Lorenzo Giustiniani, nobile veneziano, fondò assieme ai concittadini Antonio Correr e Gabriele Condulmer (futuro papa Eugenio IV), la Congregazione dei Canonici di san Giorgio in Alga. Nel 1433 il medesimo Eugenio IV, suo amico e conoscitore del suo alto valore sacerdotale, lo elegge Vescovo di Castello. Niccolò V nel 1451 lo nomina primo Patriarca di Venezia. Illustre per la vita santa e la ortodossa e proficua dottrina, passerà al Signore l'8 gennaio 1456. Alessandro VIII lo canonizzerà il 16 ottobre 1690.
INTROITUS
Eccli 45:30.- Státuit ei Dóminus testaméntum pacis, et
príncipem fecit eum: ut sit illi sacerdótii dígnitas in ætérnum ~~ Ps 131:1.- Meménto, Dómine, David: et
omnis mansuetúdinis eius. ~~ Glória ~~ Státuit ei Dóminus testaméntum pacis, et
príncipem fecit eum: ut sit illi sacerdótii dígnitas in ætérnum
Eccli 45:30.- Il Signore ha stabilito con lui
un'alleanza di pace e ne ha fatto un principe: e così durerà per sempre la sua
dignità sacerdotale. ~~ Ps 131:1.- Ricordati,
Signore, di David e di tutta la pietà sua. ~~ Gloria ~~ Il Signore ha stabilito
con lui un'alleanza di pace e ne ha fatto un principe: e così durerà per sempre
la sua dignità sacerdotale.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Da, quaesumus, omnípotens Deus: ut beáti
Lauréntii Confessóris tui atque Pontíficis veneránda sollémnitas, et devotiónem
nobis áugeat et salútem. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Signore Dio onnipotente, concedici che la
solennità del beato Lorenzo, confessore tuo e vescovo, aumenti in noi la
devozione e la salvezza.Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 44:16-27; 45:3-20
Ecce sacérdos magnus, qui in diébus suis
plácuit Deo, et invéntus est iustus: et in témpore iracúndiæ factus est
reconciliátio. Non est invéntus símilis illi, qui conservávit legem Excélsi.
Ideo iureiurándo fecit illum Dóminus créscere in plebem suam. Benedictiónem
ómnium géntium dedit illi, et testaméntum suum confirmávit super caput eius.
Agnóvit eum in benedictiónibus suis: conservávit illi misericórdiam suam: et
invenit grátiam coram óculis Dómini. Magnificávit eum in conspéctu regum: et
dedit illi corónam glóriæ. Státuit illi testaméntum ætérnum, et dedit illi
sacerdótium magnum: et beatificávit illum in glória. Fungi sacerdótio, et habére
laudem in nómine ipsíus, et offérre illi incénsum dignum in odórem suavitátis.
Ecco il gran sacerdote che nei suoi giorni
piacque a Dio, e fu trovato giusto, e nel giorno dell'ira fu strumento di
conciliazione. Nessuno fu simile a lui nel conservare la legge dell'Eccelso.
Per questo, con giuramento, il Signore gli assicurò la gloria nella sua stirpe.
A lui diede la benedizione di tutti gli antenati, e confermò il suo patto sopra
il capo di lui. Lo riconobbe con le sue benedizioni; conservò per lui la sua
misericordia, e trovò grazia agli occhi del Signore. Lo glorificò al cospetto
dei re, e gli mostrò la sua gloria. Fece con lui un patto eterno, e gli diede
un grande sacerdozio, lo rese invidiabile nel suo onore. Gli fece compiere le
funzioni sacerdotali ed avere gloria nel suo nome, e offrirgli un degno
sacrificio di incenso, di soave profumo.
GRADUALE
Eccli 44:16
Ecce sacérdos magnus, qui in diébus suis
plácuit Deo.
Ps 44:20
Non est invéntus símilis illi, qui
conserváret legem Excélsi.
Ecco il grande pontefice, che nella sua
vita piacque a Dio.
