domenica 21 gennaio 2018

DOMENICA TERZA DOPO L'EPIFANIA

La messa della III domenica dopo l’Epifania, si riallaccia al tempo di Natale, pertanto la parte salmodica è un invito ad adorare il Cristo, vero Dio e vero Uomo. Nell’Epistola san Paolo continua a inculcare ai cristiani di tutti i tempi il modo in cui si debbono comportare per essere veramente seguaci del Cristo.  Il Vangelo ci parla della virtù di fede, espressa dalla confidenza oltre ogni speranza umana nella potenza divina di Gesù da parte del lebbroso mondato e del centurione romano. Tutti, ebrei e pagani, per la fede nel Cristo Dio sono chiamati a far parte della Chiesa. 


INTROITUS
Ps 96:7-8.- Adoráte Deum, omnes Angeli eius: audívit, et lætáta est Sion: et exsultavérunt fíliæ Iudae.  ~~  Ps 96:1.- Dóminus regnávit, exsúltet terra: læténtur ínsulæ multæ.  ~~  Glória  ~~  Adoráte Deum, omnes Angeli eius: audívit, et lætáta est Sion: et exsultavérunt fíliæ Iudae.

Ps 96:7-8.- Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi: Sion ha udito e se ne è rallegrata: ed hanno esultato le figlie di Giuda.  ~~  Ps 96:1.- Il Signore regna, esulti la terra: si rallegrino le molte genti.  ~~ Gloria  ~~  Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi: Sion ha udito e se ne è rallegrata: ed hanno esultato le figlie di Giuda.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, infirmitatem nostram propítius réspice: atque, ad protegéndum nos, déxteram tuæ maiestátis exténde. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Onnipotente e sempiterno Iddio, volgi pietoso lo sguardo alla nostra debolezza, e a nostra protezione stendi il braccio della tua potenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Romános.
Rom 12:16-21
Fratres: Nolíte esse prudéntes apud vosmetípsos: nulli malum pro malo reddéntes: providéntes bona non tantum coram Deo, sed étiam coram ómnibus homínibus. Si fíeri potest, quod ex vobis est, cum ómnibus homínibus pacem habéntes: Non vosmetípsos defendéntes, caríssimi, sed date locum iræ. Scriptum est enim: Mihi vindícta: ego retríbuam, dicit Dóminus. Sed si esuríerit inimícus tuus, ciba illum: si sitit, potum da illi: hoc enim fáciens, carbónes ignis cóngeres super caput eius. Noli vinci a malo, sed vince in bono malum.

Fratelli: Non vogliate essere sapienti ai vostri occhi: non rendete male per male: abbiate cura di fare bene non solo agli occhi di Dio, ma anche davanti agli uomini. Se è possibile, per quanto sta da voi, siate in pace con tutti: non difendete voi stessi, carissimi, ma date luogo all’ira. Sta scritto infatti: Mia è la vendetta: io farò ragione, dice il Signore. Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare, se ha sete, dagli da bere: poiché, così facendo, radunerai carboni ardenti sopra la sua testa. Non voler esser vinto dal male, ma vinci il male col bene.

GRADUALE
Ps 101:16-17
Timébunt gentes nomen tuum, Dómine, et omnes reges terræ glóriam tuam.
V. Quóniam ædificávit Dóminus Sion, et vidébitur in maiestáte sua.

Le genti temeranno il tuo nome, o Signore: tutti i re della terra la tua gloria.
V. Poiché il Signore ha edificato Sion: e si è mostrato nella sua potenza.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 96:1
Dóminus regnávit, exsúltet terra: læténtur ínsulæ multæ. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
Il Signore regna, esulti la terra: si rallegrino le molte genti. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 8:1-13
In illo témpore: Cum descendísset Iesus de monte, secútæ sunt eum turbæ multæ: et ecce, leprósus véniens adorábat eum, dicens: Dómine, si vis, potes me mundáre. Et exténdens Iesus manum, tétigit eum, dicens: Volo. Mundáre. Et conféstim mundáta est lepra eius. Et ait illi Iesus: Vide, némini díxeris: sed vade, osténde te sacerdóti, et offer munus, quod præcépit Móyses, in testimónium illis. Cum autem introísset Caphárnaum, accéssit ad eum centúrio, rogans eum et dicens: Dómine, puer meus iacet in domo paralýticus, et male torquetur. Et ait illi Iesus: Ego véniam, et curábo eum. Et respóndens centúrio, ait: Dómine, non sum dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanábitur puer meus. Nam et ego homo sum sub potestáte constitútus, habens sub me mílites, et dico huic: Vade, et vadit; et alii: Veni, et venit; et servo meo: Fac hoc, et facit. Audiens autem Iesus, mirátus est, et sequéntibus se dixit: Amen, dico vobis, non inveni tantam fidem in Israël. Dico autem vobis, quod multi ab Oriénte et Occidénte vénient, et recúmbent cum Abraham et Isaac et Iacob in regno coelórum: fílii autem regni eiiciéntur in ténebras exterióres: ibi erit fletus et stridor déntium. Et dixit Iesus centurióni: Vade et, sicut credidísti, fiat tibi. Et sanátus est puer in illa hora.

