Nella liturgia odierna la Chiesa ci insegna ci parla della misericordia di Dio e del pentimento che ce la fa meritare. La vedova è figura della Chiesa perseguitata dai nemici dopo l'Ascensione del Cristo: la persecuzione che le muove Satana tocca principalmente tanti cristiani che peccano e che rischiano di dannarsi. Ma Cristo non ci ha lasciati senza mezzi di salvezza: con una confessione ben fatta - il potere delle chiavi di cui parla il Vangelo - noi possiamo esser liberati dalle catene del peccato e del Diavolo e meritare la misericordia del Cristo, sovrabbondante come l'olio divinamente moltiplicato.
INTROITUS
Ps
16:6, 8.- Ego clamávi, quóniam exaudísti me, Deus: inclína
aurem tuam, et exáudi verba mea: custódi me, Dómine, ut pupíllam óculi: sub
umbra alárum tuárum prótege me. ~~ Ps
16:1.- Exáudi,
Dómine, iustítiam meam: inténde deprecatiónem meam. ~~ Glória ~~ Ego clamávi, quóniam
exaudísti me, Deus: inclína aurem tuam, et exáudi verba mea: custódi me,
Dómine, ut pupíllam óculi: sub umbra alárum tuárum prótege me.
Ps
16:6, 8.- Te invoco, mio Dio, perché Tu mi ascolti; porgi
il tuo orecchio ed esaudisci la mia prece: custodiscimi, o Signore, come la
pupilla dell'occhio; proteggimi all'ombra delle tue ali. ~~ Ps 16:1.- Signore, ascolta la mia supplica; esaudisci la
mia preghiera.
~~ Gloria ~~ Te invoco, mio Dio,
perché Tu mi ascolti; porgi il tuo orecchio ed esaudisci la mia prece:
custodiscimi, o Signore, come la pupilla dell'occhio; proteggimi all'ombra
delle tue ali.
ORATIO
Orémus.
Exáudi nos, omnípotens
et miséricors Deus: et continéntiæ salutáris propítius nobis dona concéde. Per
Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in
unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Ascoltaci, o Dio
onnipotente e misericordioso; e benevolo concedici il dono di una salutare
continenza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
LECTIO
Léctio libri Regum.
4
Reg 4:1-7.
In diébus illis: Múlier
quædam clamábat ad Eliséum Prophétam, dicens: Servus tuus vir meus mórtuus est,
et tu nosti, quia servus tuus fuit timens Dóminum: et ecce, créditor venit, ut
tollat duos fílios meos ad serviéndum sibi. Cui dixit Eliséus: Quid vis, ut
fáciam tibi? Dic mihi, quid habes in domo tua? At illa respóndit: Non hábeo
ancílla tua quidquam in domo mea, nisi parum ólei, quo ungar. Cui ait: Vade, pete
mútuo ab ómnibus vicínis tuis vasa vácua non pauca. Et ingrédere, et claude
óstium tuum, cum intrínsecus fúeris tu et fílii tui: et mitte inde in ómnia
vasa hæc: et cum plena fúerint, tolles. Ivit itaque múlier, et clausit óstium
super se et super fílios suos: illi offerébant vasa, et illa infundébat. Cumque
plena fuíssent vasa, dixit ad fílium suum: Affer mihi adhuc vas. Et ille
respóndit: Non hábeo. Stetítque óleum. Venit autem illa, et indicávit hómini
Dei. Et ille: Vade, inquit, vende oleum, et redde creditóri tuo: tu autem et
fílii tui vívite de réliquo.
In quel tempo una donna
si raccomandava ad Eliseo dicendo: «Il tuo servo, mio marito, è morto, e tu sai
se il tuo servo temeva il Signore; or ecco è venuto un creditore a prendere i
miei due figli per farli suoi schiavi». Eliseo le disse: «Che passo farti?
Dimmi, che hai in casa tua?». Essa rispose: «Io tua serva, in casa mia non ho
niente eccetto che un'ampolla di olio». Allora le disse: «Va' a chieder in
prestito dai tuoi vicini dei vasi vuoti, e non pochi; poi, rientrata che sarai,
chiuditi in casa insieme ai tuoi figli, versa quell'olio in tutti quei vasi, e
quelli pieni mettili da parte». La donna se ne andò, e chiuse la porta dietro a
sé e ai suoi figli: questi le presentavano i vasi, ed essa versava. Quando i
vasi furono pieni, disse ad uno dei suoi figli: «Portami un altro vaso». Ma
quegli rispose: «Non ce n'è più». E l'olio si fermò. Allora essa andò a
riferire all'uomo di Dio, il quale disse: «Va' a vendere l'olio e paga il tuo
creditore, e tu e i tuoi figli vivete con quel che resterà».
GRADUALE
Ps
18:13-14
Ab occúltis meis munda
me, Dómine: et ab aliénis parce servo tuo.
V. Si mei non fúerint
domináti, tunc immaculátus ero: et emundábor a delícto máximo.
Purificami, o Signore,
dai peccati occulti, e dagli altri preserva il tuo servo.
V. Se non avranno dominio
su di me, allora sarò puro e mondo da ogni colpa.
