giovedì 8 marzo 2018

San Giovanni di Dio, confessore

San Giovanni di Dio, Portoghese, dopo una vita sballottata, fu convertito a Cristo dalle ispirate parole di san Giovanni d’Avila. Sua aspirazione unica fu quella di servire Gesù nei poveri e malati, disprezzando totalmente se stesso. A tal fine fondò l’Ordine degli Ospedalieri. Passò alla vita eterna l’8 marzo 1550. Alessandro VIII l’iscrisse fra i Santi e Leone XIII lo elesse Patrono degli ospedali e degli infermi, comandano che il suo nome fosse inserito nelle litanie per gli agonizzanti.



INTROITUS
Ps. 36:30-31.- Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium: lex Dei ejus in corde ipsíus.  ~~  Ps 36:1.-  Noli æmulári in malignántibus: neque zeláveris faciéntes iniquitátem.  ~~  Glória  ~~  Os justi meditábitur sapiéntiam, et lingua ejus loquétur judícium: lex Dei ejus in corde ipsíus.

Ps 36:30-31.-  La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.  ~~  Ps 36:1.-  Non invidiare i malvagi e non essere geloso degli operatori di iniquità.  ~~  Gloria  ~~  La bocca del giusto pronuncia parole di saggezza, la sua lingua parla con rettitudine; ha nel cuore la legge del suo Dio.


Gloria


ORATIO
Orémus.
Deus, qui beátum Joánnem, tuo amóre succénsum, inter flammas innóxium incédere fecísti, et per eum Ecclésiam tuam nova prole foecundásti: præsta, ipsíus suffragántibus méritis; ut igne caritátis tuæ vitia nostra curéntur, et remédia nobis ætérna provéniant. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
O Dio, che facesti camminare illeso fra le fiamme il tuo beato Giovanni, acceso del tuo amore, e per opera sua arricchisti la tua Chiesa di una nuova famiglia religiosa; per i suoi meriti, dal fuoco della tua carità siano guariti i nostri vizi e ci siano elargiti rimedi eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

In Quaresima si fa la commemorazione della Feria

LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Eccli 31:8-11.
Beátus vir, qui invéntus est sine mácula, et qui post aurum non ábiit, nec sperávit in pecúnia et thesáuris. Quis est hic, et laudábimus eum? fecit enim mirabília in vita sua. Qui probátus est in illo, et perféctus est, erit illi glória ætérna: qui potuit tránsgredi, et non est transgréssus: fácere mala, et non fecit: ídeo stabilíta sunt bona illíus in Dómino, et eleemósynis illíus enarrábit omnis ecclésia sanctórum.

Beato l'uomo che è trovato senza macchia, che non è andato dietro all'oro, e non ha sperato nel danaro e nei tesori. Chi è costui e gli daremo lode? Poiché certo ha fatto meraviglie nella sua vita. Egli fu provato con l'oro e rimase incorrotto, sicché ridonda a sua gloria. Egli poteva peccare e non peccò, fare del male e non lo fece. Per questo i suoi beni sono resi stabili nel Signore, e le sue elemosine celebrate nell’assemblea dei Santi.

GRADUALE
Ps 91:13; 91:14
Justus ut palma florébit: sicut cedrus Líbani multiplicábitur in domo Dómini.
Ps 91:3
Annuntiándum mane misericórdiam tuam, et veritátem tuam per noctem.

Il giusto fiorisce come palma; cresce come cedro del Libano nella casa del Signore.
V. Per celebrare la tua misericordia al mattino, e la tua fedeltà nella notte.

TRACTUS
Ps 111:1-3.
Beátus vir, qui timet Dóminum: in mandátis ejus cupit nimis.
V. Potens in terra erit semen ejus: generátio rectórum benedicétur.
V. Glória et divitiæ in domo ejus: et justítia ejus manet in saeculum saeculi.

Beato l'uomo che teme il Signore, e molto si compiace nei suoi comandi.
V. Sarà forte sulla terra la sua prole e benedetta la generazione dei giusti.
V. Nella sua casa gloria e ricchezza, la sua giustizia sta per sempre.

EVANGELIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 22:34-46.
In illo témpore: Accessérunt ad Jesum pharisaei: et interrogávit eum unus ex eis legis doctor, tentans eum: Magíster, quod est mandátum magnum in lege? Ait illi Jesus: Díliges Dóminum, Deum tuum, ex toto corde tuo et in tota ánima tua et in tota mente tua. Hoc est máximum et primum mandátum. Secúndum autem símile est huic: Díliges próximum tuum sicut teípsum. In his duóbus mandátis univérsa lex pendet et prophétæ. Congregátis autem pharisaeis, interrogávit eos Jesus, dicens: Quid vobis videtur de Christo? cujus fílius est? Dicunt ei: David. Ait illis: Quómodo ergo David in spíritu vocat eum Dóminum, dicens: Dixit Dóminus Dómino meo, sede a dextris meis, donec ponam inimícos tuos scabéllum pedum tuórum? Si ergo David vocat eum Dóminum, quómodo fílius ejus est? Et nemo póterat ei respóndere verbum: neque ausus fuit quisquam ex illa die eum ámplius interrogáre.

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i farisei, e uno di essi, dottore della legge, gli chiese per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il comandamento più grande nella legge?». Gesù gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutto il tuo spirito. Questo è il primo e il più grande comandamento. E il secondo gli è simile: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la legge, e i profeti». Ed essendosi riuniti i farisei , Gesù rivolse loro questa domanda: «Che vi pare del Cristo? Di chi è figlio?». «Di Davide», gli risposero. Ed egli a loro: «Come dunque Davide, sotto l'azione dello Spirito, lo chiama Signore, dicendo: “Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io metta i tuoi nemici come sgabello sotto i tuoi piedi?» Se Davide lo chiama Signore, come dunque è suo figlio?». Nessuno poteva rispondergli. E da quel giorno non vi fu più alcuno che osasse interrogarlo.

OFFERTORIUM
Ps 88:25
Véritas mea et misericórdia mea cum ipso: et in nómine meo exaltábitur cornu ejus.

Con lui staranno la mia fedeltà e il mio amore, e s'innalzerà nel mio Nome la sua forza.

SECRETA
Laudis tibi, Dómine, hóstias immolámus in tuórum commemoratióne Sanctórum: quibus nos et præséntibus éxui malis confídimus et futúris. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Ti offriamo, o Signore, un sacrificio di lode in memoria dei tuoi santi, e per esso speriamo di essere liberati dai mali presenti e futuri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

In Quaresima si fa la commemorazione della feria

COMMUNIO
Matt 24:46-47.
Beátus servus, quem, cum vénerit dóminus, invénerit vigilántem: amen, dico vobis, super ómnia bona sua constítuet eum.

Beato è quel servo se il padrone, quando ritorna, lo troverà al lavoro: in verità, vi dico, lo preporrà a tutti i suoi beni.

POSTCOMMUNIO
Orémus.
Refécti cibo potúque coelésti, Deus noster, te súpplices exorámus: ut, in cujus hæc commemoratióne percépimus, ejus muniámur et précibus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

Preghiamo.
Ristorati dal cibo e dalla bevanda celeste, ti supplichiamo, o Signore Dio nostro, sia nostra difesa la preghiera del santo, nella cui festa abbiamo partecipato a questi doni. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

In Quaresima si fa la commemorazione della feria.