sabato 1 luglio 2017

Festa del Preziosissimo Sangue di nostro Signor Gesù Cristo

La Chiesa già il Venerdì Santo e nella festa del Corpus Domini medita e adora il mistero del Sangue dell'Agnello che ha riscattato l'umanità dalla schiavitù cui l'aveva prostrata il peccato d'Adamo e nel quale fu sancita la nuova ed eterna Alleanza fra Dio e gli uomini. L'odierna specifica festività ha le sue origini nella devozione di san Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, che nel 1822 ne ottenne la celebrazione per la sua Congregazione. Nel 1850 Pio IX la inserì nel Messale Romano, in ringraziamento della vittoria sui rivoluzionari della Repubblica Romana e del suo ritorno a Roma, fissandola alla prima domenica di Luglio. San Pio X la traslò al primo Luglio e Pio XI nel 1933, XIX centenario della Redenzione, la sollevò al rito doppio di prima classe. Una speciale commemorazione del Sangue del Redentore è prevista il Venerdì dopo la quarta domenica di Quaresima.


INTROITUS
Apoc 5:9-10. - Redemísti nos,Dómine, in sánguine tuo, ex omni tribu et lingua et pópulo et natióne: et fecísti nos Deo nostro regnum  ~~  Ps 88:2 - Misericórdias Dómini in ætérnum cantábo: in generatiónem et generatiónem annuntiábo veritátem tuam in ore meo.  ~~  Glória  ~~  Redemísti nos,Dómine, in sánguine tuo, ex omni tribu et lingua et pópulo et natióne: et fecísti nos Deo nostro regnum

Apoc 5:9-10. - Ci hai redento, Signore, col tuo sangue, da ogni tribù e lingua e popolo e nazione: hai fatto di noi il regno per il nostro Dio.  ~~  Ps 88:2 - L'amore del Signore per sempre io canterò con la mia bocca: la tua fedeltà io voglio mostrare di generazione in generazione.  ~~   Gloria  ~~  Ci hai redento, Signore, col tuo sangue, da ogni tribù e lingua e popolo e nazione: hai fatto di noi il regno per il nostro Dio.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui unigénitum Fílium tuum mundi Redemptórem constituísti, ac eius Sánguine placári voluísti: concéde, quaesumus, salútis nostræ prétium sollémni cultu ita venerári, atque a præséntis vitæ malis eius virtúte deféndi in terris; ut fructu perpétuo lætémur in coelis. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio onnipotente ed eterno, che hai costituito redentore del mondo il tuo unico Figlio, e hai voluto essere placato dal suo sangue, concedi a noi che veneriamo con solenne culto il prezzo della nostra salvezza, di essere liberati per la sua potenza dai mali della vita presente, per godere in cielo del suo premio eterno. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Hebraeos.
Hebr 9:11-15
Fratres: Christus assístens Póntifex futurórum bonórum, per ámplius et perféctius tabernáculum non manufáctum, id est, non huius creatiónis: neque per sánguinem hircórum aut vitulórum, sed per próprium sánguinem introívit semel in Sancta, ætérna redemptióne invénta. Si enim sanguis hircórum et taurórum et cinis vítulæ aspérsus inquinátos sanctíficat ad emundatiónem carnis: quanto magis sanguis Christi, qui per Spíritum Sanctum semetípsum óbtulit immaculátum Deo, emundábit consciéntiam nostram ab opéribus mórtuis, ad serviéndum Deo vivénti’? Et ídeo novi Testaménti mediátor est: ut, morte intercedénte, in redemptiónem earum prævaricatiónum, quæ erant sub prióri Testaménto, repromissiónem accípiant, qui vocáti sunt ætérnæ hereditátis, in Christo Iesu, Dómino nostro.

Fratelli, quando Cristo è venuto come Pontefice dei beni futuri, attraversando un tabernacolo più grande e più perfetta, che non è opera d'uomo - cioè non di questo mondo creato - è entrato una volta per sempre nel santuario: non con il sangue di capri e di vitelli. ma con il proprio sangue, avendoci acquistato una redenzione eterna. Se infatti il sangue di capri e tori, e le ceneri di una giovenca, sparse sopra coloro che sono immondi, li santifica, procurando loro una purificazione della carne; quanto più il sangue di Cristo, che per mezzo di Spirito Santo si offrì senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte, per servire al Dio vivente? Ed è per questo che egli è mediatore di una nuova alleanza: affinché, essendo intervenuta la sua morte a riscatto delle trasgressioni commesse sotto l'antica alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna, oggetto della promessa, in Cristo Gesù nostro Signore.

GRADUALE
1 Ioann 5:6; 5:7-8
Hic est, qui venit per aquam et sánguinem, Iesus Christus: non in aqua solum, sed in aqua et sánguine.
V. Tres sunt, qui testimónium dant in coelo: Pater, Verbum et Spíritus Sanctus; et hi tres unum sunt. Et tres sunt, qui testimónium dant in terra: Spíritus, aqua et sanguis: et hi tres unum sunt.

