BENEDIZIONE DELLE
CANDELE E PROCESSIONE
Il sacerdote
si pone al lato dell’Epistola e, rivolto verso l’altare, dice a mani giunte e
in tono feriale le seguenti orazioni.
Orémus.
Domine
sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus, qui ómnia ex níhilo creásti, et iussu
tuo per ópera apum hunc liquorem ad perfectionem cérei veníre fecísti: et qui
hodiérna die petitiónem iusti Simeónis implésti: te humíliter deprecámur; ut
has candélas ad usus hóminum et sanitátem córporum et animárum, sive in terra
sive in aquis, per invocatiónem tui sanctíssimi nóminis et per intercessiónem
beátæ Maríæ semper Vírginis, cuius hódie festa devóte celebrántur, et per
preces ómnium Sanctórum tuórum, bene ☩ dícere et sancti ☩ ficáre dignéris: et
huius plebis tuæ, quæ illas honorífice in mánibus desíderat portare teque
cantando laudare, exáudias voces de coelo sancto tuo et de sede maiestátis tuæ: et
propítius sis ómnibus clamántibus ad te, quos redemísti pretióso Sánguine Fílii
tui: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus per omnia
saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore,
Padre santo, onnipotente eterno Iddio, che tutto creasti dal nulla e mediante
l’opera delle api, per tuo comando, facesti sí che d’una molle sostanza si
potessero formare dei ceri: Tu che oggi compisti i voti del giusto Simeone: Ti
supplichiamo umilmente di benedire e santificare queste candele: destinate ad
uso degli uomini, a salute dei corpi e delle anime, sia in terra che sulle
acque, mediante l’invocazione del tuo santissimo nome, l’intercessione della
beata sempre Vergine Maria, di cui oggi si celebra devotamente la festa, e le
preghiere di tutti i tuoi Santi. E di questo popolo tuo, che brama portare
queste candele in mano in tuo onore e brama lodarti coi suoi canti, esaudisci
le preghiere del cielo e sii propizio a tutti quelli che Ti invocano e che hai
redento col sangue prezioso del Figlio tuo: Lui che è Dio, e vive e regna con
te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Orémus.
Omnípotens
sempitérne Deus, qui hodiérna die Unigénitum tuum ulnis sancti Simeónis in
templo sancto tuo suscipiéndum præsentásti: tuam súpplices deprecámur
cleméntiam; ut has candélas, quas nos fámuli tui, in tui nóminis magnificéntiam
suscipiéntes, gestáre cúpimus luce accénsas, bene ☩ dícere et sancti ☩ ficáre atque lúmine
supérnæ benedictiónis accéndere dignéris: quaténus eas tibi Dómino, Deo nostro,
offeréndo digni, et sancto igne dulcíssimæ caritátis tuæ succénsi, in templo
sancto glóriæ tuæ repræsentári mereámur. Per eundem Dominum nostrum Iesum
Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti,
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Onnipotente
sempiterno Iddio, che oggi presentasti il tuo Unigenito nel tempio santo tuo
per essere ricevuto tra le braccia del santo Simeone: noi preghiamo
supplichevoli la tua clemenza, affinché benedica e santifichi queste candele
che noi tuoi servi, ricevendole a gloria del tuo santo nome, bramiamo portare
accese. Degnati di accenderle con il fuoco della benedizione celeste, di modo
che, con l’offrirle a Te, o Signore Dio nostro, noi, degni e accesi dal santo
fuoco della dolcissima carità, meritiamo di essere presentati nel tempio della
tua gloria. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Orémus.
Dómine Iesu
Christe, lux vera, quæ illúminas omnem hóminem veniéntem in hunc mundum:
effúnde bene ☩ dictiónem
tuam super hos céreos, et sancti ☩ fica eos lúmine grátiæ tuæ, et concéde
propítius; ut, sicut hæc luminária igne visíbili accénsa noctúrnas depéllunt
ténebras; ita corda nostra invisíbili igne, id est, Sancti Spíritus splendóre
illustráta, ómnium vitiórum cæcitáte cáreant: ut, purgáto mentis óculo, ea
cérnere póssimus, quæ tibi sunt plácita et nostræ salúti utília; quaténus post
huius saeculi caliginósa discrímina ad lucem indeficiéntem perveníre mereámur.