V. Non si trovò alcuno simile a lui
nell'osservare la legge dell'Eccelso.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 109:4
Tu es sacérdos in ætérnum, secúndum órdinem
Melchísedech. Allelúia.
Alleluia, alleluia.
Tu sei sacerdote per sempre, secondo
l'ordine di Melchisedech. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 25:14-23
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis
suis parábolam hanc: Homo péregre proficíscens vocávit servos suos, et trádidit
illis bona sua. Et uni dedit quinque talénta, álii autem duo, álii vero unum,
unicuíque secúndum própriam virtútem, et proféctus est statim. Abiit autem, qui
quinque talénta accéperat, et operátus est in eis, et lucrátus est ália
quinque. Simíliter et, qui duo accéperat, lucrátus est ália duo. Qui autem unum
accéperat, ábiens fodit in terram, et abscóndit pecúniam dómini sui. Post
multum vero témporis venit dóminus servórum illórum, et pósuit ratiónem cum
eis. Et accédens qui quinque talénta accéperat, óbtulit ália quinque
talénta,dicens: Dómine, quinque talénta tradidísti mihi, ecce, ália quinque
superlucrátus sum. Ait illi dóminus eius: Euge, serve bone et fidélis, quia
super pauca fuísti fidélis, super multa te constítuam: intra in gáudium dómini
tui. Accéssit autem et qui duo talénta accéperat, et ait: Dómine, duo talénta
tradidísti mihi, ecce, ália duo lucrátus sum. Ait illi dóminus eius: Euge,
serve bone et fidélis, quia super pauca fuísti fidélis, super multa te
constítuam: intra in gáudium dómini tui.
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli
questa parabola: «Un uomo, in procinto di partire, chiamati i servi consegnò
loro i suoi beni: a chi diede cinque talenti, a chi due, a chi uno: a ciascuno
secondo la sua capacità, e subito partì. Tosto colui, che aveva ricevuto cinque
talenti, andò a negoziarli e ne guadagnò altri cinque. Similmente quello che ne
aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno
andò a fare una buca nella terra e vi nascose il danaro del suo padrone. Or
molto tempo dopo ritornò il padrone di quei servi, e li chiamò a render conto.
E venuto quello che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque
dicendo: “Signore, me ne desti cinque, ecco ne ho guadagnati altri cinque”. E
il padrone a lui: “Bene, servo buono e fedele, perché sei stato fedele nel
poco, ti darò potere su molto; entra nella gioia del tuo Signore". E
presentatosi l'altro che aveva ricevuto due talenti, disse: “Signore, me ne hai
affidati due; eccone guadagnati altri due". E il padrone a lui: “Bene,
servo buono e fedele, perché sei stato fedele, nel poco, ti darò potere su
molto: entra nella gioia del tuo Signore"».
OFFERTORIUM
Ps 88:21-22
Invéni David servum meum, óleo sancto meo
unxi eum: manus enim mea auxiliábitur ei, et bráchium meum confortábit eum.
Ho trovato Davide mio servo; l'ho
consacrato col mio sacro olio; sicché sia sempre con lui la mia mano, e il mio
braccio gli dia forza.
SECRETA
Sancti tui, quaesumus, Dómine, nos ubíque
lætíficant: ut, dum eórum mérita recólimus, patrocínia sentiámus. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Signore, i tuoi Santi ovunque ci
rallegrino; affinché mentre ne ricordiamo i meriti ne esperimentiamo il
patrocinio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMUNIO
Luc 12:42
Fidélis servus et prudens, quem constítuit
dóminus super famíliam suam: ut det illis in témpore trítici mensúram.
Fedele e saggio è il servitore che il
Signore ha preposto alla sua casa: perché al tempo conveniente dia il cibo che
spetta a ciascuno.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut, de
percéptis munéribus grátias exhibéntes, intercedénte beáto Lauréntio Confessóre
tuo atque Pontífice, benefícia potióra sumámus.Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio onnipotente, concedici, te ne
preghiamo, che, mentre ti ringraziamo dei doni ricevuti, per intercessione del
beato Lorenzo confessore tuo e vescovo, ne riceviamo dei maggiori.Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.