Sant'Elisabetta, principessa reale d'Aragona, regnò in Portogallo come moglie di re Dionigi dal 1282 al 1325. Si distinse nella pacificazione all'interno della famiglia reale e nei rapporti con gli altri regni iberici. Morto il marito donò la
corona al Santuario di Compostela e si fece Clarissa a Coimbra, monastero da
lei stessa fondato. Morì a Estremoz il 4 luglio 1336. Fu canonizzata da Urbano VIII
nel 1625. Il suo corpo incorrotto si conserva tuttora nel monastero di Coimbra.
INTROITUS
Ps 118:75; 118:120. - Cognóvi, Dómine, quia
aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo
carnes meas, a mandátis tuis tímui. ~~ Ps
118:1. - Beáti
immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini.
~~ Glória ~~ Cognóvi,
Dómine, quia aequitas iudícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge
timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.
Ps 118:75; 118:120. - Signore, so che giusti
sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento
la mia carne, io temo i tuoi giudizi.
~~ Ps 118:1.- Beati
gli uomini di integra condotta, che camminano nella legge del Signore. ~~ Gloria ~~ Signore, so che giusti sono i
tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Tu fai fremere di spavento la mia
carne, io temo i tuoi giudizi.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Clementíssime Deus, qui
beátam Elisabeth regínam, inter céteras egrégias dotes, béllici furóris sedándi
prærogatíva decorásti: da nobis, eius intercessióne; post mortális vitæ, quam
supplíciter pétimus, pacem, ad ætérna gáudia perveníre. Per Dominum nostrum
Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Dio clementissimo, fra
le altre doti ornasti la beata regina Elisabetta della prerogativa di calmare
la furia bellica; concedici per sua intercessione che, dopo la vita mortale
nella pace che ardentemente ti domandiamo, possiamo raggiungere l'eterna
gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Prov 31:10-31
Mulíerem fortem quis
invéniet? Procul et de últimis fínibus prétium eius. Confídit in ea cor viri
sui, et spóliis non indigébit. Reddet ei bonum, et non malum, ómnibus diébus
vitæ suæ. Quæsívit lanam et linum, et operáta est consílio mánuum suárum. Facta
est quasi navis institóris, de longe portans panem suum. Et de nocte surréxit,
dedítque prædam domésticis suis, et cibária ancíllis suis. Considerávit agrum,
et emit eum: de fructu mánuum suárum plantávit víneam. Accínxit fortitúdine
lumbos suos, et roborávit bráchium suum. Gustávit, et vidit, quia bona est
negotiátio eius: non exstinguétur in nocte lucérna eius. Manum suam misit ad
fórtia, et dígiti eius apprehénderent fusum. Manum suam apéruit ínopi, et
palmas suas exténdit ad páuperem. Non timébit dómui suæ a frigóribus nivis:
omnes enim doméstici eius vestíti sunt duplícibus. Stragulátam vestem fecit
sibi: byssus et púrpura induméntum eius. Nóbilis in portis vir eius, quando
séderit cum senatóribus terræ. Síndonem fecit et véndidit, et cíngulum tradidit
Chananaeo. Fortitúdo et decor induméntum eius, et ridébit in die novíssimo. Os
suum apéruit sapiéntiæ, et lex cleméntiæ in lingua eius. Considerávit sémitas
domus suæ, et panem otiósa non comédit. Surrexérunt fílii eius, et beatíssimam
prædicavérunt: vir eius, et laudávit eam. Multæ fíliæ congregavérunt divítias,
tu supergréssa es univérsas. Fallax grátia, et vana est pulchritúdo: mulier
timens Dóminum, ipsa laudábitur. Date ei de fructu mánuum suárum, et laudent
eam in portis ópera eius.
La donna forte chi sa trovarla?