Per te, Christe Iesu, Salvátor mundi, qui in Trinitáte perfécta vivis et regnas
Deus, per ómnia saecula sæculórum. Amen.
Preghiamo.
O Signore
Gesù Cristo, luce vera, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo:
benedici questi ceri, e santificali col lume della tua grazia; e concedi
propizio che, come questi lumi accesi da un fuoco visibile fugano le tenebre,
così i nostri cuori rischiarati da un fuoco invisibile, cioè dalla luce dello
Spirito Santo, siano liberi dalla cecità di ogni vizio; onde, purificato l’occhio
della mente, possiamo discernere quelle cose che a Te sono gradite e utili alla
nostra salvezza; di modo che, dopo le caliginose vicende di questo secolo,
meritiamo di pervenire alla luce indefettibile. Per Te, Gesú Cristo, Salvatore
del mondo, che nella Trinità perfetta vivi e regni, Dio, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Orémus.
Omnípotens
sempitérne Deus, qui per Móysen fámulum tuum puríssimum ólei liquórem ad
luminária ante conspéctum tuum iúgiter concinnánda præparári iussísti: bene ☩ dictiónis tuæ grátiam
super hos céreos benígnus infúnde; quaténus sic adminístrent lumen extérius,
ut, te donánte, lumen Spíritus tui nostris non desit méntibus intérius. Per
Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Onnipotente
sempiterno Iddio, che per mezzo di Mosè tuo servo comandasti di preparare un
purissimo olio per alimentare continuamente lumi davanti alla tua maestà,
infondi benigno la grazia della tua benedizione, sopra questi ceri, affinché,
mentre procurano la luce esterna, per tuo dono non manchi alle nostre menti la
luce interiore del tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
Orémus.
Dómine Iesu
Christe, qui hodiérna die, in nostræ carnis substántia inter hómines appárens,
a paréntibus in templo es præsentátus: quem Símeon venerábilis senex, lúmine
Spíritus tui irradiátus, agnóvit, suscépit et benedíxit: præsta propítius; ut,
eiúsdem Spíritus Sancti grátia illumináti atque edócti, te veráciter agnoscámus
et fidéliter diligámus: Qui cum Deo Patre in unitáte eiúsdem Spíritus Sancti
vivis et regnas Deus, per ómnia saecula sæculórum. Amen.
Preghiamo.
O Signore
Gesù Cristo, che oggi mostrandoti fra gli uomini nella sostanza della nostra
carne, fosti presentato al tempio dai parenti e fosti riconosciuto dal vecchio
venerabile Simeone illuminato dalla luce del tuo Spirito, che Ti prese e Ti
benedisse: concedi propizio che, illuminati ed ammaestrati dalla grazia dello
Spirito Santo, conosciamo veramente e amiamo fedelmente Te: Che vivi e regni
nei secoli dei secoli. Amen.
Concluse le
orazioni il celebrante infonde l’incenso nel turibolo, quindi asperge per tre
volte le candele con l’acqua benedetta dicendo l’antifona “Asperges me” senza
canto e senza salmo. Per tre volte poi le incensa.
Il più degno
del clero allora si porta all’altare e consegna al celebrante, il quale la
riceve senza genuflettersi. Il celebrante quindi, postosi nel mezzo dell’altare
e rivolto verso il popolo, distribuisce le candele: in primo luogo al più degno
del clero, da cui egli stesso l’ha ricevuta, poi al diacono, al suddiacono
parati, agli altri singoli chierici secondo il loro ordine e in ultimo ai
laici. Tutti ricevono le candele stando genuflessi, eccetto i Prelati, nel caso
fossero presenti. All’inizio della distribuzione delle candele il coro cantare:
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Nunc
dimíttis servum tuum, Dómine, secúndum verbum tuum in pace
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Quia
vidérunt óculi mei salutáre tuum.
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Quod parásti
ante fáciem ómnium populorum.
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Glória
Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Sicut erat
in princípio, et nunc, et semper, et in saecula sæculórum. Amen.
Ant. Lumen
ad revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Adesso,
lascia, o Signore, che il tuo servo, * secondo la tua parola se ne vada in pace.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Perché i
miei occhi hanno visto * la tua salvezza.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israel.