In quel tempo: Essendo Gesù disceso dal monte, lo seguirono molte turbe: ed ecco un lebbroso che, accostatosi, lo adorava, dicendo: Signore, se vuoi, puoi mondarmi. Gesù, stesa la mano, lo toccò, dicendo: Lo voglio. Sii Mondato. E tosto la sua lebbra fu guarita. E Gesù gli disse: Guarda di non dirlo ad alcuno: ma va, mostrati ai sacerdoti, e offri quanto prescritto da Mosè, onde serva a loro di testimonianza. Entrato poi in Cafarnao, andò a trovarlo un centurione, raccomandandosi e dicendo: Signore, il mio servo giace in casa, paralitico, ed è malamente tormentato. E Gesù gli rispose: Verrò, e lo guarirò. E il centurione disse: Signore, non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ solo una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, sebbene soggetto ad altri, ho sotto di me dei soldati, e dico a uno: Va', ed egli va; e all’altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fai questo, ed egli lo fa. Gesù, udite queste parole, ne restò ammirato, e a coloro che lo seguivano, disse: Non ho trovato fede così grande in Israele. Vi dico perciò che molti verranno da Oriente e da Occidente e siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori: ove sarà pianto e stridore di denti. Allora Gesù disse al centurione: Va', e ti sia fatto come hai creduto. E in quel momento il servo fu guarito.


Credo


OFFERTORIUM
Ps 117:16; 117:17
Déxtera Dómini fecit virtutem, déxtera Dómini exaltávit me: non móriar, sed vivam, et narrábo ópera Dómini.

La destra del Signore ha fatto prodigi, la destra del Signore mi ha esaltato: non morirò, ma vivrò e narrerò le opere del Signore.

SECRETA
Hæc hóstia, Dómine, quaesumus, emúndet nostra delícta: et, ad sacrifícium celebrándum, subditórum tibi córpora mentésque sanctíficet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Quest’ostia, o Signore, Te ne preghiamo, ci mondi dai nostri delitti e, santificando i corpi e le anime dei tuoi servi, li disponga alla celebrazione del sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE SANCTISSIMA TRINITATE
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui cum unigénito Fílio tuo et Spíritu Sancto unus es Deus, unus es Dóminus: non in unius singularitáte persónæ, sed in uníus Trinitáte substántiæ. Quod enim de tua glória, revelánte te, crédimus, hoc de Fílio tuo, hoc de Spíritu Sancto sine differéntia discretiónis sentímus. Ut in confessióne veræ sempiternǽque Deitátis, et in persónis propríetas, et in esséntia únitas, et in maiestáte adorétur æquálitas. Quam laudant Angeli atque Archángeli, Chérubim quoque ac Séraphim: qui non cessant clamáre cotídie, una voce dicéntes:

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: che col Figlio tuo unigenito e con lo Spirito Santo, sei un Dio solo ed un solo Signore, non nella singolarità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola sostanza. Così che quanto per tua rivelazione crediamo della tua gloria, il medesimo sentiamo, senza distinzione, e del tuo Figlio e dello Spirito Santo. Affinché nella professione della vera e sempiterna Divinità, si adori: e la proprietà nelle persone e l’unità nell’essenza e l’uguaglianza nella maestà. La quale lodano gli Angeli e gli Arcangeli, i Cherubini e i Serafini, che non cessano ogni giorno di acclamare, dicendo ad una voce

COMMUNIO
Luc 4:22
Mirabántur omnes de his, quæ procedébant de ore Dei.

Si meravigliavano tutti delle parole che uscivano dalla bocca di Dio.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quos tantis, Dómine, largíris uti mystériis: quaesumus; ut efféctibus nos eórum veráciter aptáre dignéris. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.

O Signore, che ci concedi di partecipare a tanto mistero, degnati, Te ne preghiamo, di renderci atti a riceverne realmente gli effetti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.