sabato 22 luglio 2017

Santa Maria Maddalena Penitente

Maria Maddalena (di Magdala) è identificata da molti fra i Santi Padri e scrittori ecclesiastici, con la donna da cui il Cristo scacciò sette demoni, con la peccatrice perdonata e con la sorella dei santi Marta e Lazzaro. Amantissima discepola del Salvatore lo seguì fin sotto la Croce e fu la prima, dopo la Vergine Santissima, a vederlo resuscitato il mattino di Pasqua. Per il fatto che fu ella da annunziare agli Apostoli sconsolati la Resurrezione del Signore è acclamata Apostola degli Apostoli: per questo la Chiesa alla Messa fa cantare il Credo. Secondo la tradizione assieme al fratello Lazzaro e alla sorella Marta si stabilì in Francia e passò al Signore a Marsiglia dopo una vita d'aspra penitenza. 
Santa Maria Maddalena è Titolare della Cattedrale di Lanusei.


INTROITUS
Ps 118:95-96.Me exspectavérunt peccatóres, ut pérderent me: testimónia tua, Dómine, intelléxi: omnis consummatiónis vidi finem: latum mandátum tuum nimis.  ~~  Ps 118:1.- Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini.  ~~   Glória  ~~   Me exspectavérunt peccatóres, ut pérderent me: testimónia tua, Dómine, intelléxi: omnis consummatiónis vidi finem: latum mandátum tuum nimis.

Ps 118:95-96.I malvagi mi spiarono per rovinarmi; io però badavo ai tuoi insegnamenti, o Signore; poiché di ogni cosa ho veduto un limite, non già alla perfezione della tua Legge.  ~~  Ps 118:1.- Beati coloro la cui condotta è immacolata  che camminano nella via del Signore  ~~   Gloria  ~~  I malvagi mi spiarono per rovinarmi; io però badavo ai tuoi insegnamenti, o Signore; poiché di ogni cosa ho veduto un limite, non già alla perfezione della tua Legge.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Beátæ Maríæ Magdalénæ, quaesumus, Dómine, suffrágiis adiuvémur: cuius précibus exorátus, quatriduánum fratrem Lázarum vivum ab ínferis resuscitásti: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Per intercessione della beata Maria Maddalena assistici, te ne preghiamo, o Signore; mosso dalle sue preghiere, risuscitasti il suo fratello Lazzaro, da quattro giorni nella tomba: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Cant 3:2-5; 8:6-7
Surgam, et circuíbo civitátem: per vicos et pláteas quæram, quem díligit ánima mea: quæsívi illum, et non invéni. Invenérunt me vígiles, qui custódiunt civitátem. Num quem díligit ánima mea, vidístis? Páululum cum pertransíssem eos, invéni, quem díligit ánima mea: ténui eum, nec dimíttam, donec introdúcam illum in domum matris meæ et in cubículum genetrícis meæ. Adiúro vos, fíliæ Ierúsalem, per cápreas cervósque campórum, ne suscitétis neque evigiláre faciátis diléctam, donec ipsa velit. Pone me ut signáculum super cor tuum, ut signáculum super bráchium tuum: quia fortis est ut mors diléctio, dura sicut inférnus æmulátio: lámpades eius lámpades ignis atque flammárum. Aquæ multæ non potuérunt exstínguere caritátem, nec flúmina óbruent illam: si déderit homo omnem substántiam domus suæ pro dilectióne, quasi nihil despíciet eam.

Mi alzerò e girerò per la città, per le vie e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore. Lo cercai e non lo trovai. Mi trovarono le guardie di ronda per la città: «Avete visto l'amore dell'anima mia?». Quando le ebbi oltrepassate di poco, trovai l'amato del mio cuore, lo abbracciai e non lo lasciai più, finché non l'ebbi condotto in casa di mia madre, alla dimora della mia genitrice. O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi a non disturbare, a non svegliare l'amata finché essa non voglia. Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio, ché l'amore è forte come la morte, l'affezione è tenace come l'inferno. I suoi ardori sono di fuoco e fiamme. Copiose acque non possono estinguere l'amore, né i fiumi sommergerlo. Se uno potesse offrire in cambio dell'amore tutto il suo, terrebbe per un niente quella spesa.

GRADUALE
Ps 44:8
Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem.
V. Proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ.

Hai amato la giustizia, e odiato le cose perverse,
V. Perciò il Signore, tuo Dio, ti ha unto con l'olio che dà gioia.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Ps 44:3.
Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum. Allelúia.

Alleluia, alleluia.
La grazia è riversata sopra le tue labbra, perciò il Signore ti ha benedetta per sempre. Alleluia.

