La Chiesa Romana continua a insistere
sulle tre grandi pratiche della Quaresima: il digiuno per mortificare i sensi
che peccano; la preghiera per raccoglierci con Dio nell’intimo del nostro
cuore; l’elemosina per soccorrere il nostro prossimo. Compiendo queste opere
con amore Dio regnerà nei nostri cuore pacificandoli e purificandoli con la sua
grazia che salva. Il Vangelo che ricorda gl’innumerevoli
miracoli che Gesù operava tra il popolo, rimanda ai miracoli che
avvenivano presso la tomba di san
Trifone.
INTROITUS
Ps
29:11. - Audívit Dóminus, et misértus est mihi: Dóminus
factus est adiútor meus.
~~ Ps
29:2- Exaltábo
te, Dómine, quóniam suscepísti me: nec delectásti inimícos meos super me. ~~
Glória ~~
Audívit
Dóminus, et misértus est mihi: Dóminus factus est adiútor meus.
Ps
29:11. - Il Signore mi udì e mi usò pietà; il Signore si
è fatto il mio aiuto.
~~ Ps
29:2. - Ti voglio esaltare, Signore, perché mi hai
salvato, né hai fatto che gioisca colui che mi ha in odio. ~~
Gloria
~~
Il
Signore mi udì e mi usò pietà; il Signore si è fatto il mio aiuto.
ORATIO
Orémus.
Adésto, Dómine,
supplicatiónibus nostris: et concéde; ut hoc sollémne ieiúnium, quod animábus
corporibúsque curándis salúbriter institútum est, devóto servítio celebrémus.
Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Ascolta, o Signore, le
nostre suppliche: e concedici di compiere devotamente questo solenne digiuno,
salutarmente istituito per la guarigione dell'anima e del corpo. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Isaíæ Prophétæ.
Isa 58:9-14
Hæc dicit Dóminus Deus:
Si abstúleris de médio tui caténam, et desíeris exténdere dígitum, et loqui
quod non prodest. Cum effúderis esuriénti ánimam tuam, et ánimam afflíctam
repléveris, oriétur in ténebris lux tua, et ténebræ tuæ erunt sicut merídies.
Et réquiem tibi dabit Dóminus semper, et implébit splendóribus ánimam tuam, et
ossa tua liberábit, et eris quasi hortus irríguus, et sicut fons aquárum, cuius
non defícient aquæ. Et ædificabúntur in te desérta sæculórum: fundaménta
generatiónis et generatiónis suscitábis: et vocáberis ædificátor sépium,
avértens sémitas in quiétem. Si avérteris a sábbato pedem tuum, fácere
voluntátem tuam in die sancto meo, et vocáveris sábbatum delicátum, et sanctum
Dómini gloriósum, et glorificáveris eum, dum non facis vias tuas, et non
invénitur volúntas tua, ut loquáris sermónem: tunc delectáberis super Dómino:
et sustóllam te super altitúdines terræ, et cibábo te hereditáte Iacob, patris
tui. Os enim Dómini locútum est.
Queste cose dice il
Signore Dio: «Se ti toglierai d'addosso la catena, se cesserai di minacciare e
sparlare del prossimo, se aprirai il cuore a chi ha fame e consolerai
l'afflitto, la tua luce brillerà nelle tenebre, le tue tenebre diverranno come
meriggio; il Signore ti darà riposo eterno e di splendori inonderà la tua
anima. E darà vigore al tuo corpo, sarai come giardino irriguo e come fontana
perenne. Da te saranno popolati di case i luoghi da secoli deserti, rialzerai
ciò che i secoli hanno fondato. Sarai chiamato ricostruttore delle mura,
restauratore della sicurezza pubblica. Se non profanerai il sabato, e non farai
come ti pare del mio giorno santo; se chiamerai il sabato tua delizia e
glorioso il giorno consacrato al Signore, e lo onorerai non facendo i tuoi
affari, se non farai trovare la tua soddisfazione nelle ciarle, allora troverai
le tue delizie nel Signore, ed io ti eleverò sopra le altezze della terra, ti
nutrirò con l'eredità di Giacobbe tuo padre». Così .la bocca del Signore ha
parlato.
GRADUALE
Ps
26:4
Unam pétii a Dómino,
hanc requíram, ut inhábitem in domo Dómini,
V. Ut vídeam voluptátem
Dómini, et prótegar a templo sancto eius.
Questo solo chiesi al
Signore e ancor chiederò: di abitare nella sua casa.
V. Per ammirare il
giocondo spettacolo del culto del Signore e visitare il suo santuario.
TRACTUS
Ps
102:10
Dómine, non secúndum
peccáta nostra, quæ fécimus nos: neque secúndum iniquitátes nostras retríbuas
nobis
Ps
78:8-9
Dómine, ne memíneris
iniquitátum nostrarum antiquarum: cito antícipent nos misericórdiæ tuæ, quia
páuperes facti sumus nimis. Hic genuflectitur
V. Adiuva nos, Deus,
salutáris noster: et propter glóriam nóminis tui, Dómine, libera nos: et
propítius esto peccátis nostris, propter nomen tuum.
