La
Solennità dell’Epifania del Signore, nel suo impianto generale, vuole celebrare
la Manifestazione del divin Verbo Incarnato nella adorazione tributatagli dai Magi d’Oriente,
nel Battesimo impartito al Signore da Giovanni nel Giordano e il primo miracolo
di Gesù presso le nozze di Cane. La liturgia di quella Roma che un tempo fu “discepola
dell’errore” (S. Leone Magno) pone l’enfasi sulla adorazione dei Magi che
indica la rivelazione del vero Dio ai
Gentili e la vocazione universale alla salvezza in Cristo mediante la
Chiesa che è il vero popolo eletto formato da tutti coloro, Ebrei e Pagani, che
credono in Gesù. Quello stesso Gesù che i doni dei Magi proclamano Re da amare
(oro), Dio da adorare (incenso) e Uomo dei dolori che per la sua Passione e
Morte ci ha redenti (mirra). La chiesa romana in cui si fa la Stazione è San Pietro in Vaticano: il Principe degli Apostoli ha infatti ricevuto in eredità e in custodia tutte le genti, per indicar loro il Salvatore unico dell'umanità, il Signore Gesù Cristo-
INTROITUS
Malach 3:1; 1
Par 29:12. - Ecce,
advénit dominátor Dóminus: et regnum in manu eius et potéstas et impérium
~~ Ps 71:1. - Deus, iudícium tuum Regi da:
et iustítiam tuam Fílio Regis. ~~ Glória
~~ Ecce,
advénit dominátor Dóminus: et regnum in manu eius et potéstas et impérium
Malach 3:1; 1
Par 29:12. - Ecco, giunge il sovrano Signore: e ha nelle sue mani il
regno, la potestà e l’impero. ~~ Ps 71:1. - O Dio,
concedi al re il tuo giudizio, e la tua giustizia al figlio del re. ~~ Gloria ~~ Ecco, giunge il sovrano
Signore: e ha nelle sue mani il regno, la potestà e l’impero
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui
hodiérna die Unigénitum tuum géntibus stella duce revelásti: concéde propítius;
ut, qui iam te ex fide cognóvimus, usque ad contemplándam spéciem tuæ
celsitúdinis perducámur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum,
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che
oggi rivelasti alle genti il tuo Unigenito con la guida di una stella, concedi
benigno che, dopo averti conosciuto mediante la fede, possiamo giungere a
contemplare lo splendore della tua maestà. Per il medesimo nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Isaíæ
Prophétæ.
Is 60:1-6
Surge,
illumináre, Ierúsalem: quia venit lumen tuum, et glória Dómini super te orta
est. Quia ecce, ténebræ opérient terram et caligo pópulos: super te autem
oriétur Dóminus, et glória eius in te vidébitur. Et ambulábunt gentes in lúmine
tuo, et reges in splendóre ortus tui. Leva in circúitu óculos tuos, et vide:
omnes isti congregáti sunt, venérunt tibi: fílii tui de longe vénient, et fíliæ
tuæ de látere surgent. Tunc vidébis et áfflues, mirábitur et dilatábitur cor
tuum, quando convérsa fúerit ad te multitúdo maris, fortitúdo géntium vénerit
tibi. Inundátio camelórum opériet te dromedárii Mádian et Epha: omnes de Saba
vénient, aurum et thus deferéntes, et laudem Dómino annuntiántes.
Sorgi, o
Gerusalemme, sii raggiante: poiché la tua luce è venuta, e la gloria del
Signore è spuntata sopra di te. Mentre le tenebre si estendono sulla terra e le
ombre sui popoli: ecco che su di te spunta l’aurora del Signore e in te si
manifesta la sua gloria. Alla tua luce cammineranno le genti, e i re alla luce
della tua aurora. Leva gli occhi e guarda intorno a te: tutti costoro si sono
riuniti per venire a te: da lontano verranno i tuoi figli, e le tue figlie
sorgeranno da ogni lato. Quando vedrai ciò sarai raggiante, il tuo cuore si
dilaterà e si commuoverà: perché verso di te affluiranno i tesori del mare e a
te verranno i beni dei popoli. Sarai inondata da una moltitudine di cammelli,
dai dromedarii di Madian e di Efa: verranno tutti i Sabei portando oro e
incenso, e celebreranno le lodi del Signore.
