La Domenica ventiquattresima dopo
Pentecoste è l’ultima del tempo liturgico, pertanto la Chiesa Romana ci fa
celebrare il mistero ultimo: la fine del mondo e la seconda venuta del Cristo
per il giudizio universale. Alla fine dei tempi i morti risorgeranno coi corpi
che ebbero in vita: i giusti ne avranno uno glorioso, i dannati uno eternamente
orribile e fonte di tormento. I vivi e i morti riceveranno dal tribunale del
Signore la ricompensa del loro operato: il paradiso o l’inferno. Per il fedele
l’espressione “fine del mondo” si applica anche al termine della vita, perché così
come sarà trovato il giorno della morte, tale sarà giudicato. La Chiesa oggi ci
sprona a orientare la nostra vita verso questi grandi momenti, abbandonando il peccato e vivendo secondo la legge di Dio e della Chiesa.
INTROITUS
Ier 29:11; 29:12; 29:14- Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis:
invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis
locis. ~~ Ps 84:2- Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti
captivitátem Iacob. ~~ Glória ~~
Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis:
invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis
locis.
Ier 29:11; 29:12; 29:14- Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi
invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete
stati condotti. ~~ Ps 84:2- Hai benedetta la tua terra, o Signore: hai
distrutta la schiavitù di Giacobbe.
~~ Gloria ~~ Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non
di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi
in cui siete stati condotti.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Excita, quǽsumus. Dómine, tuórum fidélium voluntátes: ut, divíni óperis fructum
propénsius exsequéntes; pietátis tuæ remédia maióra percípiant. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Eccita, o Signore, Te ne preghiamo, la volontà
dei tuoi fedeli: affinché dedicandosi con maggiore ardore a far fruttare
l’opera divina, partecipino maggiormente dei rimedi della tua misericordia. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad
Colossénses.
Col 1:9-14
Fratres: Non cessámus pro vobis orántes et
postulántes, ut impleámini agnitióne voluntátis Dei, in omni sapiéntia et
intelléctu spiritáli: ut ambulétis digne Deo per ómnia placéntes: in omni ópere
bono fructificántes, et crescéntes in scientia Dei: in omni virtúte confortáti secúndum
poténtiam claritátis eius in omni patiéntia, et longanimitáte cum gáudio,
grátias agentes Deo Patri, qui dignos nos fecit in partem sortis sanctórum in
lúmine: qui erípuit nos de potestáte tenebrárum, et tránstulit in regnum Fílii
dilectiónis suæ, in quo habémus redemptiónem per sánguinem eius, remissiónem
peccatórum.
Fratelli: Non cessiamo di pregare per voi e di
domandare che siate resi perfetti nella scienza della volontà di Dio, colmati
di ogni sapienza ed intelligenza spirituale, così che conduciate una vita degna
di Dio, sì da piacergli in tutto, da portar frutto in ogni opera buona e
progredire nella scienza di Dio: corroborati con ogni specie di fortezza della
sua gloriosa potenza, al fine di sopportare tutto con pazienza e longanimità,
ringraziando con gioia Dio Padre che vi ha resi capaci di partecipare al
retaggio dei santi nella luce. Lui, che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, nel quale abbiamo la
redenzione mediante il suo sangue e la remissione dei peccati.
GRADUALE
Ps 43:8-9
Liberásti nos, Dómine, ex affligéntibus nos: et
eos, qui nos odérunt, confudísti.
V. In Deo laudábimur tota die, et in nómine tuo
confitébimur in saecula.
Ci liberasti da coloro che ci affliggevano, o
Signore, e confondesti quelli che ci odiavano.
V. In Dio ci glorieremo tutto il giorno e
celebreremo il suo nome in eterno.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 129:1-2
De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine,
exáudi oratiónem meam. Allelúia.
Alleluia, alleluia.
Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore,
esaudisci la mia preghiera. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthǽum.
Matt 24:15-35
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis:
Cum vidéritis abominatiónem desolatiónis, quæ dicta est a Daniéle Prophéta,
stantem in loco sancto: qui legit, intélligat: tunc qui in Iudǽa sunt, fúgiant ad montes: et qui in tecto, non
descéndat tóllere áliquid de domo sua: et qui in agro, non revertátur tóllere
túnicam suam. Væ autem prægnántibus et nutriéntibus in illis diébus. Oráte
autem, ut non fiat fuga vestra in híeme vel sábbato. Erit enim tunc tribulátio
magna, qualis non fuit ab inítio mundi usque modo, neque fiet. Et nisi breviáti
fuíssent dies illi, non fíeret salva omnis caro: sed propter eléctos breviabúntur
dies illi. Tunc si quis vobis díxerit: Ecce, hic est Christus, aut illic:
nolíte crédere. Surgent enim pseudochrísti et pseudoprophétæ, et dabunt signa
magna et prodígia, ita ut in errórem inducántur - si fíeri potest - étiam
elécti. Ecce, prædíxi vobis. Si ergo díxerint vobis: Ecce, in desérto est,
nolíte exíre: ecce, in penetrálibus, nolíte crédere. Sicut enim fulgur exit ab
Oriénte et paret usque in Occidéntem: ita erit et advéntus Fílii hóminis.