Che hai
preparata * al cospetto di tutti i popoli.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Gloria al
Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Come era in
principio e ora e sempre * e nei sécoli dei sécoli. Amen.
Ant. Luce
che illuminerà le nazioni: e gloria del popolo tuo Israele.
Ant. Exsúrge,
Dómine, ádiuva nos: et líbera nos propter nomen tuum.
Deus,
áuribus nostris audívimus: patres nostri annuntiavérunt nobis.
V. Glória
Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut
erat in princípio, et nunc, et semper, et in saecula saeculórum. Amen
Ant. Exsúrge,
Dómine, ádiuva nos: et líbera nos propter nomen tuum.
Ant. Sorgi,
vieni in nostro aiuto: salvaci per tua misericordia.
O Dio, con i
nostri occhi abbiamo udito: i nostri padri ce l’han raccontato.
V. Gloria al
Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo.
R. Come era
nel principio è ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Sorgi,
o Signore, aiutaci: e liberaci per il tuo nome.
Orémus.
Exáudi,
quaesumus, Dómine, plebem tuam: et, quæ extrinsécus ánnua tríbuis devotióne
venerári, intérius asséqui grátiæ tuæ luce concéde. Per Christum, Dóminum
nostrum. Amen.
Preghiamo.
Esaudisci,
Te ne preghiamo, o Signore, il tuo popolo ed accordargli di comprendere
interiormente con la luce della tua grazia ciò che gli concedi di venerare
esteriormente ogni anno con i sacri riti. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si avvia la
processione
V.
Procedámus in pace.
R. In nómine
Christi. Amen.
Ant. Adórna
thálamum tuum, Sion, et súscipe Regem Christum: ampléctere Maríam, quæ est
coeléstis porta: ipsa enim portat Regem glóriæ novi lúminis: subsístit Virgo,
addúcens mánibus Fílium ante lucíferum génitum: quem accípiens Símeon in ulnas
suas, prædicávit pópulis, Dóminum eum esse vitæ et mortis et Salvatórem mundi.
Ant. Respónsum
accépit Símeon a Spíritu Sancto, non visúrum se mortem, nisi vidéret Christum
Dómini: et cum indúcerent Púerum in templum, accépit eum in ulnas suas, et
benedíxit Deum, et dixit: Nunc dimíttis servum tuum, Dómine, in pace.
V. Cum
indúcerent púerum Iesum parentes eius, ut fácerent secúndum consuetúdinem legis
pro eo, ipse accépit eum in ulnas suas.
V. Obtulérunt pro eo Dómino par túrturum, aut duos pullos columbárum: * Sicut
scriptum est in lege Dómini.
V. Postquam
impléti sunt dies purgatiónis Maríæ, secúndum legem Moysi, tulérunt Iesum in
Ierúsalem, ut sísterent eum Sicut scriptum est in lege Dómini.
V. Glória
Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut
scriptum est in lege Dómi
Ant. Adorna
il tuo talamo, o Sion, e ricevi il Cristo re: accogli con amore Maria, porta
del cielo: ella infatti reca il Re della gloria, la nuova luce: la vergine si
arresta, presentando in braccio il Figlio, generato prima dell’aurora: e
ricevendolo nelle sue braccia, Simeone annuncia ai popoli che Egli è il Signore
della vita e della morte, il Salvatore del mondo.
Ant. Lo
Spirito Santo aveva rivelato a Simeone che non sarebbe morto prima di vedere
l’Unto del Signore: e quando il bambino fu portato al tempio, lo prese fra le
sue braccia, benedisse Dio e disse: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo se
ne vada in pace.
V. Quando i
suoi genitori portavano il bambino Gesù, per fare secondo la consuetudine della
legge per lui, egli lo prese fra le sue braccia.
V. Offrirono
per lui al Signore un paio di tortore o due piccoli colombi: * come è scritto
nella legge del Signore.
V. Compiuti
i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè, portarono Gesù
a Gerusalemme, per essere presentato al Signore: * come è scritto nella legge
del Signore.
V. Gloria al
Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
R. Come è
scritto nella legge del Signore.
