venerdì 2 febbraio 2018

Purificátio beátae Maríae Vírginis, quae a Graecis Hypapánte Dómini appellátur.



BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE


Il sacerdote si pone al lato dell’Epistola e, rivolto verso l’altare, dice a mani giunte e in tono feriale le seguenti orazioni.

Orémus.
Domine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus, qui ómnia ex níhilo creásti, et iussu tuo per ópera apum hunc liquorem ad perfectionem cérei veníre fecísti: et qui hodiérna die petitiónem iusti Simeónis implésti: te humíliter deprecámur; ut has candélas ad usus hóminum et sanitátem córporum et animárum, sive in terra sive in aquis, per invocatiónem tui sanctíssimi nóminis et per intercessiónem beátæ Maríæ semper Vírginis, cuius hódie festa devóte celebrántur, et per preces ómnium Sanctórum tuórum, bene  dícere et sancti  ficáre dignéris: et huius plebis tuæ, quæ illas honorífice in mánibus desíderat portare teque cantando laudare, exáudias voces de coelo sancto tuo et de sede maiestátis tuæ: et propítius sis ómnibus clamántibus ad te, quos redemísti pretióso Sánguine Fílii tui: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Signore, Padre santo, onnipotente eterno Iddio, che tutto creasti dal nulla e mediante l’opera delle api, per tuo comando, facesti sí che d’una molle sostanza si potessero formare dei ceri: Tu che oggi compisti i voti del giusto Simeone: Ti supplichiamo umilmente di benedire e santificare queste candele: destinate ad uso degli uomini, a salute dei corpi e delle anime, sia in terra che sulle acque, mediante l’invocazione del tuo santissimo nome, l’intercessione della beata sempre Vergine Maria, di cui oggi si celebra devotamente la festa, e le preghiere di tutti i tuoi Santi. E di questo popolo tuo, che brama portare queste candele in mano in tuo onore e brama lodarti coi suoi canti, esaudisci le preghiere del cielo e sii propizio a tutti quelli che Ti invocano e che hai redento col sangue prezioso del Figlio tuo: Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui hodiérna die Unigénitum tuum ulnis sancti Simeónis in templo sancto tuo suscipiéndum præsentásti: tuam súpplices deprecámur cleméntiam; ut has candélas, quas nos fámuli tui, in tui nóminis magnificéntiam suscipiéntes, gestáre cúpimus luce accénsas, bene  dícere et sancti  ficáre atque lúmine supérnæ benedictiónis accéndere dignéris: quaténus eas tibi Dómino, Deo nostro, offeréndo digni, et sancto igne dulcíssimæ caritátis tuæ succénsi, in templo sancto glóriæ tuæ repræsentári mereámur. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che oggi presentasti il tuo Unigenito nel tempio santo tuo per essere ricevuto tra le braccia del santo Simeone: noi preghiamo supplichevoli la tua clemenza, affinché benedica e santifichi queste candele che noi tuoi servi, ricevendole a gloria del tuo santo nome, bramiamo portare accese. Degnati di accenderle con il fuoco della benedizione celeste, di modo che, con l’offrirle a Te, o Signore Dio nostro, noi, degni e accesi dal santo fuoco della dolcissima carità, meritiamo di essere presentati nel tempio della tua gloria. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Dómine Iesu Christe, lux vera, quæ illúminas omnem hóminem veniéntem in hunc mundum: effúnde bene  dictiónem tuam super hos céreos, et sancti  fica eos lúmine grátiæ tuæ, et concéde propítius; ut, sicut hæc luminária igne visíbili accénsa noctúrnas depéllunt ténebras; ita corda nostra invisíbili igne, id est, Sancti Spíritus splendóre illustráta, ómnium vitiórum cæcitáte cáreant: ut, purgáto mentis óculo, ea cérnere póssimus, quæ tibi sunt plácita et nostræ salúti utília; quaténus post huius saeculi caliginósa discrímina ad lucem indeficiéntem perveníre mereámur. Per te, Christe Iesu, Salvátor mundi, qui in Trinitáte perfécta vivis et regnas Deus, per ómnia saecula sæculórum. Amen.