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 7:36-50
In illo témpore: Rogábat Iesum quidam de pharisaeis, ut manducáret cum illo. Et ingréssus domum pharisaei, discúbuit. Et ecce múlier, quæ erat in civitáte peccátrix, ut cognóvit, quod accubuísset in domo pharisaei, áttulit alabástrum unguénti: et stans retro secus pedes eius, lácrimis coepit rigáre pedes eius, et capillis cápitis sui tergébat, et osculabátur pedes eius, et unguénto ungébat. Videns autem pharisaeus, qui vocáverat eum, ait intra se, dicens: Hic si esset Propheta, sciret útique, quæ et qualis est múlier, quæ tangit eum: quia peccátrix est. Et respóndens Iesus, dixit ad illum: Simon, hábeo tibi áliquid dícere. At ille ait: Magíster, dic. Duo debitóres erant cuidam foeneratóri: unus debébat denários Quingéntos, et alius quinquagínta. Non habéntibus illis, unde rédderent, donávit utrísque. Quis ergo eum plus díligit? Respóndens Simon, dixit: Æstimo, quia is, cui plus donávit. At ille dixit ei: Recte iudicásti. Et convérsus ad mulíerem, dixit Simóni: Vides hanc mulíerem? Intrávi in domum tuam, aquam pédibus meis non dedísti: hæc autem lácrimis rigávit pedes meos et capíllis suis tersit. Osculum mihi non dedísti: hæc autem, ex quo intrávit, non cessávit osculári pedes meos. Oleo caput meum non unxísti: hæc autem unguénto unxit pedes meos. Propter quod dico tibi: Remittúntur ei peccáta multa, quóniam diléxit multum. Cui autem minus dimíttitur, minus díligit. Dixit autem ad illam: Remittúntur tibi peccáta. Et coepérunt. qui simul accumbébant, dícere intra se: Quis est hic, qui étiam peccáta dimíttít? Dixit autem ad mulíerem: Fides tua te salvam fecit: vade in pace.

In quel tempo uno dei Farisei lo pregò di andare a desinare da lui. Ed entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola. Ed ecco una donna, che era peccatrice in quella città, appena seppe che egli era a mangiare in casa del Fariseo, portò un alabastro pieno di profumo; e stando ai piedi di lui, con le lacrime incominciò a bagnarne i piedi, e coi capelli del suo capo li asciugava, li baciava e li ungeva d'unguento. Vedendo ciò il Fariseo che l'aveva invitato, prese a dire dentro di sé: «Costui, se fosse un profeta, certo saprebbe che donna è costei che lo tocca, e com'è peccatrice». E Gesù, rivolgendosi a lui, disse: «Simone, ho da dirti una cosa». Ed egli: «Maestro, di' pure!». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento danari, e l'altro cinquanta. Or non avendo quelli da poter restituire, condonò il debito a tutti e due: chi dunque di loro amerà di più?». Simone rispose: «Secondo me, colui al quale ha condonato di più». Gesù replicò: «Hai giudicato rettamente». Poi, rivolto alla donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua, tu non mi hai dato acqua ai piedi,. ma essa li ha bagnati colle lacrime e asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato il bacio; ma lei da che è venuta non ha smesso di baciarmi i piedi. Tu non hai unto di olio il mio capo, ma essa con l'unguento ha unto i miei piedi. Per questo ti dico: "le sono perdonati molti peccati, perché molto ha amato". Invece quello a cui poco si perdona, poco ama . E disse a lei: «Ti son perdonati i peccati». E i convitati cominciarono a dire dentro di sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace».


Credo


OFFERTORIUM
Ps 44:10
Fíliæ regum in honóre tuo, ástitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto, circúmdata varietáte.

Figlie di re ti vengono incontro: siede alla tua destra la regina, ammantata di oro sopraffino.

SECRETA
Múnera nostra, quaesumus. Dómine, beátæ Maríæ Magdalénæ gloriósa mérita tibi reddant accépta: cuius oblatiónis obséquium unigénitus Fílius tuus cleménter suscépit impénsum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ti preghiamo, o Signore, perché i nostri doni ti sian resi graditi per i gloriosi meriti della beata Maria Maddalena, l'ossequente omaggio della quale benignamente accolse il Figlio tuo Unigenito: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

COMMUNIO
Ps 118:121; 118:122; 118:128
Feci iudícium et iustítiam, Dómine, non calumniéntur mihi supérbi: ad ómnia mandáta tua dirigébar, omnem viam iniquitátis odio hábui.

Non mi calunnino i superbi, o Signore; perché ho agito con giustizia e rettitudine; ho camminato secondo i tuoi precetti ed ho odiato ogni via iniqua.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sumpto, quaesumus, Dómine, único ac salutári remédio, Córpore et Sánguine tuo pretióso: ab ómnibus malis, sanctæ Maríæ Magdalénæ patrocíniis, eruámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Dopo aver ricevuto l'unico rimedio di salvezza, il tuo corpo e sangue prezioso, fa', o Signore, te ne preghiamo, che per il patrocinio di santa Maria Maddalena siamo liberati da ogni male: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.