In questa ottava di Pasqua la Chiesa ci ricorda che il cristiano è come un bimbosempre bisognoso del latte della fede che si fonda su Dio uno e trino ed ha come domma cardine la Resurrezione del Cristo nel suo vero corpo. Questa fede però non è un qualcosa di puramente intellettuale, essa è morta senza le buone opere di una vita veramente cristiana. Oggi si fa anche memoria, nella pericope evangelica, dell'istituzione del Sacramento di Penitenza.
PROPRIUM MISSAE
Statio ad sanctum Pancratium
INTROITUS
1 Pet 2, 2.- Quasi
modo géniti infántes, allelúja: rationabiles, sine dolo lac concupíscite,
allelúja, allelúja allelúja. ~~ Ps 80:2.- Exsultáte
Deo, adiutóri nostro: iubiláte Deo Iacob. ~~ Glória ~~ Quasi modo géniti infántes,
allelúja: rationabiles, sine dolo lac concupíscite, allelúja, allelúja allelúja.
1 Pet 2, 2.- Come
bambini appena nati, alleluia, siate bramosi di latte spirituale e puro,
alleluia, alleluia, alleluia. ~~ Ps 80:2.- Inneggiate
a Dio nostro aiuto; acclamate il Dio di Giacobbe. ~~ Gloria ~~ Come bambini appena nati,
alleluia, siate bramosi di latte spirituale e puro, alleluia, alleluia,
alleluia.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Præsta, quaesumus,
omnípotens Deus: ut, qui paschália festa perégimus, hæc, te largiénte, móribus
et vita teneámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
Preghiamo.
Concedi, Dio onnipotente,
che, terminate le feste pasquali, noi, con la tua grazia, ne conserviamo il
frutto nella vita e nella condotta. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti
Ioannis Apóstoli.
1Joan. 5:4-10.
Caríssimi: Omne, quod natum
est ex Deo, vincit mundum: et hæc est victoria, quæ vincit mundum, fides
nostra. Quis est, qui vincit mundum, nisi qui credit, quóniam Jesus est Fílius
Dei? Hic est, qui venit per aquam et sánguinem, Jesus Christus: non in aqua solum,
sed in aqua et sánguine. Et Spíritus est, qui testificátur, quóniam Christus
est véritas. Quóniam tres sunt, qui testimónium dant in coelo: Pater, Verbum,
et Spíritus Sanctus: et hi tres unum sunt. Et tres sunt, qui testimónium dant
in terra: Spíritus, et aqua, et sanguis: et hi tres unum sunt. Si testimónium
hóminum accípimus, testimónium Dei maius est: quóniam hoc est testimónium Dei,
quod maius est: quóniam testificátus est de Fílio suo. Qui credit in Fílium
Dei, habet testimónium Dei in se.
Carissimi: chiunque è nato
da Dio trionfa del mondo; e ciò che ha trionfato del mondo è la nostra fede.
Chi è che vince il mondo, se non chi crede che Gesù è Figliolo di Dio? È Lui
che è venuto per mezzo dell’acqua e del sangue, Gesù Cristo: non nell'acqua solo,
ma nell'acqua e nel sangue. Ed è lo Spirito che attesta, perché lo Spirito è
verità. Poiché sono tre che rendono testimonianza in cielo: il Padre, il Verbo
e lo Spirito Santo: e questi tre sono una sola cosa. E sono tre che rendono
testimonianza in terra: lo Spirito, l’ acqua e il sangue: e questi tre sono
concordi. Se ammettiamo la testimonianza degli uomini, dobbiamo tanto più
ammettere la testimonianza di Dio, che è superiore. Ora è Dio stesso che ha
reso testimonianza al suo Figliuolo. Chi crede nel Figliolo di Dio ha in sé la
testimonianza di Dio.
ALLELUIA
Alleluja, alleluja
Matt 28:7.
In die resurrectiónis meæ,
dicit Dóminus, præcédam vos in Galilaeam. Alleluja
Joan 20:26.
Post dies octo, iánuis
clausis, stetit Iesus in médio discipulórum suórum, et dixit: Pax vobis. Allelúja.
Alleluia, alleluia
Il giorno della mia
risurrezione, dice il Signore, vi precederò in Galilea. Alleluia
Otto
giorni dopo, a porte chiuse, Gesù si fece vedere in mezzo ai suoi discepoli, e
disse: pace a voi. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Joan 20:19-31.
In illo témpore: Cum sero
esset die illo, una sabbatórum, et fores essent clausæ, ubi erant discípuli
congregáti propter metum Judæórum: venit Jesus, et stetit in médio, et dixit
eis: Pax vobis. Et cum hoc dixísset, osténdit eis manus et latus. Gavísi sunt
ergo discípuli, viso Dómino. Dixit ergo eis íterum: Pax vobis. Sicut misit me
Pater, et ego mitto vos. Hæc cum dixísset, insufflávit, et dixit eis: Accípite
Spíritum Sanctum: quorum remiseritis peccáta, remittúntur eis; et quorum
retinuéritis, reténta sunt. Thomas autem unus ex duódecim, qui dícitur Dídymus,
non erat cum eis, quando venit Jesus. Dixérunt ergo ei alii discípuli: Vídimus
Dóminum. Ille autem dixit eis: Nisi vídero in mánibus ejus fixúram clavórum, et
mittam dígitum meum in locum clavórum, et mittam manum meam in latus ejus, non
credam. Et post dies octo, íterum erant discípuli eius intus, et Thomas cum
eis. Venit Jesus, jánuis clausis, et stetit in médio, et dixit: Pax vobis.