Questo solo chiesi al
Signore e ancor chiederò: di abitare nella sua casa.
V. Per ammirare il
giocondo spettacolo del culto del Signore e visitare il suo santuario.
V. Non trattarci, Signore,
secondo i nostri errori, non punirei secondo le nostre colpe.
V. Non ricordarti con noi
delle colpe antiche: presto ci venga incontro il tuo affetto, perché siamo
molto deboli.
V. Aiutaci, o Dio della
salvezza: e per la gloria del tuo nome, liberaci, Signore: e perdona i nostri
errori per amore del tuo nome.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii
secúndum Marcum.
Marc
6:47-56
In illo témpore: Cum sero
esset, erat navis in médio mari, et Iesus solus in terra. Et videns discípulos
suos laborántes in remigándo - erat enim ventus contrárius eis, - et circa
quartam vigíliam noctis venit ad eos ámbulans supra mare: et volébat præteríre
eos. At illi, ut vidérunt eum ambulántem supra mare, putavérunt phantásma esse,
et exclamavérunt. Omnes enim vidérunt eum, et conturbáti sunt. Et statim
locútus est cum eis, et dixit eis: Confídite, ego sum, nolíte timére. Et
ascéndit ad illos in navim, et cessávit ventus. Et plus magis intra se
stupébant: non enim intellexérunt de pánibus: erat enim cor eórum obcæcátum. Et
cum transfretássent, venérunt in terram Genésareth, et applicuérunt. Cumque
egréssi essent de navi, contínuo cognovérunt eum: et percurréntes univérsam regiónem
illam, coepérunt in grabátis eos, qui se male habébant, circumférre ubi
audiébant eum esse. Et quocúmque introíbat, in vicos vel in villas aut
civitátes, in platéis ponébant infírmos, et deprecabántur eum, ut vel fímbriam
vestiménti eius tángerent: et quotquot tangébant eum, salvi fiébant.
In quel tempo: fattasi
sera, la barca era in mezzo al mare, e Gesù tutto solo a terra. E vedendo i
discepoli affannati a remare, per il vento contrario, verso la quarta vigilia
della notte andò verso di loro, camminando sulle acque; e voleva oltrepassarli.
Ma quelli, vedutolo camminare sul mare, immaginarono fosse un fantasma e
gridarono, ché tutti l'avevano visto e ne erano spaventati. Ma subito rivolse
loro la parola, dicendo: «Coraggio, son io, non temete». E montò nella barca,
da loro, e il vento cessò. E più che mai dentro di sé stupivano; perché non avevano capito il miracolo della moltiplicazione dei pani, tanto il loro cuore
era accecato. Attraversato poi il lago, vennero nella terra di Genezaret e vi
sbarcarono. E come furono a terra, subito la gente lo riconobbe. E, percorrendo
tutti i dintorni, cominciarono a portare gli infermi sui loro lettucci,
dovunque udivano che egli fosse. E dappertutto ove giungeva, campagne,
villaggi, o città che fossero, posavano gli infermi per le piazze e lo
pregavano di potergli toccare almeno il lembo della veste; e quanti lo
toccarono furono guariti.
OFFERTORIUM
Ps
118:154 ; 118:125
Dómine, vivífica me
secúndum elóquium tuum: ut sciam testimónia tua.
Signore, secondo la tua promessa,
dammi vita. Fammi comprendere i tuoi insegnamenti.
SECRETA
Súscipe, Dómine,
sacrifícium, cuius te voluísti dignánter immolatióne placári: præsta,
quaesumus; ut, huius operatióne mundáti, beneplácitum tibi nostræ mentis
offerámus afféctum. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
Accetta, o Signore, il
sacrificio dalla cui immolazione benignamente hai voluto essere placato, e fa',
te ne preghiamo, che purificati da esso, ti sia gradito l'amore che ti
offriamo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
PRÆFATIO
DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte,
Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui corporáli ieiúnio vitia cómprimis, mentem
élevas, virtútem largíris et proemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli
coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e
giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo
grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno
corporale raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtù e premii: per
Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli,
adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i
beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere
con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps
2:11-12
Servite Dómino in
timóre, et exsultáte ei cum tremóre: apprehéndite disciplínam, ne pereátis de
via iusta.
Servite il Signore con
timore filiale, ed onoratelo con tremore; abbracciate la sua Legge al fine di
non smarrire la giusta via.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Coeléstis vitæ múnere
vegetáti, quaesumus, Dómine: ut, quod est nobis in præsénti vita mystérium,
fiat æternitátis auxílium. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Nutriti dal dono di
celeste vita, ti preghiamo. o Signore, che ciò che ora è per noi un mistero, ci
sia di aiuto per l'eternità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che
è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
ORATIO
SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra
Deo.
Fidéles tui, Deus, per
tua dona firméntur: ut éadem et percipiéndo requírant, et quæréndo sine fine
percípiant. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et
regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a
Dio.
Siano, o Signore, i tuoi
fedeli confermati da questi doni, si che ricevendoli, li bramino; e bramandoli
continuino a ricevetti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.