La liturgia odierna riflette le vicende della Chiesa durante la persecuzione di Nerone e di Domiziano, di cui fu prima spettatore e poi vittima Papa san Clemente, titolare della basilica stazionale. La Chiesa nel tempo quaresimale ci invita a coltivare le virtù, specialmente l'umiltà, e ad accogliere gl'insegnamenti del Cristo, per poter fruire della misericordia divina ed essere fatti oggetto di perdono. Non dobbiamo seguire gli Ebrei che nella oro superbia accecante rigettarono il Cristo e perirono nei loro peccati.
INTROITUS
Ps 25:11-12.- Rédime
me, Dómine, et miserére mei: pes enim meus stetit in via recta: in ecclésiis
benedícam Dóminum. ~~ Ps 25:1.- Iúdica
me, Dómine, quóniam ego in innocéntia mea ingréssus sum: et in Dómino sperans,
non infirmábor. ~~ Glória ~~ Rédime me, Dómine, et miserére mei: pes
enim meus stetit in via recta: in ecclésiis benedícam Dóminum.
Ps 25:11-12.- Signore,
liberami e fammi grazia. Il mio piede si è posato sul piano; nelle adunanze
benedirò il Signore.
~~ Ps 25:1.- Fammi giustizia,
o Signore, perché son vissuto con rettitudine; nel Signore ho confidato, senza
esitare. ~~ Gloria ~~ Signore, liberami e fammi grazia. Il mio
piede si è posato sul piano; nelle adunanze benedirò il Signore.
ORATIO
Orémus.
Præsta, quaesumus,
omnípotens Deus: ut fámilia tua, quæ se, affligéndo carnem, ab aliméntis
ábstinet: sectándo iustítiam, a culpa ieiúnet. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio onnipotente,
concedi alla tua famiglia, che si astiene dal cibo per mortificare la carne, di
astenersi pure dalla colpa praticando la giustizia. Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Daniélis
Prophétæ.
Dan 9:15-19
In diébus illis: Orávit
Dániel Dóminum, dicens: Dómine, Deus noster, qui eduxísti pópulum tuum de terra
Ægýpti in manu forti, et fecísti tibi nomen secúndum diem hanc; peccávimus,
iniquitátem fécimus, Dómine, in omnem iustítiam tuam: avertátur, óbsecro, ira
tua et furor tuus a civitáte tua Ierúsalem et monte sancto tuo. Propter peccáta
enim nostra et iniquitátes patrum nostrórum. Ierúsalem et pópulus tuus in
oppróbrium sunt ómnibus per circúitum nostrum. Nunc ergo exáudi, Deus noster,
oratiónem servi tui et preces eius: et osténde fáciem tuam super sanctuárium
tuum, quod desértum est, propter temetípsum. Inclína, Deus meus, aurem tuam, et
audi: áperi óculos tuos, et vide desolatiónem nostram et civitátem, super quam
invocátum est nomen tuum: neque enim in iustificatiónibus nostris prostérnimus
preces ante fáciem tuam, sed in miseratiónibus tuis multis. Exáudi, Dómine,
placáre, Dómine: atténde et fac: ne moréris propter temetípsum, Deus meus: quia
nomen tuum invocátum est super civitátem et super pópulum tuum, Dómine, Deus
noster.
In quei giorni Daniele
profeta pregò il Signore dicendo: «Signore Dio nostro, che traesti il tuo
popolo dall'Egitto con potenza, e ti facesti un nome quale ora possiedi: noi
abbiamo peccato, abbiamo commesso il peccato contro ogni tuo comandamento.
Signore, te ne prego, allontana l'ira e il tuo furore dalla tua città,
Gerusalemme, dal tuo monte santo, ché, a causa dei nostri peccati e delle
iniquità dei padri nostri, Gerusalemme e il tuo popolo sono lo scherno di tutti
quelli che ci stanno d'intorno. Ed ora, esaudisci, o Dio nostro, la preghiera
del tuo servo, le sue suppliche, e per tuo onore rivolgi la tua faccia al tuo
santuario devastato. O mio Dio, porgi il tuo orecchio ed ascolta, apri i tuoi
occhi e mira la nostra desolazione, e la città che ha avuto nome da te. Non
appoggiati alla nostra giustizia, ma fiduciosi nelle tue molte misericordie,
umiliamo davanti a te queste preghiere. Ascoltale, o Signore; placati, o
Signore; guarda e mettiti all'opera; pel tuo onore, non tardare, o mio Dio,
perché la città e il popolo tuo han nome da te».
GRADUALE
Ps 69:6; 69:3
Adiútor meus et
liberátor meus esto: Dómine, ne tardáveris.
V. Confundántur et
revereántur inimíci mei, qui quærunt ánimam meam.
Sii il mio sostegno ed
il mio liberatore; Signore, non tardare.
V. Restino confusi i
miei nemici e pieni di vergogna quanti insidiano all'anima mia.