MESSA
INTROITUS
Ps 47:10-11. -
Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum,
Deus, ita et laus tua in fines terræ: iustítia plena est déxtera tua. ~~ Ps
47:2. - Magnus Dóminus, et laudábilis nimis: in civitáte Dei nostri,
in monte sancto eius. ~~ Glória ~~ Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in
médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ:
iustítia plena est déxtera tua.
Ps 47:10-11. -
Abbiamo conseguito, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio: secondo il tuo
nome, o Dio, la tua lode andrà fino ai confini della terra: le tue opere sono
piene di giustizia. ~~ Ps 47:2. - Grande è il Signore e
sommamente lodevole: nella sua città e nel suo santo monte. ~~ Gloria ~~
Abbiamo conseguito, o Dio, la tua misericordia nel tuo tempio: secondo il tuo
nome, o Dio, la tua lode andrà fino ai confini della terra: le tue opere sono
piene di giustizia.
Gloria
ORATIO
Oremus
Omnípotens
sempitérne Deus, maiestátem tuam súpplices exorámus: ut, sicut unigénitus
Fílius tuus hodiérna die cum nostræ carnis substántia in templo est
præsentátus; ita nos fácias purificátis tibi méntibus præsentári. Per eundem
Dominum nostrum Iesum Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo.
Onnipotente
e sempiterno Iddio, supplichiamo la tua maestà onde, a quel modo che il tuo
Figlio Unigenito fu oggi presentato al tempio nella sostanza della nostra
carne, così possiamo noi esserti presentati con animo puro. Per il medesimo
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio
Malachíæ Prophétæ.
Malach 3:1-4.
Hæc dicit
Dóminus Deus: Ecce, ego mitto Angelum meum, et præparábit viam ante fáciem
meam. Et statim véniet ad templum suum Dominátor, quem vos quaeritis, et
Angelus testaménti, quem vos vultis. Ecce, venit, dicit Dóminus exercítuum: et
quis póterit cogitáre diem advéntus eius, et quis stabit ad vidéndum eum? Ipse
enim quasi ignis conflans et quasi herba fullónum: et sedébit conflans et
emúndans argéntum, et purgábit fílios Levi et colábit eos quasi aurum et quasi argéntum:
et erunt Dómino offeréntes sacrifícia in iustítia. Et placébit Dómino
sacrifícium Iuda et Ierúsalem, sicut dies sæculi et sicut anni antíqui: dicit
Dóminus omnípotens.
Questo dice
il Signore Iddio: Ecco, io mando il mio Angelo, ed egli preparerà la strada
davanti a me. E subito verrà al suo tempio il Dominatore che voi cercate, e
l’Angelo del testamento che voi desiderate. Ecco, viene: dice il Signore degli
eserciti: e chi potrà pensare al giorno della sua venuta, e chi potrà
sostenerne la vista? Perché egli sarà come il fuoco del fonditore, come la
lisciva del gualchieraio: si porrà a fondere e purgare l’argento, purificherà i
figli di Levi e li affinerà come l’oro e l’argento, ed essi offriranno al
Signore sacrificii di giustizia. E piacerà al Signore il sacrificio di Giuda e
di Gerusalemme, come nei secoli passati e gli anni antichi: cosí dice Iddio
onnipotente.
GRADUALE
Ps 47:10-11;
47:9.
Suscépimus,
Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui: secúndum nomen tuum, Deus, ita et
laus tua in fines terræ.
V. Sicut
audívimus, ita et vídimus in civitáte Dei nostri, in monte sancto eius.
Abbiamo
ricevuto, o Dio, la tua misericordia, in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome,
o Dio, cosi la tua lode va sino ai confini della terra.
V. Quel che
avevamo inteso dire, l'abbiamo veduto nella città del nostro Dio, nel suo monte
santo.
ALLELUIA
Allelúia,
allelúia.
Senex Púerum
portábat: Puer autem senem regébat. Allelúia.
Alleluia,
alleluia
Il vecchio
portava in braccio il Bambino: ma era il Bambino a reggere il vecchio. Alleluia
Al Vangelo si
tengono in mano le candele accese
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Lucam.
Luc 2:22-32.
In illo
témpore: Postquam impleti sunt dies purgatiónis Maríæ, secúndum legem Moysi,
tulérunt Iesum in Ierúsalem, ut sísterent eum Dómino, sicut scriptum est in
lege Dómini: Quia omne masculínum adapériens vulvam sanctum Dómino vocábitur.
