Gabriele, che significa “Potenza di Dio”,
è l’Arcangelo che apparve al Profeta Daniele rivelandogli il mistero e il tempo
della venuta del Messia. Quando questi tempi furono compiuti apparve anche a
Zaccaria per annunziargli la prossima nascita di Giovanni Battista. E dopo sei
mesi si presentò a Maria, vergine di Nazareth fidanzata a Giuseppe, per proporle
da parte di Dio l'onore di divenir la Madre del Verbo. Alcuni hanno identificato
con Gabrile l’Angelo che annunziò ai pastori di Betlemme la nascita del Cristo
Signore e l’Angelo che confortò Gesù nel Getsemani durante l’agonia.
La festa di san Gabriele Arcangelo fu estesa
a tutta la Chiesa da Benedetto XV.
INTROITUS
Ps 102:20.- Benedícite Dóminum, omnes Angeli ejus:
poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus, ad audiéndam vocem sermónum ejus. ~~ Ps
102:1.- Bénedic, ánima mea, Dómino: et
ómnia, quæ intra me sunt, nómini sancto ejus.
~~ Glória ~~ Benedícite Dóminum, omnes Angeli ejus:
poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus, ad audiéndam vocem sermónum ejus.
Ps 102:20.- Angeli di Dio, benedite il Signore, voi
potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola. ~~ Ps
102:1.- Anima mia, benedici il Signore,
benedica il mio cuore il suo santo Nome.
~~ Gloria ~~ Angeli di Dio, benedite il Signore, voi
potenti che operate i suoi comandi, pronti al suono della sua Parola.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui inter céteros Angelos,
ad annuntiándum incarnatiónis tuæ mystérium, Gabriélem Archángelum elegísti:
concéde propítius; ut, qui festum ejus celebrámus in terris, ipsíus patrocínium
sentiámus in coelis: Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate Spiritus
Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Dio, che fra gli altri angeli
per annunziare il mistero della tua Incarnazione hai scelto l'arcangelo
Gabriele: concedici benigno che, come ne celebriamo in terra la festa, così ne
sentiamo in cielo il patrocinio: Tu che sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre
in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si fa la
commemorazione della feria di Quaresima.
LECTIO
Léctio Daniélis Prophétæ.
Dan 9, 21-26.
In diébus illis: Ecce, vir
Gábriël, quem víderam m visióne a princípio, cito volans tétigit me in témpore
sacrifícii vespertíni. Et dócuit me et locútus est mihi dixítque: Dániel, nunc
egréssus sum, ut docérem te et intellégeres. Ab exórdio precum tuárum egréssus
est sermo: ego autem veni, ut indicárem tibi, quia vir desideriórum es: tu ergo
animadvérte sermónem et intéllege visiónem. Septuagínta hebdómades abbreviátæ
sunt super pópulum tuum et super urbem sanctam tuam, ut consummétur
prævaricátio, et finem accípiat peccatum, et deleátur iníquitas, et adducátur
justítia sempitérna, et impleátur visio et prophetia, et ungátur Sanctus
sanctórum. Scito ergo et animadvérte: Ab éxitu sermónis, ut íterum ædificétur
Jerúsalem, usque ad Christum ducem, hebdómades septem et hebdómades sexagínta
duæ erunt: et rursum ædificábitur platéa et muri in angustia temporum. Et post
hebdómades sexagínta duas occidétur Christus: et non erit ejus pópulus, qui eum
negatúrus est. Et civitátem et sanctuárium dissipábit populus cum duce ventúro:
et finis ejus vástitas, et post finem belli statúta desolátio.
In quei giorni, ecco Gabriele,
l’uomo che avevo visto prima nella visione, con volo rapido mi si avvicinò
nell’ora dell’offerta della sera. Venne e parlò con me e disse: «Daniele, sono
uscito ora per farti comprendere. All’inizio della tua supplica una parola è
uscita e io sono venuto ad annunziarla poiché tu sei prediletto. Fa’ attenzione
alla parola e penetra l’apparizione. Settanta settimane sono state fissate per
il tuo popolo e per la tua santa città, finché non sia finita l’empietà e si
colmi il peccato e si espii l’iniquità e si faccia venire eterna giustizia e
sia sigillata la visione e il profeta e sia unta una santità delle santità. E
sappi e comprendi: Dalla pronuncia del verdetto sul ritorno e sulla costruzione
i Gerusalemme fino al Cristo duce sette settimane. Ed entro sessantadue
settimane di nuovo si ricostruiranno piazza e fosse, e ciò per la situazione
critica dei tempi. E dopo sessantadue settimane sarà eliminato il Cristo, e non
sarà più suo il popolo che lo rinnegherà. E la città e il santuario distruggerà
il popolo di un capo che verrà e la sua fine avverrà mediante una inondazione e
sino alla fine vi sarà lotta, devastazioni decise.
GRADUALE
Ps 102:20 et 1.
Benedícite Dóminum, omnes Angeli
ejus: poténtes virtúte, qui fácitis verbum ejus.
V. Benedic, ánima mea, Dóminum,
et ómnia interióra mea nomen sanctum ejus.
Benedite il Signore, suoi
angeli, valorosi che eseguite i suoi comandi.
V. Anima mia, benedici il
Signore, e tutto il mio interno benedica il nome santo suo.
TRACTUS
Luc 1:28, 42, 31 et 35.