TRACTUS
Ps 102:10
Dómine, non secúndum
peccáta nostra, quæ fécimus nos: neque secúndum iniquitátes nostras retríbuas
nobis
Ps 78:8-9
Dómine, ne memíneris
iniquitátum nostrárum antiquárum: cito antícipent nos misericórdiæ tuæ, quia
páuperes facti sumus nimis. (Hic genuflectitur)
V. Adiuva nos, Deus,
salutáris noster: et propter glóriam nóminis tui, Dómine, líbera nos: et
propítius esto peccátis nostris, propter nomen tuum.
Non trattarci, Signore,
secondo i nostri errori, non punirci secondo le nostre colpe.
V. Non ricordarti con
noi delle colpe antiche: presto ci venga incontro il tuo affetto, perché siamo
molto deboli.
V. Aiutaci, o Dio della
salvezza: e per la gloria del tuo nome, liberaci, Signore: e perdona i nostri
errori per amore del tuo nome.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
Ioann 8:21-29
In illo témpore: Dixit
Iesus turbis Iudæórum: Ego vado, et quærétis me, et in peccáto vestro
moriémini. Quo ego vado, vos non potéstis veníre. Dicébant ergo Iudaei: Numquid
interfíciet semetípsum, quia dixit: Quo ego vado, vos non potéstis veníre? Et
dicébat eis: Vos de deórsum estis, ego de supérnis sum. Vos de mundo hoc estis,
ego non sum de hoc mundo. Dixi ergo vobis, quia moriémini in peccátis vestris:
si enim non credidéritis, quia ego sum, moriémini in peccáto vestro. Dicébant
ergo ei: Tu quis es? Dixit eis Iesus: Princípium, qui et loquor vobis. Multa
habeo de vobis loqui et iudicáre. Sed qui me misit, verax est: et ego quæ
audívi ab eo, hæc loquor in mundo. Et non cognovérunt, quia Patrem eius dicébat
Deum. Dixit ergo eis Iesus: Cum exaltavéritis Fílium hóminis, tunc cognoscétis
quia ego sum, et a meípso fácio nihil: sed, sicut dócuit me Pater, hæc loquor:
et qui me misit, mecum est, et non relíquit me solum: quia ego, quæ plácita
sunt ei, fácio semper.
In quel tempo: disse
Gesù alle turbe dei Giudei: «Quanto a me, io me ne vado, e voi invano mi
cercherete, e morrete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire».
Dicevan perciò i Giudei: «Vuol forse suicidarsi, che dice: “Dove io vado non
potete venire?”. Ed egli replicò loro: «Voi siete di quaggiù: io sono di lassù.
Voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo: perciò vi ho detto che
morrete nei vostri peccati; perché se non credete chi “Io sono” morrete nei
vostri peccati». Gli dissero allora: «E chi sei tu?». Gesù rispose loro:
«Precisamente quello che continuo a dirvi. Molto ho da dire e condannare in
voi, ma Colui che m'ha mandato è verace, ed io annuncio al mondo quanto ho da
Lui udito». E non intesero che parlava di suo Padre, Dio. Disse dunque loro
Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete chi “Io
sono”, e che niente faccio da me, e che dico quello che il Padre mi ha
insegnato. Chi mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io
faccio sempre quanto piace a Lui».
OFFERTORIUM
Ps 15:7; 15:8
Benedícam Dóminum, qui
tríbuit mihi intelléctum: providébam Dóminum in conspéctu meo semper: quóniam a
dextris est mihi, ne commóvear.
Benedico il Signore che
mi ha dato consiglio. Avanti a me ho presente Dio in perpetuo: poiché Egli sta
alla mia destra, io resterò sempre saldo.
SECRETA
Hæc hóstia, Dómine,
placatiónis et laudis, tua nos protectióne dignos effíciat. Per Dominum nostrum
Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
O Signore, questa ostia
di propiziazione e di lode, ci faccia degni della tua protezione. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRÆFATIO DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte,
Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui corporáli ieiúnio vitia cómprimis, mentem
élevas, virtútem largíris et proemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli
coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e
giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo
grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno
corporale raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtù e premii: per
Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli,
adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i
beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere
con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps 8:2
Dómine, Dóminus noster,
quam admirábile est nomen tuum in univérsa terra!
O Eterno nostro Dio,
quant'è mirabile il tuo Nome su tutta la terra!
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Hæc nos commúnio,
Dómine, purget a crímine: et coeléstis remédii fáciat esse consórtes. Per
Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, questa
Comunione ci purifichi dalle colpe e ci faccia degni del celeste rimedio. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORATIO SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra
Deo.
Adésto supplicatiónibus
nostris, omnípotens Deus: et, quibus fidúciam sperándæ pietátis indúlges;
consuétæ misericórdiæ tríbue benígnus efféctum. Per Dominum nostrum Iesum
Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a
Dio.
O Dio
onnipotente, ascolta le nostre suppliche; e a coloro cui dai fiducia di sperare
pietà, concedi benigno il frutto della consueta misericordia. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.