Durante le Quarantore è
usanza celebrare davanti a Gesù Sacramentato solennemente esposto la messa votiva de Sanctissimo Eucharistiae Sacramento.
Per le Quarantore: Le Sante Quarantore
Altre devote preghiere
al Santissimo Sacramento: Visita al Santissimo Sacramento
PROPRIUM
MISSAE
INTROITUS
Ps
80:17.- Cibávit eos ex ádipe fruménti: et de petra, melle saturávit eos. (T.P.
Allelúja, allelúja) ~~ Ps 80:2- Exsultáte Deo, adjutóri nostro:
jubiláte Deo Jacob. ~~ Glória
~~ Cibávit eos ex ádipe fruménti:
et de petra, melle saturávit eos. (T.P. Allelúja, allelúja)
Ps
80:17.- Li ha nutriti col fiore del frumento: e li ha saziati col miele
scaturito dalla roccia. (T.P. Alleluia, alleluia) ~~ Ps
80:2.- Esultate in Dio nostro aiuto: giubilate nel Dio di Giacobbe. ~~
Gloria ~~ Li ha nutriti col fiore del frumento: e li ha
saziati col miele scaturito dalla roccia. (T.P. Alleluia, alleluia)
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus,
qui nobis sub Sacraménto mirábili passiónis tuæ memóriam reliquísti: tríbue,
quaesumus, ita nos Córporis et Sánguinis tui sacra mystéria venerári; ut
redemptiónis tuæ fructum in nobis júgiter sentiámus: Qui vivis et regnas cum
Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
Preghiamo.
O
Dio, che nell’ammirabile Sacramento ci lasciasti la memoria della tua Passione:
concedici, Te ne preghiamo, di venerare i sacri misteri del tuo Corpo e del tuo
Sangue cosí da sperimentare sempre in noi il frutto della tua redenzione: Tu
che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio
Epistolæ beáti Pauli Apóstoli ad Corinthios
1
Cor 11:23-29
Fratres:
Ego enim accépi a Dómino quod et trádidí vobis, quóniam Dóminus Jesus, in qua
nocte tradebátur, accépit panem, et grátias agens fregit, et dixit: Accípite,
et manducáte: hoc est corpus meum, quod pro vobis tradétur: hoc fácite in meam
commemoratiónem. Simíliter ei cálicem, postquam cenávit, dicens: Hic calix
novum Testaméntum est in meo sánguine. Hoc fácite, quotiescúmque bibétis, in
meam commemoratiónem. Quotiescúmque enim manducábitis panem hunc et cálicem
bibétis, mortem Dómini annuntiábitis, donec véniat. Itaque quicúmque
manducáverit panem hunc vel bíberit cálicem Dómini indígne, reus erit córporis
et sánguinis Dómini. Probet autem seípsum homo: et sic de pane illo e dat et de
calice bibat. Qui enim mánducat et bibit indígne, judícium sibi mánducat et
bibit: non dijúdicans corpus Dómini.
Fratelli,
io, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore
Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso
grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo
in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice,
dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni
volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di
questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore
finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il
calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno,
pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice;
perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve
la propria condanna.
GRADUALE
Ps
144:15-16
Oculi
ómnium in te sperant, Dómine: et tu das illis escam in témpore opportúno,
V.
Aperis tu manum tuam: et imples omne animal benedictióne.
Gli
occhi di tutti sperano in Te, o Signore: e Tu concedi loro il cibo a tempo
opportuno,
V.
Apri la tua mano: e colma ogni essere vivente della tua benedizione
Durante
l’anno dopo il Graduale si dice
Allelúja,
allelúja,
Joannes
6:56-57
Caro
mea vere est cibus, et sanguis meus vere est potus: qui mandúcat meam carnem et
bibit meum sánguinem, in me manet et ego in eo. Alleluja.
Alleluia,
alleluia,
La
mia carne è veramente cibo, e il mio sangue è veramente bevanda: chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui. Alleluia.
Dopo
Settuagesima dopo il Gruduale, omessa l’Alleluia, si dice
Malach.
1,11
Ab
ortu solis usque ad occasum, magnum est nomen meum in gentibus.
V.