Ubicúmque fúerit corpus, illic congregabúntur et áquilæ. Statim autem post
tribulatiónem diérum illórum sol obscurábitur, et luna non dabit lumen suum, et
stellæ cadent de cælo, et virtútes cœlórum commovebúntur: et tunc parébit
signum Fílii hóminis in cœlo: et tunc plangent omnes tribus terræ: et vidébunt
Fílium hóminis veniéntem in núbibus cæli cum virtúte multa et maiestáte. Et
mittet Angelos suos cum tuba et voce magna: et congregábunt eléctos eius a
quátuor ventis, a summis cœlórum usque ad términos eórum. Ab árbore autem fici
díscite parábolam: Cum iam ramus eius tener fúerit et fólia nata, scitis, quia
prope est æstas: ita et vos cum vidéritis hæc ómnia, scitóte, quia prope est in
iánuis. Amen, dico vobis, quia non præteríbit generátio hæc, donec ómnia hæc
fiant. Cœlum et terra transíbunt, verba autem mea non præteríbunt.
In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli:
Quando vedrete l’abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele,
posta nel luogo santo: chi legge comprenda, allora coloro che si trovano nella
Giudea fuggano ai monti, e chi si trova sulla terrazza non scenda per prendere
qualcosa in casa sua, e chi sta al campo non torni a pigliare la sua veste.
Guai poi alle donne gravide e a quelle che in quei giorni allattano. Pregate
che non abbiate a fuggire d’inverno, o in giorno di sabato, poiché allora sarà
grande la tribolazione, quale non fu dal principio del mondo sino ad oggi, né
sarà mai. E se quei giorni non fossero accorciati, nessun uomo si salverebbe,
ma quei giorni saranno accorciati in grazia degli eletti. Allora, se alcuno vi dirà:
Ecco qui o ecco là il Cristo: non credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e
falsi profeti: e faranno grandi miracoli e prodigi, da indurre in errore, se
possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se quindi vi diranno:
Ecco è nel deserto, non uscite; ecco è nella parte più riposta della casa, non
credete. Infatti, come il lampo parte da Oriente e brilla fino ad Occidente: così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sarà il corpo, lì si
aduneranno gli avvoltoi. Ma subito dopo quei giorni di tribolazione si oscurerà
il sole, e la luna non darà più la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e
le potestà dei cieli saranno sconvolte. Allora apparirà nel cielo il segno del
Figlio dell’uomo: piangeranno tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio
dell’uomo scendere sulle nubi del cielo con grande potestà e maestà. Egli
manderà i suoi Angeli con la tromba e con voce magna a radunare i suoi eletti
dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli. Imparate questa
similitudine dall’albero del fico: quando il suo ramo intenerisce e spuntano le
foglie, sapete che l’estate è vicina: così, quando vedrete tutte queste cose
sappiate che Egli è alle porte. In verità vi dico, non passerà questa
generazione che non siano adempiute tutte queste cose. Il cielo e la terra
passeranno, ma le mie parole no.
Credo
OFFERTORIUM
Ps 129:1-2
De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine,
exáudi oratiónem meam: de profúndis clamávi ad te, Dómine.
Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore,
esaudisci la mia preghiera: dal profondo Ti invoco, o Signore.
SECRETA
Propítius esto, Dómine, supplicatiónibus
nostris: et, pópuli tui oblatiónibus precibúsque suscéptis, ómnium nostrum ad
te corda convérte; ut, a terrenis cupiditátibus liberáti, ad cœléstia desidéria
transeámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Sii propizio, o Signore, alle nostre suppliche e, ricevute le offerte e le preghiere del tuo popolo, converti a Te i cuori di
noi tutti, affinché, liberati dalle brame terrene, ci rivolgiamo ai desiderii
celesti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
COMMUNIO
Marc 11:24
Amen, dico vobis, quidquid orántes pétitis,
crédite, quia accipiétis, et fiet vobis.
In verità vi dico: tutto quello che domandate,
credete di ottenerlo e vi sarà dato.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Concéde nobis,
quǽsumus, Dómine: ut per hæc sacraménta
quæ súmpsimus, quidquid in nostra mente vitiósum est, ipsorum medicatiónis dono
curétur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Concedici, Te
ne preghiamo, o Signore: che quanto di vizioso è nell’anima nostra sia curato
dalla virtù medicinale di questi sacramenti che abbiamo assunto. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen