Santa Francesca Bussa de' Leoni in
Ponziani, nata a Trastevere nel 1384, fu santa nella verginità, nel matrimonio
e nella vedovanza. Seppur nobile non disdegnò l’umiltà, il duro lavoro e la
mortificazione. Donna di orazione ebbe costanti colloqui mistici. Fu fondatrice
della Congregazione delle Oblate che poi presero il suo nome. Morì il 9 marzo
1440. Paolo V l’ascrisse fra i Santi il 29 maggio 1608. Le sue spoglie si
conservano onorevolmente a Santa Maria Nova.
INTROITUS
Ps 118:75; 118:120.- Cognóvi, Dómine, quia aequitas judícia tua,
et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes meas, a mandátis
tuis tímui. ~~ Ps 118:1.-
Beáti immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini. ~~ Glória ~~ Cognóvi,
Dómine, quia aequitas judícia tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge
timóre tuo carnes meas, a mandátis tuis tímui.
Ps 118:75; 118:120.- So bene, o Signore, che i tuoi giudizi sono
giusti; a ragione mi facesti soffrire; la mia carne rabbrividisce per il timore
di te; i tuoi giudizi io pavento.
~~ Ps 118:1.- Beato chi è perfetto nel suo cammino, chi
procede secondo la legge di Dio. ~~ Gloria ~~ So
bene, o Signore, che i tuoi giudizi sono giusti; a ragione mi facesti soffrire;
la mia carne rabbrividisce per il timore di te; i tuoi giudizi io pavento.
Gloria
ORATIO
Orémus.
Deus, qui beátam Francíscam
fámulam tuam, inter cétera grátiæ tuæ dona, familiári Angeli consuetúdine
decorásti: concéde, quaesumus; ut, intercessiónis ejus auxílio, Angelórum
consórtium cónsequi mereámur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum:
qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo
O Dio, che insieme ad altri
favori, concedesti alla beata Francesca mirabile familiarità con l'Angelo
custode; fa', te ne preghiamo, che per sua intercessione, possiamo raggiungere
il consorzio degli angeli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è
Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli. Amen.
Si commemora la feria di
Quaresima
LECTIO
Léctio libri Sapiéntiæ.
Prov 31:10-31
Mulíerem fortem quis invéniet?
Procul et de últimis fínibus prétium ejus. Confídit in ea cor viri sui, et
spóliis non indigébit. Reddet ei bonum, et non malum, ómnibus diébus vitæ suæ.
Quæsívit lanam et linum, et operáta est consílio mánuum suárum. Facta est quasi
navis institóris, de longe portans panem suum. Et de nocte surréxit, dedítque
prædam domésticis suis, et cibária ancíllis suis. Considerávit agrum, et emit
eum: de fructu mánuum suárum plantávit víneam. Accínxit fortitúdine lumbos
suos, et roborávit bráchium suum. Gustávit, et vidit, quia bona est negotiátio
ejus: non exstinguétur in nocte lucérna ejus. Manum suam misit ad fórtia, et
dígiti ejus apprehénderent fusum. Manum suam apéruit ínopi, et palmas suas
exténdit ad páuperem. Non timébit dómui suæ a frigóribus nivis: omnes enim
doméstici ejus vestíti sunt duplícibus. Stragulátam vestem fecit sibi: byssus
et púrpura induméntum ejus. Nóbilis in portis vir ejus, quando séderit cum
senatóribus terræ. Síndonem fecit et véndidit, et cíngulum tradidit Chananaeo.
Fortitúdo et decor induméntum ejus, et ridébit in die novíssimo. Os suum
apéruit sapiéntiæ, et lex cleméntiæ in lingua ejus. Considerávit sémitas domus
suæ, et panem otiósa non comédit. Surrexérunt fílii ejus, et beatíssimam
prædicavérunt: vir ejus, et laudávit eam. Multæ fíliæ congregavérunt divítias,
tu supergréssa es univérsas. Fallax grátia, et vana est pulchritúdo: mulier
timens Dóminum, ipsa laudábitur. Date ei de fructu mánuum suárum, et laudent
eam in portis ópera ejus.
La donna forte chi sa
trovarla? Più delle perle pregiate essa vale. In lei si affida il cuore del suo
sposo e non gli manca mai roba. Essa gli dà sempre gioie e mai dispiaceri per
tutto il tempo della sua vita. Essa, procuratasi lana e lino, li lavora con le
sue mani capaci. Simile a nave mercantile, fin da lungi fa venire il suo vitto.
Si leva che è ancor notte, e appresta il cibo alla sua famiglia e il compito
alle sue ancelle. Adocchiato un campo, l' acquista; col frutto del suo lavoro
pianta una vigna. Si cinge i fianchi con energia, e si rafforza le braccia.
Avendo provato con gioia e veduto che il suo lavoro le frutta, non fa spegnere
neppure durante la notte la sua lucerna. Mette mano alla conocchia e le sue
dita maneggiano il fuso. Apre la mano ai miseri e stende le palme ai bisognosi.