Più delle perle pregiate essa vale. In lei si affida il cuore del suo sposo e
non gli manca mai roba. Essa gli dà sempre gioie e mai dispiaceri per tutto il
tempo della sua vita. Essa, procuratasi lana e lino, li lavora con le sue mani
capaci. Simile a nave mercantile, fin da lungi fa venire il suo vitto. Si leva
che è ancor notte, e appresta il cibo alla sua famiglia e il compito alle sue
ancelle. Adocchiato un campo, l' acquista; col frutto del suo lavoro pianta una
vigna. Si cinge i fianchi con energia, e si rafforza le braccia. Avendo provato
con gioia e veduto che il suo lavoro le frutta, non fa spegnere neppure durante
la notte la sua lucerna. Mette mano alla conocchia e le sue dita maneggiano il
fuso. Apre la mano ai miseri e stende le palme ai bisognosi. Non teme per la
sua famiglia il freddo della neve, ché tutti i suoi domestici han doppi
vestiti. Essa si fa delle coperte, e il suo vestito è di bisso e di porpora.
Rinomato nel foro è il suo marito, quando siede tra gli anziani del posto. Essa
fa dei finissimi tessuti e li vende, e delle cinture che dà al mercante.
Vestita di fortezza e di decoro può andare lieta incontro all'avvenire. La
saggezza apre la sua bocca, e la legge della bontà è nella sua lingua.
Sorveglia l'andamento della sua casa e non mangia il pane senza far nulla.
Sorgono i suoi figli a proclamarla oltremodo felice e il suo marito a lodarla.
Molte figliuole han fatto cose mirabili, ma tu le hai superate tutte.
L'avvenenza è un inganno, la bellezza è un soffio; la donna timorata di Dio,
quella è degna di lode. Date a lei il frutto del suo lavoro, e nel foro riceva
lode delle sue opere.
GRADUALE
Ps 44:3; 44:5
Diffúsa est grátia in
labiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
V. Propter veritátem et
mansuetúdinem et iustítiam: et de ducet te mirabíliter déxtera tua.
Sulle tue labbra è
diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre
V. Per la verità, la
mansuetudine e la giustizia, la tua destra ti guiderà mirabilmente.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 44:5
Spécie tua et
pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et regna. Allelúia.
Allelúia, allelúia.
Col tuo splendore e con
la tua bellezza, vieni, avanza lietamente e regna. Allelúia.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 13:44-52
In illo témpore: Dixit
Iesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro
abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus
vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est
regnum coelórum homini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem
una pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam.
Iterum símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in mare et ex omni génere
píscium cóngreganti. Quam, cum impléta esset educéntes, et secus litus
sedéntes, elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in
consummatióne saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio iustórum,
et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium.
Intellexístis hæc ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus
in regno coelórum símilis est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo
nova et vétera.
In quel tempo Gesù disse
ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro
nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di
gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è
simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di
grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Il regno dei cieli è
simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i
pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del
mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno
nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete capito tutte
queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba
divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae
dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
OFFERTORIUM
Ps 44:3
Diffúsa est grátia in
lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum saeculi,
allelúia.
Sulle tue labbra è
diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. Alleluia
SECRETA
Accépta tibi sit,
Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro tuórum honóre Sanctórum: quorum se méritis
de tribulatióne percepísse cognóscit auxílium. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Accetta, o Signore,
l'offerta presentata in onore dei tuoi santi dal popolo che ti è consacrato:
esso sa che per i loro meriti ha ottenuto il soccorso nella prova. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Ps 44:8
Dilexísti iustítiam, et
odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ
consórtibus tuis.
Amasti la giustizia e
l'empietà detestasti: Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia, a
preferenza dei tuoi eguali.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Satiásti, Dómine,
famíliam tuam munéribus sacris: eius, quaesumus, semper interventióne nos
réfove, cuius sollémnia celebrámus. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium
tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Sostieni sempre, o
Signore, per l'intercessione della santa di cui celebriamo la festa, questa tua
famiglia che hai nutrito con il tuo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.