Ave, María, grátia plena;
Dóminus tecum.
V. Benedícta tu in muliéribus:
et benedíctus fructus ventris tui.
V. Ecce, concípies et páries
Fílium, et vocábis nomen ejus Emmánuel.
V. Spíritus Sanctus supervéniet
in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi.
V. Ideóque et quod nascétur ex
te Sanctum, vocábitur Fílius Dei.
Ave, Maria, piena di grazia; il
Signore è con te.
V. Tu sei benedetta fra le donne
e Benedetto è il frutto del tuo grembo.
V. Ecco, concepirai e darai alla
luce un figlio e lo chiamerai Emmanuele.
V. Lo Spirito Santo verrà su te
e la Potenza dell’Altissimo ti avvolgerà con la sua ombra.
V. Per questo colui che nascerà
da te sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
EVANGELIUM
Sequéntia ☩
sancti Evangélii secúndum Lucam.
Luc 1:26-38.
In illo témpore: Missus est
Angelus Gábriel a Deo in civitátem Galilaeæ, cui nomen Názareth, ad Vírginem
desponsátam viro, cui nomen erat Joseph, de domo David. et nomen Vírginis
María. Ei ingréssus Angelus ad eam, dixit: Ave, grátia plena; Dóminus tecum:
benedícta tu in muliéribus. Quæ cum audísset, turbáta est in sermóne ejus: et
cogitábat, qualis esset ista salutátio. Et ait Angelus ei: Ne tímeas, María,
invenísti enim grátiam apud Deum: ecce, concípies in útero et páries fílium, et
vocábis nomen ejus Jesum. Hic erit magnus, et Fílius Altíssimi vocábitur, et
dabit illi Dóminus Deus sedem David, patris ejus: et regnábit in domo Jacob in
aetérnum, et regni ejus non erit finis. Dixit autem María ad Angelum: Quómodo
fiet istud, quóniam virum non cognósco? Et respóndens Angelus, dixit ei:
Spíritus Sanctus supervéniet in te, et virtus Altíssimi obumbrábit tibi.
Ideóque et quod nascétur ex te Sanctum, vocábitur Fílius Dei. Et ecce,
Elísabeth, cognáta tua, et ipsa concépit fílium in senectúte sua: et hic mensis
sextus est illi, quæ vocátur stérilis: quia non erit impossíbile apud Deum omne
verbum. Dixit autem María: Ecce ancílla Dómini, fiat mihi secúndum verbum tuum.
In quel tempo, l'angelo Gabriele
fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazareth, ad una vergine
sposa di un uomo di nome Giuseppe, della stirpe di Davide; e il nome della
vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia; il
Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». Mentre l'udiva, fu turbata
alle sue parole, e si domandava cosa significasse quel saluto. E l'angelo le
disse: «Non temere, Maria, poiché hai trovato grazia presso Dio. Ecco,
concepirai nel tuo seno e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Egli
sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Iddio gli darà
il trono di Davide, suo padre: e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il
suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo,
poiché non conosco uomo?». L'angelo le rispose, dicendo: «Lo Spirito Santo
scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà della sua ombra. Per
questo il Santo, che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco,
Elisabetta, tua parente, ha concepito anch'essa un figlio nella sua vecchiaia
ed è già al sesto mese, lei che era detta sterile: poiché niente è impossibile
a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: sia fatto a me secondo
la tua parola».
OFFERTORIUM
Apoc 8:3 et 4.
Stetit Angelus juxta aram
templi, habens thuríbulum áureum in manu sua, et data sunt ei incénsa multa: et
ascéndit fumus aromátum in conspéctu Dei.
Un angelo presso l'altare del
Tempio apparve reggendo un turibolo d'oro, e gli furono dati molti profumi,
l'aroma salì alla presenza di Dio.
SECRETA
Accéptum fiat in conspéctu tuo,
Dómine, nostræ servitútis munus, et beáti Archángeli Gabriélis orátio: ut, qui
a nobis venerátur in terris, sit apud te pro nobis advocátus in coelis. Per
Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Sia gradita al tuo cospetto, o
Signore, per intercessione del beato arcangelo Gabriele, l'offerta di noi tuoi
servi; affinché venerandolo in terra, sia nostro avvocato presso di te in
cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna
con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si fa la
commemorazione della feria di Quaresima.
COMMUNIO
Dan 3:58.
Benedicite, omnes Angeli Dómini,
Dóminum: hymnum dícite et superexaltáte eum in saecula.
Angeli di Dio, benedite il
Signore, inneggiate ed esaltatelo in eterno.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Córporis tui et Sánguinis
sumptis mystériis, tuam, Dómine, Deus noster, deprecámur cleméntiam: ut, sicut,
Gabriéle nuntiánte, incarnatiónem tuam cognóvimus; ita, ipso adjuvante,
incarnationis ejúsdem benefícia consequámur: Qui vivis et regnas cum Deo Patre,
in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Dopo aver ricevuto i misteri del
tuo corpo e del tuo sangue, imploriamo la tua clemenza, o Signore; affinché,
come dall'annuncio di Gabriele abbiamo conosciuto la tua Incarnazione, così
mediante le sue preghiere ne raggiungiamo i benefici: Tu che sei Dio, e vivi e
regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei
secoli. Amen.
Si fa la
commemorazione della feria di Quaresima.