La Chiesa Romana vuole oggi insegnare ai
fedeli che la prima e più importante pratica, soprattutto durante gli esercizi
quaresimali, è la preghiera: essa è il mezzo ordinario per ottenere le grazie e
per impetrare da Dio la protezione da ogni nemico visibile ed invisibile. In virtù
della loro fiduciosa preghiera vengono esauditi il Re Ezechia e il centurione
romano di Cafarnao.
INTROITUS
Ps
54:17; 54:19; 54:20; 54:23. - Dum clamárem ad Dóminum,
exaudívit vocem meam ab his, qui appropínquant mihi, et humiliávit eos, qui est
ante saecula et manet in ætérnum: iacta cogitátum tuum in Dómino, et ipse te
enútriet.
~~ Ps
54:2-3. - Exáudi, Deus, oratiónem meam, et ne despéxeris
deprecatiónem meam: inténde mihi et exáudi ~~ Glória ~~
Dum
clamárem ad Dóminum, exaudívit vocem meam ab his, qui appropínquant mihi, et
humiliávit eos, qui est ante saecula et manet in ætérnum: iacta cogitátum tuum
in Dómino, et ipse te enútriet.
Ps
54:17; 54:19; 54:20; 54:23. - Io ho gridato al Signore
ed Egli ha udito la mia voce contro i miei assalitori: li ha umiliati: Egli che
siede fin dai secoli eterni. Affida al Signore il tuo affanno ed Egli sarà il
tuo conforto.
~~ Ps
54:2-3. - Ascolta, Dio, la mia preghiera, non sfuggire la
mia invocazione, prestami ascolto e dammi risposta. ~~ Gloria ~~ Io ho gridato al Signore
ed Egli ha udito la mia voce contro i miei assalitori: li ha umiliati: Egli che
siede fin dai secoli eterni. Affida al Signore il tuo affanno ed Egli sarà il
tuo conforto.
ORATIO
Orémus.
Deus, qui culpa
offénderis, pæniténtia placáris: preces pópuli tui supplicántis propítius
réspice; et flagélla tuæ iracúndiæ, quæ pro peccátis nostris merémur, avérte.
Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che sei offeso
dalla colpa e placato dalla penitenza; guarda benigno le preghiere del tuo
popolo supplice; e distogli da noi i flagelli della tua collera, meritata dai
nostri peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Isaíæ Prophétæ.
Is
38:1-6
In diébus illis:
Ægrotávit Ezechías usque ad mortem: et introívit ad eum Isaías fílius Amos
Prophéta, et dixit ei: Hæc dicit Dóminus: Dispóne dómui tuæ, quia moriéris tu,
et non vives. Et convértit Ezechías fáciem suam ad paríetem, et orávit ad
Dóminum, et dixit: Obsecro, Dómine, meménto, quæso, quómodo ambuláverim coram
te in veritáte et in corde perfécto, et, quod bonum est in óculis tuis,
fécerim. Et flevit Ezechías fletu magno. Et factum est verbum Dómini ad Isaíam,
dicens: Vade, et dic Ezechíæ: Hæc dicit Dóminus, Deus David patris tui: Audívi
oratiónem tuam, et vidi lácrimas tuas: ecce, ego adiíciam super dies tuos quíndecim
annos: et de manu regis Assyriórum éruam te et civitátem istam, et prótegam
eam, ait Dóminus omnípotens.
In quei giorni Ezechia
si ammalò gravemente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli
parlò: «Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché
morirai e non guarirai». Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò
il Signore. Egli disse: «Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te
con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi
occhi». Ezechia pianse molto. Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia:
«Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho
ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla
tua vita quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re di
Assiria; proteggerò questa città. Oracolo dell’onnipotente Iddio.
GRADUALE
Ps
54:23, 17, 18 et 19.
Iacta cogitátum tuum in
Dómino, et ipse te enútriet.
V. Dum clamárem ad
Dóminum, exaudívit vocem meam ab his, qui appropínquant mihi.
Getta nel Signore il tuo
affanno, ed egli ti sosterrà.
