

Cantate al Signore, alleluia: cantate e benedite il suo Nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza, alleluia, alleluia.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Tríbue nobis, Dómine, coeléstis mensae virtúte satiátis: et desideráre, quæ recta sunt, et desideráta percípere. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
A noi rinvigoriti dalla mensa celeste, concedi, o Signore, di desiderare il bene, e di ottenerlo a misura del nostro desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.