La liturgia odierna è dedicata ai santi Cosma e Damiano, titolari della basilica stazionale, medici cristiani e martiri sotto Diocleziano. L'insegnamento mistico che la Chiesa Romana vuol darci a partire dalla vita dei due Santi oggi ricordati è quello per cui Gesù è l'unico Medico delle nostre anime, colui che ci guarisce dalla malattia del peccato. La guarigione però si opera solamente se noi cooperiamo col Cristo evitando il peccato in tutte le sue forme, soprattutto fuggendo una vita cristiana che sia solo pratica esteriore e ipocrita.
INTROITUS
Salus pópuli ego sum,
dicit Dóminus: de quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos: et
ero illórum Dóminus in perpétuum ~~ Ps
77:1.- Atténdite,
pópule meus, legem meam: inclináte aurem vestram in verba oris mei. ~~ Glória ~~ Salus pópuli ego sum,
dicit Dóminus: de quacúmque tribulatióne clamáverint ad me, exáudiam eos: et
ero illórum Dóminus in perpétuum
Così dice Iddio Signore:
«Io sono la salvezza del popolo mio; in qualunque oppressione, se essi mi
invocano, li ascolto, e loro Signore io sarò in eterno». ~~ Ps 77:1.- Alla mia legge, popolo mio, sempre il tuo
orecchio rivolgi: a quel che ti dice la mia bocca presta attento l'orecchio. ~~ Gloria ~~ Così dice Iddio Signore:
«Io sono la salvezza del popolo mio; in qualunque oppressione, se essi mi
invocano, li ascolto, e loro Signore io sarò in eterno».
ORATIO
Orémus.
Magníficet te, Dómine,
sanctórum tuórum Cosmæ et Damiáni beáta sollémnitas: qua et illis glóriam
sempitérnam, et opem nobis ineffábili providéntia contulísti. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, ti dia lode
la solennità dei tuoi Santi Cosma e Damiano: per la quale a loro Tu attribuisci
gloria eterna e a noi con ineffabile provvidenza dai soccorso. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
LECTIO
Léctio Ieremíæ Prophétæ.
Ier
7:1-7
In diébus illis: Factum
est verbum Dómini ad me, dicens: Sta in porta domus Dómini: et praedica ibi
verbum istud, et dic: Audíte verbum Dómini, omnis Iuda, qui ingredímini per
portas has, ut adorétis Dóminum. Hæc dicit Dóminus exercítuum, Deus Israël:
Bonas fácite vias vestras et stúdia vestra: et habitábo vobíscum in loco isto.
Nolíte confídere in verbis mendácii, dicéntes: Templum Dómini, templum Dómini,
templum Dómini est. Quóniam si bene direxéritis vias vestras et stúdia vestra:
si fecéritis iudícium inter virum et próximum eius, ádvenæ et pupíllo et víduæ
non fecéritis calúmniam, nec sánguinem innocéntem effudéritis in loco hoc, et
post deos aliénos non ambulavéritis in malum vobismetípsis: habitábo vobíscum
in loco isto, in terra, quam dedi patribus vestris a saeculo et usque in
saeculum: ait Dóminus omnípotens.
La parola del Signore fu
rivolta a Geremia così: «Sta sulla porta del Tempio, ed ivi predica questa
parola e di': Udite la parola del Signore, voi tutti di Giuda che entrate per
questa porta ad adorare il Signore. Questo dice il Signore degli eserciti, il
Dio d'Israele: Emendate i vostri costumi e i vostri affetti, e allora abiterò
con voi in questo luogo. Non vi cullate nelle parole vane da voi ripetute: “È
il tempio del Signore! il tempio del Signore! il tempio del Signore!” Perché se
voi migliorerete i vostri costumi ed affetti, se renderete giustizia tra l'uomo
e il suo prossimo, se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova; se
non spargerete in questo luogo il sangue innocente, se non andrete, per vostra
disgrazia, dietro a falsi idoli, allora io abiterò con voi in questo luogo,
nella terra che io diedi ai vostri padri per secoli e secoli», dice il Signore
onnipotente
GRADUALE
Ps
144:15-16
Oculi ómnium in te
sperant, Dómine: et tu das illis escam in témpore opportúno,
V. Aperis tu manum tuam:
et imples omne ánimal benedictióne.