GRADUALE
Isa 60:6; 60:1
Omnes de
Saba vénient, aurum et thus deferéntes, et laudem Dómino annuntiántes.
V. Surge et
illumináre, Ierúsalem: quia glória Dómini super te orta est.
Verranno
tutti i Sabei portando oro e incenso, e celebreranno le lodi del Signore.
V. Sorgi, o Gerusalemme, e sii raggiante: poiché la gloria del Signore è spuntata sopra di te.
V. Sorgi, o Gerusalemme, e sii raggiante: poiché la gloria del Signore è spuntata sopra di te.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia
Matt 2:2.
Vídimus
stellam eius in Oriénte, et vénimus cum munéribus adoráre Dóminum. Allelúia.
Alleluia, alleluia
Vedemmo la
sua stella in Oriente, e venimmo con doni per adorare il Signore. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii
secúndum Matthaeum
Matt 2:1-12
Cum natus
esset Iesus in Béthlehem Iuda in diébus Heródis regis, ecce, Magi ab Oriénte
venerunt Ierosólymam, dicéntes: Ubi est, qui natus est rex Iudæórum? Vidimus
enim stellam eius in Oriénte, et vénimus adoráre eum. Audiens autem Heródes
rex, turbatus est, et omnis Ierosólyma cum illo. Et cóngregans omnes principes
sacerdotum et scribas pópuli, sciscitabátur ab eis, ubi Christus nasceretur. At
illi dixérunt ei: In Béthlehem Iudae: sic enim scriptum est per Prophétam: Et
tu, Béthlehem terra Iuda, nequaquam mínima es in princípibus Iuda; ex te enim
éxiet dux, qui regat pópulum meum Israel. Tunc Heródes, clam vocátis Magis,
diligénter dídicit ab eis tempus stellæ, quæ appáruit eis: et mittens illos in
Béthlehem, dixit: Ite, et interrogáte diligénter de púero: et cum invenéritis,
renuntiáte mihi, ut et ego véniens adórem eum. Qui cum audíssent regem,
abiérunt. Et ecce, stella, quam víderant in Oriénte, antecedébat eos, usque dum
véniens staret supra, ubi erat Puer. Vidéntes autem stellam, gavísi sunt gáudio
magno valde. Et intrántes domum, invenérunt Púerum cum María Matre eius, [hic
genuflectitur] ei procidéntes adoravérunt eum. Et, apértis thesáuris suis,
obtulérunt ei múnera, aurum, thus et myrrham. Et re sponso accépto in somnis,
ne redírent ad Heródem, per aliam viam revérsi sunt in regiónem suam,
Nato Gesù,
in Betlemme di Giuda, al tempo del re Erode, ecco arrivare dei Magi
dall’Oriente, dicendo: Dov’è nato il Re dei Giudei? Abbiamo visto la sua stella
in Oriente e siamo venuti per adorarlo. Sentite tali cose, il re Erode si
turbò, e con lui tutta Gerusalemme. E, adunati tutti i sommi sacerdoti e gli
scribi del popolo, voleva sapere da loro dove doveva nascere Cristo. E questi
gli risposero: A Betlemme di Giuda, perché così è stato scritto dal
Profeta: E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei la minima tra i príncipi di
Giuda: poiché da te uscirà il duce che reggerà il mio popolo Israele. Allora
Erode, chiamati a sé di nascosto i Magi, si informò minutamente circa il tempo
dell’apparizione della stella e, mandandoli a Betlemme, disse loro: Andate e
cercate diligentemente il bambino, e quando l’avrete trovato fatemelo sapere,
affinché io pure venga ad adorarlo. Quelli, udito il re, partirono: ed ecco che
la stella che avevano già vista ad Oriente li precedeva, finché, arrivata sopra
il luogo dov’era il bambino, si fermò. Veduta la stella, i Magi gioirono di
grandissima gioia, ed entrati nella casa trovarono il bambino con Maria sua
madre e prostratisi, lo adorarono. E aperti i loro tesori, gli offrirono in dono
oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non passare da Erode, tornarono
al loro paese per un altra strada.