Deinde dicit Thomæ: Infer dígitum tuum huc et vide manus meas, et affer manum
tuam et mitte in latus meum: et noli esse incrédulus, sed fidélis. Respóndit
Thomas et dixit ei: Dóminus meus et Deus meus. Dixit ei Jesus: Quia vidísti me,
Thoma, credidísti: beáti, qui non vidérunt, et credidérunt. Multa quidem et
alia signa fecit Jesus in conspéctu discipulórum suórum, quæ non sunt scripta
in libro hoc. Hæc autem scripta sunt, ut credátis, quia Jesus est Christus, Fílius
Dei: et ut credéntes vitam habeátis in nómine ejus. .
In quel tempo, la sera di
quel giorno, il primo della settimana, essendo, per paura dei Giudei, chiuse le
porte del luogo dove si trovavano i discepoli, venne Gesù, si presentò in mezzo
a loro e disse: Pace a voi! E detto ciò mostrò loro le mani e il costato. E i
discepoli gioirono nel vedere il Signore. Ed egli disse loro di nuovo: Pace a
voi! Come il Padre ha mandato me, così anch’io mando voi. E detto questo,
soffiò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i
peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, essi saranno ritenuti. E uno dei
dodici, Tommaso, detto Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Ora gli
altri discepoli gli dissero: Abbiamo visto il Signore. Ma egli rispose loro:
Non crederò se non dopo aver visto nelle sue mani la piaga fatta dai chiodi e
aver messo il mio dito dove erano i chiodi e la mia mano nella ferita del
costato. Otto giorni dopo i discepoli si trovavano di nuovo in casa e Tommaso
era con loro. Venne Gesù a porte chiuse e stando in mezzo a loro disse: Pace a
voi! Poi disse a Tommaso: Metti qua il tuo dito, e guarda le mie mani; accosta
anche la tua mano e mettila nel mio costato; e non voler essere incredulo, ma
fedele. Tommaso gli rispose: Signore mio e Dio mio. E Gesù: Tommaso, tu hai creduto perché mi hai
visto con i tuoi occhi; beati coloro che non vedono eppure credono. Gesù fece
ancora, in presenza dei suoi discepoli, molti altri miracoli, che non sono
stati scritti in questo libro. Queste cose sono state scritte, affinché
crediate che Gesù è il Cristo, il Figliuolo di Dio, e affinché credendo,
abbiate vita nel nome di lui
Credo
OFFERTORIUM
Matth 28:2; 28:5-6.
Angelus Dómini descéndit de
coelo, et dixit muliéribus: Quem quaeritis, surréxit, sicut dixit, allelúja.
Un Angelo del Signore
discese dal cielo e disse alle donne: Quegli che voi cercate è risuscitato come
aveva detto, alleluia.
SECRETA
Suscipe múnera, Dómine,
quaesumus, exsultántis Ecclésiæ: et, cui causam tanti gáudii præstitísti,
perpétuæ fructum concéde lætítiæ. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum:
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Signore, ricevi i doni
della Chiesa esultante; e, a chi hai dato causa di tanta gioia, concedi il
frutto di eterna letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
PRÆFATIO PASCHALIS
Vere dignum et iustum est,
æquum et salutáre: Te quidem, Dómine, omni témpore, sed in hac potíssimum die
gloriósius prædicáre, cum Pascha nostrum immolátus est Christus. Ipse enim
verus est Agnus, qui ábstulit peccáta mundi. Qui mortem nostram moriéndo
destrúxit et vitam resurgéndo reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis,
cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum
glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes
È veramente degno e giusto,
conveniente e salutare: Che Te, o Signore, esaltiamo in ogni tempo, ma ancor più gloriosamente in questo tempo in cui, nostro Agnello pasquale, si è
immolato il Cristo. Egli infatti è il vero Agnello, che tolse i peccati del
mondo. Che morendo distrusse la nostra morte, e risorgendo ristabilì la vita. E
perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con
tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria,
dicendo senza fine
COMMUNIO
Joan 20:27
Mitte manum tuam, et
cognósce loca clavórum, allelúia: et noli esse incrédulus, sed fidélis, allelúja,
allelúja.
Metti la tua mano, e
riconosci il posto dei chiodi, alleluia; e non essere incredulo, ma fedele,
alleluia, alleluia.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quaesumus, Dómine, Deus
noster: ut sacrosáncta mystéria, quæ pro reparatiónis nostræ munímine
contulísti; et præsens nobis remédium esse fácias et futúrum. Per Dominum
nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Ti
preghiamo, Signore Dio nostro, che i sacrosanti misteri, che tu hai dato a
presidio del nostro rinnovamento, ci siano rimedio nel presente e
nell’avvenire. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive
e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.