Preghiamo.
O Signore Gesù Cristo, luce vera, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo: benedici questi ceri, e santificali col lume della tua grazia; e concedi propizio che, come questi lumi accesi da un fuoco visibile fugano le tenebre, così i nostri cuori rischiarati da un fuoco invisibile, cioè dalla luce dello Spirito Santo, siano liberi dalla cecità di ogni vizio; onde, purificato l’occhio della mente, possiamo discernere quelle cose che a Te sono gradite e utili alla nostra salvezza; di modo che, dopo le caliginose vicende di questo secolo, meritiamo di pervenire alla luce indefettibile. Per Te, Gesú Cristo, Salvatore del mondo, che nella Trinità perfetta vivi e regni, Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui per Móysen fámulum tuum puríssimum ólei liquórem ad luminária ante conspéctum tuum iúgiter concinnánda præparári iussísti: bene  dictiónis tuæ grátiam super hos céreos benígnus infúnde; quaténus sic adminístrent lumen extérius, ut, te donánte, lumen Spíritus tui nostris non desit méntibus intérius. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Onnipotente sempiterno Iddio, che per mezzo di Mosè tuo servo comandasti di preparare un purissimo olio per alimentare continuamente lumi davanti alla tua maestà, infondi benigno la grazia della tua benedizione, sopra questi ceri, affinché, mentre procurano la luce esterna, per tuo dono non manchi alle nostre menti la luce interiore del tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Orémus.
Dómine Iesu Christe, qui hodiérna die, in nostræ carnis substántia inter hómines appárens, a paréntibus in templo es præsentátus: quem Símeon venerábilis senex, lúmine Spíritus tui irradiátus, agnóvit, suscépit et benedíxit: præsta propítius; ut, eiúsdem Spíritus Sancti grátia illumináti atque edócti, te veráciter agnoscámus et fidéliter diligámus: Qui cum Deo Patre in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti vivis et regnas Deus, per ómnia saecula sæculórum. Amen.

Preghiamo.
O Signore Gesù Cristo, che oggi mostrandoti fra gli uomini nella sostanza della nostra carne, fosti presentato al tempio dai parenti e fosti riconosciuto dal vecchio venerabile Simeone illuminato dalla luce del tuo Spirito, che Ti prese e Ti benedisse: concedi propizio che, illuminati ed ammaestrati dalla grazia dello Spirito Santo, conosciamo veramente e amiamo fedelmente Te: Che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Concluse le orazioni il celebrante infonde l’incenso nel turibolo, quindi asperge per tre volte le candele con l’acqua benedetta dicendo l’antifona “Asperges me” senza canto e senza salmo. Per tre volte poi le incensa.

Il più degno del clero allora si porta all’altare e consegna al celebrante, il quale la riceve senza genuflettersi. Il celebrante quindi, postosi nel mezzo dell’altare e rivolto verso il popolo, distribuisce le candele: in primo luogo al più degno del clero, da cui egli stesso l’ha ricevuta, poi al diacono, al suddiacono parati, agli altri singoli chierici secondo il loro ordine e in ultimo ai laici. Tutti ricevono le candele stando genuflessi, eccetto i Prelati, nel caso fossero presenti. All’inizio della distribuzione delle candele il coro cantare:

Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Nunc dimíttis servum tuum, Dómine, secúndum verbum tuum in pace
Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Quia vidérunt óculi mei salutáre tuum.
Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Quod parásti ante fáciem ómnium populorum.
Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula sæculórum. Amen.
Ant. Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.

Ant. Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Adesso, lascia, o Signore, che il tuo servo, * secondo la tua parola se ne vada in pace.
Ant. Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Perché i miei occhi hanno visto * la tua salvezza.
Ant.  Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israel.
Che hai preparata * al cospetto di tutti i popoli.
Ant. Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Ant. Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Come era in principio e ora e sempre * e nei sécoli dei sécoli. Amen.
Ant. Luce che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.

Ant. Exsúrge, Dómine, ádiuva nos: et líbera nos propter nomen tuum.
Deus, áuribus nostris audívimus: patres nostri annuntiavérunt nobis.
V.  Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen
Ant. Exsúrge, Dómine, ádiuva nos: et líbera nos propter nomen tuum.

Ant. Sorgi, vieni in nostro aiuto: salvaci per tua misericordia.
O Dio, con i nostri occhi abbiamo udito: i nostri padri ce l’han raccontato.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo.
R. Come era nel principio è ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Sorgi, o Signore, aiutaci: e liberaci per il tuo nome.

Orémus.
Exáudi, quaesumus, Dómine, plebem tuam: et, quæ extrinsécus ánnua tríbuis devotióne venerári, intérius asséqui grátiæ tuæ luce concéde. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.