Gli occhi di tutti ti
aspettano, Signore, e tu dai loro da mangiare a suo tempo.
V. Sei tu che apri la
tua mano e sazi con larghezza ogni vivente.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti
Evangélii secúndum Lucam.
Luc
4:38-44
In illo témpore: Surgens
Iesus de synagóga, introívit in domum Simónis. Socrus autem Simónis tenebátur
magnis fébribus: et rogavérunt illum pro ea. Et stans super illam, imperávit
febri: et dimísit illam. Et contínuo surgens, ministrábat illis. Cum autem sol
occidísset, omnes, qui habébant infírmos váriis languóribus, ducébant illos ad
eum. At ille síngulis manus impónens, curábat eos. Exíbant autem dæmónia a
multis, clamántia et dicéntia: Quia tu es Fílius Dei; et íncrepans non sinébat
ea loqui, quia sciébant ipsum esse Christum. Facta autem die egréssus ibat in
desértum locum, et turbæ requirébant eum, et venérunt usque ad ipsum: et
detinébant illum, ne discéderet ab eis. Quibus ille ait: Quia et áliis civitátibus
opórtet me evangelizáre regnum Dei: quia ídeo missus sum. Et erat praedicans in
synagógis Galilaeæ.
In quel tempo Gesù,
uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era
presa da violenta febbre; e gliela raccomandarono. Egli chinatosi verso di lei,
comandò alla febbre e ne fu liberata; e alzatasi sull'istante, si mise a
servirli. Sul tramontar del sole, quanti avevan infermi di varie malattie li
portavano a lui. Ed egli, imposte a ciascuno le mani, li risanava. Uscivano anche
i demoni da molti, gridando e dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio». Ma egli li
sgridava e non lasciava dire loro di sapere che lui era il Cristo. Fattosi poi
giorno, uscì per andare in luogo deserto; ma le turbe, andate a cercarlo,
giunsero fino a lui e lo volevano trattenere, perché non partisse da loro. Ma
egli disse: «Bisogna che annunzi anche alle altre città la buona novella del
regno di Dio; ché per questo sono stato mandato». E predicava per le sinagoghe
di Galilea.
OFFERTORIUM
Ps
137:7
Si ambulávero in médio
tribulatiónis, vivificábis me, Dómine: et super iram inimicórum meorum exténdes
manum tuam, et salvum me fáciet déxtera tua.
Anche se procedo in
mezzo alle angustie, tu mi fai vivere sempre, Signore: sull'ira del nemico tu
stendi la mano e la tua destra mi porge salvezza.
SECRETA
In tuorum, Dómine,
pretiósa morte iustórum sacrifícium illud offérimus, de quo martýrium sumpsit
omne princípium. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
O Signore, commemorando
la preziosa morte dei tuoi santi, ti offriamo il Sacrificio, da cui ogni
martirio trasse principio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
PRÆFATIO
DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte,
Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui corporáli ieiúnio vitia cómprimis, mentem
élevas, virtútem largíris et proemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli
coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e
giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo
grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno
corporale raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtù e premii: per
Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli,
adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i
beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere
con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps
118:4-5
Tu mandásti, mandáta tua
custodíri nimis: útinam dirigántur viæ meæ, ad custodiéndas iustificatiónes
tuas.
Tu hai ordinato i tuoi precetti
perché si osservino molto. Che siano sicuri i miei passi nell'osservare i tuoi
statuti.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sit nobis, Dómine,
sacraménti tui certa salvátio: quæ cum beatórum Mártyrum tuórum Cosmæ et
Damiáni méritis implorátur. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum:
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, questo
sacramento operi in noi per davvero quella salvezza, che imploriamo in grazia
dei meriti dei tuoi martiri Cosma e Damiano. Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORATIO
SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra
Deo.
Subiéctum tibi pópulum,
quaesumus, Dómine, propitiátio coeléstis amplíficet: et tuis semper fáciat
servíre mandátis. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum
vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum.
Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a
Dio.
Signore, la tua celeste
protezione dia incremento al popolo a te devoto; e lo faccia sempre docile ai
tuoi comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive
e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.