EVANGELIUM
Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt
18:15-22
In illo témpore: Dixit
Iesus discípulis suis: Si peccáverit in te frater tuus, vade, et córripe eum
inter te et ipsum solum. Si te audíerit, lucrátus eris fratrem tuum. Si autem
te non audíerit, ádhibe tecum adhuc unum vel duos, ut in ore duórum vel trium
téstium stet omne verbum. Quod si non audíerit eos: dic ecclésiæ. Si autem
ecclésiam non audíerit: sit tibi sicut éthnicus et publicánus. Amen, dico
vobis, quæcúmque alligavéritis super terram, erunt ligáta et in coelo: et
quæcúmque solvéritis super terram, erunt solúta et in coelo. Iterum dico vobis,
quia si duo ex vobis consénserint super terram, de omni re quamcúmque
petíerint, fiet illis a Patre meo, qui in coelis est. Ubi enim sunt duo vel
tres congregáti in nómine meo, ibi sum in médio eórum. Tunc accédens Petrus ad
eum, dixit: Dómine, quóties peccábit in me frater meus, et dimíttam ei? usque
sépties? Dicit illi Iesus: Non dico tibi usque sépties, sed usque septuágies
sépties.
In quel tempo disse Gesù
ai suoi discepoli: «Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e ammoniscilo
fra te e lui solo; se ti ascolta, hai guadagnato il tuo fratello. E se non ti
ascolta, prendi con te uno o due, affinché per bocca di due o tre testimoni sia
regolata ogni cosa. E se non ne fa caso, fallo sapere alla Chiesa; se poi non
ascolta nemmeno la Chiesa, consideralo come un pagano e un pubblicano. Inoltre
v'assicuro in verità: Quanto legherete sulla terra sarà legato nel cielo; e
quanto scioglierete sulla terra sarà sciolto nel cielo. Ancora vi dico: se due
di voi si accorderanno sulla terra a domandare qualsiasi cosa, sarà loro
concessa dal Padre mio che è nei cieli. Perché dove sono due o tre adunati nel
mio nome, ci sono io in mezzo a loro». Allora Pietro, fattosi avanti, disse:
«Signore, fino a quante volte, se il mio fratello pecca contro di me, dovrò
perdonare? fino a sette volte?». Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette,
ma fino a settanta volte sette».
OFFERTORIUM
Ps
117:16, 17
Déxtera Dómini fecit
virtútem, déxtera Dómini exaltávit me: non móriar, sed vivam, et narrábo ópera
Dómini.
La destra di Dio compie
prodezze, la destra di Dio mi ha innalzato: io non posso morire, perché vivo
per narrare le azioni di Dio.
SECRETA
Per hæc véniat,
quaesumus, Dómine, sacraménta nostræ redemptiónis efféctus: qui nos et ab
humánis rétrahat semper excéssibus, et ad salutária dona perdúcat. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Per questi misteri si
produca in noi, o Signore, il frutto della nostra redenzione, il quale ci
trattenga sempre da ogni eccesso della natura umana, e ci porti all'eterna
salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
PRÆFATIO
DE QUADRAGESIMA
Vere dignum et iustum
est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte,
Pater omnípotens, ætérne Deus: Qui corporáli ieiúnio vitia cómprimis, mentem
élevas, virtútem largíris et proemia: per Christum, Dóminum nostrum. Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes. Coeli
coelorúmque Virtútes ac beáta Séraphim sócia exsultatióne concélebrant. Cum
quibus et nostras voces ut admítti iúbeas, deprecámur, súpplici confessióne
dicéntes
È veramente degno e
giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo
grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: Che col digiuno
corporale raffreni i vizii, sollevi la mente, largisci virtú e premii: per
Cristo nostro Signore. Per mezzo di Lui, la tua maestà lodano gli Angeli,
adorano le Dominazioni e tremebonde le Potestà. I Cieli, le Virtù celesti e i
beati Serafini la celebrano con unanime esultanza. Ti preghiamo di ammettere
con le loro voci anche le nostre, mentre supplici confessiamo dicendo
COMMUNIO
Ps
14:1-2
Dómine, quis habitábit
in tabernáculo tuo? aut quis requiéscet in monte sancto tuo? Qui ingréditur
sine mácula, et operátur iustítiam.
Signore, chi abiterà nel
tuo tabernacolo? o chi riposerà sul tuo monte santo? Chi vive senza macchia e
pratica la santità.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Sacris, Dómine,
mystériis expiáti: et véniam, quaesumus, consequámur et grátiam. Per Dominum
nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate
Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
O Signore, fa' che noi,
purificati da questo sacro mistero, conseguiamo il perdono tuo e la grazia. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in
unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
ORATIO
SUPER POPULUM
Orémus.
V. Humiliáte cápita vestra
Deo.
Tua nos, Dómine,
protectióne defénde: et ab omni semper iniquitáte custódi. Per Dominum nostrum
Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus
Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
V. Inchinatevi davanti a
Dio.
Signore, difendici con
la tua protezione; e custodiscici sempre da ogni iniquità. Per il nostro
Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con
lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.