San Gabriele
dell’Addolorata, al secolo Francesco Possenti, nacque ad Assisi nel 1838 e nel
1856 si arruolò fra i Passionisti. Tutta la suaa breve vita ebbe un solo scopo:
fare la volontà di Dio. Raggiunse la Madre benedetta in Cielo il 27 febbraio
1862. Fu beatificato da san Pio X (1908) e canonizzato da Benedetto XV (1920).
INTROITUS
Eccli
11:13.- Oculus Dei respéxit illum in bono, et eréxit eum ab humilitáte
ipsíus, et exaltávit caput ejus: et miráti sunt in illo multi et honoravérunt
Deum. ~~ Ps 72:1.- Quam bonus Israël Deus
his, qui recto sunt corde! ~~ Glória ~~ Oculus Dei respéxit illum in bono, et eréxit eum
ab humilitáte ipsíus, et exaltávit caput ejus: et miráti sunt in illo multi et
honoravérunt Deum.
Eccli
11:13.- Dio guarda con benevolenza all'umile, lo fa sorgere dalla
sua bassezza, gli solleva il capo, così che molti ne sono stupiti e lodano il
Signore. ~~ Ps 72:1.- Come è buono Iddio con
Israele, con i retti di cuore! ~~ Gloria ~~ Dio guarda con benevolenza all'umile, lo fa
sorgere dalla sua bassezza, gli solleva il capo, così che molti ne sono stupiti
e lodano il Signore.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui beátum
Gabriélem dulcíssimæ Matris tuæ dolóres assídue recólere docuísti, ac per illam
sanctitátis et miraculórum glória sublimásti: da nobis, ejus intercessióne et
exémplo; ita Genetrícis tuæ consociári flétibus, ut matérna ejúsdem protectióne
salvémur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti, Deus,
per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che ispirasti al
beato Gabriele di onorare assiduamente i dolori della tua Madre dolcissima, e
per Essa lo innalzasti alla gloria della santità e dei miracoli; fa' che, per
sua intercessione ed a suo esempio, noi siamo talmente uniti alle lacrime della
tua Genitrice da meritare la salvezza per la sua materna protezione: Tu che sei
Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i
secoli dei secoli. Amen.
In Quaresima si fa la commemorazione della feria.
LECTIO
Léctio Epístolæ beáti
Joannis Apóstoli.
1 Joann 2,
14-17.
Caríssimi: Scribo vobis,
júvenes, quóniam fortes estis, et verbum Dei manet in vobis, et vicístis
malígnum. Nolíte dilígere mundum neque ea, quæ in mundo sunt. Si quis díligit
mundum, non est cáritas Patris in eo: quóniam omne, quod est in mundo,
concupiscéntia carnis est, et concupiscéntia oculórum, et supérbia vitæ: quæ
non est ex Patre, sed ex mundo est. Et mundus transit et concupiscéntia ejus.
Qui autem facit voluntátem Dei, manet in ætérnum.
Carissimi, scrivo a voi,
o giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi ed avete vinto
il maligno. Non amate il mondo, né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, non
è in lui l'amore del Padre; poiché tutto ciò che è nel mondo è concupiscenza
della carne, concupiscenza degli occhi, e superbia della vita; cose queste che
non vengon dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa, e la sua concupiscenza;
ma chi fa la volontà di Dio vive in eterno.
GRADUALE
Ps 30:20.
Quam magna multitúdo
dulcédinis tuæ, Dómine, quam abscondísti timéntibus te!
V. Perfecísti eis, qui
sperant in te, in conspéctu filiórum hóminum.
Quanto grande bene
riserbi, o Signore, a chi ti teme!
V. Quale bontà Tu
concedi a coloro che in te si rifugiano, al cospetto degli uomini.
TRACTUS
Ps 83:6-7,
11 et 13.
Beátus vir, cujus est
auxílium abs te: ascensiónes in corde suo dispósuit, in valle lacrimárum, in
loco, quem pósuit.
V. Elegi abjéctus esse
in domo Dei mei: magis quam habitáre in tabernáculis peccatórum.
V. Non privábit bonis
eos, qui ámbulant in innocéntia: Dómine virtútum, beátus homo, qui sperat in
te.
Felice colui che in te
trova la sua forza; ha nel suo cuore la via e passando per la valle del pianto
giunge al luogo della gioia..
V. Preferii essere
abietto nella casa del mio Dio, che stare nelle dimore dei peccatori.