Preghiamo.
Esaudisci, Te ne preghiamo, o Signore, il tuo popolo ed accordargli di comprendere interiormente con la luce della tua grazia ciò che gli concedi di venerare esteriormente ogni anno con i sacri riti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Si avvia la processione

V. Procedámus in pace.
R. In nómine Christi. Amen.

Ant. Adórna thálamum tuum, Sion, et súscipe Regem Christum: ampléctere Maríam, quæ est coeléstis porta: ipsa enim portat Regem glóriæ novi lúminis: subsístit Virgo, addúcens mánibus Fílium ante lucíferum génitum: quem accípiens Símeon in ulnas suas, prædicávit pópulis, Dóminum eum esse vitæ et mortis et Salvatórem mundi.
Ant. Respónsum accépit Símeon a Spíritu Sancto, non visúrum se mortem, nisi vidéret Christum Dómini: et cum indúcerent Púerum in templum, accépit eum in ulnas suas, et benedíxit Deum, et dixit: Nunc dimíttis servum tuum, Dómine, in pace.
V. Cum indúcerent púerum Iesum parentes eius, ut fácerent secúndum consuetúdinem legis pro eo, ipse accépit eum in ulnas suas.
V. Obtulérunt pro eo Dómino par túrturum, aut duos pullos columbárum: * Sicut scriptum est in lege Dómini.
V. Postquam impléti sunt dies purgatiónis Maríæ, secúndum legem Moysi, tulérunt Iesum in Ierúsalem, ut sísterent eum Sicut scriptum est in lege Dómini.
V. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut scriptum est in lege Dómi

Ant. Adorna il tuo talamo, o Sion, e ricevi il Cristo re: accogli con amore Maria, porta del cielo: ella infatti reca il Re della gloria, la nuova luce: la vergine si arresta, presentando in braccio il Figlio, generato prima dell’aurora: e ricevendolo nelle sue braccia, Simeone annuncia ai popoli che Egli è il Signore della vita e della morte, il Salvatore del mondo.
Ant. Lo Spirito Santo aveva rivelato a Simeone che non sarebbe morto prima di vedere l’Unto del Signore: e quando il bambino fu portato al tempio, lo prese fra le sue braccia, benedisse Dio e disse: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace.
V. Quando i suoi genitori portavano il bambino Gesù, per fare secondo la consuetudine della legge per lui, egli lo prese fra le sue braccia.
V. Offrirono per lui al Signore un paio di tortore o due piccoli colombi: * come è scritto nella legge del Signore.
V. Compiuti i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè, portarono Gesù a Gerusalemme, per essere presentato al Signore: * come è scritto nella legge del Signore.
V. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
R. Come è scritto nella legge del Signore.


MESSA

INTROITUS
Ps 47:10-11. - Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ: iustítia plena est déxtera tua. ~~ Ps 47:2. - Magnus Dóminus, et laudábilis nimis: in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius. ~~ Glória ~~ Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ: iustítia plena est déxtera tua.

Ps 47:10-11. - Abbiamo conseguito, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio: secondo il tuo nome, o Dio, la tua lode andrà fino ai confini della terra: le tue opere sono piene di giustizia. ~~ Ps 47:2. - Grande è il Signore e sommamente lodevole: nella sua città e nel suo santo monte. ~~ Gloria ~~ Abbiamo conseguito, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio: secondo il tuo nome, o Dio, la tua lode andrà fino ai confini della terra: le tue opere sono piene di giustizia.


Gloria


ORATIO
Oremus
Omnípotens sempitérne Deus, maiestátem tuam súpplices exorámus: ut, sicut unigénitus Fílius tuus hodiérna die cum nostræ carnis substántia in templo est præsentátus; ita nos fácias purificátis tibi méntibus præsentári. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo.
Onnipotente e sempiterno Iddio, supplichiamo la tua maestà onde, a quel modo che il tuo Figlio Unigenito fu oggi presentato al tempio nella sostanza della nostra carne, così possiamo noi esserti presentati con animo puro. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LECTIO
Léctio Malachíæ Prophétæ.
Malach 3:1-4.
Hæc dicit Dóminus Deus: Ecce, ego mitto Angelum meum, et præparábit viam ante fáciem meam. Et statim véniet ad templum suum Dominátor, quem vos quaeritis, et Angelus testaménti, quem vos vultis. Ecce, venit, dicit Dóminus exercítuum: et quis póterit cogitáre diem advéntus eius, et quis stabit ad vidéndum eum? Ipse enim quasi ignis conflans et quasi herba fullónum: et sedébit conflans et emúndans argéntum, et purgábit fílios Levi et colábit eos quasi aurum et quasi argéntum: et erunt Dómino offeréntes sacrifícia in iustítia. Et placébit Dómino sacrifícium Iuda et Ierúsalem, sicut dies sæculi et sicut anni antíqui: dicit Dóminus omnípotens.

Questo dice il Signore Iddio: Ecco, io mando il mio Angelo, ed egli preparerà la strada davanti a me. E subito verrà al suo tempio il Dominatore che voi cercate, e l’Angelo del testamento che voi desiderate. Ecco, viene: dice il Signore degli eserciti: e chi potrà pensare al giorno della sua venuta, e chi potrà sostenerne la vista? Perché egli sarà come il fuoco del fonditore, come la lisciva del gualchieraio: si porrà a fondere e purgare l’argento, purificherà i figli di Levi e li affinerà come l’oro e l’argento, ed essi offriranno al Signore sacrificii di giustizia. E piacerà al Signore il sacrificio di Giuda e di Gerusalemme, come nei secoli passati e gli anni antichi: cosí dice Iddio onnipotente.