V. Io ho invocato il
Signore, ed egli ha ascoltato la mia voce, mi ha liberato dagli assalitori.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt
8:5-13
In illo témpore: Cum
introísset Iesus Caphárnaum, accéssit ad eum centúrio, rogans eum, et dicens:
Dómine, puer meus iacet in domo paralýticus, et male torquétur. Et ait illi
Iesus: Ego véniam et curábo eum. Et respóndens centúrio, ait: Dómine,non sum
dignus, ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanábitur puer
meus. Nam et ego homo sum sub potestáte constitútus, habens sub me mílites, et
dico huic: Vade, et vadit; et alii: Veni, et venit; et servo meo: Fac hoc, et
facit. Audiens autem Iesus, mirátus est, et sequéntibus se dixit: Amen, dico
vobis, non invéni tantam fidem in Israël. Dico autem vobis, quod multi ab
Oriénte et Occidénte vénient, et recúmbent cum Abraham et Isaac et Iacob in
regno coelórum: fílii autem regni eiiciéntur in ténebras exterióres: ibi erit
fletus et stridor déntium. Et dixit Iesus centurióni: Vade, et, sicut
credidísti, fiat tibi. Et sanátus est puer in illa hora.
In quel tempo, entrato
Gesù in Cafarnao, gli si accostò un centurione che lo implorava, dicendo:
«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». E
Gesù gli disse: «Verrò e lo guarirò». Rispose il centurione: «Signore, io non
sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma soltanto di' una parola e il mio
servo sarà guarito. Io pure infatti, sebbene sottoposto ad altri, ho sotto di
me dei soldati; e dico a uno: «Va'», ed egli va, e a un altro: «Vieni», ed egli
viene; e al mio servo: «Fa' questo», e lo fa». Udendolo, Gesù ne rimase
ammirato, e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico: non ho trovato
tanta fede in Israele. E vi dico che molti verranno dall'oriente e
dall'occidente e sederanno a mensa nel regno dei cieli con Abramo, Isacco e
Giacobbe; mentre i figli del regno saranno gettati nelle tenebre esteriori,
dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va', e ti
sia fatto secondo la tua fede». E in quell'istante il servo fu guarito.
OFFERTORIUM
Ps
24:1-3
Ad te, Dómine, levávi
ánimam meam: Deus meus, in te confído, non erubéscam: neque irrídeant me inimíci
mei: étenim univérsi, qui te exspéctant, non confundéntur.
A te offro, Dio, la mia
vita: Dio mio, in te confido. Che io non resti confuso, non esultino per me i
miei nemici. Chiunque in te spera non resta confuso.
SECRETA
Sacrifíciis præséntibus,
Dómine, quaesumus, inténde placátus: ut et devotióni nostræ profíciant et
salúti. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Guarda placato, o
Signore, queste offerte; affinché giovino alla nostra devozione e alla nostra
salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
PRÆFATIO
DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte,
Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui corporáli ieiúnio vitia cómprimis, mentem
élevas, virtútem largíris et proemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli
coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e giusto,
conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o
Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno corporale
raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtù e premii: per Cristo nostro
Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli, adorano le
Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i beati
Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere con le
loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps
50:21
Acceptábis sacrifícium
iustítiæ, oblatiónes et holocáusta, super altáre tuum, Dómine.
Allora gradirai i
sacrifici del giusto, olocausti e vittime di espiazione salgano sul tuo altare,
Signore.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Coeléstis doni
benedictióne percépta: súpplices te, Deus omnípotens, deprecámur; ut hoc idem
nobis et sacraménti causa sit et salútis. Per Dominum nostrum Iesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Da questa celeste
Comunione benedetti, ti supplichiamo, o Dio onnipotente, perché questo stesso
dono significhi ed in noi produca la salvezza. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORATIO
SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra
Deo.
Parce, Dómine, parce
populo tuo: ut, dignis flagellatiónibus castigátus, in tua miseratióne
respíret. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a
Dio.
Perdona, o Signore,
perdona al tuo popolo, perché mortificato da degne penitenze, nella tua
misericordia respiri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.