Et ut darent hóstiam, secúndum quod dictum est in lege Dómini, par túrturum aut
duos pullos columbárum. Et ecce, homo erat in Ierúsalem, cui nomen Símeon, et
homo iste iustus et timorátus, exspéctans consolatiónem Israël, et Spíritus
Sanctus erat in eo. Et respónsum accéperat a Spíritu Sancto, non visúrum se
mortem, nisi prius vidéret Christum Dómini. Et venit in spíritu in templum. Et
cum indúcerent púerum Iesum parentes eius, ut fácerent secúndum consuetúdinem
legis pro eo: et ipse accépit eum in ulnas suas, et benedíxit Deum, et dixit:
Nunc dimíttis servum tuum, Dómine, secúndum verbum tuum in pace: Quia vidérunt
óculi mei salutáre tuum: Quod parásti ante fáciem ómnium populórum: Lumen ad
revelatiónem géntium et glóriam plebis tuæ Israël.
In quel
tempo: Compiutisi i giorni della purificazione di Maria, secondo la legge di
Mosè, portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto
nella legge di Dio: Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore; e per
fare l’offerta, come è scritto nella legge di Dio: un paio di tortore o due
piccoli colombi. Vi era allora in Gerusalemme un uomo chiamato Simone, e
quest’uomo giusto e timorato aspettava la consolazione di Israele, e lo Spirito
Santo era in lui. E lo Spirito Santo gli aveva rivelato che non sarebbe morto
prima di vedere il Cristo del Signore. Condotto dallo Spirito andò al tempio. E
quando i parenti vi recarono il bambino Gesù per adempiere per lui alla
consuetudine della legge: questi lo prese in braccio e benedisse Dio, dicendo:
Adesso lascia, o Signore, che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua
parola: Perché gli occhi miei hanno veduta la salvezza che hai preparato per
tutti i popoli: Luce per illuminare le nazioni e gloria del popolo tuo Israele.
Credo
OFFERTORIUM
Ps 44:3.
Diffúsa est
grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum
saeculi.
La grazia è
diffusa sulle tue labbra: perciò Iddio ti benedisse in eterno e nei secoli dei secoli.
SECRETA
Exáudi,
Dómine, preces nostras: et, ut digna sint múnera, quæ óculis tuæ maiestátis
offérimus, subsídium nobis tuæ pietátis impénde. Per Dominum nostrum Iesum
Christum Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia sæcula sæculorum. Amen.
Esaudisci, o
Signore, le nostre preghiere: e, affinché siano degni i doni che offriamo alla
tua maestà, accordaci l’aiuto della tua misericordia. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRAEFATIO DE
NATIVITATE
Vere dignum
et justum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: Quia per incarnáti Verbi
mystérium nova mentis nostræ óculis lux tuæ claritátis infúlsit: ut, dum
visibíliter Deum cognóscimus, per hunc in invisibílium amorem rapiámur. Et ideo
cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia
coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes
È veramente
degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti
rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Poiché
mediante il mistero del Verbo incarnato rifulse alla nostra mente un nuovo
raggio del tuo splendore, così che mentre visibilmente conosciamo Dio, per esso
veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili. E perciò con gli Angeli e gli
Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito
celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine
Per tutta la
durata del Canone i presenti tengono in mano le candele accese.
COMMUNIO
Luc 2:26.
Respónsum
accépit Símeon a Spíritu Sancto, non visúrum se mortem, nisi vidéret Christum
Dómini.
Lo Spirito
Santo aveva rivelato a Simeone che non sarebbe morto prima di vedere l’Unto del Signore.
POSTCOMMUNIO
Oremus
Quaesumus,
Dómine, Deus noster: ut sacrosáncta mystéria, quæ pro reparatiónis nostræ
munímine contulísti, intercedénte beáta María semper Vírgine, et præsens nobis
remédium esse fácias et futúrum.Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum
Filium tuum: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia sæcula sæculorum. Amen.
Preghiamo.
Ti
preghiamo, o Signore Dio nostro: affinché questi sacrosanti misteri, che ci
procurasti a presidio della nostra redenzione, intercedente la beata sempre
Vergine Maria, ci siano rimedio per la vita presente e futura. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.