V. Tu non priverai di
beni chi vive innocente: Signore degli eserciti, felice chi spera in te!
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum
Marcum.
Marc
10:13-21.
In illo témpore:
Offerébant Jesu parvulos, ut tángeret illos. Discópuli autem comminabántur
offeréntibus. Quos cum vidéret Jesus, indígne tulit et ait illis: Sinite
párvulos veníre ad me, et ne prohibuéritis eos: tálium enim est regnum Dei.
Amen, dico vobis: Quisquis non recéperit regnum Dei velut párvulus, non
intrábit in illud. Et cotnpléxans eos et impónens manus super illos,
benedicébat eos. Et cum egréssus esset in viam, procúrrens quidam genu flexo
ante eum, rogábat eum: Magíster bone, quid fáciam, ut vitam ætérnam percípiam?
Jesus autem dixit ei: Quid me dicis bonum? Nemo bonus, nisi unus Deus. Præcépta
nosti: Ne adúlteres, Ne occídas, Ne furóris, Ne falsum testimónium díxeris, Ne
fraudem féceris, Hónora patrem tuum et matrem. At ille respóndens, ait illi:
Magíster, hæc ómnia observávi a juventúte mea. Jesus autem intúitus eum,
diléxit eum et dixit ei: Unum tibi deest: vade, quæcúmque habes, vende et da
paupéribus, et habébis thesáurum in coelo: et veni, séquere me.
In quel tempo: Venivano
condotti a Gesù dei bambini, perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano
coloro che li presentavano. Ciò vedendo Gesù, indignatosi, disse loro:
«Lasciate venire a me i bambini e non glielo impedite, perché di quelli che
sono come loro è il regno di Dio. Vi dico in verità: chi non riceverà il regno
di Dio come un fanciullo non vi entrerà». E abbracciatili e imposte loro le
mani, li benediceva. Or come fu nella via, un tale accorse e inginocchiatosi,
domandò: «Maestro buono, che debbo fare per ottenere la vita eterna?». Ma Gesù
gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio soltanto. Tu
sai i comandamenti: "Non fare adulterio, non ammazzare, non rubare, non
attestare il falso, non frodare alcuno, onora tuo padre e tua madre"». E
colui rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza». Gesù allora, guardandolo con occhio amoroso, gli disse: «Ti manca
una cosa: Va', vendi quanto hai e dàllo ai poveri, e ne avrai un tesoro nel
cielo; poi vieni e seguimi».
OFFERTORIUM
Ps
115:16-17.
Dómine, quia ego servus
tuus, et fílius ancíllæ tuæ: dirupísti víncula mea, tibi sacrificábo hóstiam
laudis.
Signore, io sono tuo
servo e figlio della tua ancella. Ma tu spezzasti le mie catene: a te offrirò
sacrificio di grazie.
SECRETA
Salutárem hóstiam in
memóriam sancti Gabriélis tibi, Dómine, offeréntes, fac nos sacrifícium mortis
tuæ rite recólere: ac, méritis perdoléntis Vírginis, ejúsdem sacrifícii fructum
copióse percípere: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus
Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
A noi che ti offriamo, o
Signore, questa ostia di salvezza in memoria di san Gabriele, concedi di
celebrare degnamente il sacrificio della tua morte e, per intercessione
dell'afflittissima Madre, di conseguirne i copiosi frutti: Tu che sei Dio, e
vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
In Quaresima si fa la commemorazione della feria.
COMMUNIO
Apoc, 3,
20.
Ecce, sto ad óstium et
pulso: si quis audiérit vocem meam, et aperúerit mihi jánuam, intrábo ad illum,
et cenábo cum illo, et ipse mecum.
Ecco che io sto alla
porta e busso: se alcuno udrà la mia voce e mi aprirà, io entrerò da lui e
cenerò con lui, ed egli con me.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Quas tibi, Dómine, in
festivitáte sancti Gabriélis Confessóris tui, pro collátis donis grátias
ágimus: súscipe propítius per manus gloriósæ semper Vírginis Maríæ; ex qua
carnem illam assumpsísti, cujus in hoc salutári convívio merúimus gustáre
dulcédinem: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus Sancti,
Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Quei ringraziamenti, o
Signore, che nella festa di san Gabriele noi ti presentiamo per i doni accordatici,
ricevili propizio dalle mani della gloriosa sempre Vergine Maria; dalla quale
hai assunto la carne, la cui dolcezza gustammo in questo convito di salvezza:
Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
In Quaresima si fa la commemorazione della feria.