Questo è colui che è venuto con acqua e con sangue: Cristo Gesù; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue.
V. In cielo, tre sono i testimoni: il Padre, il Verbo, lo Spirito Santo; e i tre sono uno. In terra, tre sono i testimoni: lo Spirito, l'acqua, il sangue; e i tre sono uno

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
1 Ioann 5:9
Si testimónium hóminum accípimus, testimónium Dei maius est. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Se accettiamo i testimoni umani, Dio è testimonio più grande. Alleluia.

Nelle messe votive, dopo la Settagesima, omessa l'Alleluia, si dice il Tratto
Ephes., 1, 6-8.
Gratificávit nos Deus in dilécto Fílio suo, in quo habémus redemptiónem per sánguinem eius.
V. Remissiónem peccatórum, secúndum divítias grátiæ eius, quæ superabundávit in nobis.
Rom. 3, 24-25.
Iustificáti gratis per grátiam ipsíus, per redemptiónem, quæ est in Christo Jesu.
V. Quem propósuit Deus propitiatiónem per fidem in sánguine ipsíus.

Dio ci ha dato la grazia nel suo Figlio diletto, nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue.
V. La remissione dei peccati, secondo la ricchezza della sua grazia, che ha abbondantemente riversata su di noi.
V. Giustificati gratuitamente per la grazia di lui, che è in Cristo Gesù.

V. Il quale Dio prestabilì come propiziazione mediante la fede, nel suo sangue.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 19:30-35
In illo témpore: Cum accepísset Iesus acétum, dixit: Consummátum est. Et inclináto cápite trádidit spíritum. Iudaei ergo - quóniam Parascéve erat -, ut non remanérent in cruce córpora sábbato - erat enim magnus dies ille sábbati -, rogavérunt Pilátum, ut frangeréntur eórum crura et tolleréntur. Venérunt ergo mílites: et primi quidem fregérunt crura et altérius, qui crucifíxus est cum eo. Ad Iesum autem cum venissent, ut vidérunt eum iam mórtuum, non fregérunt eius crura, sed unus mílitum láncea latus eius apéruit, et contínuo exívit sanguis et aqua. Et qui vidit, testimónium perhíbuit; et verum est testimónium eius.

In quel tempo, quand'ebbe preso l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». Poi, chinato il capo, rese lo spirito. Allora i Giudei, essendo la Parasceve, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era, infatti, un gran giorno quel sabato - chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e portati via. Andarono, dunque, i soldati e spezzarono le gambe al primo, e anche all'altro che era stato crocifisso con lui. Quando vennero a Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe: ma uno dei soldati gli trafisse con la lancia il costato, e subito ne uscì sangue ed acqua. Colui che ha visto ne rende testimonianza, e la sua testimonianza è veritiera.


Credo


OFFERTORIUM
1 Cor 10:16
Calix benedictiónis, cui benedícimus, nonne communicátio sánguinis Christi est? et panis, quem frángimus, nonne participátio córporis Dómini est?

Il calice dell'eucarestia che noi benediciamo non è forse comunione del sangue di Cristo? Il pane che noi spezziamo non è forse comunione col corpo di Cristo?

SECRETA
Per hæc divína mystéria, ad novi, quaesumus, Testaménti mediatórem Iesum accedámus: et super altária tua, Dómine virtútum, aspersiónem sánguinis mélius loquéntem  quam Abel, innovémus.  Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

O Dio onnipotente, concedi a noi, per questi divini misteri, di accostarci a Gesù, mediatore della nuova alleanza, e di rinnovare sopra il tuo altare l'effusione del suo sangue, che ha voce più eloquente del sangue di Abele. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRÆFATIO DE SANCTA CRUCE
Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui salútem humáni géneris in ligno Crucis constituísti: ut, unde mors oriebátur, inde vita resúrgeret: et, qui in ligno vincébat, in ligno quoque vincerétur: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che hai procurato la salvezza del genere umano col legno della Croce: così che da dove venne la morte, di là risorgesse la vita, e chi col legno vinse, dal legno fosse vinto: per Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo

COMMUNIO
Hebr 9:28
Christus semel oblítus est ad multórum exhauriénda peccáta: secúndo sine peccáto apparébit exspectántibus se in salútem.

Il Cristo è stato offerto una volta per sempre: fu quando ha tolto i peccati di lutti. Egli apparirà, senza peccato, per la seconda volta: e allora darà la salvezza ad ognuno che lo attende.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Ad sacram, Dómine, mensam admíssi, háusimus aquas in gáudio de fóntibus Salvatóris: sanguis eius fiat nobis, quaesumus, fons aquæ in vitam ætérnam saliéntis:  Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ammessi, Signore, alla santa mensa abbiamo attinto con gioia le acque dalle sorgenti del Salvatore: il suo sangue sia per noi sorgente di acqua viva per la vita eterna: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.