Credo
OFFERTORIUM
Ps 71:10-11
Reges
Tharsis, et ínsulæ múnera ófferent: reges Arabum et Saba dona addúcent: et
adorábunt eum omnes reges terræ, omnes gentes sérvient ei.
I re di
Tharsis e le genti offriranno i doni: i re degli Arabi e di Saba gli porteranno
regali: e l’adoreranno tutti i re della terra: e tutte le genti gli saranno
soggette.
SECRETA
Ecclésiæ
tuæ, quæsumus, Dómine, dona propítius intuere: quibus non iam aurum, thus et
myrrha profertur; sed quod eisdem munéribus declarátur, immolátur et súmitur,
Iesus Christus, fílius tuus, Dóminus noster: Qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.
Guarda
benigno, o Signore, Te ne preghiamo, alle offerte della tua Chiesa, con le
quali non si offre più oro, incenso e mirra, bensí Colui stesso che, mediante
le medesime, è rappresentato, offerto e ricevuto: Gesù Cristo tuo Figlio e
nostro Signore: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO
DE EPIPHANIA DOMINI
Vere dignum
et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubique grátias agere:
Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Quia, cum Unigenitus tuus in
substántia nostræ mortalitátis appáruit, nova nos immortalitátis suæ luce
reparávit. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus
cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine
dicéntes
È veramente
degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti
rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché
quando il tuo Unigénito apparve nella nostra natura mortale, ci riparò con la
luce nuova della sua immortalità. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con
i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste,
cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine:
COMMUNICANTES
DE EPIPHANIA
Communicántes,
et diem sacratíssimum celebrántes, quo Unigenitus tuus, in tua tecum glória
coætérnus, in veritáte carnis nostræ visibíliter corporális appáruit: sed et
memóriam venerántes, in primis gloriósæ semper Vírginis Maríæ, Genetrícis
eiúsdem Dei et Dómini nostri Iesu Christi: sed et beati Ioseph, eiusdem
Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac Mártyrum tuórum, Petri et Pauli,
Andréæ, Iacóbi, Ioánnis, Thomæ, Iacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei,
Simónis et Thaddaei: Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni,
Lauréntii, Chrysógoni, Ioánnis et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum
tuórum; quorum méritis precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ
muniámur auxílio. Per eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.
Uniti in
comunione celebriamo il giorno santissimo in cui il tuo Unigenito, a Te
coeterno nella tua gloria, apparve visibilmente uomo nella realtà della nostra
carne: di più veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre
Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesù Cristo: e poi del beato
Giuseppe Sposo della stessa Vergine, e di quella dei tuoi beati Apostoli e
Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo,
Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio,
Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i
tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa
siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro
Signore. Amen.
COMMUNIO
Matt 2:2
Vídimus
stellam eius in Oriénte, et vénimus cum munéribus adoráre Dóminum.
Vedemmo la
sua stella in Oriente, e venimmo con doni ad adorare il Signore.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Præsta,
quaesumus, omnípotens Deus: ut, quæ sollémni celebrámus officio, purificátæ
mentis intellegéntia consequámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium
tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Concedici,
Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che i misteri oggi solennemente celebrati,
li comprendiamo con l’intelligenza di uno spirito purificato. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.