Et in omni loca sacrificatur, et offeretur nomini meo oblatio munda:quia magnum
est nomen meum in gentibus
Prov
9,5
Venite, comedite panen meum: et bibite vinum meum, quod miscui vobis.
Dall'oriente
all'occidente grande è il mio nome fra le genti.
V.
In ogni luogo si sacrifica ed al mio nome si offre una oblazione pura, perché
grande è il mio nome fra le genti
V.
Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato
Duante
il tempo di pasqua, omesso il Graduale, si dice
Alleluja,
alleluja
Luc.
24,35
Cognoverunt
discipuli Dominum Jesum in fractione panis. Alleluja
Joannes
6:56-57
Caro
mea vere est cibus, et sanguis meus vere est potus: qui mandúcat meam carnem et
bibit meum sánguinem, in me manet et ego in eo. Alleluja.
Alleluia,
alleluia
I
discepoli riconobbero il Signore Gesù nello spezzare il pane. Alleluia
La
mia carne è veramente cibo, e il mio sangue è veramente bevanda: chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui. Alleluia.
EVANGELIUM
Sequéntia
✠ sancti Evangéli secúndum Joánnem.
Joann
6:56-59
In
illo témpore: Dixit Jesus turbis Judæórum: Caro mea vere est cibus et sanguis
meus vere est potus. Qui mandúcat meam carnem e bibit meum sánguinem, in me
manet et ego in illo. Sicu misit me vivens Pater, et ego vivo propter Patrem:
et qu mandúcat me, et ipse vivet propter me. Hic est panis, qu de coelo
descéndit. Non sicu manducavérunt patres vestri manna, et mórtui sunt. Qu
manducat hunc panem, vivet in ætérnum.
In
quel tempo Gesù disse alle turbe dei Giudei: “Chi mangia la mia carne e beve il
mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato
me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri
vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno”.
OFFERTORIUM
Levit
21:6
Sacerdótes
Dómini incénsum et panes ófferunt Deo: et ideo sancti erunt Deo suo, et non
pólluent nomen ejus. (T.P. Allelúja)
I
sacerdoti del Signore offrono incenso e pane a Dio: pertanto saranno santi per
il loro Dio e non profaneranno il suo nome. (T.P. Alleluia)
SECRETA
Ecclésiæ
tuæ, quaesumus, Dómine, unitátis et pacis propítius dona concéde: quæ sub
oblátis munéribus mýstice designántur. Per Dominum nostrum Jesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
O
Signore, Te ne preghiamo, concedi propizio alla tua Chiesa i doni dell’unità e
della pace, che misticamente son figurati dalle oblazioni presentate. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO
DE NATIVITATE DOMINI
Vere
dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias
ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Quia per incarnáti Verbi
mystérium nova mentis nostræ óculis lux tuæ claritátis infúlsit: ut, dum
visibíliter Deum cognóscimus, per hunc in invisibílium amorem rapiámur. Et ideo
cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia
coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes.
È
veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni
luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio:
Poiché mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un
nuovo raggio del tuo splendore, così che mentre visibilmente conosciamo Dio,
per esso veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili. E perciò con gli
Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia
dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine
COMMUNIO
1
Cor 11:26-27
Quotiescúmque
manducábitis panem hunc et cálicem bibétis, mortem Dómini annuntiábitis, donec
véniat: itaque quicúmque manducáverit panem vel bíberit calicem Dómini indígne,
reus erit córporis et sánguinis Dómini. (T.P. Allelúja)
Tutte
le volte che mangerete questo pane e berrete questo calice, annunzierete la
morte del Signore, finché verrà: ma chiunque avrà mangiato il pane e bevuto il
sangue indegnamente sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore. (T.P.
Alleluia)
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Fac
nos, quæsumus, Dómine, divinitátis tuæ sempitérna fruitióne repléri: quam
pretiósi Corporis et Sanguinis tui temporalis percéptio præfigúrat: Qui vivis
et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O
Signore, Te ne preghiamo, fa che possiamo godere del possesso eterno della tua
divinità: prefigurato dal tuo prezioso Corpo e Sangue che ora riceviamo: Tu che
sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti
i secoli dei secoli. Amen