Non teme per la sua famiglia il freddo della neve, ché tutti i suoi domestici
han doppi vestiti. Essa si fa delle coperte, e il suo vestito è di bisso e di
porpora. Rinomato nel foro è il suo marito, quando siede tra gli anziani del
posto. Essa fa dei finissimi tessuti e li vende, e delle cinture che dà al
mercante. Vestita di fortezza e di decoro può andare lieta incontro
all'avvenire. La saggezza apre la sua bocca, e la legge della bontà è nella sua
lingua. Sorveglia l'andamento della sua casa e non mangia il pane senza far
nulla. Sorgono i suoi figli a proclamarla oltremodo felice e il suo marito a
lodarla. Molte figliuole han fatto cose mirabili, ma tu le hai superate tutte.
L'avvenenza è un inganno, la bellezza è un soffio; la donna timorata di Dio,
quella è degna di lode. Date a lei il frutto del suo lavoro, e nel foro riceva
lode delle sue opere.
GRADUALE
Ps 44:3; 44:5
Diffúsa est grátia in labiis tuis:
proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
V. Propter veritátem et
mansuetúdinem et justítiam: et de ducet te mirabíliter déxtera tua.
Sparsa è la grazia sulle tue
labbra, perciò Dio ti ha benedetto in eterno.
V. Per la tua fedeltà e mitezza
e giustizia la tua destra compirà prodigi.
TRACTUS
Veni, Sponsa Christi, áccipe
coronam, quam tibi Dóminus præparávit in ætérnum.
Ps 44:8; 44:5
Dilexísti justítiam, et odísti
iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, oleo lætítiæ præ consórtibus
tuis.
V. Spécie tua et pulchritúdine
tua inténde, próspere procéde et regna.
Vieni, o sposa di Cristo, ricevi
la corona che in eterno ti ha preparato il Signore.
V. Hai amato la giustizia, e
odiato le cose perverse, perciò il Signore, tuo Dio, ti ha unto tra le tue compagne
con l'olio che dà gioia.
V. Nello splendore della tua
grazia, trionfa, avanza con fiducia e regna!
EVANGELIUM
Sequéntia ☩
sancti Evangélii secúndum Matthaeum.
Matt 13:44-52
In illo témpore: Dixit Jesus
discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum thesáuro abscóndito
in agro: quem qui invénit homo, abscóndit, et præ gáudio illíus vadit, et
vendit univérsa, quæ habet, et emit agrum illum. Iterum símile est regnum
coelórum homini negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una
pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et emit eam. Iterum
símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in mare et ex omni génere píscium
cóngreganti. Quam, cum impléta esset educéntes, et secus litus sedéntes,
elegérunt bonos in vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne
saeculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio justórum, et mittent eos
in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor déntium. Intellexístis hæc ómnia?
Dicunt ei: Etiam. Ait illis: Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis
est hómini patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.
In quel tempo Gesù disse ai suoi
discepoli questa parabola: «È simile il regno dei cieli ad un tesoro nascosto
in un campo, che un uomo trovatolo, tiene celato, e, tutto giulivo
dell'accaduto, va a vendere quel che ha e compra quel campo. Ancora: Il regno
dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle; trovatane una
di gran pregio, va a vendere quanto ha e la compra. Il regno dei cieli inoltre
è simile ad una rete gettata in mare, che ha preso ogni sorta di pesci. Quando
è piena, i pescatori la tirano a riva, e sedutisi, ripongono in ceste i buoni,
e buttan via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: Verranno gli Angeli e
toglieranno i cattivi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente:
ivi sarà pianto e stridor di denti. Avete intese tutte queste cose?». Gli
dicono: «Sì ». Ed Egli a loro: «Per questo ogni scriba istruito nel regno dei
cieli, è simile ad un padre di famiglia che trae fuori dalla sua dispensa cose
nuove e cose vecchie».
OFFERTORIUM
Ps 44:3
Diffúsa est grátia in lábiis
tuis: proptérea benedíxit te Deus in ætérnum, et in saeculum saeculi.
Sparsa è la grazia sulle tue
labbra, perciò Dio ti ha benedetto in eterno, e per i secoli eterni.
SECRETA
Accépta tibi sit, Dómine,
sacrátæ plebis oblátio pro tuórum honóre Sanctórum: quorum se méritis de
tribulatióne percepísse cognóscit auxílium. Per Dominum nostrum Jesum Christum,
Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per
omnia saecula saeculorum. Amen.
Accetta, o Signore, l’offerta
presentata in onore dei tuoi santi dal popolo che ti è consacrato: esso sa che
per i loro meriti ha ottenuto il soccorso nella prova. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si commemora la feria di
Quaresima
COMMUNIO
Ps 44:8
Dilexísti justítiam, et odísti
iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus
tuis.
Hai amato la giustizia, e odiato
le cose perverse, perciò il Signore, tuo Dio, ti ha unto tra le tue compagne
con l'olio che dà gioia.
POSTCOMMUNIO
Orémus.
Satiásti, Dómine, famíliam tuam
munéribus sacris: ejus, quaesumus, semper interventióne nos réfove, cujus
sollémnia celebrámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui
tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula
saeculorum. Amen.
Preghiamo.
Sostieni sempre, o Signore, per
l'intercessione della Santa di cui celebriamo la festa, questa tua famiglia che
hai nutrito con il tuo sacrificio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si commemora la feria di
Quaresima