Santa Madre Chiesa ci ricorda come la nostra vita di cristiani è tutta una preparazione al banchetto nuziale e beatifico del Paradiso. Fedeli al comando del Re che è Dio dobbiamo corrispondere, sicuri del salutare aiuto di Dio, all'invito dei messi evangelici e al momento dell'ingresso nella sala della festa, cioè al momento della nostra morte, farci trovare con l'abito adatto, cioè in istato di grazia. Se sarà altrimenti nostro destino sarà l'inferno.
INTROITUS
Salus pópuli ego sum, dicit Dóminus: de
quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos: et ero illórum Dóminus
in perpétuum. ~~ Ps 77:1.- Attendite, pópule meus, legem meam: inclináte aurem vestram in verba
oris mei. ~~ Glória ~~ Salus pópuli ego
sum, dicit Dóminus: de quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos:
et ero illórum Dóminus in perpétuum
Io sono la salvezza dei popoli, dice il
Signore: in qualunque calamità mi invocheranno, io li esaudirò, e sarò il loro
Signore in perpetuo. ~~ Ps 77:1.- Ascolta, o popolo mio, la mia legge: porgi orecchio alle parole
della mia bocca. ~~ Gloria ~~ Io sono la
salvezza dei popoli, dice il Signore: in qualunque calamità mi invocheranno, io
li esaudirò, e sarò il loro Signore in perpetuo.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Omnípotens et miséricors Deus, univérsa nobis
adversántia propitiátus exclúde: ut mente et córpore páriter expedíti, quæ tua
sunt, líberis méntibus exsequámur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium
tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Onnipotente e misericordioso Iddio, allontana
propizio da noi quanto ci avversa: affinché, ugualmente spediti d’ànima e di
corpo, compiamo con libero cuore i tuoi comandi. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad
Ephésios.
Ephes 4:23-28
Fratres: Renovámini spíritu mentis vestræ, et
indúite novum hóminem, qui secúndum Deum creátus est in iustítia et sanctitáte
veritátis. Propter quod deponéntes mendácium, loquímini veritátem unusquísque
cum próximo suo: quóniam sumus ínvicem membra. Irascímini, et nolíte peccáre:
sol non occídat super iracúndiam vestram. Nolíte locum dare diábolo: qui
furabátur, iam non furétur; magis autem labóret, operándo mánibus suis, quod
bonum est, ut hábeat, unde tríbuat necessitátem patiénti.
Fratelli: Rinnovatevi nello spirito della
vostra mente, e rivestitevi dell’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia
e nella santa verità. Per la qual cosa, rigettata la menzogna, ciascuno parli
al suo prossimo secondo la verità, poiché siamo membri gli uni degli altri. Se
vi adirate, guardatevi dal peccare: non tramonti il sole sopra la vostra ira.
Non date luogo al diavolo: colui che rubava non rubi piú, ma anzi lavori con le
proprie mani a qualche cosa di onesto, di modo che abbia da dare a chi si trova
nella necessità.
GRADUALE
Ps 140:2
Dirigátur orátio mea, sicut Incénsum in
conspéctu tuo, Dómine.
V. Elevatio mánuum meárum sacrifícium
vespertínum.
Si innalzi la mia preghiera come l’incenso al
tuo cospetto, o Signore.
V. L’elevazione delle mie mani sia come il
sacrificio della sera.
ALLELUIA
Allelúia, allelúia
Ps 104:1
Confitémini Dómino, et invocáte nomen eius:
annuntiáte inter gentes ópera eius. Allelúia.
Alleluia, alleluia
Date lode al Signore, e invocate il suo nome,
fate conoscere tra le genti le sue opere.
Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia ☩ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 22:1-14
In illo témpore: Loquebátur Iesus princípibus
sacerdótum et pharisaeis in parábolis, dicens: Símile factum est regnum
coelórum hómini regi, qui fecit núptias fílio suo. Et misit servos suos vocáre
invitátos ad nuptias, et nolébant veníre. Iterum misit álios servos, dicens:
Dícite invitátis: Ecce, prándium meum parávi, tauri mei et altília occísa sunt,
et ómnia paráta: veníte ad núptias. Illi autem neglexérunt: et abiérunt, álius
in villam suam, álius vero ad negotiatiónem suam: réliqui vero tenuérunt servos
eius, et contuméliis afféctos occidérunt. Rex autem cum audísset, iratus est:
et, missis exercítibus suis, pérdidit homicídas illos et civitátem illórum
succéndit. Tunc ait servis suis: Núptiæ quidem parátæ sunt, sed, qui invitáti
erant, non fuérunt digni. Ite ergo ad exitus viárum et, quoscúmque invenéritis,
vocáte ad núptias. Et egréssi servi eius in vias, congregavérunt omnes, quos
invenérunt, malos et bonos: et implétæ sunt núptiæ discumbéntium. Intrávit
autem rex, ut vidéret discumbéntes, et vidit ibi hóminem non vestítum veste
nuptiáli. Et ait illi: Amíce, quómodo huc intrásti non habens vestem nuptiálem?
At ille obmútuit. Tunc dixit rex minístris: Ligátis mánibus et pédibus eius,
míttite eum in ténebras exterióres: ibi erit fletus et stridor déntium. Multi
enim sunt vocáti, pauci vero elécti.
In quel tempo: Gesú parlava ai príncipi dei
sacerdoti e ai Farisei con parabole, dicendo: Il regno dei cieli è simile a un
re, il quale celebrò le nozze del suo figlio: egli mandò i suoi servitori a chiamare
gli invitati alle nozze; ma questi non volevano andare. Mandò di nuovo altri
servitori a dire agli invitati: Il mio pranzo è già pronto: sono stati uccisi i
miei tori e gli animali grassi, e tutto è pronto: venite alle nozze. Ma quelli
non se ne curarono, e se ne andarono chi alla sua villa, chi al suo negozio.
Altri poi, presi i servi di lui, li trattarono a contumelie e li uccisero.
Udito ciò, il re si sdegnò: e mandate le sue milizie sterminò quegli omicidi e
dette alle fiamme la loro città. Allora disse ai suoi servi: Le nozze sono
pronte, ma quelli che erano stati invitati non furono degni. Andate, dunque
agli angoli delle strade e quanti incontrerete chiamateli alle nozze. E andati
i servi di lui per le strade, radunarono quanti trovarono, buoni e cattivi, sí
che la sala del banchetto fu piena di convitati. Entrato il re per vedere i
convitati, vide un uomo che non era in abito da nozze. E gli disse: Amico, come
sei entrato qua, non avendo la veste nuziale? Ma quegli ammutolí. Allora il re
disse ai suoi ministri: Legatelo mani e piedi, e gettatelo nelle tenebre
esteriori: ivi sarà pianto e stridore di denti. Poiché molti sono i chiamati, e
pochi gli eletti.
Credo
OFFERTORIUM
Ps 137:7
Si ambulávero in médio tribulatiónis,
vivificábis me, Dómine: et super iram inimicórum meórum exténdes manum tuam, et
salvum me fáciet déxtera tua.
Se cammino in mezzo alla tribolazione, Tu mi
dai la vita, o Signore: contro l’ira dei miei nemici stendi la tua mano, e la
tua destra mi salverà.
SECRETA
Hæc múnera, quaesumus, Dómine, quæ óculis tuæ
maiestátis offérimus, salutária nobis esse concéde. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Concedi, o Signore, Te ne preghiamo, che questi
doni, da noi offerti in onore della tua maestà, ci siano salutari. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
COMMUNIO
Ps 118:4-5
Tu mandásti
mandáta tua custodíri nimis: útinam dirigántur viæ meæ, ad custodiéndas
iustificatiónes tuas.
Tu hai
ordinato che i tuoi comandamenti siano osservati con grande diligenza: fai che
i miei passi siano diretti all’osservanza dei tuoi precetti.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Tua nos,
Dómine, medicinális operátio, et a nostris perversitátibus cleménter expédiat,
et tuis semper fáciat inhærére mandátis. Per Dominum nostrum Iesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore,
l’opera medicinale del tuo sacramento ci liberi benignamente dalle nostre
perversità, e ci faccia vivere sempre sinceramente fedeli ai tuoi precetti. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.