GRADUALE
Ps 47:10-11; 47:9.
Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ.
V. Sicut audívimus, ita et vídimus in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius.

Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia, in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, cosi la tua lode va sino ai confini della terra.
V. Quel che avevamo inteso dire, l'abbiamo veduto nella città del nostro Dio, nel suo monte santo.

ALLELUIA
Allelúia, allelúia.
Senex Púerum portábat: Puer autem senem regébat. Allelúia.

Alleluia, alleluia
Il vecchio portava in braccio il Bambino: ma era il Bambino a reggere il vecchio. Alleluia

Al Vangelo si tengono in mano le candele accese

EVANGELIUM
Sequéntia  sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 2:22-32.
In illo témpore: Postquam impleti sunt dies purgatiónis Maríæ, secúndum legem Moysi, tulérunt Iesum in Ierúsalem, ut sísterent eum Dómino, sicut scriptum est in lege Dómini: Quia omne masculínum adapériens vulvam sanctum Dómino vocábitur. Et ut darent hóstiam, secúndum quod dictum est in lege Dómini, par túrturum aut duos pullos columbárum. Et ecce, homo erat in Ierúsalem, cui nomen Símeon, et homo iste iustus et timorátus, exspéctans consolatiónem Israël, et Spíritus Sanctus erat in eo. Et respónsum accéperat a Spíritu Sancto, non visúrum se mortem, nisi prius vidéret Christum Dómini. Et venit in spíritu in templum. Et cum indúcerent púerum Iesum parentes eius, ut fácerent secúndum consuetúdinem legis pro eo: et ipse accépit eum in ulnas suas, et benedíxit Deum, et dixit: Nunc dimíttis servum tuum, Dómine, secúndum verbum tuum in pace: Quia vidérunt óculi mei salutáre tuum: Quod parásti ante fáciem ómnium populórum: Lumen ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.

In quel tempo: Compiutisi i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè, portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge di Dio: Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore; e per fare l’offerta, come è scritto nella legge di Dio: un paio di tortore o due piccoli colombi. Vi era allora in Gerusalemme un uomo chiamato Simone, e quest’uomo giusto e timorato aspettava la consolazione di Israele, e lo Spirito Santo era in lui. E lo Spirito Santo gli aveva rivelato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo del Signore. Condotto dallo Spirito andò al tempio. E quando i parenti vi recarono il bambino Gesù per adempiere per lui alla consuetudine della legge: questi lo prese in braccio e benedisse Dio, dicendo: Adesso lascia, o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola: Perché gli occhi miei hanno veduta la salvezza che hai preparato per tutti i popoli: Luce per illuminare le nazioni e gloria del popolo tuo Israele.


Credo


OFFERTORIUM
Ps 44:3.
Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum saeculi.

La grazia è diffusa sulle tue labbra: perciò Iddio ti benedisse in eterno e nei secoli dei secoli.

SECRETA
Exáudi, Dómine, preces nostras: et, ut digna sint múnera, quæ óculis tuæ maiestátis offérimus, subsídium nobis tuæ pietátis impénde. Per Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Esaudisci, o Signore, le nostre preghiere: e, affinché siano degni i doni che offriamo alla tua maestà, accordaci l’aiuto della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRAEFATIO DE NATIVITATE
Vere dignum et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Quia per incarnáti Verbi mystérium nova mentis nostræ óculis lux tuæ claritátis infúlsit: ut, dum visibíliter Deum cognóscimus, per hunc in invisibílium amorem rapiámur. Et ideo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes

È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un nuovo raggio del tuo splendore, così che mentre visibilmente conosciamo Dio, per esso veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

Per tutta la durata del Canone i presenti tengono in mano le candele accese.

COMMUNIO
Luc 2:26.
Respónsum accépit Símeon a Spíritu Sancto, non visúrum se mortem, nisi vidéret Christum Dómini.

Lo Spirito Santo aveva rivelato a Simeone che non sarebbe morto prima di vedere l’Unto del Signore.

POSTCOMMUNIO
Oremus
Quaesumus, Dómine, Deus noster: ut sacrosáncta mystéria, quæ pro reparatiónis nostræ munímine contulísti, intercedénte beáta María semper Vírgine, et præsens nobis remédium esse fácias et futúrum.Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.

Preghiamo.
Ti preghiamo, o Signore Dio nostro: affinché questi sacrosanti misteri, che ci procurasti a presidio della nostra redenzione, intercedente la beata sempre Vergine Maria, ci siano rimedio per la vita presente e futura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.